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Toyota B-SUV

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Toyota RAV4 10 millones (3)

Toyota B-SUV: storia, modelli, versioni e motori

Toyota è una delle Case automobilistiche più grandi del mondo, capace di rivaleggiare anno dopo anno con Volkswagen per il primo posto nelle vendite mondiali di vetture di ogni tipo. Dai pick-up alle classiche berline a tre volumi, dalle sportive alle citycar, Toyota produce un numero altissimo di vetture per clienti molto diversi. Sebbene, quindi, la sua posizione di brand leader in decine di Paesi possano far pensare ad una Casa piuttosto conservatrice, nel corso della sua storia Toyota ha innovato spesso, arrivando a contribuire alla nascita di trend come quello dei SUV. Nel 1994, infatti, arrivò sul mercato l’inedita RAV4, uno dei primi SUV nonché l’antenato dei B-SUV Toyota di oggi. Leggi di più

Nella sua versione a tre porte, infatti, la prima generazione della RAV4 era lunga solamente 3,72 metri, con la variante a cinque porte (nata un anno dopo) che tocca i 4,15 metri, risultando più corta di 3 cm rispetto all’attuale Yaris Cross.

La Toyota RAV4 è passata alla storia come uno dei primi SUV prodotti in grande serie e capaci di ottenere un grande successo di vendite, mostrando una ricetta ancora embrionale degli oggi popolarissimi Sport Utility. Dopo la prima generazione, prodotta fino al 2000, Toyota ha confermato le dimensioni compatte anche per la seconda serie, prodotta tra il 2000 e il 2005, sebbene il posizionamento stesse crescendo verso ciò che il RAV4 è oggi, ovvero uno dei C-SUV più venduti al mondo. Vista la crescita dimensionale e di contenuti del RAV4, nel 2009 Toyota reinventò nuovamente il suo concetto di SUV, lanciando l’Urban Cruiser.

Realizzata sul pianale della Yaris, l’Urban Cruiser è il prototipo perfetto di B-SUV come è considerato oggi: un’auto piccola, con motori compatti ma spaziosa e versatile. Nonostante la ricetta sia quella che va così di moda oggi, l’Urban Cruiser anticipò fin troppo i tempi, ottenendo solo un tiepido successo. La sua eredità è stata ripresa solo 11 anni dopo, nel 2020, dalla Toyota Yaris Cross, che riprendendo la stessa ricetta è oggi una delle auto più vendute al mondo.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni dei B-SUV Toyota.

Segni particolari di Toyota B-SUV

  • Toyota è stata per due volte una pioniera del segmento dei B-SUV: nel 1994 ha lanciato la prima generazione della RAV4, uno dei modelli che ha “inventato” la categoria dei SUV, mentre nel 2009 ha presentato il suo primo, vero B-SUV, l’Urban Cruiser
  • Tutti i modelli di B-SUV Toyota sono stati prodotti con la trazione integrale, rimanendo una delle poche Case ad offrire questa possibilità
  • La Yaris Cross del 2021 è il primo B-SUV ad essere venduto esclusivamente con powertrain Full Hybrid, seguendo la tradizione della Casa nipponica

Modelli Toyota B-SUV

Come detto nell’introduzione, i modelli di B-SUV Toyota sono stati per due volte pionieri in un mercato che oggi è il più grande in Italia e in diversi Paesi in Europa e non solo. Nel 1994, infatti, Toyota fu una delle prime ad introdurre sul mercato un SUV, con la prima RAV4. Dopo le prime due generazioni della RAV4, disponibile ancora a tre e cinque porte e con dimensioni davvero compatte, la crescita di uno dei modelli più importanti della Casa a livello mondiale ha lasciato un “buco” nella gamma, riempito nel 2009 dall’incompresa Urban Cruiser, una delle prime crossover di segmento B ad arrivare sul mercato, anticipando anche la Nissan Juke lanciata un anno dopo.

In seguito al tiepido successo della Urban Cruiser, però, Toyota ha preso tempo per tornare in un segmento che ha contribuito a creare, lanciando alla fine del 2020 l’attesissima Yaris Cross, oggi bestseller di vendite. Questi sono, quindi, i principali modelli di B-SUV Toyota:

  • Toyota RAV4 MkI
  • Toyota RAV4 MkII
  • Toyota Urban Cruiser
  • Toyota Yaris Cross

Partiamo proprio dalla RAV4 di prima generazione, una delle automobili più importanti della storia recente della Casa nipponica. La ricetta seguita dagli ingegneri Toyota è proprio quella degli attuali B-SUV: offrire i principali punti di forza dei SUV (allora molto grandi) come spazio a bordo maggiorato, posizione di guida rialzata, estetica da fuoristrada e la possibilità della trazione integrale con la manovrabilità e le dimensioni di un’auto compatta. Realizzata sulla piattaforma della coeva Corolla, la RAV4 fu immediatamente caratterizzata da uno stile molto fuoristradistico, sia nella versione più pratica a 5 porte (lunga 4,15 metri) che nella più compatta 3 porte (lunga solo 3,74 metri, meno di un’attuale MINI), nonché della folle versione “soft top” con tetto morbido rimovibile.

Dotata di un frontale tondo e molto alto, di una fiancata con grandi superfici vetrate e l’iconica banda inferiore verniciata a contrasto, grandi passaruota e, in coda, l’immancabile ruota di scorta che, negli anni ’90, definiva qualsiasi SUV e fuoristrada. Dotata di interni piuttosto semplici e robusti ma non poveri, nel 1998 la RAV4 di prima generazione è stata interessata da un facelift che ha cambiato la mascherina e i fari, resi più moderni, e gli interni, cessando poi la produzione nel 2000 per lasciare spazio alla seconda serie. Caratterizzata da uno stile molto più massiccio e moderno, la nuova RAV4 saluta la versione con tetto morbido concentrandosi principalmente sulle carrozzerie a tre e cinque porte. Gli interni, poi, sono decisamente più moderni, in linea con le Toyota coeve e capaci di offrire anche equipaggiamenti di maggior pregio.

Priva della fascia inferiore a contrasto, la RAV4 MkII non ha abbandonato la ruota di scorta posteriore, e in entrambe le versioni ha visto una crescita nelle dimensioni (3,86 metri per la 3 porte, 4,23 per la 5 porte) e nello spazio interno.

La terza generazione della RAV4 ha visto aumentare molto le dimensioni, arrivando a 4,62 metri con la ruota di scorta in posizione, nonché in un riposizionamento verso l’alto della vettura. Rimasto “vuoto” lo spazio alla base della gamma di SUV Toyota, nel 2009 la Casa nipponica ha lanciato un inedito modello, l’Urban Cruiser.

Derivata dalla Toyota Ist venduta sul solo mercato giapponese, l’Urban Cruiser è derivata direttamente dalla Toyota Yaris, rispetto alla quale si presenta come la versione più spaziosa, pratica e versatile. A livello estetico, l’Urban Cruiser è meno “particolare” delle principali rivali del periodo, la KIA Soul e la Nissan Juke, adottando uno stile che unisce le linee tradizionali di una compatta piccola con un’altezza da terra leggermente sopra la media (che in alcune versioni è enfatizzata dai passaruota e dalle bande inferiori dei paraurti in plastica grezza), fiancate massicce e un frontale sorprendentemente imponente, che richiama il mondo dei SUV.

Grazie al passo di 2,46 metri, nelle sue dimensioni compatte (è lunga 3,93 metri) riesce ad offrire un bagagliaio da oltre 300 litri e quattro adulti stanno comodi, mentre all’interno ha una plancia piuttosto movimentata, caratterizzata da materiali plastici rigidi ma fatti per durare. Molto personale anche il quadro strumenti, diverso dalla produzione classica Toyota e con il contagiri che si muove in senso antiorario. Molto interessante la presenza, già nel 2009, del navigatore con schermo touch, mentre è molto comodo il portabicchieri posizionato proprio davanti alla bocchetta del clima di fronte al passeggero anteriore.

Comoda e spaziosa, nonché dotata a richiesta della trazione integrale, il prezzo piuttosto alto della Urban Cruiser unita all’ancora poco nota “ricetta” delle B-SUV le fece terminare la sua carriera nel 2014 senza ottenere il successo che avrebbe meritato. Per avere uno dei modelli di B-SUV Toyota di successo è stato però necessario aspettare qualche anno, con l’arrivo nel 2020 della Yaris Cross. Realizzata sulla piattaforma della quarta generazione del “Piccolo Genio”, fin dal debutto la Yaris Cross ha dimostrato di avere le carte in regola per spiccare nel mercato dei B-SUV.

Dotata di una linea personale e squadrata, con alcuni rimandi alla Yaris tradizionale (come il fascione nero che unisce i fari posteriori a LED) ma dotata della sua personalità, dal frontale con un muso aggressivo e ispirato ai SUV più grandi come l’Highlander fino alla riconoscibile fiancata, molto massiccia.

All’interno, con la Yaris condivide l’impostazione del quadro strumenti digitale, che con il restyling del 2024 arriva fino a 12,3 pollici, e la posizione a sbalzo del sistema di infotainment, che arriva fino ad una diagonale di 10,5 pollici. Dotata di finiture piuttosto curate, con plastiche morbide su tutta la plancia, e di una ottima ergonomia, la Yaris Cross è spaziosa per quattro persone (anche se il divano è un po’ stretto), la posizione di guida è comoda e rialzata, c’è un’ottima ergonomia e il bagagliaio è ottimo per le dimensioni (è lunga 4,18 metri). Disponibile solo come ibrida, la Yaris Cross offre un bagagliaio di 397 litri per la versione a trazione anteriore, che diventano 320 litri per la versione AWD-i.

Motori Toyota B-SUV

A livello di meccanica e motori, i B-SUV Toyota hanno incarnato a pieno le mode e le tendenze dei rispettivi periodi storici. Nata a metà degli anni ’90, la prima generazione della RAV4 è stata una delle prime automobili a ruote alte ad essere realizzate a partire dalla piattaforma meccanica di un’automobile tradizionale. La prima generazione riprende elementi delle coeve Carina e Corolla, ma è sviluppata specificatamente per lei. Caratterizzata da un assetto rialzato, la RAV4 MkI sfoggia sospensioni indipendenti sia davanti che dietro, una rarità per le 4x4 dell’epoca. A proposito, per il mercato italiano la RAV4 Mk1 è stata proposta unicamente con la trazione integrale permanente con differenziale bloccabile, ma senza marce ridotte (cosa che la differenziava molto dagli altri fuoristrada dell’epoca).

A dare vita alla RAV4 è un classico 2.0 quattro cilindri aspirato montato trasversalmente da 129 CV e 179 Nm di coppia, disponibile sia con cambio manuale a 5 marce che con l’automatico a 4 marce. Per il mercato americano, nello specifico per quello californiano, poi, è stata prodotta in serie limitata la RAV4 EV, un modello completamente elettrico della prima serie. Dotata di un motore sincrono a magneti permanenti da 67 CV e 190 Nm, di una batteria al nichel-metallo-idruro da 27,4 kWh della Panasonic e della prima pompa di calore mai montata su un’auto di serie, poteva percorrere fino a 153 km con una carica e spingersi fino a 137 km/h. Toyota produsse quasi 1.500 RAV4 EV, con un numero molto alto ancora in circolazione oggi.

Toyota RAV4 10 millones (6)

Dopo la prima serie, Toyota ha aggiornato il suo proto-B-SUV con la seconda generazione della RAV4. Dotata di dimensioni paragonabili, a livello meccanico utilizza una versione personalizzata della piattaforma MC, condivisa con le “normali” Corolla e Avensis. Disponibile sia a tre che a cinque porte, con la seconda serie arriva anche una trazione integrale più raffinata, con differenziale centrale bloccabile e, a richiesta, un autobloccante Torsen al posteriore. Per quanto riguarda i motori, sul mercato italiano sono stati offerti due motori, un benzina e un Diesel.

Tra i motori a benzina il 2.0 quattro cilindri aspirato ha ora blocco e testata in alluminio e doppio variatore di fase VVT-i, per una potenza di 150 CV e 196 Nm di coppia. Il primo motore Diesel della storia della RAV4 è invece il classico 2.0 D-4D quattro cilindri turbodiesel, dotato di 116 CV e 250 Nm di coppia, sempre con cambio manuale a 5 marce.

Saltiamo così al 2009, conoscendo la meccanica e i motori del B-SUV Toyota degli anni ’10, l’Urban Cruiser. Realizzata sulla piattaforma della Yaris di seconda generazione, con questa condivide lo schema meccanico con sospensioni anteriori McPherson e posteriori a ruote interconnesse. Nonostante lo schema posteriore non troppo nobile, anche l’Urban Cruiser è offerta con trazione integrale a controllo elettronico, che quando serve (o premendo un tasto sul tunnel centrale) può inviare fino al 50% della coppia alle ruote posteriori.

Occhio, però, all’altezza da terra del differenziale posteriore, posizionato a soli 14 cm dal suolo. Per quanto riguarda i motori, invece, i propulsori sono due, un benzina e un Diesel. Il propulsore a benzina è il noto 1.33 quattro cilindri aspirato con doppio variatore di fase VVT-i, con 100 CV e 132 Nm, mentre il più comune Diesel è il 1.4 D-4D da 90 CV e 205 Nm. Entrambi sono accoppiati al cambio manuale a 6 marce e alla trazione anteriore, con la possibilità per la sola versione Diesel della versione a trazione integrale.

Arriviamo, infine, alla più moderna Yaris Cross. Realizzata sulla piattaforma modulare TNGA-B, la stessa della Yaris “normale”, fin dal lancio è stata proposta unicamente con propulsori Full Hybrid. Sotto il cofano, quindi, troviamo il sistema 1.5 Dynamic Force, già visto sulla Yaris, formato dal motore 1.5 tre cilindri aspirato a ciclo Atkinson-Miller da 91 CV e unito ad un motore elettrico da 80 CV, per una potenza di sistema di 116 CV. Nel 2024, con il restyling è arrivato il nuovo sistema Hybrid 130, che aumenta la potenza del motore elettrico a 84 CV.

Questa maggiore potenza, unita ad un nuovo sistema di controllo, porta la potenza totale a 130 CV, sempre scaricati a terra dal classico cambio E-CVT, il differenziale epicicloidale ormai sinonimo dei sistemi ibridi Toyota. Le versioni AWD-i, nonostante la sospensione posteriore a ruote interconnesse, è garantita da un sistema cosiddetto “virtuale”: al posteriore, infatti, troviamo un motore elettrico secondario da 5 CV e 52 Nm, capace di togliere dagli impicci la vettura nipponica lontano dall’asfalto. Questi sono, quindi, i motori dei B-SUV Toyota:

Toyota RAV4 MkI

Benzina

  • 2.0, 2.0 quattro cilindri aspirato, 129 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. a 4 marce, trazione integrale

Toyota RAV4 MkII

Benzina

  • 2.0 VVT-i, 2.0 quattro cilindri aspirato, 150 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. a 4 marce, trazione integrale

Diesel

  • 2.0 D-4D, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 116 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale

Toyota Urban Cruiser

Benzina

  • 1.3 VVT-i, 1.3 quattro cilindri aspirato, 100 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore

Diesel

  • 1.4 D-4D, 1.4 quattro cilindri turbodiesel, 90 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
  • 1.4 D-4D AWD, 1.4 quattro cilindri turbodiesel, 90 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale

Toyota Yaris Cross

Benzina Full Hybrid

  • Hybrid 115, 1.5 tre cilindri aspirato + motore elettrico, 115 CV, cambio E-CVT, trazione anteriore
  • Hybrid 115 AWD-i, 1.5 tre cilindri aspirato + motore elettrico, 115 CV, cambio E-CVT, trazione integrale
  • Hybrid 130, 1.5 tre cilindri aspirato + motore elettrico, 130 CV, cambio E-CVT, trazione anteriore
  • Hybrid 130 AWD-i, 1.5 tre cilindri aspirato + motore elettrico, 130 CV, cambio E-CVT, trazione integrale

Versioni Toyota B-SUV

Concludiamo, infine, con le versioni dei B-SUV Toyota. Della prima RAV-4, in fondo, abbiamo già parlato. La prima generazione è stata infatti l’unica ad essere disponibile con carrozzeria a tre porte, dal 1996 anche in versione a cinque porte per una maggiore praticità e, fin dal debutto, nella variante soft-top. Ormai introvabile, questa versione ricalca la ricetta vista su altri fuoristrada del periodo come la Suzuki Jimny o il Land Rover Freelander. Fino al montante centrale, infatti, è invariata rispetto alla 3 Porte, se non per la presenza di serie del tettuccio apribile. Dietro, invece, troviamo una cappottina ripiegabile, che quando aperta lascia completamente scoperti i passeggeri posteriori. Per quanto riguarda gli allestimenti, invece, questi erano solo due: la versione base e la più ricca Fun.

Per la seconda generazione, invece, anche il SUV nipponico si è uniformato alle altre Toyota, con l’adozione dei classici allestimenti base e il top di gamma Sol. Quest’ultimo portava in dote una dotazione molto interessante, dai cerchi in lega al clima automatico al volante multifunzione in pelle, senza dimenticare il differenziale posteriore Torsen. Con la Urban Cruiser, invece, troviamo degli allestimenti inediti. Insieme al classico allestimento base e all’ora intermedio Sol, infatti, troviamo anche il top di gamma Luxury e, in accoppiata alla trazione integrale AWD e (quindi) al motore Diesel, anche le ricche Active X e Lounge X, caratterizzate dalla personalizzazione estetica fuoristradistica.

Arrivando, infine, all’attuale Yaris Cross, le versioni del B-SUV Toyota sono diverse, con lo “sdoppiaggio” avvenuto con l’arrivo della nuova motorizzazione Hybrid 130. Oggi, infatti, le versioni d’accesso Active e Trend sono accoppiate al motore meno potente (la Hybrid 115 Trend è anche disponibile in versione AWD-i a trazione integrale), mentre gli allestimenti più ricchi Lounge, GR Sport e Premiere sono appannaggio della Hybrid 130.