Sebbene, quindi, lo spazio per una Swift elettrica o un Jimny a batterie ci sarebbe potuta essere, anche nell’interesse di perseguire l’obiettivo di abbassare le emissioni totali della gamma (e quindi non costringere Suzuki a non importare più il Jimny, prima in versione passeggeri e poi, dal 2024, togliendolo in toto dal listino europeo). L’automobile che, al momento, più si avvicina ad essere la prima Suzuki elettrica è il SUV Across, disponibile con motorizzazione ibrida Plug-In e capace, secondo il ciclo misto WLTP, di percorrere fino a 75 km.
Per il resto, a fare l’ossatura della gamma Suzuki ci pensano le classiche automobili della Casa nipponica: vetture leggere, agili e piacevoli da guidare, che grazie alla massa molto inferiore alla media del segmento e a motori a benzina vivaci e parchi danno grandi soddisfazioni ai loro proprietari. Nonostante questo, comunque, Suzuki si tufferà nel mercato delle elettriche: nel 2025 sarà presentata la sua prima automobile a batterie, anticipata dalla concept car eVX.
Scopriamo, quindi, modelli, versioni e prezzi dell’elettrica Suzuki.
Suzuki elettrica: tutti i modelli
Anche spulciando nella storia della Casa di Hamamatsu, non troviamo modelli di Suzuki elettrica né tra le automobili né tantomeno tra le moto. Nel mondo a due ruote, Suzuki ha annunciato di essere al lavoro per il lancio imminente di una serie di scooter elettrici, compreso un particolare ibrido tra una bici pieghevole e uno scooter paragonabile ad un classico “cinquantino”, l’”e-PO”. Tra le automobili, invece, la cosa più vicina ad una Suzuki elettrica è stata la Solectria Force, una vettura elettrica assemblata nel solo 1996 in Massachusetts sulla base della Geo Metro berlina a tre volumi, a sua volta versione venduta sul mercato nordamericano della Suzuki Swift di seconda generazione dal marchio Geo, di proprietà di General Motors.
Questa embrionale vettura elettrica, che con la Swift d’origine condivideva l’estetica, gli interni e la piattaforma, è stata prodotta con un motore elettrico anteriore da 57 CV, che permetteva alla Solectria Force di arrivare a 110 km/h. Sono due, invece, i tipi di batterie: la versione base è dotata di tredici classiche batterie al piombo-acido a 12 volt, per una capacità totale di 156 V che, secondo le stime dell’epoca, poteva percorrere tra i 60 e i 70 km. Era disponibile anche una batteria più raffinata, prima al nichel-cadmio e poi al nichel-metallo-idruro, che portava l’autonomia a 190 km. Prodotta dal 1996 al 2000 in 400 unità, la Solectria Force è ancora utilizzata negli Stati Uniti, dimostrando una sorprendente longevità.
Il debutto ufficiale del primo dei modelli di elettrica Suzuki è ancora da scrivere, e arriverà per merito della eVX, prima automobile a zero emissioni della storia della Casa di Hamamatsu. Si tratta di un B-SUV dalle linee piuttosto muscolose e personali, che danno seguito al significato dell’acronimo eVX, “Cruiser Polivalente ed Emozionale”. Dotata di cinque porte, la eVX è lunga 4,3 metri, larga 1,8 metri e alta 1,6 metri, anticipando alcuni nuovi stilemi delle Suzuki del futuro, come i fari full LED con firma luminosa a tre barre separate e il posteriore alto e massiccio.
L’abitacolo, ancora molto futuristico, del concept fa intendere che anche la eVX sceglierà un layout con un display unico che includerà quadro strumenti digitale e schermo dell’infotainment, mentre nel tunnel centrale troviamo un rotore per selezionare le modalità della trasmissione, all’interno della quale trova posto un simpatico rinoceronte, che simboleggia l’impegno di Suzuki verso la sopravvivenza del rinoceronte dal muso appuntito.
A livello meccanico, Suzuki ha annunciato per la eVX una batteria da 60 kWh, e un powertrain a doppio motore che le consentirà di avere ancora la trazione integrale, ormai uno dei marchi di fabbrica della Casa giapponese. Secondo Suzuki, la eVX potrà percorrere fino a 500 km di autonomia, ma non sono escluse delle versioni più economiche, magari a trazione anteriore e con batterie più piccole.
Senza la presenza di versioni di Suzuki elettrica sul mercato, ad oggi l’unica opzione per chi volesse guidare un’auto a zero emissioni e avere comunque la S sul cofano è scegliere la Plug-In Suzuki Across. Se pensate di averla già vista, non sbagliate: è infatti la gemella della Toyota RAV-4, dalla quale si differenzia solamente per mascherina, posteriore e alcuni dettagli interni.
Grazie alla collaborazione tra Suzuki e Toyota, che porta entrambe le Case a “scambiarsi” modelli in diversi mercati mondiali, Suzuki ha in gamma un SUV moderno e spazioso, da 4,64 metri di lunghezza e un powertrain ibrido ricaricabile di gran livello. Sotto il cofano, infatti, trova posto il powertrain più potente della RAV-4, con motore 2.5 quattro cilindri aspirato e due motori elettrici, uno all’anteriore e uno posteriore, per una potenza combinata di 306 CV e un’accelerazione 0-100 km/h di soli 6,0 secondi. La grande batteria da 18,1 kWh, poi, consente alla grande Across di avere un’ottima autonomia dichiarata: nel ciclo WLTP, infatti, può percorrere fino a 75 km in un percorso misto.
Suzuki elettrica: conclusioni e prezzi
In sostanza, l’offerta dell’elettrica Suzuki è ancora in divenire, con l’offerta della Casa nipponica nel mondo delle BEV pronta ad arrivare sul mercato. Si sa già che l’automobile sarà costruita in India dalla Maruti-Suzuki, la filiale indiana della Casa giapponese, diventando il primo modello “di punta” della Casa ad essere prodotto in India (fino ad oggi, solo modelli pensati per mercati emergenti come la Alto erano stati affidati alla Maruti-Suzuki anche per l’esportazione). Per l’occasione, la Maruti-Suzuki ha costruito una fabbrica dedicata, con un investimento totale di 350 milioni di euro.
Secondo le indiscrezioni provenienti dall’India, la Suzuki eVX dovrebbe costare tra i 2 e i 2,5 milioni di rupie, che convertite si tramutano in una forbice tra i 22.000 e i 27.000 euro. Si tratterà quindi, almeno sulla carta, di un’auto elettrica relativamente economica ed abbordabile, in pieno stile Suzuki. Non si poteva dire altrettanto della costosissima Solectria Force, che nel 1996 era offerta a partire da 34.000 dollari con batterie piombo-acido, mentre le versioni con batterie al nichel-metallo-idruro arrivarono a toccare i 90.000 dollari.
Per quanto riguarda l’automobile che più di tutte si avvicina ad una Suzuki elettrica, i prezzi della Across in Italia sono piuttosto interessanti per i contenuti. Offerta in un unico allestimento, il top di gamma chiamato, appunto, Top, con dotazione del tutto completa (guida autonoma di Livello 2, fari full LED, sedili riscaldati e navigatore sono standard), è proposto a circa 55.000 euro, un prezzo inferiore all’equivalente Rav-4 Plug-In Hybrid con la stessa dotazione.