SEAT Arosa

La piccola spagnola è il primo modello a cui è stato impresso dal capo designer Walter da Silva il tipico carattere sportivo Seat. La Seat Arosa è stata inizialmente prodotta a Wolfsburg, fino al trasferimento della produzione nel 1998 a Martorell, nei pressi di Barcellona, dagli anni '80 stabilimento principale di Seat. La piccola superutilitaria venne prodotta e lanciata sul mercato per La maneggevole utilitaria dotata di trazione anteriore consente buoni risparmi in termini di imposte e di consumi, nata per sostituire l’immortale Seat Marbella che tanto aveva dato in termini di vendita alla casa spagnola, ma rappresentava ormai un modello vetusto e non più al passo con i tempi.

Tornando alla voce consumi questi si aggiravano intorno ai cinque litri per 100 chilometri, dispone di un cambio a cinque marce e necessita in media di 16,8 secondi per raggiungere i 100 km/h. Associato al motore da 1,4 litri con 60 CV viene proposto anche un cambio automatico. Il 2001 rappresentò l’anno del restyling dove venne adottato un nuovo frontale che divenne il nuovo family feeling per la sorella maggiore, Seat Ibiza che venne lanciata l’anno seguente.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Seat Arosa.

Dimensioni Seat Arosa

Le dimensioni della Seat Arosa sono:

• lunghezza 3.55 metri
• larghezza 1,64 metri
• altezza 1,46 metri
• passo 2,32 metri

La Seat Arosa restyling a partire dal 2001 in Italia si è sempre posta come una citycar semplice e divertente con una connotazione unica e sportiva. La Seat Arosa, su cui l’anno dopo è stata costruita la Volkswagen Lupo, è entrata in produzione nel 1997. La versione a 3 porte ha una linea da citycar sportiva e dalla forma più corta rispetto alla cugina Volkswagen Polo dalla quale eredita molto del know how.

Guardando l’ultima versione, tutti almeno una volta non abbiamo potuto far a meno di osservare come il frontale assomigli ad un sorriso. Se uno guarda infatti il muso potrà notare due enormi proiettori dal design curvo che ricordano gli occhi e la griglia inferiore del paraurti che vuole essere una bocca. Il cofano in questo caso risulta avere una linea sportiva, merito anche delle nervature che partono dallo scudetto centrale Seat incastonato tra due griglie più piccola. Lateralmente la Seat Arosa si presenta pulita e semplice, con un effetto bombato appena sotto gli ampi vetri che donano molta luce all’abitacolo, riesce inoltre a stupire la presenza di un secondo vetro con vetri a compasso delle dimensioni pressoché identiche a quello anteriore che prende le sue linee quasi dalla parte posteriore della vettura. La sua linea semplice riesce comunque ad appagare l’occhio, nonostante i cerchi da 14”, che a richiesta potevano essere in lega e da 15 pollici.

Chiude un posteriore anch’esso semplice e molto sportivo dove predomina il lunotto rettangolare con l’inserimento, nella parte bassa del logo Seat che nasconde anche la leva per aprire il portellone. Nella parte laterale si trovano i fanali a sviluppo verticale, che presentano motivi geometrici al loro interno, e che lasciano spazio al portello ampio e lineare al fine di caricare tutto l’occorrente per una gita fuoriporta, senza esagerare. Durante gli anni di produzione la Seat Arosa ha subito alcune modifiche senza mai però perdere la sua connotazione di vettura piccola ed utile alla vita in città per chi non vuole faticare a trovar parcheggio, ma al tempo stesso avendo lo spazio per 4 occupanti ed un bagagliaio piccolo, ma fruibile.

Interni Seat Arosa

Entrando nell’abitacolo della city car di Seat Arosa, si può notare subito che l’abitacolo è dotato di alcuni vani portaoggetti pensati per l’utilizzo quotidiano della vettura. Inoltre, si fanno notare i nuovi rivestimenti presenti anche sulle portiere, di tessuto e plastica che potevano essere anche in pelle. I sedili regolabili in altezza danno una buona visibilità e sono ribaltabili e con connotati sportivi al fine di far sedere gli occupanti posteriori dando a tutti la sensazione di essere su un go-kart. La concretezza e l’affidabilità sono i principali obiettivi di questa vettura, pensata per chi non si interessa delle plastiche di color nero e dei materiali rigidi. 

Si nota invece l’attenzione alla sicurezza, con le cinture di sicurezza regolabili in altezza, non sempre presenti sulle vetture di segmento A. Dal lato infotainment, ad eccezione dell’allestimento base, troviamo la possibilità di alloggiare un’autoradio aftermarket, oppure di serie ve ne è una con lettore CD con subito sotto il portabibite estraibile ed il nome Arosa. Nella parte bassa vi è il comando del clima che vede i tre comandi principali ben in evidenza. Il volante a tre razze risulta essere comodo e delle giuste dimensioni, con dietro un contachilometri che evidenzia le informazioni necessarie a chi si mette alla guida e nulla di più. Gli interni della Seat Arosa sono semplici, ma tutto si trova al suo posto e risulta facile, la nota negativa, come ci si può aspettare da questo tipo di vetture è il bagagliaio a pozzetto che è di soli 130 litri, che diventano 790 litri abbattendo i sedili.

Motori Seat Arosa

I motori della piccola Seat Arosa prevedono alcuni propulsori a benzina ed un diesel che erano offerti a listino ed ereditati dalla sorella maggiore Volkswagen Polo 6n2. Il motore d’ingresso della prima serie era un 1.0 benzina da 49 cavalli ed 85 Nm di coppia che era d’origine Skoda, successivamente, con il restyling venne adottato un motore 1.0 MPI da 50 cavalli ed 86 Nm di coppia. Il passo successivo era il motore 1.4 benzina MPI da 60 cavalli e 116 Nm di coppia, l’unico a poter essere configurato anche con il cambio automatico. Il passo successivo dei motori benzina era sempre un motore da 1.4 litri con 16 valvole e 101 cavalli e 128 Nm di coppia che veniva accoppiato, ad un cambio manuale a 5 rapporti leggermente più corti rispetto a quelli dei motori con meno potenza.

Chiudevano due propulsori diesel che risultavano essere i più parchi nei consumi, stiamo parlando del 1.4 TDI da 75 cavalli e 195 Nm di coppia ed un motore 1.7 SDI già visto su altre vetture del gruppo spagnolo come la Seat Cordoba che era in grado di sviluppare 60 cavalli e 115 Nm di coppia.

L'auto è stata sottoposta anche ai crash test dell'ente europeo EuroNCAP conquistando 4 stelle su 5. Tutti i powertrain venivano ben accoppiati ad una trasmissione manuale a 5 rapporti e dalla trazione anteriore. Fra gli aiuti alla guida il conducente poteva contare su ABS, ESP, i fendinebbia ed i freni a disco posteriori, prodotti molto rari per una vettura così. Altra peculiarità era che i motori della Seat Arosa risultarono essere gli stessi realizzati per la Volkswagen Lupo.

Prezzi Seat Arosa

I prezzi della Seat Arosa risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due. Da ricerche di mercato è emerso che tra i 1.000 e 4.000 euro si può portare a casa una Seat Arosa prime serie e con motore meno potente, mentre sono necessari tra i 2.000 ed i 5.000 euro per le Seat Arosa seconda serie. La Seat Arosa risultava essere venduta in allestimenti e pacchetti differenti, come la Base, Stella e Sport. Tutti questi pacchetti prevedevano una dotazione di tutto rispetto, come ad esempio il clima, i vetri elettrici, l’ABS, l’ESP, il volante regolabile, 4 posti, mentre gli allestimenti più belli vedevano la presenza di predisposizione per la radio, fendinebbia e cerchi in lega specifici per la Seat Arosa.

Modelli molto particolari furono quelli con il tetto apribile o la versione FR, ovvero la più sportiva del marchio spagnolo che venne realizzata in soli 1.000 esemplari per il Bel Paese di cui vennero realizzate 500 nere con il tetto grigio e 500 grigie con il tetto nero. Questa versione adottava badge specifici, interni in pelle di due colori, volante sportivo e scarico con uscita centrale ovale per rendere ancora più accattivante e sportiva l’utilitaria. Le Seat Arosa negli anni potranno risultare le più ricercate ed i cui prezzi stanno salendo notevolmente negli ultimi anni, ci potrebbero essere solo le versioni superaccessoriate e le versioni Sportive ed FR.

Seat Arosa: concorrenti e conclusioni

Le principali concorrenti della Seat Arosa, facente parte del segmento A, sono moltissime e tutte molto agguerrite viste le immatricolazioni che continuano a registrare numeri impressionanti per questo segmento. La regina indiscussa delle citycar è indubbiamente l’italianissima Fiat Panda seguita subito dopo dalla Fiat 500 e dalla Lancia Ypsilon, simili tra loro abbiamo la giapponesina Toyota Aygo e le francesine Citroen C1 e Peugeot 108, poi troviamo un’altra francesina la Renault Twingo, la sorella tedesca Smart forfour, le coreane Kia Picanto, la Hyundai i10, la giapponesina Suzuki Ignis, il trittico delle eredi Volkswagen Up!, Seat Mii e Skoda Citigo. Anche nell’usato la forbice si allarga ancora andando a pesare, tra le innumerevoli offerte e modelli datati come la cugina Volkswagen Lupo, Fiat 600, Fiat Cinquecento, Peugeot 106, l’Opel Corsa C e Karl, la Hyundai Getz, la Suzuki Celerio o le due sorelle Nissan Pixo e Suzuki Alto e Daihatsu Cuore che non vengono più prodotte come Mitsubishi Colt, almeno in Europa.

Da quando è stata lanciata sul mercato nel 1997, la Seat Arosa si è sempre distinta per il suo stile divertente, motori parsimoniosi, la grande possibilità di scelta di motori piccoli e compatti che hanno giovato alla Casa spagnola riuscendo ad ottenere buoni risultati di vendita. Quest’ultimo restyling ha voluto salutare tutti con una linea innovativa e poliedrica che poteva adattarsi a diversi scenari.