Pro
- Linea originale
- Dotazione
Contro
- Disponibilità ricambi
- Accessibilità posti dietro
Renault Fuego in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Renault Fuego inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
Ti interessa la Renault Fuego
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Scopriamo insieme dimensioni, interni, prezzi e concorrenti della Renault Fuego.
Dimensioni Renault Fuego
Le dimensioni della Renault Fuego sono:
- lunghezza 4,36 metri
- larghezza 1,69 metri
- altezza 1,32 metri
- passo 2,44 metri
Le dimensioni della Renault Fuego in altezza, come una qualunque auto sportiva che si rispetti, erano piuttosto ridotte ma non troppo con poco più di un metro e 30 centimetri, circa le stesse delle Renault 15 e 17 che andava a sostituire. Mentre larghezza e lunghezza erano divenute più abbondanti, con la larghezza che sfiorava il metro e 70, mentre la lunghezza segnava 4,36 metri un valore in linea con le principali rivali anche se in assoluto non poteva definirsi compatta. La Fuego si differenziava per la speciale aerodinamica, cuneiforme, che naturalmente ha influenzato anche il design, con un CX di circa 0,35.
Infatti la Renault Fuego presentava diverse caratteristiche stilistiche peculiari, tra cui, la banda in plastica di colore nero, che partendo dalla parte più bassa del portello, continuava lungo tutto il fianco dell'auto. La particolarità stilistica rappresentava un aumento dell'effetto aperto che caratterizzava la facciata. Nella Fuego risultavano interessanti anche le soluzioni rappresentate dai paraurti, realizzati in materiale plastico. Nello specifico il paraurti collocato sulla vettura, nella parte anteriore, completava il parafango; la maniglia incavata è invece un retaggio dei già citati modelli 15 e 17. Ma l’elemento che colpiva di più era il grande lunotto a bolla, inoltre per il mercato italiano le frecce laterali avevano la forma della Losanga.
Interni Renault Fuego
Gli interni della Renault Fuego, a opera del designer Lampreia, si caratterizzano per una plancia in cui l'elemento cardine, dove è inserita la console, presenta una parte mediana, in plastica, disponibile in diversi colori. Lo sterzo era tipicamente a due razze, il cruscotto presentava più informazioni quanto più si saliva di allestimento. Per tutte c’era il tachimetro e gli indicatori di carburante e temperatura del liquido di raffreddamento, salendo di gamma si aggiungeva il contagiri e indicatore livello dell’olio. Dal 1981 tutti i modelli avevano di serie la spia della riserva.
Per il resto lo stile è tipicamente quello di una vettura tipicamente dei primi anni 80, con forme squadrate e lineari, quanto a praticità era presente davanti al passeggero anteriore un vano portaoggetti richiudibile, ma anche sopra la plancia era presente un portaoggetti “scavato”. Gli interni della Renault Fuego, nonostante l’indole sportiveggiante, si presentano piuttosto accoglienti per quattro adulti con un sorprendente spazio per la testa, per i sedili anteriori era previsto il poggiatesta ma non dietro. Degno di attenzione anche lo spazio per i bagagli, la capacità minima del baule era di ben 375 litri che abbattendo i sedili posteriori saliva a poco più di 800 litri (814 per la precisione).
Motori Renault Fuego
I motori della Renault Fuego erano al momento del lancio due unità a benzina, quattro cilindri aspirati alimentati a carburatore. L’entry level era il 1.4 della famiglia “Cléon” che erogava 63 CV, con una velocità massima di 158 km/h, mentre l’altro era il 1.7 della famiglia “Type A” che erogava 96 CV capace di spingere la Fuego fino a 180 km/h per la versione con cambio manuale che però scendevano a 173 per quella con trasmissione automatica. Si aggiunse poi un 2.0 da 107 CV, capace di 190 km/h di velocità massima. Il più potente dei propulsori a benzina però arriva nel 1983, parliamo del 1.6 Turbo che erogava 132 CV a 5.500 giri/min e 200 Nm di coppia a 3.000 giri/min, che si traducevano in uno 0-100 in 9,5 secondi e una velocità massima di 193 km/h.
La gamma motori della Renault Fuego prevedeva anche quello che per l’epoca era considerato una eresia, ovvero un propulsore turbo a gasolio. In vendita dal 1982, si trattava di 2.1 che erogava 88 CV a 4.250 giri/min e 185 Nm di coppia erogati a 2.000 giri/min. La casa dichiarava uno 0-100 coperto in 13,2 secondi e una velocità massima di 177 km/h, che per l’epoca era la più alta per una vettura spinta da un motore diesel. Per tutte la trazione era anteriore, il cambio un manuale 4 o 5 rapporti (la quinta era di serie o optional) e si poteva avere anche un automatico a tre rapporti.
Motori Renault Fuego
Benzina
- 1.4 64 CV, cambio manuale, trazione anteriore
- 1.7 96 CV, cambio manuale, trazione anteriore
- 1.7 96 CV, cambio automatico, trazione anteriore
- 2.0 107 CV, cambio manuale, trazione anteriore
- 1.6 Turbo 132 CV, cambio manuale, trazione anteriore
Diesel
- 2.1 88 CV, cambio manuale, trazione anteriore
Prezzi Renault Fuego
Il primo modello di Renault Fuego si presenta sul mercato europeo nel 1980, a cui fanno seguito cinque modelli, l'ultimo distribuito nel 1985. Trovare tra le auto usate una Renault Fuego non è difficile, valutando le occasioni presenti sul mercato dell'usato auto certamente si riuscirà a trovare il mezzo più vicino alle proprie esigenze. I prezzi della Renault Fuego in Italia partivano da 12 milioni di lire al momento del lancio sul mercato, mentre nel 1985 si arrivò a quota 21 milioni del vecchio conio. Oggi in qualità di auto d’epoca si può trovare qualche esemplare in vendita, un buon esemplare si trova fra i 4.000 e i 6.000 euro, anche se una turbo benzina potrebbe valere ben di più.
I prezzi della Renault Fuego erano ripartiti in cinque allestimenti. Partivano dalla base “TL” che prevedeva lunotto termico, fendinebbia posteriore, sedili posteriori abbattibili e ripiegabili, tappezzeria in tessuto. L’allestimento GTL aggiungevano pneumatici più larghi, alzavetro elettrici anteriori, volante regolabile in altezza, poggiatesta anteriori, orologio, copriruota, specchietto retrovisore regolabile elettronicamente lato guida, predisposizione radio, tappezzeria in velluto. GTS e GTL invece prevedevano indicatore livello dell’olio, il servosterzo. Nel 1981 arriva la GTX che prevedeva tergicristallo posteriore, cerchi in lega da 14 pollici, volante in pelle, orologio digitale, vetri oscurati e portabagagli.
Renault Fuego: concorrenti e conclusioni
La Renault Fuego è stata una sportivetta molto particolare già a cominciare dal nome, infatti dagli anni 60 fino a fine anni 80 la casa francese ha usato quasi esclusivamente numeri per i chiamare i suoi modelli (l’altra eccezione era la Espace), infatti inizialmente si doveva chiamare 19. Il design era molto originale, anche se il lunotto a bolla non era una novità assoluta, si pensi alla Porsche 924, ma qui si parla di un altro livello, resta il fatto che la Fuego non passava inosservata. Anche se non particolarmente raffinati, i motori disponibili erano ben spaziati fra di loro in termini di potenza.
La motorizzazione più interessante di tutte era naturalmente la 1.6 Turbo, con tanto di scritte esterne ed interni per caratterizzarla dalle altre, nell’epoca in cui questa parola era strettamente collegata al concetto di prestazione. Di turbo però c’era anche la diesel, anticipando di parecchio i tempi dato che le sportive a gasolio per sdoganarle bisognava aspettare almeno gli anni 2000. La Fuego aveva anche qualche primato, fu una delle prime vetture a montare la chiusura centralizzata a distanza, quello che oggi è il comune telecomando per aprire le portiere. Quanto a vendite è stata un “fuoco di paglia” con un boom iniziale e poi un calando, ma la produzione comunque ha segnato circa 265.000 esemplari. Le concorrenti della Renault Fuego erano la Ford Capri, la Opel Manta, la Lancia Beta coupé e l’Alfa Romeo Alfetta GT.