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Renault Spider

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Pro

  • Agile e leggera
  • Goduriosa in pista

Contro

  • Priva di qualsiasi comfort
  • Parabrezza solo optional

Renault Spider in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Renault Spider inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Renault Spider: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Nata in un periodo di transizione per la Casa della Losanga, la Renault Spider è la prima creazione del reparto sportivo della Régie, Renault Sport, che nei successivi vent’anni creerà alcune delle migliori vetture sportive in circolazione. Per farsi conoscere e per far “lavorare” il personale Alpine di Dieppe, appena confluito nella neonata Renault Sport, la Casa francese lanciò una sportiva senza fronzoli e senza compromessi, con una linea originale e una meccanica raffinata. Leggi di più

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Disegnata dalla matita di Patrick Le Quément, che disegnò la Twingo e che poi diede lo stile ad alcune delle Renault più amate e odiate degli anni ’90 e ’00 come la Avantime, la Vel Satis o le varie Clio II e III, la Renault Spider era una sportiva a due posti che non venne concepita col parabrezza, aggiunto successivamente per le richieste dei clienti. Già solo questo semplice dettaglio fa capire il progetto Spider, dotata di una meccanica di origine Clio Williams, di un peso ridottissimo e di pressoché nessun comfort. Se contiamo poi che è nata nel 1996, lo stesso anno delle amatissime Lotus Elise e Porsche Boxster, nonostante avesse tantissime potenzialità il progetto Spider non decollò, per poi concludersi nel 1999 dopo poco meno di 2.000 esemplari prodotti.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della Renault Spider.

Dimensioni Renault Spider

Le dimensioni della Renault Spider sono:

  • lunghezza 3,80 metri
  • larghezza 1,83 metri
  • altezza 1,25 metri
  • passo 2,34 metri

A livello estetico, la Renault Spider è una vettura a dir poco unica, con uno stile immediatamente riconoscibile e sorprendente per i tanti che non la conoscono. Realizzata su un telaio sviluppato ad hoc per lei con motore centrale e trazione posteriore, la Spider ha proporzioni e soluzioni estetiche nonché tecniche da vera barchetta, ovvero da sportiva senza tetto o parabrezza sviluppata per l’utilizzo in pista. Il frontale è molto compatto e caratterizzato da enormi fari triangolari, che verranno poi ripresi in una forma più sobria su alcune Renault successive, tra cui l’amatissima Clio Phase II. Il cofano anteriore, non apribile, è poi molto appuntito e sfoggia in posizione molto avanzata e al centro la Losanga Renault, mentre colpiscono le due piccole prese d’aria ovali ai lati della targa verniciate in grigio scuro.

Il colore grigio scuro-antracite è poi ripreso dalla fiancata, con una parte bassa a contrasto rispetto alla parte alta della fiancata, dove trovano posto le portiere e verniciata nel colore della carrozzeria. Nella parte grigia trova posto anche un’enorme presa d’aria per raffreddare il motore, mentre è molto appagante il passaruota bombato che troviamo al posteriore. Lateralmente poi notiamo l’enorme rollbar, indispensabile per l’omologazione stradale nonché per quella agonistica, mentre davanti allo striminzito abitacolo troviamo un parabrezza. Questo era un optional: si, avete capito bene. Di serie e nelle idee dei suoi progettisti, Renault Spider era priva di parabrezza: solo dopo le tante (e comprensibili) richieste dei clienti di avere perlomeno un parabrezza Renault ne sviluppò uno, che però all’atto pratico dimostra di essere un pensiero successivo. Le linee della vettura sono infatti armoniose e molto compatte, con il posteriore che enfatizza ulteriormente l’impostazione bicolore. Il cofano motore, piattissimo e privo di prese d’aria visibili, è nel colore della carrozzeria. La coda, invece, è in argento, e sfoggia quattro fari tondi che fanno tanto auto da corsa anni ’60. Concludendo con le dimensioni di Renault Spider, il bagagliaio non è pervenuto: qui si viaggia leggeri, leggerissimi.

Interni Renault Spider

Anche gli interni di Renault Spider ricordano in tutti i modi che ci si trova su una sportiva senza fronzoli, che punta tanto, anzi tutto sulla leggerezza. Spider però colpisce già prima di salire in auto, con le portiere a forbice di chiara ispirazione Lamborghini che mai ci si sarebbe aspettati su una Renault. Una volta calatisi a bordo, Renault Spider saluta i due passeggeri con un abitacolo a dir poco spartano. Moquette? Sopravvalutata. Climatizzatore? Troppo pesante. Radio? Ti intrattieni con il sound del motore. Un po’ meno comprensibili, però, sono l’assenza di un sistema di riscaldamento, neanche immaginato dai progettisti, e del già citato parabrezza.

Gli interni delle Renault Spider prive di parabrezza sfoggiano infatti al centro della plancia lo specchietto retrovisore centrale, mentre tutte condividono la presenza di un volante senza airbag, di un quadro strumenti con tre soli strumenti: tachimetro centrale, pressione dell’olio e temperatura dell’acqua. E la velocità? Viene riportata dal piccolo schermo monocromatico al centro della plancia ripreso dalla Twingo prima serie. La plancia è realizzata con materiali rigidi e durevoli, mentre la consolle centrale è verniciata nel colore della carrozzeria e ospita, oltre alla cortissima leva del cambio, una placca che ricorda di essere su una Renault Spider, tre tasti senza indicazioni di cosa siano e il tasto delle luci di emergenza. Lo spazio a bordo? Da vera sportiva: sedili stretti ed estremamente contenitivi, posizione di guida bassissima e sensazione di essere parte integrante dell’auto. Poco comoda, quindi, ma molto adrenalinica.

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Motori Renault Spider

A livello di meccanica e motori Renault Spider dimostrò per prima cosa la divisione RS della Régie fosse in grado di fare. A livello telaistico, poi, nonostante sia la prima Renault Sport è anche l’unica (oltre il prototipo per il campionato GT RS01) ad aver beneficiato di un telaio sviluppato interamente da zero. I tecnici ex-Alpine di Dieppe, integrati all’interno di Renault Sport e che con la Spider hanno avuto la prima possibilità di “ripartenza”, hanno creato un telaio interamente in alluminio con una carrozzeria composta da tre pannelli in plastica asportabili molto facilmente, e una meccanica capace di dare soddisfazioni anche in pista.

Non per nulla, infatti, tantissime Spider furono utilizzate in pista, sia nel monomarca Renault Spider che si è corso negli anni ’90, spesso in concomitanza con i weekend di Formula 1, ma anche su strada. Per questo, l’ossessione dei tecnici di Dieppe era la leggerezza. L’assenza di qualsiasi tipo di comfort, del parabrezza e del tetto rigido (sostituito da una tonneau cover sulle versioni prive di parabrezza e da un tetto in tela sulle versioni con parabrezza) riusciva a ridurre il peso a 930 kg in ordine di marcia, che diventavano 965 con il parabrezza. Per la gamma motori invece Renault Spider era dotata del 2.0 F4R quattro cilindri aspirato condiviso con l’amata Clio Williams e con la Mégane Coach 2.0 16v: dotato di 147 CV e 186 Nm e cambio manuale a 5 marce, Spider scatta in da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e arriva a 215 km/h. Infine, le sospensioni sono sofisticate, con doppi triangoli sovrapposti con barra antirollio sia davanti che dietro.

Motori Renault Spider

Benzina

  • 2.0 16v, 2.0 quattro cilindri aspirato, 147 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore

Prezzi Renault Spider

Prodotta in soli 2.000 esemplari, il listino prezzi di Renault Spider non è mai stato esattamente economico, nonostante l’assenza di qualsiasi tipo di comfort. Per portarsi a casa una Spider nel 1996 servivano 65.650.000 di vecchie lire per la versione senza parabrezza e dotata di un semplice frangivento, ovvero 33.905 euro al cambio. Per la Spider con il parabrezza, invece, servivano quasi 2 milioni in più, arrivando a 67.350.000 lire (34.783 euro). Cosa si otteneva con questo esborso? Una vettura da pista senza fronzoli, e senza comfort: nessun servosterzo, riscaldamento, radio, clima o vetri elettrici. Persino il tetto, in tela completo per la versione con parabrezza e tonneau cover per la versione priva di parabrezza, era un optional.

Nonostante Renault avesse già previsto solo 2.000 esemplari della sua Spider, però, il successo fu piuttosto limitato a causa dell’eccessiva riduzione di comfort della vettura. Oggi, però, a oltre 25 anni dal lancio la sportiva francese si prende la sua rivincita, e i prezzi di Renault Spider oggi sono davvero importanti. L’unico esemplare in vendita in Italia al momento in cui scriviamo è offerto a 59.000 euro, mentre in Europa i pochi esemplari oscillano tra i 30.000 euro per esemplari da rivedere ai 60.000 di Spider perfette da mantenere come un’automobile da collezione.

Renault Spider: concorrenti e conclusioni

E sebbene oggi, per molti, la Renault Spider sia solamente una vettura da collezione, la sportiva francese ha ancora tanto da dimostrare. Tra le sue colpe, se così le vogliamo chiamare, c’è l’anno di lancio: nel 1996, le amatissime Lotus Elise e Porsche Boxster rubarono la scena tra le sportive europee, facendo inevitabilmente ombra su tutte le altre automobili lanciate nello stesso anno. In più, in pochi erano disposti a rinunciare anche al tetto, al riscaldamento o persino al parabrezza, dotazioni che la pur estrema Elise offriva di serie. Nonostante la sua estrema spartanità e un motore 2.0 che offriva prestazioni forse leggermente inferiori alle aspettative, Renault Spider è capace di dare tanto, soprattutto in pista.

Agile, veloce e dotata di un motore carismatico e che ama girare in alto, Renault Spider non è una garage queen, una sportiva dal valore collezionistico importante da tenere in garage, ma bensì una due posti da sfruttare nel suo habitat naturale: la pista. Se infatti su strada l’assenza di qualsiasi tipo di comfort diventa un limite, in pista questa sua purezza diventa un’arma a proprio vantaggio. Rispetto a quasi tutte le concorrenti Renault Spider è affilata, agile, reattiva e molto divertente, con delle prestazioni davvero eccellenti tra i cordoli. Se cercate un’auto speciale che sappia divertirvi in pista e che non è la “solita” Lotus, Renault Spider può fare al caso vostro, e in futuro non farà altro che veder crescere il proprio valore. Concludendo con le concorrenti di Renault Spider, le principali sono le altre sportive “dure e pure” come Lotus Elise, Caterham Seven e le altre sportive “leggere” su base Lotus Seven come le Westfield e le Donkervoort. All’epoca, però, tra le due posti sportive c’era anche la più pesante ma più versatile Porsche Boxster.

FAQ

Che automobile è la Renault Spider?
Renault Spider è un’automobile sportiva a due posti estremamente leggera, dotata di un motore 2.0 aspirato di derivazione Clio Williams da 147 CV montato in posizione centrale, trazione posteriore e pochissimi fronzoli, priva persino di servosterzo, riscaldamento e parabrezza.
Che motore monta la Renault Spider?
Renault Spider ospita in posizione centrale il 2.0 quattro cilindri F4R da 147 CV, lo stesso motore che spingeva la Clio Williams e la Mégane Coach 2.0 16v.
Quanto costa la Renault Spider?
Quando era nuova, il prezzo per una Renault Spider completa di parabrezza era di 67.350.000 lire, ovvero poco più di 37.000 euro. Oggi, invece, il valore di una Spider oscilla tra i 30.000 e i 60.000 euro.

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