Suzuki Baleno

Suzuki Baleno è anche stata la prima vettura a portare al debutto l’inedita tecnologia mild hybrid SHVS, che accoppia un piccolo motore elettrico al moderno 1.2 DualJet da 90 CV, offrendo così uno spunto migliore al semaforo riducendo al contempo consumi ed emissioni.

Dotata di interni tecnologici e spaziosi, di uno stile adatto a tutti ma anche molto personale e di un corpo vettura molto leggero, Suzuki Baleno ha un ottimo rapporto qualità-prezzo anche sul mercato dell’usato, l’unico dove oggi si può trovare la compatta giapponese visto che la sua importazione in Europa si è fermata nel 2019. Nonostante questo, Baleno è una vettura ancora molto interessante per chi cerca un’auto spaziosa, comoda, agile ed economa.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Suzuki Baleno.

Dimensioni Suzuki Baleno

Le dimensioni della Suzuki Baleno sono:

• lunghezza 4,00 metri
• larghezza 1,75 metri
• altezza 1,46 metri
• passo 2,52 metri

Da fuori, Suzuki Baleno è dotata di linee decisamente originali, un rischio per una vettura che si propone come globale e quindi dedicata sia ai mercati asiatici e mediorientali che ai più esigenti automobilisti europei. Lo stile di Baleno, realizzato tra l’altro dal Centro Stile Suzuki di Torino, sfoggia proporzioni equilibrate e piuttosto riuscite che riescono a rendere visivamente più maturo un corpo vettura di 4 metri esatti. Il frontale è caratterizzato da una mascherina con dettagli cromati che al centro sfoggia il logo Suzuki, e dalla quale parte un listello cromato che unisce i due gruppi ottici sottili e piuttosto elaborati, con luci diurne a LED che ne caratterizzano la vista frontale. Il cofano è piuttosto scolpito, e aiuta ad enfatizzare i passaruota, piuttosto bombati.

Lateralmente, si nota un passo decisamente generoso per le dimensioni esterne (2,52 metri), delle vetrate piuttosto ampie dotate anche di terzo finestrino posteriore e delle lunghe portiere posteriori, che fanno subito intendere come la vettura sia molto spaziosa anche dietro. Ed è proprio la coda la parte più originale di Suzuki Baleno. Il montante C è molto sottile, il lunotto è molto inclinato e dotato anche di un piccolo spoiler e i fari, tondeggianti e con alcuni punti LED, circondano il piccolo portellone posteriore. Questo è però impreziosito da una vistosa barra cromata che corre su tutta la base del lunotto, ed insieme ad un paraurti molto avvolgente regalano uno stile piuttosto personale alla vettura.

Concludendo con le dimensioni di Suzuki Baleno, il bagagliaio è davvero grande: con una capacità minima di 355 litri, Baleno offre lo stesso spazio di vetture di segmento superiore ben più grandi come Mercedes-Benz Classe A e FIAT 500X. Peccato solo per la soglia di carico altissima, posta a ben 79 cm, e all’apertura inserita nel paraurti per l’apertura del vano bagagli, un po’ cheap.

Interni Suzuki Baleno

Gli interni di Suzuki Baleno spiccano per ariosità, spazio e luminosità, meno per qualità dei materiali. Grazie al grande parabrezza, ai finestrini laterali ampi e alla presenza del terzo finestrino in coda, l’abitacolo di Baleno è molto luminoso. Grazie ai sedili anteriori piuttosto sottili e alla larghezza della vettura di 1,75 metri, poi, Baleno offre una disponibilità di spazio davvero eccellente.

Davanti la posizione di guida, seppur leggermente troppo alta, è ben realizzata e adatta anche ai più alti, mentre dietro lo spazio per le gambe è superiore a quello di alcune vetture ben più grandi, sintomo di un ottimo sfruttamento degli spazi di questo progetto. Il divano è poi abbastanza ampio per ospitare tre adulti, e tutte le sedute sono decisamente comode. Passando alle linee degli interni di Suzuki Baleno, troviamo una plancia con un aspetto semplice e ordinato, ma poco vivace e accattivante.

Sebbene tutti i materiali siano assemblati con cura, il livello delle plastiche non è altissimo, con la plancia rivestita da un materiale lucido e rigido al tatto. Al centro della plancia troviamo una consolle centrale che prova a ravvivare l’ambiente con dei comandi del clima, manuale o automatico bizona, piuttosto particolari anche se sempre ben utilizzabili.

Comoda la leva del cambio posta in alto e con una corsa corta, mentre a dominare la plancia ci pensa la radio Bluetooth sulle versioni d’accesso o lo schermo dell’infotainment da 7 pollici sulle top di gamma. Si tratta di un sistema piuttosto completo, veloce e dotato dei protocolli Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink. Dietro al volante, piacevole al tatto e con comandi al volante pratici, troviamo infine un quadro strumenti analogico molto razionale, con al centro uno schermo a colori da 4,2 pollici multifunzione che mostra anche i valori istantanei di potenza e coppia erogati dal motore.

Motori Suzuki Baleno

Parlando proprio di motori, Suzuki Baleno è stata offerta sul nostro mercato esclusivamente con motorizzazioni a benzina o mild hybrid. Sul mercato indiano, infatti, Suzuki Baleno (nota come Maruti Suzuki Baleno) era offerta anche con il 1.3 MultiJet di origine FIAT da 75 CV, mentre alle nostre latitudini sono arrivati il 1.2 quattro cilindri aspirato e il 1.0 tre cilindri turbo posto al top della gamma. La gamma motori di Suzuki Baleno si apre infatti con il 1.2 Dualjet: si tratta di un moderno quattro cilindri aspirato con doppio iniettore per cilindro, capace di 90 CV e 120 Nm di coppia e disponibile con cambio manuale a 5 marce o con un classico automatico CVT.

Questo motore è diventato anche la base per la versione Hybrid, la prima lanciata da Suzuki dotata di un sistema mild hybrid. Al 1.2 da 90 CV Suzuki ha affiancato il suo sistema SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki), formato da un piccolo motore elettrico collegato ad una piccolissima batteria a 12V posizionata sotto il sedile del conducente, e capace di ridurre consumi ed emissioni, senza però aumentare i 90 CV di potenza. Al top della gamma, infine, troviamo il potente 1.0 BoosterJet, un 1.0 tre cilindri turbo da 111 CV e 170 Nm, disponibile sia con cambio manuale a 5 marce che con un classico automatico a 6 rapporti. Grazie ad un peso in ordine di marcia di meno di 1.000 kg per entrambi i motori, Suzuki Baleno è molto parca nei consumi e piuttosto vivace, soprattutto con il potente 1.0 BoosterJet.

Motori Suzuki Baleno

Prezzi Suzuki Baleno

Al tempo della sua commercializzazione in Italia, il listino prezzi di Suzuki Baleno era formato da tre allestimenti: il B-Easy d’accesso, il B-Cool intermedio e il top di gamma B-Top. A questi si aggiungeva anche l’allestimento S, l’unico affiancato alla Baleno con il 1.0 BoosterJet. La versione B-Easy partiva da 14.100 euro con il 1.2 a benzina, e offriva già di serie clima manuale, luci diurne a LED, radio Bluetooth, quadro strumenti con schermo centrale digitale e soli due Airbag. La B-Easy offre invece sei Airbag e più sicurezza, nonché gli alzacristalli elettrici posteriori, i cerchi in lega e i fari automatici.

Le top di gamma B-Top e S offrivano dotazioni di tutto rispetto, come lo schermo da 7 pollici dell’infotainment, fari bixeno ma soprattutto una dotazione di sicurezza ottima. Di serie, infatti, queste versioni di Baleno offrivano il Cruise Control Adattivo, la frenata automatica e l’assistente di corsia, dotazioni rarissime nel 2015 per una compatta di segmento B. La più costosa della gamma Baleno era proprio la 1.0 BoosterJet S, che arrivava a 17.800 euro con cambio manuale e 19.000 con cambio automatico.

Ma oggi, quali sono i prezzi di Suzuki Baleno? Per una 1.2 a benzina in allestimento B-Easy si parte da 7.000 euro, che diventano almeno 7.500 per le desiderabili ibride. La 1.0 BoosterJet? È molto rara, e con cambio automatico può costare 10.000 euro per un esemplare di sette anni.

Suzuki Baleno: concorrenti

Baleno è dedicata a chi cerca un’auto dall’ottima sostanza e dal buon rapporto qualità-prezzo che vince sull’apparenza. Per chi vuole uno stile più ricercato, non mancano le rivali in uno dei segmenti più validi e affollati.

Tra le concorrenti di Suzuki Baleno che combinano spazio e versatilità troviamo SEAT Ibiza, Volkswagen Polo e Renault Clio, mentre le più simili per pragmaticità e versatilità sono Skoda Fabia, Dacia Sandero e Opel Corsa.

Suzuki Baleno: conclusioni

Suzuki Baleno è stata una vettura poco capita alle nostre latitudini. Lo stabilimento indiano della Maruti Suzuki di Manesar, infatti, ha prodotto tra il 2015 e il 2020 oltre un milione di Baleno, dimostrando l’apprezzamento del modello in diverse zone del mondo. E i motivi sono parecchi. In un corpo vettura davvero compatto, Baleno offre tantissimo spazio per cose e persone, un abitacolo luminoso e ricco di funzionalità, anche se non dotato di materiali di pregio, e un’ottima guidabilità.

Nonostante, infatti, le sospensioni siano morbide il giusto, lo sterzo sia preciso e i motori siano piuttosto vivaci ma non potentissimi, il merito dell’agilità e della maneggevolezza di Baleno è la sua leggerezza: con un corpo vettura sotto i 1.000 kg in ordine di marcia, la vettura è sempre agile e scattante, anche con il parco 1.2 da 90 CV. Certo, non è perfetta: lo stile non è facilissimo da apprezzare, i materiali interni sono sottotono, la soglia di carico è molto alta e molti esemplari sono afflitti da un difetto sulle sospensioni posteriori che spesso vanno “a tampone” risultando molto rumorose, un difetto risolto solo negli ultimi mesi.

Nonostante questo, grazie ad una leggerezza intrinseca del progetto, alla tecnologia e ad un’abitabilità molto superiore alle concorrenti Suzuki Baleno è ancora una compatta molto valida, pragmatica e solida, dotata di tanta tecnologia di bordo e anche di sicurezza, primo su tutti il praticissimo Cruise Control Adattivo.