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Tesla Model S

Tesla Berlina

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Tesla Model S
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Tesla berlina: storia, modelli, versioni e motori

La giovane Casa americana Tesla, fondata nel 2003 e capace di lanciare la sua prima automobile, la sportiva Roadster, cinque anni dopo, nel 2008, dopo il lancio della sua prima berlina Tesla, la Model S, ha visto un continuo e inarrestabile successo, che oggi rende la Casa di Fremont uno dei colossi mondiali del mondo dell’auto. Finanziata fin dagli albori dall’istrionico imprenditore sudafricano Elon Musk, oggi CEO e principale rappresentante del brand nel mondo, Tesla si è trasformata presto da “Cenerentola” del mercato a vera e propria superpotenza, non solo nel mondo delle auto elettriche. Nel 2023, infatti, l’automobile più venduta al mondo è stata proprio una Tesla, la Model Y. Al fianco dei vendutissimi SUV, però, Tesla ha sempre affiancato delle classiche berline a tre volumi. Leggi di più

In realtà, infatti, sono state proprio le sue due berline più note, la grande Model S e la più compatta Model 3, a decretarne prima gli iniziali successi e poi la definitiva consacrazione.

Come abbiamo già imparato con le ibride negli anni ’00, per avere il massimo dell’efficienza è proprio la carrozzeria berlina, magari con un terzo volume “troncato”, ad offrire le massime prestazioni che, per un’auto elettrica, si trasformano in autonomia e versatilità. Proprio la Model S, dotata di linee aerodinamiche e di altre due caratteristiche fondanti dei modelli Tesla, ovvero prestazioni velocistiche sorprendenti e un livello di tecnologia estremamente alto, è stata forse la prima automobile elettrica a venir considerata seriamente come alternativa alle classiche berline di grandi dimensioni europee ed americane.

Con l’arrivo della più piccola, agile, economica e allo stesso tempo efficiente e “autonoma” Model 3, Tesla ha conquistato una fetta di pubblico sempre maggiore. La Model 3, infatti, è stata ed è tutt’oggi per molti la prima auto elettrica, conquistando sempre più automobilisti con tanta tecnologia, una linea riuscita, prestazioni molto valide e un’autonomia ottima anche sulla versione “base”.

Entrambe le berline Tesla, la Model S e la Model 3, sono state rinnovate negli ultimi anni, ricevendo ancora più tecnologia, uno stile più moderno e una migliore qualità di interni e assemblaggi.

Scopriamo allora modelli, versioni e motori delle Tesla berlina.

Segni particolari delle Tesla berlina

  • La Model 3, la prima berlina compatta della storia Tesla, diventata nel 2020 l’automobile elettrica più venduta della storia, superando la Nissan Leaf.
  • Con un’accelerazione 0-100 km/h coperto in 2,1 secondi, la Tesla Model S Plaid è l’automobile di grande serie dall’accelerazione più rapida mai prodotta.
  • Lanciata nel 2012, la Model S è una delle automobili più longeve ancora in produzione.

Modelli Tesla berlina

Come detto nell’introduzione, dopo la Roadster sono arrivati sul mercato due modelli di berlina Tesla. La prima, nel 2012, è stata la Model S, berlina di grandi dimensioni, la prima 100% elettrica nata con l’obiettivo di sfidare le berline di lusso “tradizionali”.

Annunciata nel 2008 e mostrata al Salone di Francoforte del 2009, dal lancio nel 2012 la Model S si è aggiornata mantenendo la medesima base meccanica, ancora molto valida. Nel 2017, poi, Tesla ha aggiunto alla famiglia la sorella minore della Model S, la vendutissima Model 3, diventata solo tre anni dopo l’automobile elettrica più venduta di sempre. Questi sono, quindi, i modelli di berlina Tesla:

  • Tesla Model 3
  • Tesla Model S

Partiamo dalla piccola Model 3, aggiornata a cavallo tra il 2023 e il 2024 con l’atteso restyling noto agli appassionati della Casa americana come “__Highland__”. Con questo facelift, è cambiata l’estetica e sono stati rinnovati gli interni, guadagnando in efficienza e, quindi, autonomia. Il nuovo frontale, più basso e aerodinamico e con nuovi fari full LED, unito ad un posteriore con nuovi fari a LED più sottili e moderni, un nuovo diffusore e paraurti più puliti, hanno portato il Cx dal già eccellente valore di 0,225 a 0,219. I paraurti così puliti, però, hanno portato all’assenza dei sensori di parcheggio, sostituiti da un sistema di controllo della posizione dell’auto demandato alle telecamere non altrettanto affidabile.

Salendo a bordo, la rinnovata Model 3 non cambia esageratamente nella parte frontale. La plancia rimane infatti estremamente pulita, con una qualità costruttiva migliorata e l’adozione di un’illuminazione lounge personalizzabile. A dominare gli interni della Tesla Model 3 è ancora lo schermo da 15 pollici che include tutte le informazioni della vettura, compreso il quadro strumenti e il selettore a schermo del cambio, che sostituisce il selettore fisico al volante. Proprio dietro il ridisegnato volante scompare anche il devioluci di sinistra per gestire indicatori di direzione, luci e tergicristalli, sostituiti da tasti capacitivi sulle razze del volante.

Per il resto, gli interni della Model 3 rimangono generosi davanti e piuttosto comodi dietro, con il solo spazio per la testa un po’ risicato per i passeggeri posteriori a causa del disegno molto sportivo del lunotto. Compare, poi, uno schermo orizzontale da 8 pollici posto alla fine del tunnel centrale, che permette ai passeggeri posteriori di gestire climatizzazione, intrattenimento e di giocare, nonché di connettere delle cuffie Bluetooth in autonomia. Generosi, infine, i bagagliai: quello anteriore offre 88 litri, quello posteriore 594 litri.

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Passando alla più grande Model S, con i suoi 4,98 metri è più lunga di 26 cm rispetto alla Model 3 (che si ferma a 4,72 metri), ed è l’ammiraglia della Casa americana. Dotata di uno stile sostanzialmente invariato dal 2012, con l’aggiornamento arrivato nel 2021 ha guadagnato un frontale più aggressivo, un paraurti più sportivo con nuovi fari fendinebbia, passaruota leggermente più allargati e la sostituzione delle cromature con finiture nere lucide, più aggressive. Anche in coda, lo stile è sostanzialmente invariato, con un layout da berlina-coupé che ospita anche un grande portellone posteriore completo di lunotto, mentre i nuovi fari e la finitura nera con il nome Tesla incastonato all’interno danno una maggior aggressività alla grande berlina americana.

Salendo a bordo, gli interni della rinnovata Tesla Model S sono cambiati molto rispetto al passato. Sebbene rimanga un’impostazione più classica della plancia, con un grande quadro strumenti digitale dietro il volante, lo schermo dell’infotainment passa dalla visione verticale a quella orizzontale, con una diagonale di 17 pollici e la possibilità di essere inclinato sia a destra che a sinistra a seconda delle preferenze. Dotato di una risoluzione di 2200x1300 pixel, il sistema è ora dotato di un processore AMD che permette alla Model S di avere prestazioni paragonabili ad un PC da gaming (non per niente, è infatti presente la piattaforma Steam).

Davanti al quadro strumenti digitale è possibile scegliere tra un classico volante circolare, con i comandi a sfioramento come la Model 3, o sull’assurdo Yoke, un volante rettangolare che ricorda più la cloche di un aereo. Lo spazio, per il resto, è ottimo, e anche sulla Model S c’è uno schermo dedicato ai passeggeri posteriori nonché una disponibilità maggiore di spazio. Concludendo con la Model S, la più grande delle berline Tesla è anche la più generosa per i bagagli: sono ben 150 i litri di capacità del bagagliaio anteriore, mentre quello convenzionale posteriore arriva a ben 793 litri in configurazione a 5 posti.

Tesla Model S Plaid (2023) interior

Motori Tesla berlina

Arrivando alla meccanica e ai motori delle Tesla berlina, sia sulla Model 3 che sulla Model S troviamo una grande attenzione all’efficienza e prestazioni davvero interessanti.

Partendo dalla “piccola” Model 3, la berlina rivale dei modelli premium di Segmento D è realizzata su una piattaforma dedicata, molto leggera e con sospensioni curate (a doppio braccio all’anteriore e Multilink al posteriore). La leggerezza è data anche dall’utilizzo di tecnologie di assemblaggio innovative come il Gigacasting, ovvero la realizzazione di un unico lamierato posteriore al posto di diversi pannelli uniti da numerose saldature.

A livello meccanico, troviamo due tagli di batteria, Standard Range e Long Range, e tre livelli di potenza. La versione d’attacco, la Standard Range RWD, è dotata di un singolo motore posteriore da 283 CV e batteria di tipo LFP da 60 kWh, che consente di avere prestazioni vivaci (accelerazione 0-100 km/h in 6,1 secondi) e un’autonomia di ben 513 km nel ciclo misto WLTP.

Ancora più “autonoma” è la Long Range AWD: al motore posteriore si aggiunge un propulsore anteriore che porta la potenza complessiva a 498 CV, per un’accelerazione 0-100 km/h in soli 4,4 secondi e un’autonomia WLTP che arriva a 629 km grazie ad una batteria agli ioni di litio “tradizionale” da 82 kWh. Al top, invece, troviamo la nuova Performance, che riprende la batteria da 82 kWh della Long Range aggiungendo due motori rinnovati, più aggressivi. Sebbene la potenza complessiva sia, sulla carta, minore (460 CV), la Model 3 Performance scatta da 0 a 100 km/h in soli 3,1 secondi, per arrivare ad una velocità massima di 261 km/h. L’autonomia, invece, è di 528 km nel ciclo WLTP.

Passando alla più grande Model S, sebbene anche lei sia realizzata su una piattaforma sviluppata da Tesla utilizza alcune componenti di origine Mercedes-Benz, in quanto realizzata durante il periodo di più stretta collaborazione tra Tesla e la Casa di Stoccarda. Di derivazione Classe S, ad esempio, sono le sospensioni Multilink, presenti sia all’anteriore che al posteriore, mentre tutte le Model S hanno un sistema di sospensioni pneumatiche. Sotto la scocca, poi, l’attuale Model S utilizza un solo pacco batterie, da ben 100 kWh, posizionato come di consueto sotto il pianale in posizione detta “a skateboard”.

Due sono, infine, le motorizzazioni, la “base” e la folle Plaid. La prima è spinta da due motori elettrici, uno per asse, per una potenza totale di ben 670 CV, che le consente di avere un’accelerazione da Supercar (0-100 km/h in 3,2 secondi) e un’autonomia nel ciclo WLTP di 634 km.

Al top, invece, c’è la folle Plaid: se all’anteriore troviamo ancora un motore singolo, dietro ci sono due motori, uno per ruota, per una potenza complessiva di 1.020 CV e 1.400 Nm di coppia. Le prestazioni sono strabilianti: 0-100 km/h in 2,1 secondi, rendendo la berlina americana l’auto più rapida sul mercato di serie. L’autonomia, invece, rimane ottima: siamo a 600 km nel ciclo WLTP. Questi sono, quindi, i motori delle Tesla berlina:

Motori Tesla berlina

Motori Tesla Model 3

Versione Motore Potenza Trazione Autonomia WLTP
RWD Motore elettrico singolo posteriore 283 CV Posteriore 513 km
Long Range AWD Motore elettrico anteriore + motore elettrico posteriore 498 CV Integrale 629 km
Performance AWD Motore elettrico anteriore + motore elettrico posteriore 460 CV Integrale 529 km

Motori Tesla Model S

Versione Motore Potenza Trazione Autonomia WLTP
Base Motore elettrico anteriore + motore elettrico posteriore 670 CV Integrale 634 km
Plaid Motore elettrico anteriore + doppio motore elettrico posteriore 1.020 CV Integrale 600 km

Versioni e prezzi Tesla berlina

Tesla Model S Plaid (2022) rijdend, achteraanzicht

Arriviamo così alle versioni delle Tesla berlina e ai prezzi di Model 3 e Model S, distanti diverse decine di migliaia di euro visto il posizionamento molto differente. Entrambe, però, condividono la stessa filosofia a livello di dotazioni e personalizzazione.

Sia la piccola 3 che la più generosa S sono infatti offerte con un singolo allestimento, indipendentemente dalle motorizzazioni. Per la Model 3, questo significa che di serie tutti gli allestimenti hanno fari full LED anteriori e posteriori, telecamere anteriori e laterali, schermo da 15 pollici e display da 8 pollici secondario, Cruise Control Adattivo, sedili in pelle, navigatore, sedili anteriori regolabili elettricamente, riscaldabili e raffrescabili e il bel tetto in cristallo.

A richiesta, invece, è possibile optare per i cerchi da 19 o 20 pollici, gli interni in bianco e nero, il gancio traino, il volante Yoke e per i due livelli di guida autonoma “Autopilot” di Tesla, l’Autopilot Avanzato e la guida autonoma completa, offerta a oltre 7.500 euro e “integrabile” anche dopo l’acquisto. Per quanto riguarda i prezzi, la berlina Tesla parte da 42.000 euro per la RWD a trazione posteriore, che diventano poco meno di 50.000 euro per la Long Range a trazione integrale e diventano circa 58.000 euro per la Performance. Passando alla Model S, nonostante la differenza tra “base” e Plaid sia enorme, l’allestimento generale è sostanzialmente identico.

Di serie per entrambe le versioni della berlina Tesla troviamo le sospensioni pneumatiche attive, la Guida autonoma di Livello 2, il doppio display, da 12,3 pollici per il quadro strumenti e da 17 pollici per l’infotainment, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamere a 360 gradi, il sistema di parcheggio da remoto, i fari Full LED e il portellone elettrico. A richiesta è possibile adottare il volante Yoke, gli interni crema o bianchi e neri, i due livelli di guida autonoma, Autopilot avanzato e guida autonoma, e i cerchi da 21 pollici, nonché il discusso volante Yoke.

La Plaid, poi, aggiunge anche sospensioni dedicate, freni maggiorati e una diversa taratura dello sterzo. Il listino, infine, parte da 94.000 euro per la “base”, mentre la Plaid arriva a 109.000 euro. In più, si aggiungono di serie i freni Performance carboceramici, che permettono alla velocità massima di salire a ben 322 km/h.

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