Toyota furgone

L’azienda nipponica ha poi deciso di cambiare rotta nel 2012, siglando un accordo con la Sevel, l’allora alleanza tra il Gruppo FCA e il Gruppo PSA per la produzione di veicoli commerciali leggeri.

Nacque così il Toyota ProAce, versione con il marchio giapponese del van medio dell’alleanza Sevel prodotto in Francia, a Valenciennes, gemello del FIAT Scudo. Dopo il primo ProAce, nato per testare come il pubblico avrebbe ricevuto un van a marchio Toyota, la Casa giapponese ha confermato l’accordo con PSA per la produzione di un van più piccolo, il ProAce City, cugino del Citroen Berlingo.

Oggi, con l’odierno Gruppo Stellantis Toyota condivide tutti e tre i furgoni per il mercato europeo: il piccolo ProAce City, l’intermedio ProAce e il più grande ProAce Max. Scopriamo allora i modelli, i motori e le versioni delle Toyota furgone.

Segni particolari delle Toyota furgone

• Il primo furgone della storia moderna di Toyota, l’HiAce, non ha avuto un grande successo qui in Italia, ma è stato molto popolare in Germania e Regno Unito.
• Dopo anni di assenza, Toyota è tornata sul mercato dei furgoni nel 2012 con il ProAce, modello realizzato in collaborazione con Sevel: è infatti derivato dal nostro FIAT Scudo.
• Oggi, la gamma di furgoni Toyota propone tre “taglie”: il ProAce City, l’intermedio ProAce e il più grande ProAce Max, tutti realizzati in collaborazione con Stellantis.

Modelli Toyota furgone

Come detto in apertura, dopo l’HiAce degli anni ’90, molto apprezzato anche negli anni ’00 in altri Paesi europei, Toyota ha abbandonato temporaneamente il mondo dei van, concentrandosi sul solo Hilux come veicolo commerciale.

Con l’ampliarsi del mercato dei veicoli commerciali degli anni ’10, però, Toyota ha deciso di tornare sui suoi passi: al posto di realizzare da zero una gamma di van per il mercato europei, ha deciso di creare un furgone Toyota dai modelli più amati. Per farlo, ha chiesto aiuto al principale player nel mondo dei veicoli commerciali leggeri: Sevel. Per chi non la conoscesse, questa joint-venture è nata negli anni ’70 tra FIAT e Peugeot-Citroen per condividere le spese di sviluppo dei veicoli commerciali.

Da questa collaborazione è nato il mitico FIAT Ducato, prodotto nello stabilimento Sevel Sud di Atessa, in Abruzzo, e il FIAT Scudo, nato negli anni ’90 nello stabilimento Sevel Nord di Valenciennes, in Francia, e con entrambi le rispettive versioni Peugeot, Citroen e, dopo l’ingresso di Opel nel Gruppo PSA, anche Opel e Vauxhall. Toyota decise così di entrare in questa alleanza, lanciando nel 2012 il primo dei modelli di furgone Toyota moderni, il ProAce. Questi sono, oggi, i modelli di furgone Toyota proposti in Europa:

• Toyota ProAce City
• Toyota ProAce
• Toyota ProAce Max

Il primo ProAce è sostanzialmente una versione a marchio nipponico dell’apprezzato FIAT Scudo di seconda generazione. Prodotto fino al 2016, il successo del ProAce ha convinto Toyota a continuare questa collaborazione, che oggi si è sviluppata al punto da offrire tre modelli di van condivisi con l’odierno Gruppo Stellantis. Il più piccolo Toyota ProAce City, infatti, è basato sul FIAT Doblò e i suoi “cugini” a marchio Citroen, Peugeot e Opel, il ProAce su FIAT Scudo e “fratelli” e il ProAce Max, ultimo nato da questa collaborazione, sul mitico FIAT Ducato.

Partendo dal più piccolo ProAce City, con i parenti del Gruppo italo-francese condivide le linee squadrate e rassicuranti, distaccandosene solamente per un frontale dedicato, completamente rivisto alla fine del 2023. Al posto della sottile calandra ispirata ad alcuni modelli della Casa nipponica, con la revisione dello stile debutta un “muso” più angolato, ispirato alla nuova C-HR, con fari anteriori più affilati e un paraurti ridisegnato nella parte inferiore.

Lateralmente le linee sono da classico van, con grandi superfici verticali e un posteriore che si differenzia poco dai cugini, con un grande portellone a doppia battuta e generosi fari verticali.

All’interno, la cabina offre un ambiente di chiara derivazione PSA, con una consolle centrale rialzata rispetto al resto della plancia dove trovano posto i comandi del clima e lo schermo dell’infotainment. Comoda la posizione del cambio rialzata per le varianti con cambio manuale, mentre quelle con cambio automatico hanno un tunnel molto più prominente. Per le varianti trasporto cose, la capacità di carico è di 3,3 metri cubi per la variante a passo corto e di 3,9 m3 per quella a passo lungo (la versione “normale” è lunga 4,40 metri, quella Long 4,75 metri). Scegliendo il sistema Smart Cargo, la capacità sale rispettivamente a 3,8 e 4,4 metri cubi.

Anche il fratello maggiore, il Toyota ProAce, è disponibile con due lunghezze: Short, da 4,98 metri, e Long, da 5,33 metri. Anche la ProAce è stata interessata da un restyling nel 2023, guadagnando un frontale più moderno e dei fari ristilizzati, con una firma luminosa più moderna. Come sulla ProAce City, anche il fratello maggiore è dotato di una grande calandra nella parte bassa del paraurti, mentre lateralmente si notano i passaruota allargati, mentre sia l’altezza molto generosa che le forme squadrate e razionali rendono l’idea di un van pensato per avere una grande volumetria interna.

Sia in versione termica che elettrica, infatti, il ProAce a passo corto arriva a 5,8 metri cubi con sistema Smart Cargo, che salgono a 6,6 metri cubi per la versione Long. L’abitacolo, invece, richiama quello del fratello minore per la forma della consolle centrale e la posizione della leva (o selettore) del cambio. Viste le maggiori dimensioni, però, il ProAce ha più vani portaoggetti, un volante diverso e più “maturo” e schermi migliorati per quadro strumenti digitale e sistema di infotainment, entrambi da 10 pollici.

Al top della gamma di modelli di furgone Toyota troviamo l’ultimo arrivato, il ProAce Max. A livello estetico e meccanico, la parentela con il “nostro” mitico FIAT Ducato è chiarissima. Costruito, come gli altri cugini, nello stabilimento Sevel Sud di Atessa, in Abruzzo (ma anche negli stabilimenti di Gliwice, in Polonia), il ProAce Max è il primo modello Toyota prodotto in Italia nella storia della Casa giapponese. Lo stile, del resto, è direttamente derivato dal Ducato: troviamo infatti lo stesso frontale con uno scarso sbalzo anteriore, fari molto alti e un generoso paraurti anteriore.

Con il restyling del 2023 dell’intera gamma “Sevel Sud”, anche il ProAce Max guadagna i nuovi fari a LED anteriori e i fari posteriori ristilizzati, mentre il paraurti è personalizzato con un inserto in colore carrozzeria e il logo Toyota al centro. Disponibile in tre lunghezze, L2 (5,41 metri), L3 (6,00 metri) ed L4 (6,36 metri), e tre altezze, H2 (2,25 metri), H3 (2,52 metri) e H4 (2,76 metri), all’interno il ProAce Max è stato completamente ristilizzato, utilizzando componenti di chiara origine FCA.

Il volante, ad esempio, così come il quadro strumenti digitale e altri comandi sono gli stessi visti su diversi modelli FIAT, mentre al centro della plancia trova posto l’ottimo sistema di infotainment UConnect 5 da 10 pollici, con Apple CarPlay e Android Auto wireless. Come la ProAce, troviamo una configurazione a tre posti anteriori, mentre i vani portaoggetti sono molto generosi in tutta la cabina.

Motori Toyota furgone

Arriviamo così alla meccanica e ai motori delle Toyota furgone, a partire dalla ProAce City. Realizzato su una versione modificata della piattaforma EMP2, il ProAce City è dotato di uno schema sospensivo molto classico, McPherson all’anteriore e ponte torcente dietro. Sotto il cofano, invece, è possibile scegliere tra tre alimentazioni: benzina, Diesel e elettrica. Il ProAce City è l’unico furgone Toyota con motori alimentati con la classica “verde”: nello specifico, sotto il cofano della 1.2B troviamo il noto tre cilindri PureTech Turbo di origine PSA, disponibile con 110 CV e cambio manuale a 6 marce.

Non mancano, ovviamente, i motori a gasolio, rappresentati dalla 1.5D: si tratta, anche in questo caso, del 1.5 BlueHDi “francese”, disponibile con 100 CV e cambio manuale a 6 marce o con 130 CV e cambio manuale o automatico a 8 marce. La versione elettrica, invece, è spinta da un motore elettrico da 136 CV e 270 Nm di coppia, unito ad una batteria da 50 kWh, che permette un’autonomia nel ciclo misto WLTP fino a 338 km. La piattaforma EMP2 fa da base anche per il più grande ProAce, che però rinuncia al motore a benzina, e oltre al piccolo 1.5D da 120 CV con cambio manuale offre anche un più generoso 2.0 turbodiesel, disponibile con 144 o 177 CV e cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 rapporti, e due versioni elettriche.

La variante Electric “base” è dotata sostanzialmente dello stesso powertrain della ProAce City, con motore da 136 CV e batteria da 50 kWh. Per via delle maggiori dimensioni, però, l’autonomia scende drasticamente a 230 km nel ciclo misto WLTP. Per chi cerca più autonomia è quindi necessario scegliere la variante Long Range, dotata di una batteria da 75 kWh che alimenta lo stesso motore da 136 CV. L’autonomia, in questo modo, sale a 330 km nel ciclo combinato WLTP. Arriviamo infine al grande ProAce Max, che è realizzato sulla piattaforma X250, lanciata nel 2006 sulla terza generazione del van FIAT e arrivata alla sua nona rinfrescata.

Per la versione “9”, non cambia il layout meccanico, con motore anteriore e trazione posteriore, ma cambiano i motori della versione termica e arriva un nuovo pacco batterie comune a tutte le versioni.

Sotto il cofano del ProAce Max termico, infatti, troviamo il 2.2 quattro cilindri MultiJet II derivato da quello delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, posizionato trasversalmente, e disponibile con 120, 140 o 180 CV, scaricati sulle ruote anteriori da un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 rapporti. La versione Electric, invece, adotta un motore da 272 CV e una sola batteria, molto generosa, da 110 kWh.

Secondo i dati Toyota, questo pacco batterie consente al ProAce Max di percorrere tra i 376 e i 424 km a seconda della configurazione di passo e altezza. Questi sono, quindi, i motori delle Toyota furgone:

Motori Toyota Furgone

Benzina

• 1.2B, 1.2 tre cilindri turbo, 110 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

Diesel

• 1.5D, 1.2 quattro cilindri turbodiesel, 100/130 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce, trazione anteriore

Elettrica

• Electric, motore elettrico anteriore, 136 CV, batteria da 50 kWh, autonomia WLTP 338 km

Motori Toyota ProAce

Diesel

• 1.5D, 1.5 quattro cilindri turbodiesel, 120 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
• 2.0D, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 144/177 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce, trazione anteriore

Elettrico

• Electric, motore elettrico anteriore, 136 CV, batteria da 50 kWh, autonomia WLTP 230 km
• Electric Long Range, motore elettrico anteriore, 136 CV, batteria da 75 kWh, autonomia WLTP 330 km

Motori Toyota ProAce Max

Diesel

• 2.2D, 2.2 quattro cilindri turbodiesel, 120/140/180 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce, trazione anteriore

Elettrico

• Electric, motore elettrico anteriore, 272 CV, batteria da 110 kWh, autonomia WLTP 376-424 km

Versioni e prezzi Toyota furgone

Arriviamo così a parlare delle versioni delle Toyota furgone, dei prezzi e delle possibilità di configurazione di questi versatili modelli. Partendo proprio dal “baby” ProAce City, non ci sono possibilità di scelta a livello di altezze: è possibile però optare per la versione a passo corto “Short” da 4,40 metri, perfetta per l’utilizzo cittadino, e la più generosa “Long” da 4,75 metri.

A livello di dotazioni, invece, il ProAce City è offerto con due allestimenti: la versione d’accesso Active, con Cruise Control, radio DAB con schermo da 5 pollici e Bluetooth, clima manuale, fari a LED, sensori di parcheggio posteriori e configurazione a due posti, e la più ricca Comfort, con schermo da 10 pollici, retrocamera, configurazione a tre posti e Smart Cargo. A livello di prezzi, invece, il ProAce City parte da 20.900 euro in versione termica, mentre l’elettrica richiede almeno 32.300 euro IVA esclusa.

La configurazione è pressoché identica per il più grande ProAce. Le versioni del furgone Toyota sono infatti due, passo corto e passo lungo, con due allestimenti tra cui scegliere: Active e Comfort. Il prezzo, però, è ovviamente più più alto: si parte da 28.900 euro IVA esclusa per la variante a passo corto, che diventano 33.900 euro per il più economico ProAce a passo lungo. La variante Electric, invece, parte da 40.600 euro IVA esclusa per la versione da 50 kWh e passo corto, mentre la Short con batteria da 75 kWh è offerta a partire da 47.200 euro, che diventano 48.200 euro, sempre IVA esclusa, per la Long.

Arriviamo, infine, al più grande Toyota ProAce Max. I prezzi del furgone Toyota partono dai 35.800 euro della 2.2D da 120 CV con cambio manuale, passo L2 e altezza H1, mentre la versione più grande, con lunghezza di oltre 6,30 metri, tetto alto e motore più potente da 180 CV con cambio automatico arriva a 43.550 euro, sempre IVA esclusa. L’allestimento, invece, è unico, con la possibilità di aggiungere diversi pacchetti, come il Radio Pack, che aggiunge il sistema di infotainment da 10 pollici e il quadro strumenti digitale da 7 pollici, il cima automatico e la doppia porta.

La versione Electric, invece, è offerta con una sola altezza, la H2 “a tetto basso”, e due lunghezze, L3 (passo “medio”) e L4 (passo lungo), e una dotazione più ricca. Allo stesso tempo, il prezzo è ben più alto: si parte da 59.500 euro, IVA esclusa, per la versione a passo medio con portata di 35 quintali.