Pro
- Spazio a bordo nonostante le dimensioni estremamente compatte
- Trazione integrale
Contro
- Totale assenza di sistemi di assistenza alla guida
- Baricentro alto, rischio di ribaltamento
Subaru Libero in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Subaru Libero inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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Rispetto alla Subaru Sambar, il Micro-Van nipponico della quale la Libero ha cercato di essere un’evoluzione, la Subaru Libero ha sempre avuto la principale caratteristica dei paraurti molto sviluppati e di motori più prestanti. Questa caratteristica lo ha di fatto “escluso” dal commercio giapponese, per l’obbligo di pagare una tassa, mentre gli ha permesso di espandere i suoi confini fuori dal territorio del paese asiatico.
Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Subaru Libero.
Dimensioni Subaru Libero
Le dimensioni della Subaru Libero sono:
- lunghezza 3,52 metri
- larghezza 1,42 metri
- altezza 1,92 metri
- passo 1,88 metri
Le dimensioni della Subaru Libero sono aumentate nel corso del tempo, si è infatti passati dai 3,42 metri del primi 9 anni di commercializzazione, dal 1984 al 1993, alla versione più lunga da 3,52 metri che è poi quella che ha lasciato il mercato nel 1998. Una forma caratteristica, con gomme piccole e una larghezza sorprendente per lo standard dei minivan dell’epoca. L’abitabilità era garantita grazie al soffitto alto, mentre il design degli esterni è stato caratterizzato fin dagli esordi dai prominenti paraurti che aiutavano a differenziare la Subaru Libero rispetto alla precedente Subaru Sambar. Nella prima serie, la fanaleria anteriore è stata costituita dai doppi fanali rettangolari, diventati poi una coppia di fari singoli dopo il restyling.
Le porte scorrevoli hanno sempre permesso un ottimo accesso alla seconda e alla terza fila, senza la quale le dimensioni della Subaru Libero potevano permettere di sfruttare un’ottima capacità del bagagliaio, sotto il quale è ben disposto il piccolo motore tre cilindri. Ampia la superficie vetrata, con il tetto panoramico con apertura elettrica di serie, capace di aumentare proporzionalmente la luce naturale in grado di penetrare nell’abitacolo senza ausilio di ulteriori luci interne.
Interni Subaru Libero
Gli interni della Subaru Libero sono figli dell’architettura tecnica che ha previsto, fin dalle origini, la disposizione del motore sotto al vano del bagagliaio, potendo così liberare spazio dal volume anteriore. L’impostazione da piccolo furgoncino, infatti, ha permesso ai due posti della prima fila di avanzare rispetto all’installazione classica di una trazione anteriore. Così facendo, in soli 3,45-3,52 metri, le due lunghezze proposte sulla Subaru Libero durante gli anni di attività sul mercato, gli ingegneri Subaru sono riusciti a installare ben tre file di sedili, con sei passeggeri totali che potevano godere di una seduta piuttosto alta, che oggi definiremmo da SUV, e di un’ottima visibilità garantita dall’ampia superficie vetrata.
Negli interni della Subaru Libero, inoltre, la seconda e la terza guadagnarono i poggiatesta per rendere più confortevole la seduta dopo il restyling e il passaggio tra la versione KJ e la versione FA. Eliminando i poggiatesta e ribaltando i due schienali si ottiene un vano davvero ampio, da 2.500 litri. Anche un libero professionista che cercava in quel periodo un veicolo da lavoro dalle ridotte spese di gestione, poteva trovare nella Subaru Libero un veicolo ad hoc per liberare completamente lo spazio dietro la seconda fila, rimuovendo la terza, così da installare porta utensili o altri attrezzi da lavoro.
Motori Subaru Libero
Per parlare della gamma motori della Subaru Libero bisogna rifarsi agli stessi motori ereditati dalla Subaru Justy, quindi i 1.0 e i 1.2 tre cilindri con la principale differenza dell’installazione posteriore sulla Subaru Libero rispetto alla classica posizione anteriore dell’utilitaria giapponese. Molto semplicemente, le Libero E10 si riferiscono alle versioni con il motore 1.0 da 50 CV, le E12 al 1.2 da 52-54 CV. Sempre di serie il cambio meccanico a 5 rapporti e soprattutto la trazione integrale, con la posteriore di serie e l’anteriore inseribile alla pressione di un tasto in abitacolo. Dal 1994 in avanti, ma non per gli esemplari destinati all’Italia, viene montato anche un cambio automatico ECVT monomarcia.
Nelle sue evoluzioni, la gamma motori della Subaru Libero è sempre stata più sufficiente per la destinazione d’uso del veicolo che, grazie alle sue dimensioni estremamente compatte, risulta dotato di prestazioni in media più alte rispetto ai veicoli dello stesso segmento.
Motori Subaru Libero
Benzina
- 1.0, 1.0 tre cilindri, 50 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione posteriore anteriore inseribile
- 1.2, 1.2 tre cilindri, 52 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione posteriore anteriore inseribile
- 1.2, 1.2 tre cilindri, 54 CV, cambio manuale 5 rapporti, trazione posteriore anteriore inseribile
Prezzi Subaru Libero
I prezzi della Subaru Libero vanno distinti tra valore del nuovo negli anni della commercializzazione e dell’usato che si trova ancora oggi sui portali dedicati. Per fare un esempio, nel 1994 una Subaru Libero costava all’incirca 1.789 Yen giapponesi che, convertiti in dollari americani, significa qualcosa come 14.900 dollari. Prezzo “confermato” da un listino per il mercato italiano risalente al 1998 che recita, forte e chiaro, il prezzo di 14.693 euro per la versione 1.2 4WD da 54 CV commercializzata in Italia dal 1994 al 1998. Tornando indietro alla fine degli anni ‘80, inizio anni ‘90, il prezzo convertito in euro dall’allora lira italiana è di 9.600 euro per una Subaru Libero E 12 4WD, quindi con il motore 1.2 da 52 CV nelle dimensioni più compatte tra le due nelle quali è stata commercializzata la vettura. Per maggiore chiarezza, come descritto nella sezione precedente, la sigla E10 o E12 individua in primis il motore utilizzato e in secondo luogo il periodo di commercializzazione delle varie versioni di Subaru Libero.
I prezzi della Subaru Libero tra le auto usate vedono, al momento della scrittura di queste righe, una sola offerta riguardante un esemplare E12 del 1995 che sembra essere in buone condizioni; il chilometraggio indicato è di 96.000 km, mentre il motore è il 1.2 da 54 CV. Come tutte le altre Subaru Libero, anche questo esemplare è dotato di trazione 4x4 e si presenta in ottime condizioni, come garantito dal venditore. Come equipaggiamento standard c’è l’autoradio mentre il colore della carrozzeria, che non presenta segni di ruggine, è un gradevole verde metallizzato.
Subaru Libero: concorrenti e conclusioni
Famoso per le sue dimensioni estremamente compatte, nonostante le quali poteva trasportare senza troppi problemi di sorta fino a 6 passeggeri, la Subaru Libero ha avuto un buon successo in diverse parti del mondo, dove è conosciuto con diversi nomi. Qualche esempio? Libero in Italia e altri paesi europei, escluso il Belgio (Subaru Combi). In Giappone è stato commercializzato con il nome di Subaru Domingo, a Taiwan con il nome di Subaru Estratto. A prescindere dal nome, la Subaru Libero così come è conosciuta in Italia è rimasta nell’immaginario collettivo come il microvan da poco più di 3,5 metri e, incredibilmente, piuttosto spazioso.
Tra le concorrenti della Subaru Libero le uniche due vere rivali presenti sul mercato durante lo stesso periodo sono state da una parte la Mitsubishi Delica, conosciuta in Europa come Mitsubishi L300, dall’altra la Piaggio Porter, creata a quattro mani dalla Casa italiana in collaborazione con Daihatsu. Parlando della Mitsubishi L300, con la terza generazione del 1986 si fa forte la somiglianza alla Subaru Libero arrivata sul mercato 2 anni prima. A differenza della Subaru, però, il motore veniva montato sotto i sedili anteriori, pur provvedendo la trazione integrale semi-permanente come la Libero. Decisamente più lunga, la Mitsubishi L300 ha superato “indenne” la fine degli anni ‘90 arrivando nei primi anni del 2000 con un veicolo ormai classificabile come monovolume. Per quanto riguarda la Piaggio Porter, la sua produzione inizia nel 1992 nello storico stabilimento di Pontedera; le dimensioni sono simili alla Subaru Libero, ma nella versione pulmino c’era posto al massimo per 4 passeggeri, poi 6 con la versione Innocenti Porter.