Toyota Corolla Station Wagon

Arrivata nel 1995, conquistò il mercato sia in versione a tre porte (apprezzata anche per l’utilizzo nel Mondiale Rally con piloti come Carlos Sainz), che nella originale versione a 5 porte “Liftback” a due volumi e mezzo con portellone nonché nella praticissima versione Wagon, lanciata nel 1997. Dopo quella prima familiare dallo stile molto particolare ma pratica e affidabile, Toyota ha continuato a puntare sul segmento delle Station Wagon di Segmento C. Dopo la successiva generazione, prodotta in versione familiare fino al 2006, Toyota ha poi interrotto la produzione della variante familiare della sua compatta media, rinominata nel frattempo Auris.

La carrozzeria wagon tornò nel 2013, con il debutto della inedita Auris Touring Sports basata sulla seconda serie della media giapponese. Con il ritorno del nome Corolla nel 2018 anche in Europa per l’attuale generazione della rivale nipponica della Golf, è tornata anche la Toyota Corolla Station Wagon, oggi chiamata Touring Sports. Disponibile unicamente con powertrain ibridi, è oggi una delle familiari di Segmento C più complete. Scopriamo allora modelli, motori e versioni della Toyota Corolla Station Wagon.

Segni particolari della Toyota Corolla Station Wagon

• La versione familiare della Corolla è stata una delle prime automobili di Toyota a riscuotere successo in Europa, mettendo le basi per il futuro da bestseller della Casa giapponese
• Sul mercato è presente anche una gemella della Toyota Corolla Station Wagon, la Suzuki Swace, versione rebrandizzata della familiare nipponica
• Tra il 2006 e il 2013 non è stata proposta una versione familiare della Corolla, né della sua erede Auris. La wagon media Toyota è tornata nel 2013, con la Auris Touring Sports

Modelli Toyota Corolla Station Wagon

Come detto in apertura, già dagli anni ’80 arrivarono in Europa delle familiari Toyota, che cominciarono a far conoscere il marchio nipponico anche nel Vecchio Continente. Con l’arrivo, nei primi anni ’90, dei primi modelli della Toyota Corolla Station Wagon sul mercato europeo, gli automobilisti occidentali scoprirono come le Case nipponiche avessero diverse proposte di questo tipo di vetture nel loro mercato. In Giappone e non solo, infatti, le familiari e i minivan erano e sono tutt’ora molto apprezzati, per la capacità di unire dimensioni compatte, guidabilità e manovrabilità da auto normale con un’abitabilità e una disponibilità di spazio superiore alle vetture tradizionali.

Sono tantissime, infatti, le wagon Toyota prodotte per il solo mercato interno, spesso anche dotate di nomi molto originali come, citando un paio di modelli, la Caldina (che altro non è che la nostra Carina Wagon), o le più grandi Mark II Blit o la Altezza Gita, versione a marchio Toyota della nostra Lexus IS Wagon. In Europa, invece, le familiari a marchio Toyota sono principalmente due: la grande Carina, sostituita nel 1997 alla Avensis, e la compatta Corolla. Dopo le prime generazioni, importate in piccoli numeri in Italia a cavallo tra gli anni ’80 e i primi anni ’90, il successo per la familiare giapponese è arrivata con la seconda generazione, lanciata nel 1995 e in arrivata in versione Station Wagon nel 1997.

Dotata di un frontale molto personale, con i grandi fari tondi e la calandra argentata a caratterizzarne lo sguardo, e di un posteriore con grandi fari verticali che ne enfatizzavano la presenza notturna, la prima Corolla è stata poi aggiornata nel 1999, ottenendo un frontale completamente ridisegnato, con fari nettamente più tradizionali e di dimensioni ridotte e una gamma motori leggermente rivista.

Dopo il successo della E110, nel 2002 la Corolla E110 è stata sostituita dalla più moderna E120, disponibile sia con carrozzeria a tre e cinque porte che in versione Wagon. Rispetto alla precedente, però, la nuova familiare è realizzata sulla base della berlina a tre volumi, con la quale condivide un frontale diverso, più tradizionale con una grande calandra con baffo superiore cromato, mentre interni e motori sono sostanzialmente gli stessi. Prodotta fino al 2006, dal suo addio c’è stata un’attesa lunga più di 10 anni per vedere il ritorno dei modelli di Toyota Corolla Station Wagon.

Nel 2013, infatti, dopo aver “saltato” la prima generazione della Auris, nuova denominazione della compatta media per il mercato europeo, è tornata una Toyota media familiare, la Auris Touring Sports. Con il ritorno, anche nel Vecchio Continente, del nome Corolla, nel 2019 è tornata anche la Corolla Station Wagon, che però seguendo il nuovo corso della Casa ha adottato il nome Touring Sports. Realizzata sulla base dell’ottima compatta media nipponica, con la 5 porte condivide le linee sportive ma comunque eleganti, a partire dall’aggressivo frontale, con la sottile calandra superiore da cui partono gli affilati fari a LED che fa il paio con la grande presa d’aria esagonale più in basso.

Lateralmente, la Toyota Corolla Touring Sports fa vedere i 28 cm di lunghezza in più rispetto alla Corolla “normale”, con 4,65 metri di lunghezza rispetto ai 4,37 della 5 porte. Compaiono anche le barre sul tetto, il passo è più lungo di 6 cm (una rarità nel segmento, arrivando a ben 2,70 metri) mentre la coda grazie al lunotto inclinato è sportiva e interessante. Piacevole anche il disegno del posteriore, più moderno rispetto al passato, che nasconde un grande vano di carico da 598 litri (581 per la versione con motore 2.0).

Salendo a bordo, la Corolla Touring Sports si differenzia dalla normale Corolla per i centimetri in più per i passeggeri posteriori, guadagnando un’abitabilità ottima sia davanti che, ovviamente, al posteriore. Per il resto, la plancia è la stessa della Corolla 5 porte, migliorata a livello di tecnologia e qualità dal restyling di fine 2022. Semplice e lineare la plancia, rivestita con diversi materiali piacevoli al tatto e alla vista, nelle versioni più ricche può contare di un grande schermo dell’infotainment a sbalzo da 10,5 pollici e su un quadro strumenti digitale configurabile da 12,3 pollici. Distesa e quasi sportiva, invece, la posizione di guida.

Motori Toyota Corolla Station Wagon

A livello di meccanica e motori, le Toyota Corolla Station Wagon hanno mantenuto fino all’attuale generazione una certa tranquillità, evitando di essere equipaggiate con i motori più potenti della rispettiva versione a 5 porte. Non abbiamo mai visto, ad esempio, una Corolla TS Wagon tra il 2000 e il 2006, né una versione GTi negli anni ’90. Con la E110, la Corolla prodotta tra il 1995 e il 2002, invece, il motore più potente della gamma europea era disponibile anche per la familiare.

Questo perché in quella generazione il propulsore più vigoroso era il semplice 1.6 aspirato 4A-FE da 110 CV, disponibile anche per la “tiepida” Corolla G6, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in circa 10 secondi anche per la familiare. Molto originale, invece, la versione 4x4, disponibile solo per la Wagon, con motore 1.8 16v da 110 CV e trazione integrale.

Dopo l’esilio del nome Corolla in Europa, poi, dopo la Auris l’attuale Corolla Touring Sports ha segnato un cambio di rotta epocale. Come per la variante a 5 porte, infatti, Toyota ha scelto di importare in Europa le Corolla due volumi e Touring Sports solamente con motorizzazioni ibride. Realizzata sulla piattaforma modulare Toyota TNGA-C, è dotata di uno schema sospensivo piuttosto raffinato, con sospensioni McPherson all’anteriore e il Multilink a ruote indipendenti dietro per tutte le motorizzazioni. A questo proposito, fin dal lancio la Corolla è stata proposta con due powertrain ibridi, il 1.8 e il 2.0.

Il primo è l’erede dello storico powertrain lanciato nel 2009 con la Prius di terza generazione: sotto al cofano trovano posto il classico 1.8 quattro cilindri aspirato a ciclo Atkinson-Miller da 98 CV e 142 Nm, accoppiato ad un motore elettrico e all’ormai classico cambio E-CVT, per formare l’ormai mitico sistema Full Hybrid Toyota. Al debutto, il powertrain con motore 1.8 poteva contare su un motore elettrico da circa 70 CV, per una potenza massima di sistema di 122 CV e prestazioni di tutto rispetto (0-100 km/h in 11,1 secondi).

Con il restyling del 2022, ha debuttato la quinta generazione del sistema ibrido Toyota, con il motore elettrico che è arrivato a ben 95 CV e 185 Nm. In questo modo, la potenza di sistema è arrivata a 140 CV, a vantaggio delle prestazioni (0-100 km/h abbassato a 9,4 secondi) e consumi (22,2 km/l nel ciclo WLTP). La versione top di gamma è invece la 2.0 Hybrid, che sotto il cofano ospita il sistema con motore termico della famiglia Dynamic Force. Il più vigoroso 2.0 aspirato, sempre a ciclo Atkinson-Miller, ha 152 CV e 190 Nm, e inizialmente è stato accoppiato ad un motore elettrico da 109 CV, per una potenza di sistema di 184 CV.

Con l’arrivo del restyling, il motore elettrico è passato a 113 CV ed è cambiata la gestione elettronica dei due propulsori, portando così la potenza alla soglia del 200 CV, fermandosi a 196 CV. Le prestazioni, ora, sono da compatta sportiva (0-100 km/h in 7,5 secondi), mentre i consumi omologati sono identici al motore 1.8 (22,2 km/l nel ciclo WLTP in allestimento Active. Questi sono, quindi, i motori della Toyota Corolla Station Wagon:

Motori Toyota Corolla Station Wagon

Full Hybrid

• 1.8 Hybrid, 1.8 quattro cilindri aspirato + motore elettrico, 140 CV, traz. ant., cambio aut. E-CVT
• 2.0 Hybrid, 2.0 quattro cilindri aspirato + motore elettrico, 196 CV, traz. ant., cambio aut. E-CVT

Versioni Toyota Corolla Station Wagon

Arriviamo così alle versioni della Toyota Corolla Station Wagon, che nella sua ultima iterazione è stata proposta con una serie di allestimenti dal sapore tipicamente giapponese. La tradizione delle Case nipponiche, infatti, vuole pochi allestimenti, con una dotazione di serie ricca fin dalla variante base, pochi allestimenti a richiesta e la possibilità quindi di scegliere l’auto che si desidera selezionando il livello di equipaggiamento senza perdersi tra decine di optional a richiesta.

Per la Corolla Touring Sports, le versioni sono due, la Active e la sportiva GR Sport. La versione d’accesso Active è dotata di una dotazione di tutto rispetto, con fari a LED anteriori, clima automatico bizona, cerchi in lega da 16 pollici (a richiesta ci sono i cerchi da 17 pollici) Cruise Control Adattivo e guida autonoma di Livello 2, fari fendinebbia, sedili anteriori riscaldabili, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera, quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e infotainment con Apple CarPlay e Android Auto wireless.

La versione più ricca GR Sport è dotata di una personalizzazione estetica sia esterna (paraurti anteriori e posteriori e cerchi dal disegno specifico) che interna (sedili, volante e rivestimenti sportivi), ma anche una dotazione ancora più ricca.

La GR Sport è infatti dotata di fari Full LED anteriori e posteriori, ingresso e accensione keyless, portellone elettrico, retrovisori ripiegabili elettricamente, vetri posteriori scuri e, per la versione con motore 2.0 da 196 CV, ci sono anche le sospensioni a controllo elettronico. Per chi vuole qualcosa di più particolare, infine, fino al 2022 è stata proposta l’inedita variante Trek, dotata di sospensioni rialzate, paraurti anteriori e posteriori con inserti in plastica grezza e un’impostazione che ricorda le wagon Allroad di Audi o le XC di Volvo.

C’è, infine, un’altra versione della Corolla Touring Sports sul mercato: la Suzuki Swace, versione a marchio Suzuki della familiare giapponese, “ceduta” alla Casa di Hamamatsu nel contesto della collaborazione tra Suzuki e Toyota per tecnologia ibrida e modelli in Europa, Asia e India.