Porsche 930

Al lancio, nel 1974, la Porsche 930 con motore 3.0 turbo era infatti la vettura tedesca più veloce prodotta in serie, capace di raggiungere i 100 km/h in soli 5,5 secondi. Anche il suo stile era a dir poco iconico, con enormi passaruota indispensabili per fare spazio agli pneumatici maggiorati sia davanti che dietro, allo spoiler a coda di balena e ai paraurti molto più sportivi, mentre alla guida la più potente delle 911 era una vera ribelle, soprannominata Widow-maker, “fabbricatrice di vedove”, per ovvi motivi. Oggetto di culto fin dal lancio quasi 50 anni fa, la Porsche 930 oggi è una 911 da collezione, ricordata come una delle più importanti della storia Porsche.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Porsche 930.

Dimensioni Porsche 930

Le dimensioni della Porsche 930 sono:

• lunghezza 4,29 metri
• larghezza 1,78 metri
• altezza 1,32 metri
• passo 2,27 metri

A livello estetico, la nuova Porsche 930 è semplicemente inconfondibile, dotata delle classiche linee della prima Porsche 911 ma incattivite in una maniera quasi spudorata. Si trovano tutti i dettagli tipici delle 911 del periodo, come i passaruota bombati con i fari semi-incassati, le grandi superfici vetrate, la silhouette da “tutto dietro” che non fa mai dimenticare la posizione del motore: tutto, però, è incattivito, più grande, minaccioso e muscoloso. Il frontale è caratterizzato da un paraurti dotato di uno splitter inferiore, mentre i passaruota sono leggermente allargati per fare spazio alle ruote maggiorate da 205 mm di larghezza.

Lateralmente il profilo è destabilizzato dalla presenza dell’enorme alettone “a coda di balena” che non solo dovrebbe aiutare dal punto di vista aerodinamico, ma anche da quello del raffreddamento: qui infatti si trovano le prese d’aria maggiorate per l’intercooler, il radiatore dedicato al sistema di turbocompressione aggiunto al motore 6 cilindri boxer raffreddato ad aria. Dalla vista laterale però seducono i passaruota larghissimi, che aggiungono 8 cm di larghezza rispetto alla normale 911, e che fanno spazio alle enormi ruote da 235 mm. Lo stile è semplicemente unico, e rimasto pressoché invariato nella carriera di Porsche 930, prodotta tra il 1974 e il 1989. In realtà, nel 1986 Porsche cominciò a proporre un kit ispirato alla Porsche 935 da corsa, priva dei classici passaruota con i fari incassati ma dotati di un muso piatto con fari a scomparsa. Questa particolarissima versione, chiamata in tedesco Flachbau (ovvero “muso piatto”), era disponibile nel programma ordini speciali Sonderwunschprogramm, e cambiava completamente lo stile della vettura. Concludendo con le dimensioni di Porsche 930, il vano di carico era lo stesso delle normali 911, con un vano anteriore dotato di una rispettabile capacità di 200 litri.

Interni Porsche 930

Gli interni di Porsche 930, invece, sono praticamente invariati rispetto alla normale 911 con motore aspirato. Nonostante questo modello, e la 911 “originale” in generale, siano state prodotte con pochissime modifiche dal 1963 fino al 1989, l’abitacolo ha mantenuto un’impostazione talmente razionale e pulita che non ha mai risentito del passare del tempo. Proprio su questa generazione di 911 è infatti nata l’impostazione orizzontale della plancia, che su queste 911 era su due livelli.

La parte superiore in plastica fa da palpebra per tutto il resto della plancia, dove alloggiano oltre al quadro strumenti anche i comandi del clima e quelli della radio tutti in fila, inseriti in una finitura che può essere in plastica o in legno. Dietro il volante a tre o quattro razze dallo stile inconfondibilmente Porsche c’è poi l’iconico quadro strumenti a cinque strumenti circolare, un vanto della Casa di Zuffenhausen che viene ripreso ancora oggi anche dopo l’arrivo dei display digitali. Proprio qui troviamo l’unica differenza tra gli interni di Porsche 930 con quelli di una normale 911, ovvero il manometro del turbo. Per il resto, la qualità è eccelsa, così come la visibilità, il comfort e la facilità di guida, disarmante rispetto alle scomode, faticose e complicate rivali.

Motori Porsche 930

Ed è proprio a livello di meccanica e di motori che Porsche 930 si distingue maggiormente dalle altre 911. L’idea di sviluppare una Porsche turbo per le omologazioni nelle competizioni arrivò dopo i test sulla sovralimentazione dell’incredibile Porsche 917 e dei successivi prototipi per la 24 Ore di Le Mans. Dopo gli ottimi risultati su quelle vetture estreme e sull’avvicinamento di questa tecnologia alla Formula 1, Porsche decise di lanciare una 911 Turbo anche solo per ottenere i 400 esemplari necessari per l’omologazione. Il successo fu però molto più ampio, grazie ad una meccanica da urlo. Il telaio fu irrigidito ma non stravolto, mentre la potenza e il ritardo di risposta del turbo, il mitico turbo lag, dei motori di Porsche 930 rese la versione stradale a dir poco pericolosa.

Già nella prima versione da “soli” 260 CV, infatti, la 930 era in grado di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi, e complici anche le marce lunghissime del cambio a 4 marce (l’unico in grado di sopportare la coppia dei motori turbo) il ritardo di risposta poteva creare problemi molto importanti. La prima Porsche 930, o 911 Turbo, è la 3.0: il motore è lo stesso 3.0 sei cilindri boxer raffreddato ad aria della Carrera RS 3.0, a cui però sono stati aggiunti canne cilindri in Nikasil, un rapporto di compressione di 6,5:1 e un turbo KKK, per una potenza di 260 CV e 329 Nm di coppia. A causa del turbo lag, del passo corto e del motore posteriore, la 930 si fece conoscere come un’auto velocissima ma anche molto difficile da guidare. La situazione non migliorò con la successiva Turbo 3.3, dotata di motore maggiorato nella cilindrata e nella potenza, che arriva a 300 CV e 412 Nm (che diventano 330 CV e 432 Nm nel 1983) con delle prestazioni ancora più alte. Negli ultimi mesi di produzione, infine, Porsche produsse una rarissima 911 Turbo S, prodotta in pochissimi esemplari e dotata di ben 400 CV. Dopo il cambio a 4 marce, infine, solo nel 1988 arrivò un nuovo cambio Getrag a cinque marce, che sarà poi utilizzato dalla successiva 964 Turbo.

Motori Porsche 930

Benzina

• 3.0, 3.0 sei cilindri boxer turbo, 260 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
• 3.3, 3.3 sei cilindri boxer turbo, 300 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
• 3.3, 3.3 sei cilindri boxer turbo, 330 CV, cambio manuale a 4/5 marce, trazione posteriore
• 3.3 Turbo S, 3.3 sei cilindri boxer turbo, 400 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore

Prezzi Porsche 930

Da sempre al top della gamma 911 e considerata una delle Porsche più desiderate sotto le sole hypercar come 959 o Carrera GT, i prezzi della Porsche 930 sono sempre stati molto, molto alti. Basti immaginare che una Porsche 911 2.7, nel 1975, costava circa 13.000.000 di lire, un prezzo decisamente alto ma non così irraggiungibile. La 930, invece, arrivava a quasi 22.000.000 di vecchie lire, un prezzo stellare che la metteva in piena lotta con le Supercar come Lamborghini Countach o Ferrari 512 BB. Le prestazioni erano proprio in linea con quelle incredibili vetture, e la dotazione era ottima: tutte le 911 Turbo erano dotate di radio, clima e sedili in pelle, cose che sulle rivali italiane e inglesi erano ancora lontane.

Con il passare degli anni e la svalutazione delle Porsche 911 “normali”, la Turbo ha sempre mantenuto quotazioni molto più alte delle coeve 911: oggi, questa situazione si ripete anche dopo la bolla che ha fatto alzare enormemente i prezzi della sportiva di Zuffenhausen. I prezzi di Porsche 930 oggi sono infatti altissimi, i più alti tra le 911 “Classic” dopo le introvabili Carrera RS 2.7 e 3.0. Per portarsi a casa una Porsche 930 servono infatti almeno 110.000 euro per le 3.3 da 300 CV, mentre le 3.0 Turbo arrivano anche a superare i 140.000 euro. Le 930 Flachbau a muso piatto originali, infine, possono raggiungere quotazioni fuori di testa, con prezzi che superano i 300.000 euro.

Porsche 930: concorrenti e conclusioni

Per portarsi a casa oggi una Porsche 930, quindi, servono davvero tantissimi soldi, il doppio rispetto ad una 911 Carrera o 3.0 SC, che costano tra i 50 e i 60.000 euro. In più, se avete i soldi per portarvela a casa, serve anche una dote di guida fuori dal comune. La 930 è tra le vetture più difficili da guidare prodotte negli ultimi 50 anni: rispetto alle dirette concorrenti, Porsche 930 con il suo motore turbo ha prestazioni impressionanti e velocissime anche con gli standard odierni, ma tra turbo lag, passo corto, motore posteriore e trasferimenti di carico repentini è un attimo perdere il posteriore e farsi davvero tanto male. Se però si ha la testa e il rispetto che un’auto così merita, alla guida della 911 Turbo si scoprono emozioni incredibili. A causa del turbo lag enorme, appena entra in tiro il turbocompressore KKK la sportiva tedesca sembra molto più veloce dei suoi 5,4 secondi da 0 a 100 km/h, è agile, velocissima ma anche comoda e abitabile come solo una 911 sa essere.

Ha un handling quasi mortale, costa tantissimo e non è facilissima da mantenere a causa del turbo vecchia scuola, ma se avete la possibilità di acquistarla Porsche 930 è una pietra miliare della storia di Zuffenhausen, un’auto che ha dimostrato al mondo cosa Porsche fosse davvero in grado di fare, una widow-maker unica, letale ma affascinante come poche. Concludiamo, come di consueto, con le dirette concorrenti di Porsche 930: la sportiva tedesca fu, a tutti gli effetti, la prima sportiva europea dotata di turbocompressore, e infatti nei suoi 15 anni di carriera le rivali turbo furono pochissime, principalmente la Ferrari 208 Turbo e Turbo GTB e la Lotus Esprit Turbo. Le concorrenti più importanti, però, furono la Ferrari 512 BB, la successiva Testarossa, la Lamborghini Countach, la De Tomaso Pantera, la Maserati Bora e la Aston Martin V8 Vantage.