Passa al contenuto principale
Causa lavori di manutenzione attualmente la disponibilità di AutoScout24 è limitata. Questo riguarda in particolare funzioni quali i canali di contatto con i venditori, l’accesso o le modifiche ai veicoli in vendita.
AS24 Swace statisch

Suzuki Station Wagon

1 / 3
AS24 Swace statisch
suzuki-swace-side
AS24 Swace rijdend

Suzuki Station Wagon: storia, modelli, versioni e motori

Nella storia della Casa automobilistica giapponese Suzuki, le station wagon sono merce decisamente rara. Popolarissima in India e con un grande seguito sia in patria che in Europa, soprattutto in Italia, Suzuki ha infatti puntato prima su automobili piccole e leggere, come la vendutissima Swift, o su SUV e fuoristrada, come gli apprezzati Vitara, S-Cross e il mitico Jimny. Lo spazio per automobili di tipologie differente è stato poco, come dimostrato dal poco successo ottenuto dalla Kizashi, berlina media dall’ottimo rapporto qualità-prezzo e con un robusto motore 2.4 aspirato che, in Europa, ha convinto pochi clienti delle berline “convenzionali”. Per quanto riguarda le familiari, invece, fino al 2020 l’unica rappresentante della Casa di Hamamatsu è stata la Baleno Wagon, piccola SW di segmento B commercializzata tra il 1996 e il 2001 con motori benzina e Diesel. Leggi di più

Dopo questa prima esperienza in Europa, c’è stato bisogno di aspettare quasi 20 anni per un’altra station wagon Suzuki, arrivata grazie alla collaborazione con Toyota.

Gli accordi di collaborazione tra il colosso nipponico e la Casa di Hamamatsu ha portato Suzuki ad avere la possibilità di proporre in Europa alcuni modelli Toyota con il suo marchio, a partire dalla station wagon Swace. A livello estetico, tecnico e di equipaggiamento, è innegabile la parentela con la Toyota Corolla Touring Sports, dalla quale riprende anche il powertrain Full Hybrid. Dotata di tanto spazio e di una generosa dotazione, la Swace ha un intrigante rapporto qualità-prezzo ed è la portabandiera delle familiari del brand Suzuki.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle station wagon Suzuki.

Segni particolari delle Suzuki Station Wagon

  • La Suzuki Baleno di prima generazione è stata venduta in Giappone con il nome di Cultus Crescent, mentre in Nord America è nota come Esteem.
  • Il nome Swace è un portmanteau delle parole Station Wagon Ace, con quest’ultima parola traducibile come “colpo vincente”, esattamente come l’ace del tennis.
  • Se in Europa è la Toyota Corolla ad essere prodotta con il marchio Suzuki, in altri Paesi è la Suzuki Baleno ad essere commercializzata con il marchio Toyota, come Glanza in India e come Starlet in diversi Paesi africani.

Modelli Suzuki Station Wagon

Come detto in apertura, i modelli di station wagon Suzuki prodotti dalla Casa di Hamamatsu per l’Europa nella sua storia sono solamente due, con il primo arrivato solo nel 1996. Prima di allora, infatti, la Casa giapponese si è concentrata sulle apprezzate compatte, dalla Swift alla piccolissima Suzuki Maruti 800 ai fuoristrada come Vitara e il mitico Samurai.

Con l’arrivo della nuova compatta Baleno, Suzuki ha lanciato anche in Europa una familiare di dimensioni compatte, la Baleno Wagon. Questi sono, quindi, i modelli di station wagon Suzuki:

  • Suzuki Baleno Wagon
  • Suzuki Swace

Partendo proprio dalla Baleno Wagon, la prima “fatica” nel mondo delle familiari del brand nipponico è una SW di segmento B rivale dei vari modelli europei dell’epoca. Lunga 4,38 metri, adotta una linea molto classica e pulita, ripresa dalla normale Baleno ma a cui si aggiungono le comode barre sul tetto e una coda molto squadrata, pensata per massimizzare la praticità del vano di carico. In coda, invece, troviamo dei grandi fari rettangolari, che insieme all’enorme lunotto caratterizzano la vista posteriore della Baleno Wagon.

Il frontale, invece, è stato interessato da un restyling nel 1999, che ha sostituito i fari anteriori più affilato con più grandi proiettori trapezoidali, mentre la mascherina è allo stesso modo più alta e squadrata. All’interno, la Baleno Wagon condivide la semplice plancia delle versioni 3 porte e berlina tre volumi, con uno stile pulito ma un po’ dimesso. Non mancano le dotazioni base come radio, clima e vetri elettrici, mentre il bagagliaio ha una capacità di 350 litri in configurazione a 5 posti.

Prodotta fino al 2001, per vedere un’altra familiare a marchio Suzuki abbiamo dovuto attendere il 2020, per l’arrivo su strada della Suzuki Swace. Lo stile non mente: si tratta, sostanzialmente della Toyota Corolla Touring Sports, la versione familiare della rinata compatta giapponese, modificata nello stile per differenziarsi dalla sorella da cui deriva. Il frontale è personalizzato da una presa d’aria esagonale nella parte bassa del paraurti anteriore e da un diverso approccio alla mascherina, che adotta un logo Suzuki al centro di un inserto alla base del cofano in tinta carrozzeria.

Confermati i fari Bi-LED visti sul restyling della Corolla, mentre al posteriore troviamo il logo Suzuki al centro del portellone posteriore. Per il resto, lo stile è del tutto simile alla cugina Toyota, con dimensioni del tutto paragonabili (è lunga 4,66 metri).

All’interno, invece, troviamo lo stesso abitacolo, spazioso e curato, della Corolla TS, con l’unica differenza rappresentata dal logo Suzuki al centro del volante e alla personalizzazione dei menù di quadro strumenti e sistema infotainment. Per la sua Swace, Suzuki ha scelto di equpiaggiare i due livelli di equipaggiamento con lo stesso layout, che comprende il quadro strumenti digitale da 7 pollici e il sistema di infotainment da 8 pollici, dotato di Apple CarPlay e Android Auto anche wireless.

Nella parte bassa della consolle centrale troviamo una comoda plancetta con i comandi fisici per il clima automatico bizona, mentre a livello di spazio la Swace è generosa sia davanti che dietro, con un bagagliaio che ospita 596 litri di capacità, aumentabili a 1.606 litri abbattendo il divano.

Suzuki Swace (2023) interior

Motori Suzuki Station Wagon

Proseguendo con la meccanica e i motori delle station wagon Suzuki, per quanto riguarda la Baleno Wagon la familiare compatta è realizzata su una piattaforma allargata della Cultus, proposta a cavallo degli anni ’90 e ’00 come Swift in Italia. Disponibile anche con carrozzeria a tre porte e due volumi o quattro porte e tre volumi, la Baleno Wagon è stata proposta con due motori a benzina e un Diesel.

Alla base della gamma a benzina troviamo il 1.3 quattro cilindri 16v da 85 CV, con cambio manuale a 5 marce, mentre al top della gamma c’è il più potente 1.6 16v da 99 CV, disponibile anche con trazione integrale, sempre con cambio manuale a 5 marce. Per gli stradisti, infine, era proposto il 1.9 TD, un quattro cilindri turbodiesel di origine Peugeot da 75 CV.

Per quanto riguarda, invece, la Swace troviamo una meccanica di origine Toyota, a partire dalla piattaforma. Sotto la Swace troviamo infatti il pianale modulare TNGA-C, condiviso, tra le altre, con la gemella Corolla. Dotata di sospensioni McPherson all’anteriore e Multilink dietro, la Suzuki Swace eredita solo uno dei due motori ibridi con la quale è commercializzata in Europa la sorella Toyota. Se, infatti, non viene proposto il 2.0 Hybrid Dynamic Force, l’unica scelta è il collaudato 1.8 Hybrid, dotato del sistema ibrido di quinta generazione.

Dopo l’aggiornamento del 2023, sotto il cofano coabitano un 1.8 quattro cilindri a ciclo Atkinson-Miller da 98 CV, affiancato da un motore elettrico da 95 CV, per una potenza massima di sistema di 140 CV e 185 Nm. A scaricarli a terra sulle ruote anteriori ci pensa il classico cambio E-CVT, il differenziale epicicloidale compagno di tutti i sistemi ibridi Toyota. Grazie all’aumento di potenza, che passa da 122 a 140 CV, le prestazioni sono più vivaci (0-100 km/h in 9,4 secondi) e i consumi sono come di consueto contenuti, pari a 22,2 km/l nel ciclo misto WLTP.

Questi sono, quindi, i motori delle Suzuki station wagon:

Motori Suzuki Station Wagon

Motori Suzuki Swace

Benzina Full Hybrid

  • 1.8 Hybrid, 1.8 quattro cilindri aspirato + motore elettrico, 140 CV, cambio E-CVT, trazione anteriore

Versioni e prezzi Suzuki Station Wagon

Concludiamo, infine, con le versioni delle station wagon Suzuki e i prezzi, con la Baleno che, negli anni ’90, era offerta in due allestimenti, GL e GLX. Il primo, il GL, era quello d’accesso, con chiusura centralizzata, servosterzo e vetri elettrici anteriori e posteriori.

La versione GLX, invece, aggiunge gli specchietti elettrici e una finitura diversa sia all’esterno che all’interno, con la possibilità per entrambe di aggiungere ABS, clima manuale e vernice metallizzata, nonché la radio (di serie c’è solo la predisposizione).

Il prezzo per una Suzuki Baleno Wagon partiva, nel 1998, da circa 23.000.000 di lire (circa 12.00 euro) per la 1.3 16v in allestimento GL, mentre la 1.6 GLX poteva arrivare a 25.300.000 lire optional esclusi, circa 13.000 euro. Oggi, per portarsi a casa una Baleno Wagon, molto rara da trovare sul mercato dell’usato, i prezzi della station wagon Suzuki non superano i 2.000 euro.

Per quanto riguarda, invece, la Swace, il listino italiano propone due versioni della station wagon Suzuki. Se il motore è solamente il 1.8 Hybrid da 140 CV, infatti, gli allestimenti disponibili sono il Cool, quello d’accesso, e la più ricca Top. La versione Cool offre di serie già tanto, dalla guida autonoma di Livello 2 ai fari Full LED, passando per clima automatico bizona, sedili riscaldati, retrocamera, quadro strumenti digitale da 7 pollici e infotainment da 8 pollici con interfaccia Apple CarPlay e Android Auto wireless, senza contare gli specchietti elettrici e il mantenitore attivo di corsia.

Il tutto è offerto a 32.500 euro, che diventano 35.000 per la Top: questa aggiunge alla già ricca dotazione i sensori di parcheggio a 360 gradi, il sensore per l’angolo cieco e il sistema di parcheggio automatico. L’unico optional? La vernice metallizzata.