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Renault Station Wagon

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Renault Megane Grandour E-Tech 2021 Frontansicht
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Renault Station Wagon: storia, modelli, versioni e motori

Renault si è sempre distinta per la grande varietà di automobili prodotte con il proprio marchio. Fin dai primi passi della Régie, fondata nel 1899, Renault si è cimentata in diverse tipologie di automobili, dalle sportive alle compatte, dalle ammiraglie alle station wagon Renault, arrivando addirittura ad “inventare” dei nuovi segmenti. Se, nel 1984, la prima Espace è stata la capostipite europea delle monovolume, la folle Avantime e la strana ammiraglia-wagon Vel Satis non riuscirono a lanciare dei nuovi trend nel mondo dell’auto come fatto dalla mitica Espace. Capace di distinguersi anche nella produzione di auto sportive, nel mondo delle corse ma anche nel mercato dei mezzi pesanti e dei mezzi agricoli, oggi Renault punta con forza sui SUV e sull’elettrificazione, arrivando ad abbandonare quel mercato delle monovolume che aveva contribuito a lanciare ormai 40 anni fa. Leggi di più

Nell’attuale gamma della Losanga, poi, è rimasta una sola rappresentante delle station wagon Renault: la Mégane Sporter, realizzata sulla quarta generazione della compatta francese e affiancata alla versione 100% elettrica, la Mégane E-Tech Electric. Prima di questa piccola presenza, però, Renault è stata una delle Case più presenti nel mercato delle familiari. Tra gli anni ’00 e ’10, infatti, nella gamma della Casa di Boulogne-Billancourt si sono contate tre station wagon Renault vendute in contemporanea, dalla piccola Clio all’intermedia Mégane fino all’ammiraglia Laguna, alla quale è poi subentrata la Talisman nel 2015.

Già dagli anni ’50, però, ai modelli a motore posteriore si affiancarono due familiari, la Colorale, station wagon ispirata ai modelli americani lanciata nel 1951, e le Frégate Domaine, più pratica, e Manoir, più lussuosa, familiari più compatte e prodotte tra il 1956 e il 1960. Negli ultimi 50 anni, invece, Renault si è concentrata prima sulle berline con portellone posteriore come la Renault 16, e poi sulle monovolume come la Espace, affiancando pochi modelli familiari, ma decisamente apprezzati come la 12 Break e la 21 Nevada. A partire dagli anni ’90, poi, Renault ha puntato su una gamma completa di familiari di diversi dimensioni, oggi rappresentata dalla sola Mégane Sporter IV.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle station wagon Renault.

Segni particolari delle Renault Station Wagon

  • Renault ha proposto, con limitato successo, alcuni modelli delle sue Station Wagon negli Stati Uniti tra gli anni ’70 e ’80 come la 18 Break (nota come Sportwagon in Nord America) o la Medallion (la “nostra” 21 Nevada).
  • Il nome “Sporter”, che ha caratterizzato le familiari Renault negli anni ’10, era esclusivo per l’Italia: negli altri Paesi, sono stati utilizzati altre denominazioni come Estate, GrandTour o Sport Tourer).
  • Lanciata nel 2016, la Mégane Sporter è l’ultima station wagon venduta ufficialmente da Renault, soppiantate ormai dai diversi modelli di SUV proposti dalla Losanga.

Modelli Renault Station Wagon

Come detto in apertura, i primi modelli di station wagon Renault moderni sono datati 1950, con il lancio della Renault Colorale. Dotata di una meccanica più simile ad un veicolo commerciale e di prestazioni molto tranquille, la Colorale nasceva come una robusta vettura pensata soprattutto per l’utilizzo nelle colonie e nelle aree rurali della Francia (da qui il nome Colorale, una crasi delle parole francesi “Coloniale” e “Rurale”).

Dopo oltre 43.000 Colorale prodotte tra il 1950 e il 1957, la Casa di Boulogne-Billancourt ha aggiunto alla sua offerta una wagon più “tradizionale”, le Frégate Domaine e Manoir. La prima è una versione più pratica della berlina Frégate, lanciata nel 1956. La Manoir, invece, rappresenta la variante più lussuosa, lanciata nel 1958. Il vero, primo successo di una familiare Renault arriva nel 1970, con il lancio della Renault 12 Break. Realizzata sulla base della berlina media 12, la Break adottava uno stile più moderno e squadrato, che la rese estremamente pratica e funzionale. La 12 Break è conosciuta per la sua praticità non solo in Francia ma anche in Romania, dove è stata venduta come Dacia 1300 Break fino al 2004. Come detto, poi, negli anni ’80 Renault ha “inventato” il segmento delle monovolume, e allo stesso tempo ha puntato con forza sulle berline “liftback”, ovvero con portellone posteriore integrale, soluzione che rendeva superflue le wagon tradizionali”. Nonostante questo, nel corso degli ultimi 50 anni si sono susseguite diverse familiari della Losanga. Questi sono, quindi, i modelli di station wagon Renault proposti negli ultimi 50 anni:

  • Renault 18 Break
  • Renault 21 Nevada
  • Renault Mégane SW/GrandTour
  • Renault Laguna SW/GrandTour/SporTour
  • Renault Clio SW/Sporter
  • Renault Talisman Sporter
  • Renault Mégane Sporter

Sostituta della 12, la Renault 18 è stata proposta fin dal 1979 a fianco della berlina da cui deriva. Dotata di un grande vano di carico, la 18 Break è stata proposta con diversi nomi a seconda del mercato d’elezione, arrivando anche negli Stati Uniti come Renault Sportswagon e ottenendo un tiepido successo. Visto il successo delle familiari Peugeot e Volvo, Renault puntò maggiormente su questo segmento in crescita, lanciando nel 1987 la Renault 21 Nevada, la più grande vettura prodotta dalla Casa francese. Lunga 4,69 metri e dotata di un passo che può arrivare, a seconda del motore, a 2,81 metri, la 21 unisce stilemi tipici delle auto anni ’80 come la mascherina anteriore carenata e la fascia in plastica grezza che corre per tutto il perimetro della vettura, con una coda caratterizzata da grandi superfici vetrate e da un enorme bagagliaio.

All’epoca, infatti, la 21 Nevada era una delle station wagon più spaziose, con una volumetria interna superata solo dalla monovolume Espace. Completa e piuttosto moderna anche all’interno, la 21 Nevada offriva anche una configurazione a 7 posti, con una panchetta posizionata nel bagagliaio. La 21 Nevada è stata accantonata un anno dopo la versione berlina, adottando il nome “Nevada” per un altro anno fino al 1995, quando è arrivata sul mercato la Laguna familiare. Prodotta in tre generazioni (la prima tra il 1995 e il 2001, la seconda tra il 2001 e il 2007 e la terza tra il 2007 e il 2015), la Laguna è sempre stata caratterizzata da un disegno in linea con il periodo storico in cui è stata prodotta. La prima generazione, piuttosto classica, è stata sostituita dalla più originale seconda serie nel 2002, mentre è la terza generazione, costruita in versione Grand Tour tra il 2008 e il 2015, che oggi è la più popolare e apprezzata sul mercato dell’usato.

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Caratterizzata da un frontale personale, da dimensioni molto generose (la familiare è lunga 4,80 metri, con un passo da ben 2,76 metri) e di un disegno che da un tocco “francese” alla classica familiare, all’interno la Laguna SporTour è caratterizzata da una qualità costruttiva piuttosto buona, un disegno moderno e una dotazione tecnologica che, soprattutto dopo il restyling del 2010, si distingueva dalle rivali coeve. Nonostante il bagagliaio da 508 litri e una meccanica raffinata sulle versioni top di gamma, la Laguna SporTour è stata sostituita nel 2015 dalla sua diretta sostituta, la Talisman Sporter.

Erede della Laguna ma anche delle ammiraglie più grandi del passato come la Vel Satis e la Latitude, non proposta in Italia, la Talisman è stata prodotta fin dal lancio nella sua versione familiare, che adotta il “nuovo” nome delle familiari Renault in Italia, Sporter. Caratterizzata da uno stile più personale, con fari anteriori e posteriori a LED con firma luminosa a C davanti e un raffinato gruppo ottico posteriore, all’interno la Talisman è moderna e realizzata con cura, caratterizzata da un grande schermo dell’infotainment verticale da 8,7 pollici. Stilosa e raffinata, la Talisman Sporter è stata rinfrescata nel 2020 da un restyling che ha aggiunto fari più moderni e interni più tecnologici, lasciando il mercato italiano nel 2022.

Durante la produzione di Laguna di terza generazione prima e Talisman poi, la gamma dei modelli delle station wagon Renault è stata la più completa, offrendo tre modelli: la piccola Clio, l’intermedia Mégane, l’unica ancora in produzione, e le grandi Laguna e Talisman. Partendo, proprio, dalla Clio, dopo due generazioni prive della variante familiare è arrivata la prima Clio Station Wagon, la Clio III GrandTour. Dotata di linee più bombate, con vistose barre sul tetto e un grande bagagliaio da 439 litri, fino al 2013 è stata prodotta con diversi motori, sostituita dalla nuova Clio Sporter.

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Realizzata sulla piattaforma della Clio IV, la Sporter ha uno stile molto più sportivo e armonioso, venendo considerata da molti una delle station wagon di segmento B più riuscite dal punto di vista estetico. Lunga 4,27 metri e dotata di un bagagliaio da 443 litri, condivide con la Clio IV anche un abitacolo tecnologico e piuttosto moderno, con una qualità costruttiva solo discreta. Interessata da un restyling arrivato nel 2016 che ha introdotto nuovi fari a LED anteriori e posteriori con una nuova firma luminosa, la versione Sporter è stata prodotta fino al 2019, senza ricevere una diretta sostituta con la quinta generazione.

Concludiamo, infine, con la Renault Mégane Sporter, l’ultima familiare prodotta dalla Losanga. Fin dalla prima generazione del 1995, la Mégane è stata prodotta per quattro generazioni sempre in versione station wagon, almeno fino alla quinta serie. La Mégane V, la prima elettrica della storia del modello, non è stata confermata in variante Sporter: per questo, alla Mégane E-Tech Electric è stata affiancata dal 2022 alla quarta generazione della compatta media francese. Lanciata nel 2015, l’ultima rappresentante delle Station Wagon Renault ha uno stile ancora moderno e personale nonostante l’età.

Il frontale è dominato dai fari a LED con firma luminosa a C, con una mascherina moderna e pannelli piuttosto muscolosi. Lateralmente, si fa notare il corpo vettura da 4,63 metri, più lunga di quasi 30 cm rispetto alla precedente compatta media, mentre in coda i fari a LED hanno una forma molto riconoscibile a sviluppo verticale. All’interno, l’abitacolo è ispirato a quello della Talisman, con una consolle centrale caratterizzata da un display verticale da circa 9 pollici, con quadro strumenti digitale e una qualità costruttiva di buona qualità. Il bagagliaio, infine, ha una capacità di 504 litri, mentre lo spazio è buono sia davanti che dietro.

Motori Renault Station Wagon

Passando alla meccanica e ai motori delle Station Wagon Renault, negli ultimi 50 anni le familiari della Casa francese hanno adottato diverse motorizzazioni benzina, Diesel e, negli ultimi anni, anche ibride. Partendo dalla 18 Break, è dotata di una meccanica moderna per l’epoca, con motore e trazione anteriore, ma utilizzando un layout con motore longitudinale all’epoca molto comune tra le auto del marchio francese. Disponibile con motori a benzina e Diesel, la 18 Break partiva dal motore 1.4 benzina da 64 CV della versione base ai 125 CV della potente 18 Turbo, capace di arrivare a 190 km/h grazie alla potenza del 1.6 turbo sotto il cofano.

Molto particolare è invece la 21 Nevada: per la sua berlina più grande, la Casa della Losanga ha adottata una meccanica inedita, con motore e trazione anteriore. Il piano della Régie era quello di utilizzare una famiglia di motori di ultima generazione a montaggio trasversale, nota come Fonte, alla base della gamma, mentre per le versioni più potenti era prevista l’adozione degli storici motori Douvrin, montati però tradizionalmente per via longitudinale. Negli anni ’80, però, Renault stava affrontando un momento di crisi economica piuttosto importante, che la costrinse a rinunciare alla progettazione di un cambio per i motori Douvrin per adattarli al montaggio trasversale. Per questo, lo schema meccanico della 21 Nevada cambiava a seconda del propulsore: propulsore anteriore trasversale per i motori alla base della gamma, anteriore longitudinale per le varianti più potenti. Per la variante familiare, la gamma motori della 21 partiva da 2.1 Diesel aspirato da 68 CV per arrivare alla 2.0 benzina da 135 CV, montato sulla 21 Nevada 2.0i 12v.

Con l’arrivo delle Mégane e Laguna, vetture di nuova generazione, la meccanica e i motori delle station wagon Renault si sono progressivamente modernizzati, con l’arrivo soprattutto dei propulsori turbodiesel common-rail dCi che, dal debutto alla fine degli anni ’90, hanno dominato le classifiche di vendita delle familiari Renault. Nonostante l’indole tranquilla e il posizionamento generalista, la più grande Laguna non ha mai rinunciato ad offrire, in accoppiata con la carrozzeria SW, anche motori raffinati. La prima generazione, ad esempio, è stata proposta con il raffinato 3.0 V6 a benzina, ultima evoluzione del famoso V6 PRV sviluppato in collaborazione da Peugeot, Renault e Volvo.

Il 3.0 V6 in versione con testata a 24v è stato poi ulteriormente evoluto per la Laguna di seconda generazione, proposto con 207 CV, mentre per la Laguna III SporTour i motori V6 sono stati ben due: il 3.5 V6 aspirato a benzina da 240 CV di origine Nissan e il 3.0 V6 dCi turbodiesel da 235 CV. Con l’arrivo della Talisman nel 2015, i motori V6 sono stati accantonati, sostituiti da due motori a quattro cilindri ma piuttosto raffinati. Per la gamma a benzina, infatti, troviamo fino al 2018 il 1.6 turbo da 200 CV della Clio RS, sostituito nel 2018 da un più grande 1.8 TCe da 225 CV, derivato dal motore della Mégane RS. Per quanto riguarda i Diesel, invece, al lancio il motore di punta è il 1.6 dCi quattro cilindri biturbo da 160 CV, sostituito nel 2018 da un più convenzionale 2.0 con singolo turbocompressore e potenza fino a 200 CV. Come la precedente Laguna III, poi, la Talisman Sporter è proposta anche con sistema 4Control, che aggiunge le ruote posteriori sterzanti.

Per la piccola Clio, invece, sia per la terza generazione che per la quarta serie sono stati proposti i motori della normale Clio a due volumi, dal piccolo 1.2 quattro cilindri aspirato da 75 CV al più potente 1.2 TCe da 100 CV per la SportTour di terza serie, escludendo le versioni più potenti GT ed RS. Per la Clio IV, invece, solo il 1.6 turbobenzina della RS è stato escluso dalla gamma, proponendo anche il 1.2 TCe da 120 CV della Clio GT con carrozzeria Sporter. Molto gettonati sono stati il 1.5 dCi, il robustissimo quattro cilindri turbodiesel proposto con 75, 90 e 110 CV, e il piccolo 900 TCe tre cilindri turbo da 90 CV, proposto alla base della gamma della familiare in un’inedita versione da 75 CV.

Arrivando all’intermedia Mégane, fin dalla prima generazione ad essere proposte con la carrozzeria SW sono stati i motori più tranquilli della gamma, con la potenza massima per la prima e la seconda serie inferiore ai 140 CV. Con la terza Mégane SporTour, la familiare media ha proposto delle varianti più potenti, come il 2.0 dCi da 165 CV e il 2.0 TCe turbobenzina da 220 CV, versione più rapida sotto la sola RS, proposta in sola carrozzeria Coupé. Concludendo, infine, alla Mégane IV Sporter, la familiare media della Casa francese è realizzata sulla piattaforma modulare CMF-CD, condivisa con altri modelli dell’Alleanza Renault-Nissan. Nella carriera della Sporter, è stata proposti con diversi motori benzina e Diesel, dal 1.2 turbo da 115 CV al piccolo 1.5 Blue dCi da 90, 110 o 115 CV, arrivando al 1.6 turbo da 205 CV della GT.

Nella gamma motori della station wagon Renault, poi, è stato proposto dal 2020 1.6 E-Tech Plug-In Hybrid: sotto il cofano troviamo il 1.6 quattro cilindri aspirato da 91 CV, un motore elettrico da 68 CV e un secondo motore elettrico da circa 20 CV, per una potenza complessiva di 160 CV e, grazie alla batteria da 9,8 kWh, un’autonomia nel ciclo misto WLTP di circa 50 km. Nell’ultima sua iterazione, la Mégane Sporter è proposta con una sola motorizzazione Diesel, il 1.5 quattro cilindri turbodiesel Blue dCi da 116 CV, accoppiato al rapido cambio automatico doppia frizione EDC a 7 marce e la trazione anteriore. Questi sono, quindi, i motori della station wagon Renault proposta a listino:

Motori Renault Station Wagon

Motori Renault Mégane Sporter

Diesel

  • 1.5 Blue dCi EDC, 1.5 quattro cilindri turbodiesel, 116 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, trazione anteriore

Versioni e prezzi Renault Station Wagon

Concludiamo, infine, con le versioni delle station wagon Renault e i prezzi, capaci di posizionare in modo aggressivo le familiari della Losanga durante la loro carriera. Per la 18 Break, ad esempio, sono state prodotte diverse varianti molto interessanti. Se al lancio, la familiare francese è stata proposta in due soli allestimenti, TS e GTS, con l’avanzare della produzione anche la Break è stata proposta con il motore 1.6 turbo da 125 CV, mentre nel 1983 è stata introdotta una versione molto particolare, la 18 Break 4x4, con sistema di trazione integrale realizzato dalla specialista austriaca Steyr-Puch, sia con motore a benzina che Diesel. A livello di prezzi, la station wagon Renault con cui abbiamo aperto la nostra disamina è molto rara in Italia, e anche in Europa si trovano pochissimi esemplari, con prezzi che possono superare i 10.000 euro per una Break 4x4 con trazione integrale.

Simile la questione per la 21 Nevada: sebbene sia stata più venduta della 18, si tratta di un modello molto raro al giorno d’oggi: per questo, se gli esemplari più sfruttati possono partire dai 1.500 euro, una 21 Nevada Turbo può superare i 20.000 euro. Decisamente più reperibile la Laguna, con l’ultima generazione presente in grandi numeri sul mercato dell’usato. Se, infatti, la prima generazione è quasi sparita in Italia, mentre la seconda serie parte da circa 1.000 euro con il 1.9 dCi, la Laguna SporTour di terza generazione parte da meno di 2.000 euro per le versioni con oltre 300.000 km e spinte da uno dei motori Diesel dCi, come il buon 2.0 da 150 CV. Molto appetibile è la Laguna SporTour 4Control con ruote posteriori sterzanti. Per una Laguna SporTour con quattro ruote sterzanti servono almeno 4.000 euro per un esemplare con tanti chilometri e motore 2.0 dCi da 150 CV, mentre una delle ultime Laguna con motore Diesel Euro 6 arrivano a quota 10.000 euro.

Passando alla Talisman, a livello di versioni la station wagon Renault è stata proposta sia in varianti destinate al mondo delle flotte che in allestimenti più ricchi, come l’opulenta Initiale Paris. Per portarsi a casa una Talisman, servono almeno 10.000 euro, con le rare 1.8 turbobenzina da 225 CV che arriva a 22.000 euro. Per quanto riguarda la Clio, invece, se la prima generazione “familiare”, la Clio III, è stata proposta in allestimenti piuttosto razionali e pratici, la Clio IV è stata venduta anche in versione GT, con motore 1.2 turbobenzina da 120 CV, sospensioni ribassate, personalizzazioni estetiche e una diversa taratura di sterzo e freni. Per portarsi a casa una Clio SporTour servono almeno 3.000 euro, mentre la più moderna Sporter parte da circa 4.500 euro per gli esemplari più stanchi, mentre gli esemplari immatricolati nel 2020 arrivano a 14.000 euro.

Concludiamo, infine, con la Mégane. Se la prima serie della familiare media della Régie è ormai piuttosto rara, la seconda e la terza generazione sono proposte a prezzi piuttosto simili: la Mégane II parte da circa 1.500 euro, così come la successiva Mégane III, che parte da 2.000 euro. I modelli turbobenzina, invece, possono arrivare a 9.000 euro, essendo piuttosto rari e, soprattutto con il robusto 1.4 TCe, anche affidabili. Arriviamo, quindi, alla Mégane IV, che oltre al nome Sporter ha adottato un numero maggiore di motori a benzina: sul mercato dell’usato, infatti, parte da 12.000 euro, con il 1.3 TCe da 140 CV che può arrivare a 21.000 euro. Le Diesel, invece, partono da circa 8.000 euro, con l’attuale 1.5 Blue dCi offerta sul listino del nuovo ad un prezzo che parte da poco meno di 30.000 euro per la già dotata Equilibre, con la top di gamma Techno che arriva a 33.000 euro.

Molto interessante, infine, la E-Tech Plug-In: nonostante si tratti di un sistema ibrido ancora moderno, i prezzi sono molto competitivi, con esemplari che partono da 15.000 euro, mentre esemplari km0 che arrivano a 27.000 euro.