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SEAT Leon Station Wagon

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SEAT Leon in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto SEAT Leon inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso
Accelerazione (0-100 km/h):4.9 - 13s
Velocità massima:178 - 250 km/h
Emissioni di CO2 (combinato):32 - 164 g CO2/km
Consumo (combinato):1.4 - 7.2 l/100km
Dimensioni:4230 x 1800 x 1420 mm
Porte:3 - 5
Bagagliaio:270 - 1470 Litri
Capacità di traino:481 - 566 kg

SEAT Leon Station Wagon: storia, modelli, versioni e motori

Lanciata nel 1999, la SEAT Leon è stata una delle prime automobili della Casa spagnola ad ottenere un successo trasversale, apprezzata sia da chi cercava un’auto a buon mercato con meccanica di origine Volkswagen, Gruppo del quale la Casa di Martorell fa parte dal 1986, ma anche chi cercava una compatta media dallo stile sportivo (disegnato da Giorgetto Giugiaro), una guida dinamica e ottimi contenuti. Dopo la prima, vendutissima generazione, e la seconda serie, dallo stile più pratico e ispirato alle monovolume, è la terza generazione del 2013 ad introdurre la prima SEAT Leon Station Wagon sul mercato, la ST, a due anni dal lancio della cinque porte, nel 2014. Sia la prima generazione, prodotta tra il 1999 e il 2005, che la seconda, costruita tra il 2005 e il 2013, infatti, hanno lasciato la produzione di una wagon media alle “cugine” Volkswagen e SEAT, che hanno rispettivamente proposto la Golf Variant e la Octavia Wagon. Leggi di più

Modelli alternativi

SEAT, infatti, ha puntato su due modelli differenti derivati dalla Leon: la prima generazione fece da base per la berlina a tre volumi Seat Toledo, mentre la seconda serie fece da piattaforma per la monovolume Seat Altea (e la versione a passo lungo Altea XL) e per la particolarissima Toledo Mk2, modello a metà tra una monovolume e una berlina.

Con la terza SEAT Leon, prodotta tra il 2013 e il 2019, arrivò la seconda Wagon del nuovo corso della Casa di Martorell, preceduta unicamente dalla SEAT Ibiza ST lanciata nel 2010 e una delle ultime station wagon derivata dalle vetture di Segmento B. Prima di lei, infatti, le uniche station wagon della Casa iberica erano state la Cordoba Vario, versione a marchio SEAT della Volkswagen Polo Variant, e la SEAT Exeo, versione a marchio spagnolo della Audi A4 B7 prodotta tra il 2009 e il 2013 e prima a vestire la dicitura ST.

Dopo il successo, quasi inatteso, della prima familiare su base Leon, declinata anche in versione sportiva Cupra, nel 2019 la Casa di Martorell ha lanciato la seconda SEAT Leon Station Wagon della storia, realizzata sulla base della quarta generazione. Disponibile con motori benzina, Diesel e ibridi Plug-In, è la prima ad essere declinata anche con il giovane marchio Cupra, che ha integrato piano piano diverse motorizzazioni, dalle più sportive da oltre 300 CV alle varianti Diesel e Plug-In.

Scopriamo ancora modelli, motori e versioni della SEAT Leon Station Wagon.

Segni particolari delle SEAT Leon Station Wagon

  • La versione Station Wagon della compatta spagnola è arrivata solo con la terza generazione: le due precedenti serie non hanno offerto altre varianti di carrozzeria
  • Sia la prima Leon ST che la successiva generazione sono state offerte in versione ad alte prestazioni, prima in versione Cupra e poi con il nuovo marchio spagnolo, offrendo, rispetto alla versione a cinque porte, la trazione integrale 4Drive
  • La SEAT Leon Cupra ST è stata utilizzata anche nelle competizioni: in Italia era proprio la versione familiare a correre nel Campionato Italiano Turismo TCS

Modelli SEAT Leon Station Wagon

Come anticipato nell’introduzione, il primo dei modelli di SEAT Leon Station Wagon è arrivato nel 2014 con la denominazione ST, ovvero Sports Tourer, diventato poi con la seconda generazione del 2019 Sportstourer, in una parola unica. Partendo proprio dalla prima wagon su base Leon della storia, realizzata sulla base della terza generazione della compatta catalana lanciata nel 2013, scopriamo come il direttore del Centro Stile Alejandro Mesonero-Romanos, autore anche delle successive Cupra e delle Alfa Romeo Tonale e Junior, abbia amalgamato più che bene la coda da familiare con le linee tese e sportive della Leon tradizionale. Rispetto alla versione due volumi, lunga 4,26 metri, la nuova Leon ST è lunga circa 30 cm in più, arrivando a toccare i 4,55 metri, rimanendo quindi piuttosto compatta (nello stesso periodo, per esempio, la Honda Civic di decima generazione era solo 3 cm più corta) e mantenendo la sportività della terza Leon.

Alle linee tese del frontale, del tutto identico alle altre Leon, dotato di una piccola mascherina trapezoidale e dei grandi fari, anche con tecnologia Full LED, si sposa bene il profilo laterale, che rispetto alle altre versioni adotta di serie le barre sul tetto e una linea dei finestrini decisamente più ampia, con una terza luce piuttosto vistosa che porta lo sguardo verso un posteriore massiccio, ma ben integrato con le linee dell’auto. Il montante C molto inclinato aiuta a dare anche alla Wagon il dinamismo della Leon tradizionale, mentre la coda è caratterizzata da dei fari a sviluppo orizzontale più squadrati della Leon “normale”, che si integrano bene con la nervatura che parte dalla portiera posteriore, mentre il grande paraurti posteriore lascia spazio a degli scarichi veri sulle versioni più sportive.

All’interno, invece, la Leon ST è del tutto identica alle versioni a tre e cinque porte, condividendone interamente la plancia e l’impostazione. Realizzata con plastiche di qualità, la Leon ST è caratterizzata da una massiccia consolle centrale, dove trovano posto in alto lo schermo dell’infotainment con schermo fino a 8 pollici con Apple CarPlay e Android Auto sugli esemplari più giovani, circondato dalle bocchette del clima triangolari, mentre in basso ci sono i comandi per il clima e altri comandi rapidi, come quello per le modalità di guida. Le versioni più ricche potevano anche contare su un quadro strumenti digitale, mentre lo spazio è molto simile alle altre Leon per i passeggeri anteriori e posteriori, mentre il bagagliaio ha una capacità di 482 litri.

Con la quarta serie della Leon, arrivata sul mercato nel 2020, anche la Station Wagon è stata conseguentemente rinnovata, introducendo uno stile molto più sinuoso e moderno. Come per la Leon a cinque porte, infatti, la nuova generazione della wagon spagnola ha un frontale molto aggressivo, con una mascherina a nido d’ape di dimensioni contenute che fa il paio con un cofano piuttosto lungo e basso, fari full LED dalla forma più affusolata e un parabrezza arretrato e molto inclinato, per un look anteriore decisamente più affilato. Lateralmente, come per la precedente generazione la familiare ha le barre sul tetto di serie e una linea dei finestrini più paciosa, con una grande terza luce e un montante C molto inclinato. Anche sulla wagon fa la sua comparsa il gruppo ottico unico a LED al posteriore, che regala una grande presenza di notte alla media spagnola, mentre il lunotto piccolo e inclinato è molto simile a quello della cinque porte.

Più lunga di 23 cm rispetto alla Leon a 5 porte, passando da 4,37 a 4,60 metri, il secondo dei modelli di SEAT Leon station wagon affianca allo stile esterno filante e sportivo un abitacolo moderno e spigoloso, dominato da due schermi digitali, entrambi di serie, per quadro strumenti digitale e sistema di infotainment con diagonale fino a 10 pollici, Apple CarPlay e Android Auto wireless, mentre i comandi del clima automatico sono sempre integrati all’interno del display, o nel pannello a sfioramento alla base dello schermo stesso. La qualità è buona (anche se leggermente inferiore alla versione precedente), spicca l’assenza della leva del cambio “fisica” per i modelli con trasmissione automatica mentre lo spazio a bordo è superiore al passato, sia davanti che dietro. Enorme il bagagliaio, che arriva ad offrire ben 620 litri in configurazione a cinque posti (470 per la variante e-Hybrid).

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Motori SEAT Leon Station Wagon

A livello di meccanica e motori, le SEAT Leon Station Wagon di prima e seconda generazione condividono molto, a partire dalla piattaforma. La Leon Mk3, sulla quale la prima ST è basata, è stata infatti una delle prime automobili ad utilizzare la piattaforma modulare MQB, poi vista su decine di modelli del Gruppo Volkswagen, da Audi a Volkswagen. In questo caso, come per le versioni a tre e cinque porte i motori sotto i 150 CV utilizzano una sospensione posteriore a ponte rigido, mentre le varianti più potenti possono contare su un più raffinato schema Multilink a ruote indipendenti, mentre davanti c’è sempre il classico sistema McPherson. A livello di motorizzazioni, sulla SEAT Leon ST sono stati montati, sostanzialmente, tutti i motori a tre e quattro cilindri presenti nel Gruppo Volkswagen di quegli anni, con alcune combinazioni dedicate solo alla familiare, con in più l’interessante variante TGI a metano.

Andando con ordine, i motori a benzina al lancio del modello sono stati il 1.2 TSI d’accesso, un quattro cilindri turbo disponibile con 86, 105 o 110 CV, con questi ultimi disponibili sia con cambio manuale (a 5 marce per la 1.2 TSI da 86 CV, a 6 rapporti per le altre) o, per i modelli più potenti, con il cambio automatico DSG doppia frizione a 7 marce.

Nel 2015, al 1.2 TSI si è affiancato (per poi sostituirlo in toto) il 1.0 TSI tre cilindri turbo da 115 CV, disponibile con cambio manuale a 6 marce o automatico DSG. Per chi cerca qualcosa in più, al lancio c’è il 1.4 TSI, disponibile con 125 o 150 CV, quest’ultima variante con disattivazione di due cilindri durante la marcia e la possibilità di avere il cambio DSG. Nel 2018, il 1.4 TSI è stato sostituito dal nuovo 1.5 TSI, disponibile con 130 o 150 CV e cambio manuale o, per il più potente, 150 CV. La gamma salta poi alle versioni Cupra, dotate del 2.0 TFSI quattro cilindri turbo da 290 CV o 300 CV, con quest’ultima dotata di trazione integrale 4Drive per un’accelerazione 0-100 km/h coperta in soli 4,9 secondi.

Diversi anche i motori Diesel, con il motore d’accesso rappresentato dalla 1.6 TDI da 90, 105 o 110 CV, dotata di cambio manuale a 5 marce o automatico a 7 rapporti, e affiancata anche alla trazione integrale 4Drive. Per chi cerca più prestazioni, è presente il classico 2.0 TDI con 150 o 184 CV, entrambi disponibili sia con cambio manuale che automatico DSG e con trazione anteriore o integrale 4Drive. Infine, questa è la prima Leon ST proposta con motori a metano: al lancio, il propulsore della versione a gas è il 1.4 TGI, con 110 CV, cambio manuale o automatico DSG e serbatoio della benzina da 50 litri. Nel 2018, arriva il nuovo 1.5 TGI, che porta la potenza a 130 CV e il serbatoio della benzina a soli 9 litri, con conseguente aumento della quantità di metano immagazzinabile e la possibilità di essere omologata come “monofuel”, con ingenti vantaggi su bollo e assicurazione.

Con la seconda generazione, la piattaforma MQB diventa MQB EVO, guadagnando una riduzione di peso e un miglioramento nella dinamica di guida e nel comfort, nonché confermando la differenza di sospensioni posteriori a seconda della motorizzazione (ponte torcente per le versioni meno potenti, Multilink per quelle più vivaci). La gamma motori viene da un lato semplificata, con meno propulsori benzina e Diesel, ai quali però si aggiungono le motorizzazioni Mild Hybrid e Plug-In Hybrid. Al contempo, è da segnalare l’ascesa della versione Cupra, che nel 2023 ha accolto non solo le motorizzazioni più potenti con oltre 190 CV, ma anche le varianti Plug-In Hybrid e tutte quelle con 150 CV o superiori.

Al lancio, quindi, la gamma della SEAT Leon ST è formata dal 1.0 TSI da 90 o 110 CV con cambio manuale, mentre in accoppiata al cambio DSG è dotato di modulo Mild Hybrid e si chiama eTSI. Stessa cosa per la 1.5 TSI: disponibile con cambio manuale con 130 e 150 CV, la versione automatica è dotata di modulo Mild Hybrid e proposta con la versione da 150 CV. La Sportstourer è stata proposta con il 2.0 TSI quattro cilindri turbo da 190 CV, cambio DSG e trazione anteriore, mentre per varianti più potenti si deve passare alla variante Cupra, che arriva a 310 CV per la sportiva VZ con trazione integrale 4Drive.

Confermata la versione monofuel a metano, con il motore 1.5 TGI quattro cilindri turbo da 130 CV con cambio manuale o automatico DSG, mentre la proposta a gasolio è formata dal 2.0 quattro cilindri turbodiesel TDI in versione EVO, con 116 CV e cambio manuale o 150 CV e cambio automatico DSG, quest’ultima proposta anche con trazione integrale 4Drive.

Conclude la gamma, infine, la variante ibrida Plug-In, la 1.4 e-Hybrid: il motore a benzina è il 1.4 TSI da 150 CV, affiancato ad un motore elettrico da 115 CV per una potenza di sistema di 204 CV, mentre la batteria agli ioni di litio da 13 kWh permette un’autonomia nel ciclo WLTP di 61 km. Con l’ascesa del modello Cupra, infine, la Leon Sportstourer è rimasta con i motori 1.0 TSI ed eTSi da 110 CV e con il 2.0 TDI da 150 CV con trazione anteriore e cambio DSG, lasciando le altre motorizzazioni alla “sorella” dall’estetica sportiva. Questi sono, quindi, i motori delle SEAT Leon Station Wagon:

Motori SEAT Leon Station Wagon

Motori Leon III ST (2013-2019)

Benzina

  • 1.0 TSI, 1.0 tre cilindri turbo, 110 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico doppia frizione DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 1.2 TSI, 1.2 quattro cilindri turbo, 86/105/110 CV, cambio manuale a 5/6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 1.4 TSI, 1.4 quattro cilindri turbo, 122/125 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
  • 1.4 EcoTSI ACT, 1.4 quattro cilindri turbo, 150 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 1.5 EcoTSI ACT, 1.5 quattro cilindri turbo, 130/150 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 2.0 TSI Cupra, 2.0 quattro cilindri turbo, 290/300 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 2.0 TSI Cupra/Cupra R4Drive, 2.0 quattro cilindri turbo, 300 CV, cambio automatico DSG a 7 marce, trazione integrale

Diesel

  • 1.6 TDI, 1.6 quattro cilindri turbodiesel, 90/105/110/115 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 1.6 TDI 4Drive, 1.6 quattro cilindri turbodiesel, 105/110 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione integrale
  • 2.0 TDI, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 150/184 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 6/7 marce, trazione integrale
  • 2.0 TDI 4Drive, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 150/184 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 6/7 marce, trazione integrale

Metano

  • 1.4 TGI, 1.4 quattro cilindri turbo benzina-metano, 110 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 1.5 TGI, 1.5 quattro cilindri turbo benzina-metano, 130 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • Motori SEAT Leon IV ST (2019-)

Benzina

  • 1.0 TSI, 1.0 tre cilindri turbo, 90/110 CV, cambio manuale a 5/6 marce, trazione anteriore
  • 1.5 TSI, 1.5 quattro cilindri turbo, 130/150 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
  • 2.0 TSI, 2.0 quattro cilindri turbo, 190 CV, cambio automatico doppia frizione DSG a 7 marce, trazione anteriore

Benzina Mild Hybrid

  • 1.0 eTSI, 1.0 tre cilindri turbo, 110 CV, cambio automatico doppia frizione DSG a 7 marce, trazione anteriore
  • 1.5 eTSI, 1.5 quattro cilindri turbo, 130/150 CV, cambio automatico doppia frizione DSG a 7 marce, trazione anteriore

Diesel

  • 2.0 TDI, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 116/150 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione integrale
  • 2.0 TDI 4Drive, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 150CV, cambio automatico doppia frizione DSG a 7 marce, trazione integrale

Metano

  • 1.5 TGI, 1.5 quattro cilindri turbo benzina-metano, 130 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico DSG a 7 marce, trazione anteriore

Plug-In Hybrid

  • 1.4 e-Hybrid, 1.4 quattro cilindri turbo benzina + motore elettrico, 204 CV, cambio automatico DSG a 6 marce, trazione anteriore

Versioni SEAT Leon Station Wagon

Parlando delle versioni delle SEAT Leon Station Wagon, al lancio le varianti disponibili sono state le stesse delle versioni a cinque porte: ad aprire la gamma ci pensa la variante d’accesso Reference, e a seguire troviamo la Business, dedicata alle flotte, la Style e le due top di gamma, la sportiva FR e la ricca Xcellence. Per la prima generazione, però, si aggiungono due versioni durante la carriera, la X-perience e la Cupra.

La prima è sostanzialmente una versione “allroad”, per rimanere in Casa Volkswagen, della Leon ST: troviamo quindi dei passaruota in plastica grezzi, protezioni nei paraurti anteriori e posteriori, assetto rialzato e la presenza della trazione integrale. Le Cupra, invece, sono arrivate quando questo nome non era ancora quello di un brand separato, quanto quello delle sportive di Casa SEAT. Al lancio, la Leon ST Cupra ottenne lo stesso “boost” di potenza visto sulla Leon Cupra a 3 o 5 porte, passando da 280 a 290 CV, mentre pochi mesi dopo è arrivata la Cupra 4Drive, introducendo la stessa meccanica della Volkswagen Golf VII R anche per la Casa di Martorell.

Disponibile unicamente per la variante familiare, la più potente delle versioni della SEAT Leon Station Wagon ha quindi il 2.0 TSI da 300 CV, trazione integrale 4Drive e il cambio automatico DSG, che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi per poi arrivare alla velocità massima di 250 km/h autolimitati. Nel 2019, poco prima di diventare marchio a sé stante, SEAT lanciò una versione a tiratura limitata ad alte prestazioni, la Cupra R. Il motore è sempre il 2.0 TSI da 300 CV, con cambio automatico DSG a 7 marce, trazione integrale 4Drive e 0-100 km/h coperto in soli 4,9 secondi, ben 1,2 secondi meno della equivalente Cupra R a cinque porte.

Rispetto alle altre, compare un kit estetico esclusivo con splitter anteriore, alettone posteriore, minigonne e calotte degli specchietti in fibra di carbonio, con specchietti, logo SEAT e altri dettagli verniciati in color rame. Non mancano poi un terminale di scarico a quattro uscite, un assetto rivisto con camber negativo di 2° sia davanti che dietro, un impianto frenante maggiorato e cerchi in lega da 19 specifici. Per la seconda generazione, invece, la versione X-perience non è stata confermata, mentre le versioni sportive sono confluite sulla Cupra Leon ST, ovvero la versione con marchio Cupra (e un’estetica del tutto simile ma con dettagli leggermente più aggressivi) della familiare spagnola.

Valutazioni sul veicolo per SEAT Leon

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