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Tesla Pick-Up

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Cybertruck 78

Tesla Pick-Up: storia, modelli, versioni e motori

Dopo il successo avuto con le sue berline Model 3 e Model S e con i SUV Model X e Model Y, alla fine del 2023 è arrivato sul mercato l’attesissimo pick-up Tesla, il Cybertruck. Fin dalla presentazione ufficiale nel 2019, il Cybertruck ha fatto parlare di si per uno stile assolutamente anticonvenzionale, fuori dagli schermi e apparentemente irrealizzabile. Il pick-up ispirato al mondo cyberpunk e al film Blade Runner sembrava una vera e propria “sparata” del CEO di Tesla, Elon Musk: per questo, quando è stato ufficialmente presentato e commercializzato a cavallo tra il 2023 e il 2024, è scoppiata una vera e propria Cybertruck-mania. Questo enorme pick-up Tesla, dotato di tutta la tecnologia e le ormai proverbiali prestazioni dei modelli della Casa americana ma anche di uno stile completamente fuori dagli schemi, è diventato un oggetto del desiderio in America, muovendo l’interesse di appassionati e non come poche automobili prima di lui. Leggi di più

Dotato di uno stile così inusuale, con spigoli vivi, carrozzeria unicamente in acciaio inossidabile e un cassone lungo 2 metri e con una volumetria non esagerata, il pick-up Tesla sembra un’auto uscita da un futuro prossimo. Nonostante questa sua folle estetica, il Cybertruck non rinuncia all’ormai immancabile tecnologia Tesla, accogliendo all’interno un enorme schermo da 18,5 pollici, la guida autonoma Autopilot, ma anche di motorizzazioni con prestazioni assurde soprattutto in versione Cyberbeast, con triplo motore e oltre 850 CV di potenza.

Caratterizzata da altre innovazioni dal punto di vista della meccanica e della batteria, compreso un “range-extender” da alloggiare nel cassone, il pick-up Tesla è diventato ben presto un oggetto del desiderio in tutto il mondo. Per via delle sue linee così particolari, il Cybertruck potrebbe non arrivare mai in via ufficiale in Europa, dove le stringenti norme per la sicurezza in caso di incidenti non dovrebbero consentirne l’immatricolazione, almeno senza modifiche al progetto.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni del pick-up Tesla Cybertruck.

Segni particolari di Tesla Pick-Up

  • Durante la fase di raccolta delle prime manifestazioni di interesse, Tesla ha ricevuto oltre 2 milioni di preordini dall’apertura delle prenotazioni all’inizio della produzione nel 2024.
  • Per massimizzare l’autonomia, Tesla ha sviluppato un “range extender”, una batteria ausiliaria da alloggiare nel cassone posteriore da ben 50 kWh che occupa un terzo del vano di carico e aumenta l’autonomia di oltre 200 km.
  • Dotato di carrozzeria in acciaio inossidabile, il Cybertruck è caratterizzato, oltre che da uno stile di vetri antiproiettile e di una robustezza superiore alla media.

Modelli Tesla Pick-Up

Come detto in apertura, a rappresentare Tesla tra i modelli di pick-up ci pensa il folle Cybertruck. L’idea di un pick-up dallo stile futuristico e con prestazioni stradali pari a quelle di una supersportiva nasce già nel 2012, quando il CEO Tesla, Elon Musk, palesò alla stampa il suo desiderio per un futuro modello Tesla. Dopo diversi teaser, compreso il deposito all’ufficio brevetti statunitensi del nome “Cybrtrk”, poi abbandonato nell’agosto 2020, la presentazione del primo concept arrivò nel novembre del 2019.

In quell’occasione, il prototipo del Cybertruck aveva linee sostanzialmente identiche al modello di serie poi prodotto da fine 2023, disegnate dall’ormai storico direttore dello stile Tesla, Franz von Holzhausen. Dopo la presentazione del concept datata 2019, per i successivi quattro anni Tesla ha raccolto oltre 2 milioni di preordini per il suo pick-up, piazzabili con il deposito di 100 dollari per preordine.

Dopo anni di attesa e di sfide progettuali non da poco da superare per Tesla, viste le proporzioni e le soluzioni tecniche utilizzate mai viste prima, alla fine di novembre 2023 hanno cominciato ad essere prodotti i primi esemplari dell’attesissimo Cybertruck, dando così inizio alla distribuzione di un pick-up elettrico come non se ne erano mai visti prima. Lo stile è semplicemente fuori di testa: il frontale, cortissimo, è completamente verticale e caratterizzato da una enorme barra a LED per le luci diurne, a cui si aggiungono i proiettori principali posizionati nella parte bassa del frontale. Il parabrezza è inclinato e generosissimo nelle dimensioni, andando ad unirsi con il tetto con un angolo vivo che ne rende la vista laterale a dir poco futuristica. La carrozzeria è unica per tutti gli esemplari: ogni Cybertruck è infatti realizzato con pannelli in acciaio inossidabile satinato e lucidato, riprendendo l’aspetto di un’altra icona del design americana, la DeLorean DMC-12.

Le enormi portiere e la particolare forma dei finestrini laterali lasciano poi spazio ad un generoso cassone, che per lunghezza (2 metri) non ha molto da invidiare ai pick-up più tradizionali. Nonostante i centimetri siano paragonabili a quelli di un pick-up di medie dimensioni (è lunga 5,68 metri e larga 2,03 metri), la particolare forma del cassone e le alte sponde lo rendono meno pratico e versatile di un “truck” tradizionale. Non manca, poi, una copertura di tipo tonneau elettrica, che permette così di utilizzare il cassone come fosse un vero e proprio bagagliaio.

Il disegno della coda, poi, è caratterizzato dalla banda luminosa a LED, con la generosa ribaltina molto pulita nello stile. Salendo a bordo, gli interni della Tesla Cybertruck hanno una configurazione a cinque posti, con una generosa panca posteriore a tre posti. Per il resto, lo stile unisce le caratteristiche estetiche e tecnologiche classiche di Tesla con un “vestito” più robusto, con l’utilizzo di pannelli porta, sedili e tunnel centrale più robusti e resistenti.

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Al centro della plancia, invece, non manca l’enorme schermo da 18,5 pollici per comandare ogni aspetto del pick-up Tesla, compreso l’inserimento delle modalità della trasmissione. Come le ultime Tesla, infatti, anche il Cybertruck ha abbandonato i devioluci, adottando comandi divisi tra lo schermo (tergicristalli, fari e selettore del “cambio”) e razze del volante, dove troviamo i comandi a sfioramento per frecce, clacson e abbaglianti. Il volante stesso, invece, unisce la forma squadrata di uno yoke, la discussa cloche vista sulla Model S, alla presenza di una corona “normale” in alto.

Motori Tesla Pick-Up

Parlando di meccanica e motori del pick-up Tesla, il Cybertruck è realizzato su una piattaforma realizzata ad hoc, indispensabile per ottenere ciò che la Casa americana cercava. Il Cybertruck, infatti, è stato sviluppato per unire la motricità e la capacità off-road di un fuoristrada, la portata e la robustezza di un pick-up con prestazioni velocistiche e guidabilità il più simili possibili ad un’automobile tradizionale. Tutte le versioni del Cybertruck sfruttano delle raffinate sospensioni ad aria con sistema di auto-livellamento e un’escursione di ben 30 cm, che grazie al sottoscocca completamente caricato può arrivare ad un’altezza da terra di ben 44 cm. Non mancano, poi, degli angoli caratteristici molto buoni, con l’angolo d’attacco di 35 gradi, quello d’uscita di 28 gradi e una capacità di guado di 76 cm.

Non manca anche un sistema di steer-by-wire, senza quindi un collegamento meccanico tra il volante e le ruote. Questo permette di fare in meno di un giro del volante il classico “lock-to-lock” di 340 gradi, e non manca il sistema di ruote posteriori sterzanti con angolo massimo di 10 pollici. Per resistere alle sollecitazioni dei potenti motori elettrici, le ruote hanno ben sei bulloni di fissaggio. A livello propulsivo, la versione con cui la Tesla Cybertruck è stata proposta è la Cyberbeast, versione con ben tre motori e prestazioni fuori dal comune.

Lo schema del Cybertruck Cyberbeast prevede l’adozione di un motore permanente all’anteriore e due motori, uno per ruota, al posteriore, con una potenza massima di ben 857 CV e 1.396 Nm di coppia. Nonostante un peso di oltre 3.100 kg, la Cyberbeast è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi, e di arrivare alla velocità massima autolimitata di 210 km/h. Ad alimentare i tre motori ci pensa una batteria da 123 kWh, che pesa da solo oltre 700 kg ed è formato dalle celle 4680, che garantisce un’autonomia nel ciclo omologativo EPA di 510 km.

Alla Cyberbeast è stata affiancata la versione AWD a trazione integrale e con doppio motore. La batteria da 123 kWh è la stessa della Cyberbeast, mentre i motori diventano “solo” due, uno all’anteriore e uno al posteriore, per una potenza di sistema di 612 CV. Nonostante le prestazioni siano ancora sorprendenti per la mole (scatta da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi), il Cybertruck AWD ha un’autonomia EPA di 550 km. Alla base della gamma ci sarà poi la RWD, con motore singolo posteriore da 320 CV e un’autonomia di 400 km.

Per chi volesse più autonomia, poi, Tesla offre una soluzione molto originale, un “range extender”. A dispetto del nome, si tratta di una vera e propria batteria supplementare da 50 kWh che trova posto nel cassone, prendendo un terzo della capacità del cassone e offre un’autonomia supplementare di circa 200 km. Concludendo con la ricarica, il Cybertruck ha una potenza di ricarica di 350 kW in corrente continua, mentre è disponibile la tecnologia V2L vehicle-to-load, che permette di ricarica e alimentare oggetti esterni con una potenza massima di ben 9,6 kW. Scopriamo, quindi, i motori del pick-up Tesla:

Versione Motore Potenza Trazione Autonomia EPA
RWD Motore elettrico posteriore 320 CV Posteriore 400 km
AWD Motore elettrico anteriore + motore elettrico posteriore 612 CV Integrale 550 km
Cyberbeast Motore elettrico anteriore + motore elettrico posteriore 857 CV Integrale 510 km

Versioni e prezzi Tesla Pick-Up

Concludiamo, così, con le versioni del pick-up Tesla e i prezzi del Cybertruck, che a causa dell’enorme attesa per il lancio e della sua reputazione ha avuto un’iniziale impennata dei prezzi sul mercato “reale”, superando anche di decina di migliaia di dollari il prezzo di listino iniziale. Per la distribuzione dei primi esemplari del Cybertruck, Tesla ha preparato una versione speciale per i primi clienti, la Founders’ Edition.

A livello estetico, di dotazione e meccanico, la Founders’ Edition è del tutto identica alla Cyberbeast, se non fosse per la presenza di un logo dedicato ottenuto tramite incisione laser sul parafiamma anteriore del pick-up Tesla. Per il resto, la dotazione è la stessa delle altre versioni del pick-up Tesla: troviamo quindi la guida autonoma Autopilot, i cerchi in lega con gomme specifiche sviluppate nel per il Cybertruck e per le sue inusuali richieste di aderenza e versatilità, schermo da 18,5 pollici al centro della plancia, sedili e volante elettrici, clima quadrizona con sedili riscaldabili e raffrescabili e la tonneau cover.

Tra gli optional troviamo il range extender da 50 kWh che offre 200 km in più di autonomia ad un prezzo di ben 16.000 dollari, mentre la personalizzazione è ridottissima, almeno da parte di Tesla. Non è infatti possibile scegliere alcun tipo di colorazione esterna: tutti i Cybertruck escono di fabbrica con la carrozzeria in acciaio inossidabile a vista. Arrivando, infine, ai prezzi del pick-up Tesla, la gamma americana del Cybertruck parte dalla versione RWD, proposta a 60.990 dollari (circa 56.000 euro), mentre la All-Wheel Drive da oltre 600 CV e 550 km di autonomia parte da 80.000 dollari, ovvero 74.000 euro.

Il potentissimo Cyberbeast, invece, è proposto a ben 100.000 dollari. Questi sono i prezzi ufficiali, con una lista d’attesa molto lunga. Sul mercato dell’usato americano, i primi esemplari di Cybertruck Founders’ Edition hanno presto raggiunto quotazioni altissime, spesso più che doppie rispetto al prezzo di 100.000 dollari del Cyberbeast. Dopo qualche mese, la bolla ha cominciato a “sgonfiarsi”, ma l’edizione “per i fondatori” ha ancora un prezzo superiore ai 150.000 dollari per gli esemplari pressoché nuovi.

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