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Skoda citycar

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Skoda citycar: storia, modelli, versioni e motori

Dopo il parziale insuccesso della Volkswagen Lupo, il Gruppo Volkswagen è tornato alla lavagna, deciso a creare la perfetta utilitaria da città, pratica e razionale. Con il lancio della up!, arrivato nel 2011, il Gruppo VAG ha deciso di dare anche ai marchi SEAT e Skoda una citycar. Nascono così le SEAT Mii e Skoda Citigo, sorelle gemelle della piccola compatta tedesca. Per quanto riguarda il marchio Skoda, la Citigo rappresenta una prima volta. “Esclusa” dal progetto Lupo, infatti, nella sua storia la Casa ceca non ha mai costruito una piccola di segmento A, fermandosi prima alla Favorit e poi, dal 1999, alla pratica Fabia come modello più compatto. Leggi di più

Derivata interamente dalle cugine Mii e up!, la Citigo è stata personalizzata dal Centro Stile Skoda adottando alcuni degli stilemi più noti della Casa di Mlada Boleslav, a partire da un frontale che non rinuncia alla classica mascherina a listelli verticali e all’inserto del cofano dove trova posto la freccia del logo Skoda. Più razionale e matura anche all’interno, la Citigo è stata interessata nel 2017 da un restyling, che ha introdotto uno stile più ricercato, interni più curati e un boost nella tecnologia, sia all’interno che all’esterno.

Disponibile con tre alimentazioni e due varianti di carrozzeria, a tre o a cinque porte, la più piccola delle Skoda è stata accantonata nel 2021, dopo l’introduzione solo due anni prima della furba Citigo e-iV, prima elettrica di serie della Casa ceca.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni della citycar Skoda.

Segni particolari delle citycar Skoda

  • Il nome “Citigo” è una parola “portmanteau”, l’unione dei termini inglesi “City” e “Go”, a testimoniare la natura agile e cittadina della piccola della Casa ceca.
  • La versione elettrica della Citigo, la e-iV, è stata la prima automobile a zero emissioni di grande serie prodotta dalla Casa ceca.
  • Al contrario della sorella Volkswagen up!, la Citigo non è mai stata offerta con motorizzazioni turbo, né in versione sportiva vRS.

Modelli Skoda citycar

Skoda ha una storia piuttosto lunga nella produzione di compatte di Segmento B, con i tiepidi successi delle Favorit e Felicia a cavallo dell’acquisizione da parte di Volkswagen del marchio ceco negli anni ’90 e poi la consacrazione con la piccola Fabia, ancora oggi una delle più apprezzate compatte di Segmento B sul mercato.

Nonostante questo, nella storia dei modelli Skoda una citycar è rimasta a lungo una mancanza. Durante lo sviluppo del progetto della precedente Lupo nella seconda metà degli anni ‘90, infatti, per il marchio Skoda era il momento di farsi conoscere come parte del Gruppo Volkswagen, lanciando due modelli che hanno fatto la storia del marchio come la Octavia nel 1996 e la Fabia nel 1999. Il lancio di una versione Skoda della Lupo, quindi, non avrebbe aiutato ad innalzare la percezione del marchio ceco.

Per questo, per vedere la prima citycar Skoda c’è stato bisogno di aspettare fino al 2011, quando complice il lancio di una nuova utilitaria a marchio Volkswagen, la up!, anche Skoda ha potuto adottare il progetto al suo marchio, lanciando la Citigo.

Il nome nasce dall’unione delle parole inglesi “City”, città, e “Go”, il verbo andare, e vuole enfatizzare l’anima cittadina e agile della piccola vettura ceca. A livello estetico, le somiglianze con la up! ma, soprattutto, con la sorella SEAT Mii sono enormi. Lunga 3,56 metri e disponibile sia con carrozzeria a tre porte che in versione a 5 porte, la Citigo ha lo stesso profilo squadrato, le stesse proporzioni e condivide con le altre diverse componenti della carrozzeria. A differenziarsi sono i paraurti, con quello anteriore più spigoloso e dotato della mascherina trapezoidale a listelli verticali, e quello posteriore semplificato rispetto alla Volkswagen.

Come la Mii, poi, la Citigo utilizza un portellone con fascia inferiore in lamiera, lasciando alla sola VW la presenza del portellone posteriore in cristallo. Con il restyling del 2017, a livello estetico sono stati aggiornati i fari, dotati di tecnologia LED per i proiettori diurni, il disegno dei cerchi e la firma luminosa dei fari posteriori, ora più moderna.

Salendo, invece, a bordo, la Citigo si è sempre distinta per avere un approccio più razionale e convenzionale, meno “giovane” e più maturo. La plancia, ad esempio, riprende l’impostazione della cugina up!, ma al posto di avere un inserto in plastica lucida è disponibile con una finitura bicolore della plancia, nera nella parte alta e beige in basso. Questo, unito al volante e allo sfondo del quadro strumenti, identico a quello delle sorelle, rende la Citigo la figlia più matura di questo progetto.

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Per il resto, condivide le stesse caratteristiche delle altre, dal pratico vano portaoggetti davanti alla leva del cambio alla consolle centrale con comandi del clima in alto, radio in basso e supporto per il navigatore optional in alto, così come lo scomodo comando per il finestrino elettrico del passeggero presente solo sulla portiera destra.

Con il restyling del 2017, l’abitacolo è stato svecchiato, introducendo le stesse finiture, lucide o satinate, della up!, e accogliendo un nuovo quadro strumenti derivato da quello della VW Maggiolino, con contagiri e indicatore della benzina più grande. Anche la consolle centrale è stata modernizzata, adottando una radio con un piccolo schermo a colori non touch (dove trova posto la retrocamera) e il nuovo supporto per lo smartphone in sostituzione di quello per il vecchio navigatore. A livello di spazio, la Citigo è identica alle sorelle, ovvero generosa davanti e un po’ stretta dietro, con un bagagliaio sviluppato in altezza che ospita ben 251 litri, che diventano 213 litri per la G-TEC a metano.

Motori Skoda citycar

Passando proprio alla meccanica e ai motori della citycar Skoda, la Citigo è stata proposta fin dal lancio con un solo motore ma declinato sia a benzina che con doppia alimentazione benzina-metano. Realizzata sulla piattaforma NSF (New Small Family), sviluppata ad hoc per il progetto delle tre citycar del Gruppo, e costruita a Bratislava insieme alle sorelle up! e Mii, l’offerta motori della Citigo gira intorno al robusto 1.0 tre cilindri aspirato, costruito proprio negli storici stabilimenti Skoda di Mlada Boleslav, in Repubblica Ceca.

Nella sua versione a benzina, il 1.0 MPI è offerto con due livelli di potenza, 60 e 75 CV. I due motori sono sostanzialmente identici (la coppia massima, infatti, è di 95 Nm per entrambi), e differiscono solo per un limitatore di giri spostato più in alto sulla versione da 75 CV, che eroga la sua potenza massima a circa 6.000 giri contro i 5.000 giri della 1.0 da 60 CV. Il cambio è un manuale a 5 marce, mentre a richiesta si può avere un cambio robotizzato ASG a cinque rapporti.

Ai due 1.0 MPI esclusivamente a benzina, poi, si affianca il 1.0 G-TEC a doppia alimentazione benzina-metano. Il tre cilindri eroga in questo modo 68 CV e 90 Nm, ed è alimentato da un piccolo serbatoio da 10 litri di benzina o da due bombole da 72 litri, circa 12 kg di metano, che consentono un’autonomia a gas dichiarata di 380 km. Per via del piccolo serbatoio di benzina, la Citigo G-TEC è omologata come “monofuel”: questo permette di avere una riduzione del bollo del 75% in molte Regioni, nonché in vantaggi a livello di assicurazione e altri costi fissi.

A completare la gamma motori della citycar Skoda, purtroppo, non sono state le varianti turbo del 1.0 tre cilindri, dedicate esclusivamente alla sorella up!, quanto la versione elettrica. Prima automobile BEV di grande serie prodotta dalla Casa di Mlada Boleslav, la Citigo e-iV è dotata di un motore anteriore da 83 CV e ben 210 Nm, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 36,8 kWh che, nel ciclo misto omologativo WLTP, permette di avere un’autonomia dichiarata di 260 km. Anche le prestazioni, grazie alla generosa coppia, sono quelle più vivaci di tutta la gamma, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 12,5 secondi. Questi sono, quindi, i motori della citycar Skoda Citigo:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio/Autonomia WLTP
1.0 MPI 1.0 tre cilindri aspirato benzina 60 CV Anteriore Manuale a 5 marce o manuale robotizzato a 5 marce
1.0 MPI 1.0 tre cilindri aspirato benzina 75 CV Anteriore Manuale a 5 marce o manuale robotizzato a 5 marce
1.0 G-TEC 1.0 tre cilindri aspirato benzina-metano 68 CV Anteriore Manuale a 5 marce
e-iV Motore elettrico anteriore 83 CV Anteriore 260 km

Versioni e prezzi Skoda citycar

Concludiamo, infine, con le versioni della citycar Skoda e i prezzi della Citigo, offerta tra il 2011 e il 2020 come sorella più abbordabile delle tre piccole del Gruppo VAG. Al lancio, la versione base della Citigo era offerta a 9.260 euro, battendo sia la up! che la Mii in questa “sfida”.

Al lancio, gli allestimenti erano tre: la versione d’accesso Active, l’intermedia Ambition e la top di gamma Elegance, che anche con l’aggiunta delle cinque porte e il 1.0 da 75 CV non superava la soglia dei 12.000 euro. Durante la carriera della Citigo, poi, si sono aggiunte alcune versioni della citycar Skoda, come la sfiziosa Design Edition con tetto, cerchi e specchietti neri, interni con fascia nera, clima manuale, sensori di parcheggio e il pratico supporto orizzontale per il telefono in cima alla piccola consolle centrale.

Con l’arrivo della versione elettrica e-iV, i prezzi della citycar Skoda si sono comprensibilmente alzati, rimanendo comunque ad un livello estremamente competitivo per il mercato delle EV. La Citigo e-iV, caratterizzata dalla mascherina in tinta con la carrozzeria e la dicitura Skoda scritta a tutta larghezza sul piccolo portellone posteriore, partiva da 22.300 euro in allestimento Ambition, con la top di gamma Style proposta a meno di 24.000 euro.

In più, dal 2019 le motorizzazioni termiche sono state accantonate per lasciare spazio alla sola versione elettrica, che già all’epoca era posizionata in maniera molto aggressiva sul mercato dell’auto elettrica. Non più in produzione da qualche anno, oggi per portarsi a casa una Citigo servono almeno 4.000 euro per gli esemplari più chilometrati.

Interessanti le G-TEC a metano, che nonostante le fluttuazioni del costo del gas naturale al distributore offrono grandi margini di risparmio tra rifornimenti e costi di gestione e, per via del disamoramento dal metano, sono proposte a prezzi molto interessanti, a partire da 5.000 euro. Per una delle ultime Citigo termiche, il prezzo può arrivare a circa 10.000 euro, mentre quelle elettriche hanno prezzi davvero interessanti. Gli esemplari del 2020, infatti, si trovano a partire da 12.000 euro.