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Smart EQ Fortwo Cabrio

Smart fortwo Cabrio

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smart forTwo in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto smart forTwo inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Smart fortwo Cabrio: storia, modelli, versioni e motori

MCC Smart, smart City Coupé, smart fortwo ed EQ fortwo: per tutti è nota semplicemente come “la smart”, ed è una delle automobili più conosciute e apprezzate degli ultimi 30 anni. Che si tratti della versione coupé o della sfiziosa smart fortwo Cabrio, la genesi la conosciamo bene, e l’abbiamo già raccontata diverse volte. Nel 1994, l’eccentrico Nicolas Hayek, patron dell’azienda svizzera Swatch, famosa in tutto il mondo per i suoi orologi, si mise in testa di voler produrre un’automobile compattissima, capace di risolvere i problemi di traffico e congestione nelle grandi metropoli europee e mondiali.

Dopo una ricerca di un partner nel mondo dell’automobile, nel 1994 nacque la joint-venture tra Mercedes-Benz e Swatch, dando vita alla “smart”, acronimo di “Swatch Mercedes Art”. Dopo anni di studi, progetti e discussioni, con Swatch che voleva l’auto totalmente elettrica e Mercedes che decise invece di produrla con motori termici, nel 1998 il Gruppo Daimler-Benz presentò al mondo la MCC (Micro Compact Car, il marchio nato per l’occasione) smart, piccola superutilitaria da 2,50 metri, due posti secchi e una grande attenzione alla sicurezza. Leggi di più

Modelli alternativi

Già dalla prima generazione, la W450, Daimler-Benz decise di produrre una versione cabrio della sua piccolissima vettura, lanciata come MCC Smart Cabrio. Dotata di una scocca riprogettata per mantenere intatti i livelli di sicurezza e rigidità torsionale e di nuovi fari anteriori “a 8” adottati, dal 2002 su tutte le smart, la prima serie della Smart fortwo Cabrio venne apprezzata molto nelle città dove la piccola citycar era più venduta come Roma, dove in estate il caldo della Capitale ben si sposava con una smart “a cielo aperto”.

Confermata anche per la seconda generazione, la smart fortwo W451 del 2007, e per la terza serie, la W453 del 2015, per tutta la sua carriera la scoperta di casa Smart ha confermato la carrozzeria con cui ha debuttato: su tutte è stata infatti conservata la cellula Tridion in acciai altoresistenziali, con il tetto in tela apribile in tre modi: è infatti possibile aprire solo la sezione del tetto sopra i passeggeri anteriori, ripiegare l’intera capote comprensiva di lunotto oppure rimuovere i montanti posizionati sopra le portiere, lasciando solo la cellula Tridion e il roll-bar centrale in posizione. La storia della smart fortwo Cabrio si è interrotta nel 2024, quando la Casa tedesca ha cessato la produzione della sua due posti, concentrandosi su nuovi modelli elettrici più grandi.

Scopriamo allora i modelli, i motori e le versioni delle smart fortwo cabrio.

Segni particolari della Smart fortwo Cabrio

  • Prodotta in tre generazioni tra il 2000 e il 2024, la smart fortwo Cabrio (nota anche con i nomi NCC City Cabrio, smart City Cabrio e smart EQ fortwo Cabrio) è stata per l’intera carriera l’automobile cabriolet più piccola sul mercato, con dimensioni comprese tra i 2,50 e i 2,70 metri
  • Dal 2020, come per la smart fortwo a tetto rigido anche la versione Cabrio è stata prodotta solamente con motorizzazioni 100% elettriche
  • A dispetto delle dimensioni, per tutte e tre le generazioni “termiche” c’è stata una versione ad alte prestazioni, la Brabus, con potenze comprese tra i 98 e i 110 CV

Modelli smart fortwo Cabrio

Sebbene i nomi della piccola scoperta tedesca siano stati diversi, nella storia dei modelli di smart fortwo Cabrio si contano principalmente tre generazioni: la W450 del 1998, con la cabrio arrivata nel 2000, la W451, prodotta in versione cabrio fin dal 2007, e la terza serie, la W453, anche lei prodotta in versione scoperta fin dal lancio, nel 2014, fino all’addio del modello nel 2024. La ricetta per questa piccolissima utilitaria è rimasta sostanzialmente invariata nel corso degli oltre 25 anni di carriera, confermata dalla MCC Smart all’ultima Smart EQ fortwo uscita dagli stabilimenti di Hambach, in Francia, dove Mercedes-Benz costruì una fabbrica interamente dedicata al marchio Smart, nota appunto come Smartville, ceduta nel 2020 alla Ineos per la produzione del fuoristrada Grenadier (e che, fino al 2024, ha prodotto per Smart le ultime fortwo).

La ricetta, quindi, è rimasta sostanzialmente invariata: carrozzeria minuscola, con una scarsa lunghezza ma larghezza e altezza relativamente importanti, passo generoso, scarso sbalzo anteriore, due porte molto ampie, due posti secchi, carrozzeria formata da pannelli in plastica e dalla robusta cellula Tridion, motore e trazione posteriore. Lo stile, invece, si è evoluto negli anni, passando dalla prima, iconica Smart da 2,50 metri all’ultima generazione, la W453, dove oltre ai 2,70 metri di lunghezza si è fatto vedere un accenno di cofano anteriore. La prima Smart, la W450, non è solo la più corta, ma anche la più estrema dal punto di vista estetico. La forma a uovo tipica della piccola Smart è enfatizzata dall’assenza di uno sbalzo anteriore e dall’enorme parabrezza anteriore, mentre spicca la vistosa cellula Tridion a contrasto rispetto al colore dei pannelli della carrozzeria. Il frontale della City Cabrio è poi caratterizzato dai fari sdoppiati a 8, introdotti sulla cabrio e poi proposti su tutte le altre Smart.

Lateralmente, le enormi porte hanno i vetri a giorno, senza cornice, mentre spiccano i passaruota allargati, resi necessari per offrire la giusta aderenza e stabilità anche nella guida veloce. In coda, invece, è evidente la capote in tela, rendendo la vista posteriore l’unica in cui si può notare la presenza del tetto in tela, tristrato di serie. Al posteriore, poi, troviamo il classico taglio verticale con le ruote alle estremità della carrozzeria, il comodo portellone “a ribaltina” e un vano bagagli da 150 litri, aumentabili a 479 litri spostando i sedili anteriori. L’abitacolo, invece, è giocoso e simpatico, con comandi tondi, una piccola plancia centrale dove trovano posto la radio e i comandi del clima, un semplice quadro strumenti analogico con, in cima alla consolle centrale, la possibilità di avere in due simpatici strumenti tondi a sbalzo il contagiri e un orologio analogico.

Con l’arrivo della seconda generazione della Smart cabrio, oltre al cambio di denominazione da “City Cabrio” a “fortwo Cabrio” la nuova W451 segna un netto cambio di passo, diventando più moderna e matura a livello tecnico ed estetico. Più lunga di ben 20 cm, passando da 2,50 a 2,70 metri, la nuova generazione ha un frontale più “adulto”, con fari a L e uno sbalzo anteriore leggermente più pronunciato. Lateralmente, non manca la cellula Tridion, mentre i passaruota sono sempre allargati, ma meno appariscenti della prima generazione, portando in dote una larghezza complessiva maggiorata. In coda, poi, continua a rimanere al suo posto la comoda capote in tela, mentre i fari tornano tondi anche sulla cabrio, formati da un gruppo ottico composto da due elementi circolari per lato.

Anche all’interno, la fortwo accantona l’estrosità della prima generazione, introducendo una plancia più rigorosa e “tedesca”, con una plancia ora rivestita in plastica (prima era in tessuto, anche con colori sgargianti) e una conformazione più tradizionale. Rimangono inedite comunque le radio e i particolari comandi del clima, condensati in mezzo alle due bocchette centrali, mentre il quadro strumenti analogico con il grande tachimetro e i gli strumenti per contagiri e orologio sono rimasti tondi in cima alla plancia. Lo spazio a bordo per i passeggeri è aumentato rispetto al passato, mentre il bagagliaio è passato a 250 litri.

Con la terza serie dei modelli di smart fortwo Cabrio, la W453, l’estetica cambia sia fuori che dentro. Vista la parentela con vetture più “grandi” come la sorellona smart forfour e con la Renault Twingo III, infatti, la fortwo guadagna proporzioni più automobilistiche, adottando per la prima volta un cofano anteriore con uno sbalzo significativo, anche se ancora cortissimo. I fari ora diventano grandi e squadrati, mentre con il restyling del 2020 la classica calandra con il logo Smart al centro ha lasciato il posto ad una mascherina carenata con motivo a nido d’ape, per enfatizzare il passaggio all’elettrificazione. Il posteriore conserva la ribaltina e le proporzioni “da smart”, con il paraurti molto sviluppato in altezza per “nascondere” il motore posteriore, mentre rimane la comoda capote in tela in cima ma compaiono fari più grandi e squadrati, dotati di una firma luminosa futuristica a X dopo il restyling del 2020.

All’interno, invece, l’ultima W453 gode di un aumento di 10 cm della larghezza, diventando molto più spaziosa a livello delle spalle, mentre il bagagliaio arriva a 260 litri. A livello estetico, gli interni della fortwo W453 sono più giocosi e colorati, con la possibilità di avere una finitura in tessuto di diversi colori sulla plancia e sui sedili. Al centro, poi, in un piccolo supporto a sbalzo trova posto la radio, con comodo supporto per il telefono, o il sistema di infotainment da 7 pollici di origine Renault. Per i più esigenti, rimane il contagiri “a sbalzo”, spostato lateralmente rispetto al quadro strumenti, e che sulle versioni EQ diventa lo strumento che indica la percentuale di batteria e la potenza erogata.

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Motori smart fortwo Cabrio

A livello di meccanica e motori, le tre generazioni delle smart fortwo Cabrio condividono alcuni punti fondamentali, anche se l’origine dei motori, le trasmissioni e la potenza cambiano drasticamente. Partendo dalla prima generazione, la W450, scopriamo come l’intera automobile sia stata realizzata da un foglio bianco, utilizzando telai, motori e cambi inediti e sviluppati specificatamente per lei. Alla scocca Tridion, realizzata in acciaio, si imbullonavano i pannelli della carrozzeria in plastica, mentre le sospensioni sono estremamente particolari: all’anteriore, infatti, troviamo un classico schema McPherson ma con balestra trasversale in vetroresina, mentre al posteriore c’è un ponte De Dion, che lascia spazio al motore. Tutte le Smart, infatti, sono dotate di una meccanica “tuttodietro”, con motore e trazione posteriore a sbalzo. Nello specifico, la prima Smart è stata dotata di due motori tre cilindri in linea interamente in lega leggera, sviluppato e costruiti solo per lei dalla Mercedes-Benz.

Disponibile inizialmente con cilindrata di 599 cm3 e poi, dal 2001, con 700 cm3, la potenza di questo moderno tre cilindri turbo a iniezione è compresa tra i 55 CV della versione d’accesso (la variante da 45 CV non era proposta con carrozzeria cabrio) ai 75 CV della Brabus (la Brabus Edition 101 da 101 CV non era disponibile in versione city cabrio), mentre il cambio è sempre un manuale robotizzato chiamato “Softonic” a sei marce. Dal 1999, poi, è stato proposto anche un tre cilindri turbo a gasolio, l’OM660, da 799 cm3 e 41 CV, capace di percorrenze chilometriche da record. Con il lancio della seconda generazione della Smart fortwo Cabrio, viene confermata la cellula Tridion, mentre le sospensioni anteriori McPherson hanno ora delle classiche molle elicoidali. A livello meccanico, invece, i tre cilindri di produzione Mercedes sono sostituiti dai nuovi tre cilindri in linea di origine Mitsubishi da 1.0 litro, disponibile sia in versione aspirata con 61 o 71 CV che turbo, con 84, 98 o 102 CV.

Confermata anche la 0.8 CDI, con il tre cilindri turbodiesel portato a 55 CV. Il cambio, invece, è sempre un manuale robotizzato, ma passa dalle sei marce della prima generazione ad avere 5 rapporti. Con la W451 arriva sul mercato la prima Smart elettrica, la Electric Drive. Dotata di un motore elettrico da 40 CV, diventati poi 72 nel 2013, e di una batteria da 16,5 kWh, entrambi sviluppati dalla allora emergente Tesla, la Electric Drive è stata una delle prime automobili “tradizionali” ad essere proposte anche in versione 100% elettrica. Per la terza generazione, la W453, la meccanica e i motori della smart fortwo Cabrio hanno fatto un altro salto generazionale. Ancora dotata del ponte De Dion al posteriore, la W453 condivide molto con la coeva Renault Twingo e con la “gemella” a quattro porte forfour, sebbene queste non abbiano la classica cellula Tridion ma un telaio più classico.

Sotto il cofano, invece, le versioni termiche rinunciano al motore Diesel, mentre a benzina le scelte sono due: il 1.0 tre cilindri aspirato da 61 o 71 CV e il 900 TCe tre cilindri turbo da 90 CV, entrambi di origine Renault-Nissan. Anche la Brabus adotta un motore 900 tre cilindri turbo, con potenza portata a ben 109 CV. Rivoluzione, invece, per quanto riguarda il cambio: di serie, infatti, sulle varianti 1.0 aspirata e 0.9 Turbo non Brabus troviamo un classico cambio manuale a 5 marce, mentre il cambio automatico è un moderno doppia frizione Renault EDC a 6 marce. Dal 2020, invece, le versioni termiche hanno lasciato spazio alla variante elettrica, dotata di un motore da 82 CV e 160 Nm e alimentato da una batteria da 16,7 kWh, che permette, secondo la Casa, di percorrere 132 km nel ciclo misto WLTP. Questi sono quindi i motori delle smart fortwo Cabrio nelle tre generazioni:

Motori smart fortwo Cabrio

MCC Smart Cabrio/smart City Cabrio/smart Fortwo W450 (1998-2007)

Benzina

  • 600, 0.6 tre cilindri turbo, 55/61/71 CV, cambio manuale robotizzato a 6 marce, trazione posteriore
  • 700, 0.7 tre cilindri turbo, 55/61 CV, cambio manuale robotizzato a 6 marce, trazione posteriore
  • 700 Brabus, 0.7 tre cilindri turbo, 75 CV, cambio manuale robotizzato a 6 marce, traz. posteriore

Diesel

  • 800 cdi, 0.8 tre cilindri turbodiesel, 41 CV, cambio manuale robotizzato a 6 marce, traz. posteriore

Smart Fortwo Cabrio W451 (2007-2014)

Benzina

  • 1.0, 1.0 tre cilindri aspirato, 61/71 CV, cambio manuale robotizzato a 5 marce, trazione posteriore
  • 1.0 Turbo, 1.0 tre cilindri turbo, 84 CV, cambio manuale robotizzato a 5 marce, trazione posteriore
  • 1.0 Brabus, 1.0 tre cilindri turbo, 98/102 CV, cambio manuale robotizzato a 5 marce, traz. posteriore

Diesel

  • 800 CDI, 0.8 tre cilindri turbodiesel, 45/54 CV, cambio manuale robotizzato a 5 marce, traz. posteriore

Elettrica

  • Electric Drive, motore elettrico posteriore, 40 CV, batteria da 16,5 kWh, trazione posteriore
  • Electric Drive 2, motore elettrico posteriore, 74 CV, batteria da 17,6 kWh, trazione posteriore

Smart Fortwo Cabrio W453 (2014-2024)

Benzina

  • 1.0, 1.0 tre cilindri aspirato, 61/71 CV, cambio manuale a 5 m. o aut. doppia friz. a 6 m., traz. post.
  • 0.9 Turbo, 0.9 tre cilindri turbo, 90 CV, cambio man. a 5 m o aut. doppia frizione a 6 m., traz. post.
  • 0.9 Turbo Brabus, 0.9 tre cilindri turbo, 109 CV, cambio aut. doppia frizione a 6 m., traz. posteriore
  • 0.9 Brabus Edition 125, 0.9 tre cilindri turbo, 125 CV, cambio aut. doppia frizione a 6 m., traz. post.

Elettrica

  • EQ fortwo, motore elettrico posteriore, 82 CV, batteria da 16,7 kWh, trazione posteriore

Versioni smart fortwo Cabrio

Arriviamo così alle versioni delle smart fortwo Cabrio, che nella sua carriera ha accolto svariati allestimenti, edizioni limitate e personalizzazioni molto originali. Oltre ai classici allestimenti della scoperta più piccola del mercato, dalla versione base Pure alle più ricche Pulse e Passion, tutte dotate fin dal lancio di capote in tela di serie, in questa sezione vogliamo citare due delle versioni più iconiche della storia del modello tedesco, la Smart Crossblade e la fortwo Brabus Ultimate 125.

La prima è, senza troppi giri di parole, una variante a dir poco folle della smart fortwo, nata nel periodo di massima espansione della Casa tedesca. Nel 2002, infatti, Smart era un marchio emergente in grande crescita, con in arrivo oltre alla piccola City Coupé/Cabrio le sportive Roadster e Roadster Coupé, la compatta forfour e il SUV Formore, modello che però non vide mai la luce visti gli scarsi risultati finanziari del marchio smart e “cancellato nel 2005.

Per farsi notare e segnare con un’auto speciale questo momento così importante, smart lanciò una versione fuori dagli schemi della sua fortwo, la Crossblade. Realizzata sulla piattaforma della City Coupé, la Crossblade è priva di tetto, parabrezza e portiere, con solo queste ultime sostituite da due barre laterali.

Dotata di uno stile ispirato ai Dune Buggy, questa folle Smart è forse la versione “più cabrio” della piccola cittadina, prodotta in 2.000 esemplari tra il marzo 2002 e il dicembre 2003. Facendo un salto avanti di quasi 20 anni, invece, nel 2017 lo storico elaboratore Brabus, che da sempre firma le versioni più sportive della piccola tedesca, ha prodotto in 125 esemplari una fortwo ulteriormente vitaminizzata, con interni interamente rivestiti in pelle, cerchi in lega da 18 pollici, triplo scarico centrale e carrozzeria allargata. Sotto il cofano, invece, il 900 tre cilindri turbo passa da 109 a 125 CV, per un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 9,2 secondi, mezzo secondo meno della Brabus “di serie”). Infine, per celebrare la fine della produzione delle smart termiche la Casa di Hambach ha lanciato nel 2019 le “Final Collector’s Edition”, versioni a tiratura limitatissima (solo 21 esemplari) con verniciatura nera e gialla, quest’ultimo da sempre il colore del marchio Smart.

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