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Toyota coupe

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Toyota coupé: storia, modelli, versioni e motori

Sebbene Toyota sia nota alle nostre latitudini per le automobili razionali, robuste e ibride che ha proposto sul mercato europeo negli ultimi 30 anni, nel corso dei decenni le sportive Toyota, coupé in particolare, sono state tante, e tutte degne di nota. Se in Europa non abbiamo ricevuto alcune Toyota coupé come la Corolla AE86, icona del mondo dell’auto JDM negli anni ’80 e ’90, dal 1988 la Casa giapponese ha colpito anche il mercato europeo con le sue coupé sportive, robuste e dotate di un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Se in Europa, tra le Toyota coupé, non è mai riuscita ad imporsi la mitica Supra, a posteriori diventata una delle più famose automobili degli ultimi 30 anni, nel Vecchio Continente era la Celica a farla da padrone. Dotata di linee sportive ed evocative e forte dei successi nel Campionato Mondiale Rally con Carlos Sainz, la Celica è stata una delle sportive più desiderate degli anni ’90, lasciando un vuoto nella gamma Toyota con il suo addio, nel 2005. Il testimone è stato raccolto circa 10 anni dopo dalla GT86, una coupé Toyota a trazione posteriore nata per emozionare. Oggi, in mezzo a ibride ed elettriche sono due le coupé Toyota che catturano l’attenzione e la fantasia degli appassionati: la piccola GR86 e la più grande GR Supra. Scopriamo allora i modelli di Toyota Coupé, i motori e le versioni.

Modelli Toyota Coupé

La storia dei modelli Toyota coupé in Europa inizia nel 1988, con l’approdo in via ufficiale della Casa giapponese. Insieme alle “normali” produzioni come la berlina Corolla, Toyota inizia a vendere anche due coupé molto interessanti, la Celica e la sorella maggiore Supra. Da quel 1988, la storia europea dei modelli coupé di Toyota inizia, e prosegue fino al giorno d’oggi con sportive che continuano a far battere il cuore agli appassionati. Questi sono, nel dettaglio, i modelli coupé di Toyota proposti in Europa, proposti in ordine alfabetico.

  • Toyota Celica
  • Toyota GR Supra
  • Toyota GR86
  • Toyota GT86
  • Toyota MR2
  • Toyota Paseo
  • Toyota Supra

Iniziamo allora dal primo dei modelli Toyota coupé sia a livello temporale che alfabetico, Celica. Proposta in tre generazioni dalla prima versione “europea”, nella sua prima iterazione è rimasta nel cuore degli appassionati e ancora oggi è tra i modelli di coupé Toyota più ricercati. La prima generazione proposta in Europa, nota agli appassionati come T180, è stata l’ultima dotata di fari a scomparsa anteriori ed è caratterizzata da uno stile morbido e sinuoso, in piena armonia con gli stilemi degli anni ’90. Proposta sia in versione “normale” con cerchi in plastica che con le mitiche GT-Four, sono proprio queste l’oggetto del desiderio degli appassionati. Dotata di trazione integrale, cerchi in lega, grande presa d’aria sul cofano e alettone posteriore, è questa la Celica che permise a Carlos Sainz di vincere il Mondiale Rally nel 1992 per poi ripetersi con Juha Kankkunen nel 1993 e Didier Auriol nel 1994.

La seconda generazione europea di Toyota Celica, lanciata nel 1994, utilizza lo stesso pianale derivato dalle berline Carina e Caldina, e questo le consente di essere pratica e affidabile in versione “normale”, ma aggressiva e sportiva con i motori più potenti. Celeberrima, di questa versione, è la vista frontale, con i quattro fari sdoppiati e uno stile più tondeggiante ma, allo stesso tempo, più sportivo. Come la precedente T180, anche questa Celica T200 era proposta anche con carrozzeria “Liftback”, ovvero con un enorme portellone posteriore che ne aumentava molto la praticità.

L’ultima generazione di Toyota Celica, la T230, è stata lanciata nel 1999, ed è realizzata sulla stessa piattaforma della coeva Corolla. Dotata di uno stile molto più affilato e sportivo, questa Celica ottenne un ottimo successo di vendite grazie ad una praticità da berlina, al già citato stile sportivo e ad una meccanica raffinata e sportivo. Leggera ed economica, nel 2006 Toyota decise di cancellare la sua coupé, senza sostituirla. Questo lasciò la gamma di modelli Toyota senza coupé, un vuoto che venne colmato solo nel 2012 dall’erede spirituale di Celica, la Toyota GT86.

Prodotta e sviluppata in collaborazione con Subaru, tra i modelli Toyota la coupé compatta è una vera rivoluzione. Su GT86 torna al centro l’emozione e il piacere di guida: addio motori ibridi, cambi automatici e trazione anteriore. GT86 è una coupé compatta ed economica, dotata di motore quattro cilindri boxer anteriore, trazione posteriore e cambio manuale. Apprezzata universalmente per il suo piacere di guida, nel 2022 è stata sostituita da una nuova generazione, che guadagna il nuovo suffisso GR, che rappresenta la divisione sportiva di Toyota Gazoo Racing. Nasce così la Toyota GR86, un vero unicorno nel mondo dell’auto moderna.

GR86 02

In un listino sempre più povero di sportive e modelli coupé, Toyota e Subaru si sono di nuovo messe a lavoro per creare una sportiva con motore quattro cilindri boxer aspirato più grande, che arriva a 2.4 litri, trazione posteriore, cambio manuale e un piacere di guida se possibile superiore a quello della precedente GT86. Più veloce e prestante della precedente, oggi Toyota GR86 è una delle auto più ricercate dagli appassionati in quanto è una delle ultime piccole sportive pensate per il piacere di guida. Nella gamma Toyota, però, c’è un’altra coupé in questo momento: GR Supra. Questa è l’erede della mitica Toyota Supra, arrivata sul mercato nel 2019 e nata come sportiva di punta della Casa giapponese. L’aura di magia che circonda il più celebre dei modelli di coupé Toyota nasce negli anni ’90, con l’arrivo dell’indimenticabile Toyota Supra A80 del 1993.

Prima di lei, però, in Europa era già arrivata la precedente Supra A70 del 1986, caratterizzata da una linea molto squadrata, fari a scomparsa anteriore, gli iconici fari posteriori quadrati posteriori e il potente motore sei cilindri in linea turbo che la rese molto popolare tra gli appassionati. Il culmine della popolarità di Supra arrivò però nel 1993, con l’arrivo sul mercato della A80. Dotata di uno stile iconico, è una delle sportive più famose al mondo grazie alla sua partecipazione al celeberrimo franchise Fast and Furious e a numerosi videogiochi come Need for Speed, Gran Turismo e non solo. Dotata del mitico 3.0 2JZ, Supra diventò famosa non solo per una guidabilità ottima unita ad una buona dose di comfort, ma anche per le potenzialità del suo motore, che se elaborato può arrivare a potenze di ben 1.000 CV.

Oggi, l’eredità del più celebre dei modelli coupé Toyota è portata avanti dalla attuale GR Supra, lanciata nel 2019 e realizzata insieme a BMW. GR Supra condivide l’intera meccanica con la nuova BMW Z4, rispetto alla quale può essere vista come la versione coupé. Sebbene condividano meccanica e motori, però, Toyota ha realizzato delle modifiche importanti a livello di assetto, rigidità strutturale e taratura di sterzo, motore e cambio, per offrire un’esperienza di guida più coinvolgente.

A concludere la panoramica sui modelli coupé Toyota proposti sul mercato europeo sono una coppia di due porte degli anni ’90, MR2 e Paseo. La prima, lanciata come cabrio con tetto targa removibile negli anni ’80, è diventata una coupé sportiva con motore centrale con l’arrivo della seconda generazione nel 1989, a cui è poi stata affiancata la versione targa e poi sostituita nel 2000 dalla terza serie di MR2, trasformatasi in una roadster rivale della Mazda MX-5. La piccola Paseo, invece, è stata proposta in Europa nella sua seconda generazione, venduta tra il 1995 e il 1999. Realizzata sulla base della Toyota Starlet (la piccola di Segmento B sostituita nel 1999 dalla Yaris), la piccola Paseo è una due porte dallo stile e dai contenuti piuttosto tranquilli, pensata per chi vuole un’auto economica e compatta ma con uno stile più sportivo e prestazioni che, complice un vivace motore benzina, sono superiori alle “normali” utilitarie. Lunga 4,16 metri, Paseo con l’arrivo della nuova Yaris non è stata sostituita, seguendo l’andazzo del mercato delle piccole coupé economiche come Opel Tigra e Ford Puma che, all’alba del 2000, lasciarono tutte il mercato europeo.

Motori Toyota Coupé

Arriviamo così a parlare dei motori delle Toyota coupé, dove troviamo un quadro molto eterogeneo e particolare. Negli oltre 30 anni di presenza sul mercato, infatti, nelle gamme motori delle coupé Toyota troviamo motori molto semplici e robusti ma anche veri e propri miti dell’automobilismo mondiale. Iniziamo con calma dalle Toyota Celica, che per il posizionamento trasversale del modello hanno visto motori molto diversi tra loro, ma sempre a benzina. Ad oggi, infatti, non ci sono motori coupé Toyota con motori Diesel o ibridi, né tantomeno elettriche. La prima generazione “europea”, la T180, è stata proposta con tre motori sul mercato europeo. Alla versione d’attacco 1.6 16v da 105 CV seguivano poi la 2.0i 16v da 156 CV e la mitica 2.0 turbo 16v GT-Four, con trazione integrale derivata dai rally e 185 CV. Dopo la GT-Four sono arrivate le più potenti 4WD, con potenze di 204 e 208 CV.

Per la successiva Celica T200, la gamma motori della coupé Toyota si allarga, facendo spazio ad un nuovo motore d’accesso, il 1.8 16v da 116 CV e ad un potente 2.0 16v aspirato da ben 170 CV. Al top della gamma rimane la ricercatissima versione 2.0 Turbo GT-Four, con una potenza di ben 242 CV e 302 Nm di coppia. Cambia tutto con l’ultima generazione di Celica, la T230. Addio alla trazione integrale, e sotto il cofano trova posto il 1.8 16v aspirato proposto sia nella sua versione “base” da 143 CV o, per la versione TS, in una declinazione rivista da Yamaha, con fasatura variabile VVTL-i, linea rossa a oltre 8.500 giri e 192 CV di potenza, un gran risultato per un motore aspirato.

Arriviamo così alla gamma motori delle Toyota coupé più originali e diverse dalle altre, meccanicamente parlando: GT86 e GR86. Realizzate su una piattaforma dedicata realizzata con Subaru, entrambe hanno motore anteriore e trazione posteriore, ed entrambe possono contare su un motore boxer sviluppato da Subaru su specifiche comuni. GT86 ospita sotto il cofano un 2.0 aspirato da 200 CV, mentre la nuova GR86 fa un importante passo avanti con la cilindrata, che passa a 2.4 litri, e con la potenza, che sale a 234 CV. Le prestazioni, di conseguenza, sono decisamente inferiori, con un’accelerazione 0-100 km/h che scende da 7,6 a 6,3 secondi. Arriviamo così ai motori delle Toyota coupé top di gamma, le Supra. Per la Supra A70, in Italia è arrivato esclusivamente il 3.0 sei cilindri in linea turbo da 235 CV, accoppiata ad un cambio manuale a 5 marce. Iconici, invece, i motori della coupé Toyota più famosa di sempre, la Supra A80.

Per il mercato italiano, come per la precedente Supra c’è un solo motore, il top di gamma 3.0 sei cilindri in linea Twin-Turbo. Noto agli appassionati come 2JZ, di serie questo motore offriva ben 330 CV, un risultato incredibile da raggiungere negli anni ’90, e che nonostante un peso da GT di oltre 1.600 kg consentiva alla Supra del ’93 di raggiungere i 250 km/h, coprendo lo 0-100 km/h in 5,1 secondi. Con l’arrivo della Toyota GR Supra A90, i motori della coupé Toyota di punta sono interamente di origine BMW. Alla base della gamma troviamo il 2.0 turbo B48 da 258 CV, disponibile sia con cambio manuale a 6 marce che con l’automatico ZF a 8 rapporti. Stessa possibilità di trasmissione per la top di gamma GR 3.0, dotata del 3 litri sei cilindri in linea B58 biturbo da 340 CV. Concludiamo, infine, con i motori delle coupé Toyota un po’ meno note, la Paseo e la MR2. La prima è stata proposta sul mercato italiano con un unico motore, il 1.5 quattro cilindri aspirato da 90 CV con cambio manuale a 5 rapporti. Per la Toyota MR2 di seconda generazione, invece, in posizione centrale hanno trovato posto due quattro cilindri aspirati, uno da 158 CV e uno da 170 CV (diventati 175 CV nel 1996).

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Versioni Toyota coupé

Concludiamo con le versioni delle Toyota coupé, partendo dalle vendutissime Celica. Oltre alla versione 1.6 Sti da 105 CV, versione d’accesso semplice e più abbordabile, troviamo la versione GT con motore 2.0 aspirato in allestimento GT fino ad arrivare alla mitica GT-Four ST185, con motore da 185 CV e la trazione integrale. Nel 1992, poi, Toyota lanciò la prima delle speciali versioni delle coupé Toyota, la Celica 4WD Carlos Sainz Limited Edition. Caratterizzata da un’estetica specifica, con livrea rossa e cerchi bianchi, è dedicata al Campione del Mondo 1992 Carlos Sainz, che vinse in quell’anno il Campionato del Mondo Rally.

Con la seconda generazione di Celica, le versioni della Toyota coupé vennero ulteriormente semplificata. Tutte le motorizzazioni sono declinate nell’allestimento GT, con radio e clima di serie, mentre per chi vuole qualcosa in più c’è la versione Plus con più optional e dotazione più completa. In più, la Celica T200 è stata proposta con la speciale versione Carlos Sainz alla fine del 1998 e nella potente versione ST240 GT-Four, con trazione integrale e 242 CV. L’ultima versione della coupé Toyota, la Celica T230, è stata proposta in due allestimenti a seconda del motore montato: la versione 1.8 VVT-i da 143 CV e la top di gamma 1.8 VVTL-i T Sport da 192 CV.

Diversa è la questione per le versioni delle coupé Toyota con trazione posteriore, GT86 e GR86. La prima, dopo l’inaugurale 1st Edition, è stata proposta dal 2017 con due allestimenti, Rock&Road e la sportiva Racing Edition. Non sono mancate poi delle versioni speciali, la Racing o la Orange Limited Edition, senza contare le altre versioni speciali pensate fuori dal mercato italiano. La GR86, invece, è proposta attualmente in due allestimenti, Sport e Premium Sport. Per quanto riguarda le mitiche Supra, invece, le versioni delle coupé Toyota degli anni ’80 e ’90 sono una per ogni generazione. La Supra A70, infatti, era proposta con il suo 3.0 turbo in allestimento top di gamma, mentre la Supra A80 del 1993 in versione 3.0 Twin-Turbo Sport Roof, con tetto targa asportabile manualmente.

L’attuale GR Supra, invece, offre diverse versioni della coupé Toyota realizzata su meccanica BMW. Alla base della gamma, infatti, troviamo la GR Supra 2.0 con cambio automatico e allestimento SZ-R, mentre non manca la speciale versione Fuji Speedway, dedicata al circuito giapponese di proprietà Toyota. La 3.0, invece, è proposta con diversi allestimenti. Alla base troviamo la Lightweight iMT con cambio manuale e allestimento semplificato, mentre salendo con la gamma troviamo la RZ con cambio automatico, la Premium Sport con cambio manuale e automatico e la top di gamma Special Edition. Concludendo con le versioni delle Toyota Coupé, troviamo MR2 e Paseo. La prima è stata proposta, un po’ come visto sulla coeva Celica di seconda generazione “europea”, con un solo allestimento top di gamma denominato GT. Paseo, invece, aveva una gamma formata dallo stesso motore, il 1.5 16v, e due allestimenti: quello base, con di serie due airbag, chiusura centralizzata e servosterzo, e il top di gamma Plus, che aggiungeva cerchi in lega, predisposizione autoradio e vetri elettrici.