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Tata Safari

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Pro

  • Prezzi competitivi per la tipologia di veicolo
  • Trazione integrale inseribile

Contro

  • Motore poco potente prima del restyling
  • Qualità interni piuttosto bassa

Tata Safari in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Tata Safari inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Tata Safari: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Prodotta dall’indiana Tata Motors dal 1998 e uscita dal commercio nel 2019, prima di tornare con un veicolo completamente nuovo solo su alcuni mercati, la Tata Safari ha un nome che non lascia spazio ai dubbi. Si tratta, infatti, di un fuoristrada capace di ospitare fino a 7 passeggeri e, almeno in Italia, ha avuto un buon successo grazie ai suoi prezzi competitivi nei confronti della diretta concorrenza. Rispetto a una gamma del costruttore indiano sicuramente poco adatta a un mercato competitivo come quello del vecchio continente, la Tata Safari si presentò alla fine degli anni ‘90 andando a sfidare con il petto gonfio di orgoglio, e un motore tutto sommato indovinato per l’occasione, “mostri sacri” come la Mitsubishi Pajero o il Toyota Land Cruiser. Leggi di più

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Sviluppata e creata in India, gli esemplari destinati all’esportazione in Europa ricevevano qualche modifica di sorta sia a livello estetico, come ad esempio nel doppio colore per la carrozzeria così da presentarsi in una veste più ricercata, sia dal punto di vista della presenza di accessori che non potevano di certo mancare per essere competitivi nei confronti della concorrenza.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Tata Safari.

Dimensioni Tata Safari

Le dimensioni della Tata Safari sono:

  • lunghezza 4,81 metri
  • larghezza 1,81 metri
  • altezza 1,92 metri
  • passo 2,65 metri

Le dimensioni della Tata Safari devono fare i conti con la ruota di scorta, un elemento che è facile trovare su ogni 4x4 che si rispetti. La carrozzeria, infatti, è lunga 4,65 metri, i restanti 16 centimetri sono dati dalla ruota di scorta che è fissata al portellone, disturbando anche se non eccessivamente la visibilità posteriore. Il suo design venne particolarmente apprezzato per essere molto meno “burbero”, esteticamente parlando, di vetture come la Land Rover Defender, che ha fatto delle sue linee squadrate la sua fortuna ma, anche, una di quelle caratteristiche che possono non piacere. La Tata Safari ha proposto fin dall’esordio, linee decisamente più morbide e ben raccordate. Anche in occasione del primo restyling, datato 2005, venne montato un nuovo paraurti dotato del classico scivolo paracolpi che oggi è molto comune sui tanti SUV in commercio. Cambiarono anche i gruppi ottici e la calandra guadagnò in eleganza con la cromatura dedicata.

Anche il restyling 2012, che ha fatto cambiare nome alla Safari (ora Safari Storme), ha in realtà modificato le dimensioni della Tata Safari originale: in primis è sparita la ruota di scorta, lasciando così “scoperta” una carrozzeria da 4,65 metri, mentre è aumentata la larghezza fino a 1,85 metri e l’altezza è rimasta pressoché simile, con 1,92 metri. Il nuovo nome serve a distinguerla dalla precedente Safari, rimasta a listino in India fino al 2017.

Interni Tata Safari

Gli interni della Tata Safari sono pensati per accomodare almeno sette passeggeri, su tre file di sedili. Molto razionale, quasi troppo semplice, il design della plancia: nessun eccesso, plastiche perlopiù rigide, mentre è migliorata la situazione con il lancio nel 2012 della Safari Storme, con elementi in radica e una disposizione dei comandi più al passo con i tempi. Vero, la Tata Safari è stata fin dal principio un’auto da fuoristrada senza troppi fronzoli, ecco il perchè di interni piuttosto spartani. Un po’ di attenzione alla sicurezza con diversi airbag di serie.

Sempre riguardo agli interni della Tata Safari, il restyling del 2005 ha portato maggiore ordine al cruscotto. La cornice a contrasto vede, infatti, una migliore disposizione dei comandi, specie nella parte centrale. La fila di pulsanti, tra cui l’hazard per attivare le quattro frecce, meglio si sposa con le due manopole per la regolazione della climatizzazione. Morbidi i sedili, sicuramente poco contenitivi nei fianchetti e tanto spazio a disposizione nel vano abbattendo la terza fila. Infine, il materiale usato per le sellerie si è dimostrato piuttosto “abile” a resistere all’uso fuoristradistico di questo veicolo.

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Motori Tata Safari

La gamma motori della Tata Safari ha visto diversi propulsori essere stati scelti per equipaggiare il veicolo fuoristrada indiano, costruito su un classico, almeno per questa tipologia di veicoli, telaio a longheroni e traverse. Al lancio il motore è di origine Peugeot, un 2.0 4 cilindri sovralimentato da 87 CV a 4.300 giri/min per 200 Nm di coppia a 2.500 giri/min. Questo e i motori che arriveranno nel corso della “carriera” della Tata Safari sono tutti a trazione posteriore con cambio meccanico a 5 rapporti e possibilità di inserire le ridotte, così come la trazione anteriore inseribile elettricamente fino a 60 km/h.

La gamma motori della Tata Safari si aggiorna con l’arrivo del 3.0, sempre turbodiesel. Chiamato Dicor (Direct injection common rail) è il primo Diesel a iniezione diretta montato dalla Casa indiana e deriva da un motore utilizzato per i veicoli commerciali Mercedes-Benz. Capace di erogare 116 CV per 300 Nm di coppia tra 1.600 e 2.000 giri/min, in Italia è rimasto nei listini per circa 2 anni, in altri mercati è durato molto di più. Un difetto? I pochi cavalli rapportati alla generosa cubatura. Il motore “finale” tra i tre motori della Tata Safari è il 2.2 Dicor di origine PSA capace di erogare 143 CV con 320 Nm tra i 1.700 e i 2.700 giri/min. Già omologato Euro 4, è stato il motore più indicato per la Tata Safari perché capace di consumare meno nonostante l’aumento di potenza.

Prezzi Tata Safari

I prezzi della Tata Safari si intendono per la versione restyling introdotta nel 2005, quindi “coprono” tutte e tre le motorizzazioni presenti nella gamma Safari. Il listino partiva da circa 17.700 euro per la versione omologata autocarro del 2.0 da 87 CV, salita a 18.500 euro per la 3.0 Dicor sempre nella configurazione autocarro. La Tata Safari per uso trasporto persone, quindi partiva da poco meno di 20.000 euro agli inizi degli anni ‘00 senza mai superare i 23.000 euro anche nelle versioni post restyling del 2005. Insomma, una 4x4 adatta allo scopo proposta a prezzi sicuramente più competitivi rispetto alla diretta concorrenza.

Chi ne comprò una in quegli anni, oggi cerca di rivenderla a prezzi molto più abbordabili. Nel momento in cui si scrive, i prezzi della Tata Safari usata più economici sono relativi a un esemplare del 2008 da 2.000 euro con il motore 2.2 Dicor da 143 CV e ben 230.000 km all’attivo. Si può anche guardare l’annuncio relativo a una Tata Safari d’occasione del 2001, quindi pre-restyling con il motore 2.0 da 87 CV, proposto a un prezzo di 2.500 euro. Una delle Tata Safari più convenienti è venduta a 5.300 euro, con 60.000 km, immatricolata nel 2010 e con l’ultima motorizzazione montata su questo modello, il 2.2 Dicor da 143 CV.

Tata Safari: concorrenti e conclusioni

Fin dal lancio, alla Tata Safari è stata riconosciuta una certa dose di coraggio per arrivare in Europa, debitamente adattata agli standard profondamente diversi rispetto al mercato casalingo indiano, a sfidare i mostri sacri del 4x4. Con la sua trazione integrale e una gamma motori che si è via via migliorata, fino al buon 2.2 turbodiesel da 143 CV di origine PSA, la Tata Safari è stata nel periodo della sua commercializzazione un veicolo molto robusto e senza troppi fronzoli. Nel 2021, inoltre, è tornata con un veicolo completamente inedito per andare all’attacco del segmento SUV degli Stati Uniti. Con 4,65 metri, tolta la differenza per arrivare ai 4,81 metri indicati con la ruota di scorta montata sul portellone, la Tata Safari è altresì stata in grado di accomodare fino a 7 passeggeri o di, eliminando la terza fila, offrire un vano bagagli davvero molto ampio. Peccato per la poca potenza degli esemplari pre-restyling, che se la cavano comunque bene in off-road grazie alla trazione integrale inseribile all’occorrenza.

Le concorrenti della Tata Safari sono la Mitsubishi Pajero, la Mahindra Goa, la Hyundai Terracan, la Suzuki Grand Vitara, la Toyota RAV4, la Nissan Pathfinder e la Subaru Forester. Tra tutte queste concorrenti, esclusa la Mahindra Goa che è la rivale indiana della Tata Safari, avevano spesso prezzi da listino superiori; questo è il motivo che ha permesso a Tata Safari di farsi conoscere anche nel vecchio continente ottenendo un discreto successo.

FAQ

Che motori ha montato la Tata Safari?
Inizialmente la Tata Safari ha montato il motore 2.0 turbodiesel da 87 CV, poi sostituito dal 3.0 sempre Diesel di origine Mercedes da 116 CV e, in terza istanza, dal 2.2 ex PSA da 143 CV.
In che periodo è stata venduta la Tata Safari?
La Tata Safari è stata venduta in Italia dal 1998 al 2011, nonostante la presenza di una terza generazione venduta fino al 2019.

Valutazioni sul veicolo per Tata Safari

1 Valutazioni

4,0

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