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Subaru Coupé

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Subaru coupé: storia, modelli, versioni e motori

Con il lancio della nuova Subaru BRZ, solo alla fine del 2023 la filiale italiana della Casa delle Pleiadi ha deciso di portare nuovamente nel nostro Paese la sportiva nipponica sviluppata in collaborazione con Toyota. Questa scelta, seppur portata avanti con una serie limitata, ha ridato vita alle coupé Subaru. La relazione tra la Casa nipponica e la carrozzeria a due porte, infatti, è stata piuttosto intermittente, con due modelli di dimensioni medio-grandi prodotti negli anni ’80 e ’90, la XT e la SVX. Dopo l’addio alla SVX, arrivato nel 1996, è stato necessario aspettare quasi 20 anni per un’altra coupé Subaru di grande serie, la prima generazione della BRZ lanciata nel 2012. Leggi di più

Ad interrompere parzialmente questo “digiuno” ci ha pensato, in parte, l’amatissima Impreza 22B, versione speciale della Impreza WRX STi prodotta in tiratura limitata nel 1998, unica versione della fortunata berlina compatta delle Pleiadi ad essere offerta con carrozzeria coupé.

La storia delle coupé della Casa giapponese è quindi molto particolare, partita dalla sua prima due porte, la XT, nata per portare una ventata di novità a livello estetico e di prodotto nella gamma Subaru, concentrata sulle “classiche” berline come la Leone o la Legacy. La SVX, nota anche come Alcyone (che è anche il nome con cui è stata commercializzata la XT in Giappone), ha uno stile, disegnato da Giorgetto Giugiaro, più futuristico, mentre a livello tecnico e di impostazione la nuova coupé diventa una Gran Turismo, con un potente 3.3 sei cilindri boxer unito al solo cambio automatico.

Con la Impreza 22B, invece, Subaru ha creato una versione celebrativa della Impreza GC8 per celebrare i 40 anni della Casa delle Pleiadi e la vittoria del Mondiale Rally costruttori del 1997. Prodotta in soli 424 esemplari, fin dal lancio è stata considerata una instant classic e ora è una delle youngtimer più rare e ricercate.

L’eredità della SVX è stata indirettamente presa dalla BRZ, coupé realizzata in collaborazione con Toyota che utilizza motore e meccanica di origine Subaru (come dimostra il motore quattro cilindri boxer) e che ha portato per la prima volta dopo decenni la trazione posteriore su un’auto Subaru. Dopo la prima generazione, prodotta fino al 2020, la seconda serie del 2021 non doveva arrivare in Europa, per lasciare spazio alla più apprezzata sorella Toyota GR86, salvo poi arrivare in una versione speciale per il mercato italiano tra il 2023 e il 2024.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle coupè Subaru.

Segni particolari delle Subaru coupé

  • Non è chiaro da dove arrivi il nome della Subaru Impreza 22B: per alcuni è un riferimento al motore, 2.2 Boxer, per altri è la traslitterazione in codice esadecimale del numero 555, storico sponsor Subaru.
  • La SVX, seconda coupé della storia Subaru, è stata disegnata dall’Italdesign del “nostro” Giorgetto Giugiaro.
  • Nel 2013, Subaru ha realizzato una particolare concept basata sulla BRZ, la Cross Sport Design, una versione rialzata e con carrozzeria shooting brake della coupé giapponese: nonostante l’interesse generato, non è mai arrivata la produzione.

Modelli Subaru coupé

Come detto in apertura, nella storia della Casa delle Pleiadi le coupé non sono mai state troppo popolari, con pochi modelli a due porte e con impostazione sportiva nei decenni di storia Subaru. Questi sono, infatti, i modelli di coupé Subaru:

  • Subaru XT
  • Subaru SVX
  • Subaru Impreza 22B
  • Subaru BRZ

La prima automobile con il logo delle Pleiadi sul cofano e carrozzeria coupé è stata la XT del 1985, prodotta fino al 1991 e pensata per il mercato americano. In quegli anni, infatti, Subaru si stava facendo strada negli Stati Uniti con le sue automobili a quattro ruote motrici e con motore boxer, e serviva una sportiva più “aspirazionale” al top della gamma. Nacque così la XT, realizzata sul pianale della coeva berlina Leone e dotata di una linea a cuneo molto aggressiva e personale.

Caratterizzata da un frontale molto basso con fari a scomparsa, in coda ha linee tradizionali, con un terzo volume molto pronunciato e una barra trasversale che unisce i fari con una banda catarifrangente, anche all’interno la XT è molto originale. La plancia è caratterizzata dai comandi principali concentrati in due satelliti intorno al particolarissimo volante con due razze a L, mentre lo spazio è buono per le dimensioni esterne, anche dietro.

L’arrivo sul mercato della sostituta della XT, la nuova SVX, nel 1991, ha generato curiosità e stupore grazie alle linee molto audaci e personali della nuova coupé delle Pleiadi. Opera di Italdesign, e nello specifico del celebre designer piemontese Giorgetto Giugiaro, la SVX (nota in Giappone come Alcyone SVX) è un’auto più matura della XT.

Il frontale, pulito ed elegante, sfrutta al massimo il baricentro basso del motore boxer, mentre lateralmente spicca la presenza dell’originale “doppio finestrino” laterale, con un piccolo finestrino abbassabile all’interno di un secondo vetro più grande e generoso. In coda, viene mantenuto il gruppo ottico unico orizzontale, mentre i disegni di lunotto e coda diventano più morbidi e moderni, in linea con la moda degli anni ’90. Più tradizionali e “giapponesi” gli interni, con una consolle centrale molto pronunciata che unisce anche parte del tunnel centrale.

Arriviamo così all’iconica Impreza 22B. Realizzata in soli 424 esemplari per celebrare i 40 anni di Subaru e il Campionato Costruttori WRC conquistato nel 1997, la 22B saluta la carrozzeria a quattro porte che ha sempre caratterizzato la Impreza, per adottare un corpo da coupé a due porte, con carreggiate allargate e uno stile ancora più aggressivo. A livello estetico, tutte le 22B sono verniciate in una tinta di blu dedicata, con cerchi dorati e loghi rosa, tipici delle vetture curate dal reparto Subaru Tecnica International.

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Dopo oltre 10 anni di assenza, nel 2012 è tornata una coupé a marchio Subaru, la BRZ. La prima generazione, prodotta fino al 2020, è dotata di linee molto sportive, che enfatizzano le caratteristiche tecniche della coupé giapponese. Rispetto alla GT86 da cui deriva, la BRZ adotta un paraurti anteriori differente e delle inedite prese d’aria sul passaruota anteriore, e anche dentro è del tutto simile alla cugina Toyota. Con il restyling del 2016, la nuova BRZ è dotata di un infotainment dedicato, più moderno e che innalza il livello di modernità di un interno razionale e ben fatto ma molto semplice.

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La seconda generazione della BRZ, lanciata nel 2021 in Nord America, non era inizialmente pensata per il mercato europeo, tantomeno per quello italiano. Nonostante questo, nel 2024 è arrivata in Italia una versione speciale, la Touge, prodotta in tiratura limitata per l’Italia. A livello estetico, la BRZ è più moderna e con linee più morbide, caratterizzata da un frontale più pronunciato, il classico cofano molto basso dato dal motore boxer e un posteriore più aggressivo, con fari a C uniti da una sottile banda nera.

La variante Touge “italiana”, poi, ha gli iconici cerchi in lega dorati, un piccolo alettone posteriore e paraurti anteriori e posteriori più sportivi. All’interno, invece, la nuova BRZ riprende in toto la GR86, con quadro strumenti digitale, sistema di infotainment più moderno e una qualità costruttiva più sfiziosa. Lo spazio, comunque, rimane risicato: nei 4,27 metri di lunghezza troviamo 237 litri di capacità e un abitacolo comodo per due persone e con i due posti posteriori adatti per viaggi brevi.

Subaru BRZ (2023) interior

Motori Subaru coupé

Arriviamo così alla meccanica e ai motori delle coupé Subaru, partendo dalla capostipite di questa piccola famiglia, la XT. Nota anche con il nome di Alcyone in Giappone, riprendendo il nome della stella più luminosa della costellazione delle Pleiadi, ripresa dal celebre logo di Subaru, la XT utilizza la piattaforma della coeva berlina media, la Leone. Per il mercato europeo, Subaru ha proposto un solo powertrain, quello della XT Turbo.

Il motore anteriore è un classico 1.8 quattro cilindri boxer a cilindri contrapposti, sovralimentato da un turbocompressore, e capace di 136 CV e 196 Nm di coppia, unito ad un cambio manuale a 5 marce. Grazie alla trazione integrale permanente, marchio di fabbrica di Subaru, e un peso contenuto a 1.250 kg, la XT ha prestazioni molto vivaci, con un’ottima velocità massima di 200 km/h.

Passando alla SVX, l’impostazione della nuova coupé cambia rispetto alla XT: crescono le dimensioni, con un corpo vettura che supera i 4,60 metri, e il peso arriva a 1.600 kg. Sotto il cofano, invece, trova posto un più vigoroso 3.3 sei cilindri boxer aspirato da 231 CV e 309 Nm, collegato ad un tranquillo cambio automatico a 4 marce e scaricati sulle tradizionali quattro ruote motrici di Subaru.

Nonostante il pacioso automatico, le prestazioni sono buone: 0-100 km/h coperto in 8 secondi e 240 km/h di velocità massima. Per quanto riguarda la esagerata Impreza 22B, per questa versione speciale Subaru ha collaborato con Prodrive, specialista inglese che ha già sviluppato in collaborazione con Subaru le Impreza per il Campionato Mondiale Rally.

Oltre alle carreggiate allargate di 80 mm e alle due porte, sotto il cofano troviamo il classico quattro cilindri boxer portato a 2.2 litri (unica applicazione stradale dell’EJ22). A livello omologativo, la potenza è fissata a 280 CV, ma secondo diverse fonti dovrebbe essere più vicina ai 300 CV, mentre la coppia è di 363 Nm, numeri generosi in rapporto al peso di 1.270 kg a secco e la trazione integrale Symmetric AWD. Il cambio è sempre manuale a 5 marce, ma è dotato di una doppia frizione con disco in ceramica, freni maggiorati e sospensioni Bilstein dedicate.

Passando invece alla BRZ, la prima generazione della coupé Subaru è dotata di una meccanica molto raffinata, sviluppata in collaborazione con Toyota che, sulla stessa base, ha realizzato la gemella GT86. Dotata di un telaio studiato per la massima rigidezza strutturale, cofano in alluminio e una ripartizione di 53% all’anteriore e 47% al posteriore, sotto il cofano la BRZ prima serie ospita il 2.0 FA20, un quattro cilindri boxer aspirato con iniezione diretta da 200 CV e 205 Nm, collegato alle sole ruote posteriori da un cambio manuale a 6 marce sviluppato in casa da Toyota o, in alternativa, da un cambio automatico a 6 marce. Le prestazioni sono nella media, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 7,6 secondi: l’obiettivo della BRZ è il piacere di guida, ottenuto grazie ad un comportamento naturalmente sovrasterzante e all’ottimo differenziale autobloccante Torsen posteriore.

Per l’attuale BRZ di seconda generazione, invece, partendo dalla ottima base della prima BRZ arriva un nuovo motore, ben più vigoroso. Al posto del vecchio 2.0, giudicato fin troppo tranquillo e con il famigerato “buco” di coppia intorno ai 5.500 giri, la nuova BRZ utilizza un 2.4 FA24D, sempre quattro cilindri aspirato a iniezione diretta, che arriva a 234 CV e 250 Nm di coppia.

Le prestazioni sono decisamente più vivaci, con un’accelerazione 0-100 km/h coperto in 6,3 secondi e una velocità massima di 226 km/h. Il cambio è solo un manuale a 6 marce, non manca il differenziale autobloccante posteriore e sulla versione Touge si aggiunge uno scarico specifico e cerchi OZ Superleggera da 18 pollici che riducono le masse non sospese. Questi sono, quindi, i motori delle coupé Subaru:

Motori Subaru coupé

Motori Subaru BRZ

Benzina

  • 2.4, 2.4 quattro cilindri boxer aspirato, 234 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione posteriore

Versioni e prezzi Subaru coupé

Concludendo con le versioni delle coupé Subaru e i prezzi, partendo dalle XT ed SVX, entrambi i modelli erano proposti in un unico allestimento in Italia, completo di tutti gli accessori più utili per il periodo, dalla radio al climatizzatore fino ai vetri elettrici e, per la SVX, anche i sedili in pelle regolabili elettricamente. Per quanto riguarda, invece, la Impreza 22B, la più speciale delle Impreza è stata prodotta in soli 424 esemplari. Di questi, la quasi totalità, ben 400, sono stati venduti in Giappone. Degli altri, solo sei sono arrivati in Australia, mentre gli ultimi 16 sono stati assemblati e venduti nel Regno Unito dalla Prodrive. Oggi queste speciali Impreza sono quasi introvabili, e possono arrivare a superare il muro dei 300.000 euro per esemplari da collezione.

Arriviamo così alle versioni delle coupé Subaru più comuni, le BRZ. Nella sua carriera, la prima generazione della coupé Subaru è stata prodotta con diversi allestimenti, sebbene inferiori alla gemella GT86. Al lancio, era solo uno l’allestimento, molto completo di tutto quello che serve per un’auto di questo tipo (clima automatico, Cruise Control, radio touch, sedili sportivi e, dopo il restyling del 2016, comandi al volante). Nel 2019 è arrivata la sportiva Gunma Edition, dotata di dettagli in nero (specchietti, alettone posteriore, antenna e bande adesive su fiancata, cofano, tetto e portellone posteriore). All’interno, invece, la Gunma è dotata di interni in pelle color mattone e Alcantara nero, mentre a livello tecnico troviamo sospensioni sportive Sachs.

Per celebrare l’addio alla BRZ prima generazione, nel 2020 è arrivata la Ultimate Edition: prodotta in 35 esemplari, è caeratterizzata da cerchi OZ Racing Alleggerita da 18 pollici verniciati in oro, vernice WR Blue Pearl, freni Brembo con pinze rosse, scarico Remus, sospensioni Sachs e sedili specifici con pelle blu e Alcantara nero. I prezzi della coupé Subaru partivano dai 30.150 euro della versione base ai 35.000 euro della Gunma Edition, fino ad arrivare ai 39.900 euro della rara Ultimate Edition. Oggi, invece, si parte da circa 20.000 euro con più di 120.000 km e dei primi anni di produzione.

Arrivando, invece, alla attuale BRZ, Subaru Italia ha deciso di importare 60 esemplari prodotti in serie speciale, la Touge, che rispetto alla versione “base” che non arriva in Italia offre la classica vernice Blue Pearl, i cerchi OZ Superleggera dorati, fari a LED adattivi, kit estetico STi, freni maggiorati e scarico specifico. Il prezzo per il mercato italiano è di 49.900 euro, mentre gli esemplari presenti sul mercato dell’usato sforano quota 50.000 euro. Ci sono, infine, degli esemplari importati dagli Stati Uniti, offerti a partire da 39.000 euro.