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SEAT Station Wagon

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SEAT Station Wagon: storia, modelli, versioni e motori

Nella storia della Casa spagnola SEAT, le compatte a due volumi e le utilitarie hanno rappresentato il principale terreno di gioco del marchio di Martorell. Sia nell’era FIAT che in quella Volkswagen, iniziata con la cessione del marchio al Gruppo tedesco nel 1986, alcune station wagon SEAT hanno provato a convincere in patria e all’estero ottenendo risultati contrastanti. La prima familiare con il marchio SEAT sul cofano è stata la 1500 “Familiar”, versione spagnola della FIAT 1500 Familiare e prodotta tra il 1965 e il 1973. Caratterizzata dalla stessa carrozzeria della controparte italiana, la 1500 Familiare, è stata poi affiancata nel 1969 dalla più piccola SEAT 124 Familiar, gemella, com’è facile intuire, della FIAT 124 Familiar. L’ultima station wagon SEAT derivata da un progetto FIAT è stata la 131, prodotta dal 1975 al 1983 con due nomi, prima 5 Puertas (ovvero 5 Porte) e poi, dal 1981, Panorama, riprendendo il nome della variante FIAT. Leggi di più

Con l’addio alla collaborazione con FIAT, iniziata negli anni ’50 e deterioratasi negli anni ’80, l’era italo-spagnola di SEAT è ufficialmente terminata nel 1986, quando il Governo spagnolo ha venduto il marchio SEAT al Gruppo Volkswagen. Il marchio tedesco ha così provveduto a rivedere completamente l’offerta di modelli, prima modificando pesantemente i modelli di origine FIAT presenti in gamma e poi lanciando, dagli anni ’90, modelli con meccanica e tecnologia di origine tedesca.

Dopo la Toledo, la prima SEAT prodotta sotto l’egida Volkswagen dal 1991, prodotta con carrozzeria a cinque porte con portellone posteriore completo di lunotto, è stato necessario aspettare la seconda metà degli anni ’90 per vedere una wagon con l’approdo sul mercato della Cordoba Vario. Dopo un tira e molla con questa tipologia di vetture, poi, SEAT ha lanciato nel 2014 la prima versione familiare della compatta media Leòn, la Sportstourer, confermata anche per la quarta generazione e oggi unica rappresentante delle familiari SEAT.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni delle station wagon SEAT.

Segni particolari delle Station Wagon SEAT

  • Prodotta tra il 2008 e il 2013, la SEAT Exeo ST è una familiare derivata direttamente dall’Audi A4 B7, dalla quale riprende carrozzeria, interni e meccanica.
  • Dal 2020, al fianco della SEAT Leon Sportstourer c’è la Cupra Leon Sportstourer, la controparte più sportiva e aggressiva della familiare spagnola.
  • Prima delle familiari di origine Volkswagen, SEAT ha prodotto con il suo marchio le FIAT 124 e 131 station wagon, rinominandole “Familiar”.

Modelli SEAT Station Wagon

Come detto, nell’epoca-FIAT di SEAT le Station Wagon sono state piuttosto numerose. Dalla prima 1500 Familiar all’ultima 131 Panorama, passando per la più compatta 124 Familiar, quando il marchio spagnolo era disponibile solo in Spagna e in pochi altri mercati erano le station wagon più popolari. Con l’addio alla collaborazione con FIAT e l’arrivo di Volkswagen, il segmento delle Station Wagon è stato inizialmente accantonato. Dopo la prima SEAT realizzata sotto l’egida Volkswagen, la Toledo, infatti, SEAT aspettò qualche anno dal lancio del 1991 della berlina a tre volumi sulla base della Golf, introducendo nel 1996 la SEAT Cordoba Vario. Da quella prima SW, sono stati questi quattro i modelli di station wagon SEAT:

  • SEAT Cordoba Vario
  • SEAT Exeo ST
  • SEAT Ibiza ST
  • SEAT Leon Sportstourer

Dopo il lancio nel 1993 della Cordoba, versione a tre volumi della compatta media Ibiza, SEAT ha lanciato tre anni dopo, nel 1996, due nuove varianti di carrozzeria: la SX a due porte e la Vario, prima Station Wagon SEAT prodotta sotto il controllo di Volkswagen. Disegnata da Giorgetto Giugiaro, la Cordoba Vario condivide il frontale con la seconda serie della Ibiza dalla quale deriva, e con 4,11 metri di lunghezza fa parte a tutti gli effetti del segmento delle station wagon di Segmento B.

In coda, anche la Cordoba Vario adotta una soluzione molto particolare all’epoca per i gruppi ottici posteriori, formati da due fari a sviluppo orizzontale uniti al centro da un prolungamento dei fari stessi, con al centro il logo SEAT. Si tratta di una soluzione che, nel corso degli anni, abbiamo poi visto sulle SEAT di ultima generazione e su moltissimi altri modelli di altre Case. Dotata di un abitacolo piuttosto razionale ma non povero la versione Vario è stata interessata nel 2000 da un restyling ispirato alla cugina Leon, ha un’abitabilità non eccelsa e molto simile a quella della Ibiza e un bagagliaio piuttosto generoso per le dimensioni (390 litri).

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Prodotta fino al 2003, con l’arrivo della seconda generazione della Cordoba SEAT non ha confermato la versione Vario, lasciando così la gamma SEAT priva di modelli station wagon. Per avere un’altra familiare col marchio della Casa spagnola è stato necessario attendere il 2009, anno di debutto della Exeo ST. Il progetto della Exeo è molto interessante, e sulla carta vincente: priva di una vettura di dimensioni più grandi nella sua gamma, SEAT ha attinto a piene mani dal “magazzino” del Gruppo Volkswagen. La Exeo è infatti una versione a marchio SEAT dell’Audi A4 B7, l’apprezzata berlina premium tedesca costruita dalla Casa dei Quattro Anelli tra il 2004 e il 2008.

Oltre al pianale e alla meccanica, la Exeo condivide gran parte della carrozzeria con la A4, nonché l’eccellente qualità costruttiva e lo stile generale. Il frontale e il posteriore sono stati personalizzati, così come le grafiche del quadro strumenti: per il resto, è una vera e propria Audi prodotta con il marchio SEAT a Martorell, nella storica fabbrica della Casa spagnola. Caratterizzata da un’impostazione sportiva, interni di qualità e da dimensioni relativamente compatte (è lunga 4,67 metri), la Exeo offriva anche un bagagliaio da 442 litri, e nonostante i contenuti ottimi non ha ottenuto un grande successo commerciale.

Due anni dopo, nel 2010, SEAT ha raddoppiato il suo impegno nel mondo delle familiari lanciando la Ibiza ST. Erede della Cordoba Vario, come fa intuire il nome è la versione wagon della Ibiza, nello specifico della quarta generazione della compatta spagnola. Lunga 4,23 metri, unisce al dinamico frontale della Ibiza da cui deriva un posteriore molto classico e rassicurante, fin troppo tranquillo per una compatta che, soprattutto nella sua quarta serie, ha puntato tanto sul dinamismo e sull’anima giovanile. Il bagagliaio, invece, è generoso, con una capacità di 430 litri. Dotata di un abitacolo, identico a quello della Ibiza Mk4, fin troppo scuro e razionale, con il restyling del 2012 ha guadagnato un frontale più moderno, interni più tecnologici con il nuovo schermo dell’infotainment e un posteriore con fari più aggressivi. Nuovamente ristilizzata nel 2015, dove ha adottato il sistema di infotainment MIB con Apple CarPlay e Android Auto, la ST è stata prodotta fino al 2017, senza venire sostituita da un nuovo modello.

Così, l’ultima e unica station wagon SEAT ancora a listino è la Leon ST. Dopo due generazioni di assenza, la SportsTourer è arrivata con la terza serie, venendo introdotta sul mercato nel 2015. Il designer Alejandro Mesonero-Romanos è riuscito nella sfida di rendere dinamica e sportiva la versione familiare, adottando un disegno sportivo e ben raccordato all’aggressivo frontale della Leon a cinque porte e “mascherando” i 4,55 metri di lunghezza. Dotata di un abitacolo moderno ma razionale e di un bagagliaio che, con le motorizzazioni benzina o Diesel, arrivava a 587 litri di capacità.

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Nel 2020 è arrivata la quinta serie della Leon, che fin dal lancio è stata proposta in versione Sportstourer. Lunga, in variante familiare, 4,64 metri, con i quasi 10 centimetri di lunghezza riesce ad offrire un bagagliaio molto più generoso, che con le motorizzazioni termiche arriva a ben 620 litri. Per il resto, la quarta Leon ha uno stile molto sportivo e dinamico, con un lungo cofano anteriore e delle proporzioni che le donano un dinamismo superiore alle classiche compatte a trazione anteriore. Al frontale appuntito e caratterizzato da una calandra trapezoidale e da lunghi fari sfuggenti fa da contraltare una coda che, nonostante le dimensioni molto più generose della wagon (rispetto ai 4,37 metri della cinque porte è più lunga di oltre 25 cm), riesce a conservarne le caratteristiche peculiari, come i passaruota allargati, il lunotto inclinato e le belle luci a LED unite da un listello trasversale.

All’interno, la quarta iterazione della Leon ha una plancia piuttosto minimale e semplice, con tanti comandi concentrati nello schermo dell’infotainment MIB al centro della plancia. Se alcuni comandi non sono proprio comodissimi (come i tasti a sfioramento per le luci e la gestione di temperatura del clima e volume), per il resto l’abitacolo della Leon ST è un bel posto dove passare del tempo, con una buona dotazione di spazio sia davanti che al posteriore, del tutto simile a quello della cinque porte.

Motori SEAT Station Wagon

Passando alla meccanica e ai motori delle station wagon SEAT, per quanto riguarda i modelli dell’era moderna della Casa di Martorell troviamo piattaforme, motori e componentistica di origine Volkswagen. L’ingresso nel Gruppo VAG ha permesso a SEAT di avere accesso a schemi meccanici, propulsori e, in generale, a sinergie che hanno innalzato la qualità, reale e percepita, del marchio spagnolo.

Già la prima familiare del nuovo corso SEAT, la piccola Cordoba Vario, aveva fatto incetta di componentistica VW. Sotto la carrozzeria, infatti, troviamo il pianale A03, condiviso con la cugina VW Polo 6N uscita nel 1994, mentre la gamma motori è molto completa sia a benzina che a gasolio. Nella gamma a benzina troviamo tre “classici” del Gruppo VW dell’epoca, tutti quattro cilindri aspirati: il 1.4 8v da 60 CV, il 1.6 8v da 75 CV e il più potente 1.6 da 100 CV, con questi ultimi sostituiti negli anni ’00 dal 1.4 16v da 75 o 100 CV. Fronte Diesel, invece, il motore è sempre il 1.9 quattro cilindri, disponibile sia in versione aspirata SDI da 64 o 68 CV che nella versione più vivace turbobenzina, il TDI da 90 o 110 CV.

Passando, invece, alla Exeo, la gamma motori della station wagon SEAT è del tutto ripresa dalla Audi A4 B7, così come la meccanica e il pianale. Al contrario di pressoché tutte le SEAT prodotte, infatti, la Exeo utilizza il classico schema meccanico delle berline Audi, con motore anteriore longitudinale a sbalzo e trazione anteriore. Per la Exeo, SEAT non ha scelto i più grandi motori a sei e otto cilindri, “fermandosi” ai quattro cilindri benzina e Diesel.

La gamma a benzina è così formata dal 1.6 aspirato da 102 CV, dal 1.8 TSI da 120 CV e dal potente 2.0 TSI comune alla Leon Cupra dell’epoca, in questo caso disponibile con 200 o 211 CV. Il motore Diesel, invece, è il noto 2.0 TDI, proposto con 120, 143 o 170 CV. Il cambio, invece, è manuale a cinque o sei marce di serie, con la possibilità di optare per alcuni motori per l’automatico a variazione continua Multitronic.

Per quanto riguarda la Ibiza ST, invece, torniamo su una piattaforma comune alle piccole del Gruppo VAG, la PQ25. Sempre caratterizzata dalla presenza di motore e trazione anteriore, la Ibiza ST è stata proposta con diversi motori a benzina e Diesel. Al lancio erano disponibili il robusto 1.4 benzina aspirato da 85 CV e il più potente 1.2 TSI da 90 o 105 CV, ai quali si è poi aggiunto dopo il restyling del 2015 il versatile 1.0 tre cilindri, sia aspirato da 75 CV che turbo da 95 CV, mentre alla base al lancio c’era il lento 1.2 tre cilindri aspirato da 60 o 69 CV. Fronte Diesel, invece, al debutto il motore era il 1.6 TDI da 90 o 105 CV, raggiunto poi dal piccolo 1.2 tre cilindri da 75 CV. Con il restyling del 2015, entrambi sono stati sostituiti dal 1.4 TDI tre cilindri turbo proposto con 75, 90 e 105 CV.

Con l’arrivo della Leon di terza generazione, anche le station wagon SEAT hanno adottato la versatile piattaforma modulare Volkswagen MQB, comune a decine di modelli del Gruppo VAG e non.

Per la prima iterazione della Leon Sportstourer, realizzata sulla base della Leon Mk3, sono stati proposti moltissimi motori, sia a benzina che a gasolio e senza dimenticare il metano. Molto apprezzate sono state infatti le 1.4 e 1.5 TGI, versioni a metano rispettivamente con 110 e 130 CV, mentre tra i Diesel a fare la parte del leone è stato il 2.0 TDI, proposto con potenze comprese tra i 150 e i 190 CV. Tra i benzina, invece, la Leon terza serie è stata la prima ad adottare solo motori turbo, con potenze comprese tra i 105 CV del 1.2 TSI ai ben 310 della SEAT Leon Cupra R ST, ultimo “colpo” di Cupra da divisione sportiva di SEAT prima di diventare un marchio a sé stante. Arrivando infatti ai motori della station wagon SEAT attualmente sul mercato, la Leon Sportstourer di quarta generazione è proposta con due marchi differenti.

Per le versioni con potenze superiori ai 150 CV, infatti, la ST “veste” il marchio Cupra, comprese le valide versioni Plug-In Hybrid da oltre 250 CV. Al brand SEAT rimangono, invece, tre motori: il 1.0 tre cilindri turbo benzina TSI da 110 CV e cambio manuale, lo stesso 1.0 turbo in versione Mild Hybrid eTSI con cambio DSG, sempre da 110 CV, e il versatile 2.0 TDI turbodiesel da 150 CV, accoppiato al cambio DSG a 7 rapporti e alla trazione anteriore. Questi sono quindi i motori della station wagon SEAT Leon ST Mk4:

Motori SEAT Station Wagon

Motori SEAT Leon Sportstourer

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.0 TSI 1.0 tre cilindri turbobenzina 110 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.0 eTSI 1.0 tre cilindri turbobenzina Mild Hybrid 110 CV Anteriore Automatico doppia frizione a 7 marce
2.0 TDI 2.0 quattro cilindri turbodiesel 150 CV Anteriore Automatico doppia frizione a 7 marce

Versioni e prezzi SEAT Station Wagon

Arriviamo così alle versioni delle station wagon SEAT e ai prezzi. Sia per quanto riguarda la piccola Cordoba che per la successiva Ibiza, nonché per la Exeo, la Casa di Martorell non ha offerto, nonostante ne avesse la possibilità, una variante sportiva. Se comprendiamo le scelte dietro la non adozione del 4.2 V8 delle Audi S4 ed RS4 sulla Exeo, per la Cordoba Vario e, soprattutto, per la Ibiza ST erano disponbili le varianti sportive delle rispettive versioni non familiari, con la Cordoba SX GTi dotata del 2.0 aspirato da 150 CV della coeva Golf III GTI.

Per la Ibiza, invece, c’era addirittura l’imbarazzo della scelta: se non fosse stato il caso di realizzare una Ibiza ST Cupra, con motore 1.4 TSI Twin-Charged da 180 CV o 1.8 TSI da 192 CV, una variante FR, con motore 1.4 TSI da 150 CV o, ancor meglio, 2.0 TDI da 143 CV, avrebbe potuto offrire spazio e praticità senza rinunciare alle prestazioni. Per una Cupra, invece, si parte da 20.000 euro per una 2.0 TSI 280 CV, mentre una Cupra con trazione integrale il prezzo è di almeno 30.000 euro.

Per quanto riguarda la Exeo, invece, tra le versioni della station wagon SEAT c’era l’allestimento Sport, caratterizzato da paraurti più sportivi, cerchi dedicati e accoppiato ai motori più potenti della gamma, il 2.0 TSI da 211 CV o il 2.0 TDI da 170 CV. Nessuna Exeo, però, è stata realizzata con la mitica trazione integrale quattro né col veloce cambio DSG.

Tutte queste “occasioni mancate” sono state colte con l’arrivo della Leon ST Mk3, la prima ad essere offerta anche in versione Cupra. Al lancio, la Leon Cupra ST aveva lo stesso powertrain delle versioni a due volumi, con motore 2.0 TSI da 280 CV e trazione anteriore. Grazie al passo più lungo, però, SEAT ha puntato sempre di più sulla variante ST, creando così versioni Cupra a trazione integrale dedicate alla Station Wagon. Ne è un’esempio la Leon ST Cupra R, dotata della maggior potenza per una Leon Mk3 (310 CV) e la trazione integrale 4Drive, che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi.

Oggi, quest’anima sportiva è appannaggio del marchio Cupra. Le versioni della station wagon SEAT oggi sul mercato sono infatti più “tranquille”. I tre motori, il 1.0 TSI, 1.0 eTSI e 2.0 TDI sono infatti offerti in tre allestimenti: Style, già molto ricco, Business, dedicato alle flotte, ed FR, con uno stile e un’impostazione dell’assetto più sportiva. Il listino, poi, è molto concorrenziale: i prezzi della station wagon SEAT partono da 27.000 euro per la 1.0 TSI con cambio manuale e allestimento Style, che diventano poco meno di 30.000 euro per la 1.0 eTSI con cambio DSG, mentre la 2.0 TDI da 150 CV con cambio DSG parte da 33.000 euro.

Concludendo con i prezzi delle station wagon SEAT, per portarsi a casa una delle (poche) Cordoba Vario sul mercato possono bastare 1.000 euro, mentre le più in forma possono arrivare a 3.000 euro. La Exeo, invece, ha mantenuto bene il suo valore: nonostante non sia stata un successo commerciale, grazie alla meccanica Audi la familiare ispano-tedesca parte da 4.000 euro con motore 2.0 TDI e più di 200.000 km, mentre gli esemplari meno chilometrati possono arrivare a toccare quota 9.000 euro. Per la Ibiza, invece, si parte dai 3.000 euro per gli esemplari con il piccolo 1.2 TDI e molti chilometri per arrivare ai 9.000 euro delle ultime ST con motore 1.0 TSI turbobenzina.

Lasciamo per ultima l’ottima Leon ST sulla base della terza serie della compatta spagnola, molto gettonata con gli oggi ricercati motori benzina e anche in versione metano. Per una Leon ST TGI si parte da circa 6.000 euro, con il più vivace motore 1.5 servono almeno 12/14.000 euro. I motori a benzina, invece, partono dai 7.000 euro dei 1.2 TSI ai 13.000 euro dei 1.4 e 1.5 TSI.