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 Porsche 911 facelift (2024): geen stekker, wel hybride, nog geen prijzen bekend

Porsche coupé

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 Porsche 911 facelift (2024): geen stekker, wel hybride, nog geen prijzen bekend
Porsche 718 Cayman GT4 RS (2022) statisch, vooraanzicht
porsche 911 carrera gts 315

Porsche coupé: storia, modelli, versioni e motori

Porsche è una delle Case automobilistiche più famose e amate al mondo, nota in tutti gli angoli del globo per la sua produzione di automobili sportive. Sebbene oggi i modelli più popolari siano i SUV come Cayenne e Macan, fin dalla sua fondazione nel 1948 la Casa tedesca fondata da Ferdinand Porsche (creatore, tra le altre, anche del Maggiolino) ha prodotto automobili sportive, a cominciare dalla prima automobile a marchio Porsche, la 356. Disponibile come Roadster e come coupé Porsche, la 356 è in realtà stata prodotta con carrozzeria cabrio nel suo primo esemplare durante l’“esilio” di Porsche e della sua famiglia a Gmund, in Austria, aggiungendo alla gamma di automobili prodotte a mano anche la più sportiva Coupé. La 356 è la prima Porsche della storia, ed è direttamente derivata dal Maggiolino, dall’utilizzo dello stesso layout meccanico, con motore posteriore a sbalzo e trazione posteriore, fino a diverse componenti comuni, dal motore alle sospensioni ai freni. Riveduta e corretta negli anni dalla Porsche, nel frattempo stabilitasi nella sua attuale sede di Zuffenhausen, vicino a Stoccarda, la 356 è stata l’unica coupé Porsche fino al 1963, quando è stata affiancata da quella che, per molti, è la sportiva più famosa del mondo, la 911. Leggi di più

Sviluppata da Ferry Porsche, figlio del fondatore Ferdinand, e da suo figlio Butzi, nipote di Ferdinand, la 911 è diventata immediatamente un successo planetario, rendendo celebre in tutto il mondo la sua formula con motore posteriore sei cilindri boxer, raffreddato ad aria fino al 1997 e, dalla generazione 996, dotata di un più comune raffreddamento ad acqua, la 911 è ancora oggi l’automobile più amata e ricercata della Casa di Zuffenhausen.

Al suo fianco, sono arrivate anche altre coupé Porsche, come la 928, nata nel 1977 come sostituta ideale della 911 ma mai riuscita a “scalzare” la mitica sportiva sei cilindri dal suo posto, così come delle “sorelle minori” susseguitesi negli anni. Alla 912, versione a quattro cilindri della 911, Volkswagen ha prima collaborato con Porsche per la produzione della VW-Porsche 914, sportiva a motore centrale di derivazione Maggiolino, e poi ha prodotto una famiglia di sportive con motore anteriore e trazione e cambio posteriore, quella delle piccole Transaxle, nata dalla 924 del 1975, e proseguito con la 944 del 1982 e la 968 del 1991, prodotta fino al 1995.

Dopo l’addio alla 968, la gamma di coupé Porsche è stata rappresentata dalla sola 911 fino al 2005, quando è arrivata la nuova due porte “d’accesso”, la Cayman. Prodotta in tre generazioni, oggi la Cayman, nota come 718 Cayman dal 2016, è arrivata al capolinea della sua carriera, e verrà sostituita da una inedita variante 100% elettrica. Rimarrà, come sempre, al suo posto la 911, arrivata alla sua ottava generazione, la 992, rinnovata e dotata di nuovi motori ibridi.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle coupé Porsche.

Segni particolari delle coupé Porsche

  • La famiglia delle Porsche 924, 944, 968 e la più grande 928 è nota come “Transaxle”, con motore anteriore longitudinale, trazione posteriore e cambio posizionato sull’asse posteriore, una soluzione molto raffinata e opposta alle 911 dell’epoca, con motore e trazione posteriore.
  • La Porsche 911, nata nel 1693, è una delle sportive più longeve della storia dell’automobile, e non doveva chiamarsi così: il nome originale è stato 901, ma viste le proteste di Peugeot, “proprietaria” dei nomi di vetture con tre cifre e il numero 0 al centro, Porsche si “accontentò” del nome 911 nel 1964 dopo 82 esemplari di 901 prodotte.
  • Oltre alle più famose 911, Porsche ha prodotto tra il 1965 e il 1969 la 912, una 911 con motore quattro cilindri derivato dall’ultima 356 SC, dotazione semplificata e un prezzo più basso della 911 a sei cilindri.

Modelli Porsche coupé

Come anticipato nell’apertura, la storia delle coupé Porsche è iniziata fin dagli albori della Casa di Zuffenhausen, quando nel 1948 Ferdinand Porsche, insieme al figlio Ferry, progettò la 356. Disponibile sia con carrozzeria aperta che in versione coupé, la 356 è stata prodotta con enorme successo fino al 1966, affiancando per alcuni anni la sua diretta sostituta, la mitica 911. Lanciata nel 1963, la 911 è ancora in produzione oggi, e mantiene stabili dei canoni estetici e meccanici che hanno fatto la storia, come il layout a motore e trazione posteriore, la silhouette inconfondibile e l’andamento di fari anteriori e posteriori.

Nel corso degli anni, comunque, si sono affiancate spesso altri modelli di coupé Porsche, nati sia per offrire altre possibilità ai clienti della Casa sia, come nel caso della 928, per sostituire la 911.

Fanno parte della prima famiglia le “baby” Porsche, dotate spesso di motori quattro cilindri, a partire dalla 912, automobile che riprendeva stile e interni della 911 ma adottava, al posto del sei cilindri boxer, un più semplice ed economico quattro cilindri derivato dalla 356. Dopo la VW-Porsche 914, sportiva con motore centrale prodotta insieme alla Casa di Wolfsburg, nel 1975 arrivò la 924, prima Porsche della famiglia delle “Transaxle”. Dotata di una linea a cuneo molto moderna, interni curati e di una meccanica di derivazione VW-Audi, è stata la prima Porsche con motore anteriore, la prima raffreddata ad acqua e la prima a portare al debutto la ricetta diventata poi comune a tutte le altre Porsche, con motore anteriore longitudinale, trazione posteriore e cambio posizionato dietro, insieme al differenziale, secondo lo schema transaxle. A questa famiglia appartengono anche le due eredi della 924, la 944 del 1982 e la 928 del 1991, entrambe evoluzioni della 924 con la quale condividevano la base meccanica e il motore quattro cilindri.

La possibile erede della 911 arrivò invece, nel 1977, nella forma della 928. Dotata di uno schema transaxle derivato dalla più piccola 924, la 928 nasceva per assecondare il desiderio, soprattutto del pubblico americano, di sportive più comode e raffinate, delle gran turismo con grandi motori e prestazioni più “facili”. Dotata di motore V8, di linea a cuneo e degli iconici fari tondi a scomparsa, la 928 non riuscì mai a scalzare la 911, affiancandola fino al 1995. In quell’anno, sia la 928 che la 968 abbandonarono il listino, lasciando a Porsche la sola 911, aggiornata due anni dopo nella rivoluzionaria 996, prima 911 con motore raffreddato ad aria. Dopo ben 20 anni di assenza, nel 2005 è tornata una baby coupé Porsche, la Cayman, arrivata oggi alla sua terza generazione e affiancata all’ottava serie della 911, la 992. Questi sono i modelli di coupé Porsche attualmente in produzione:

  • Porsche 718 Cayman
  • Porsche 911

Partendo dalla più piccola Cayman, dal lancio della terza generazione datato 2016 si chiama 718, in onore dell’omonima auto da corsa del 1957, questa coupé lunga 4,38 metri ha uno stile che riprende alcuni stilemi della 911, come i fari tondeggianti uniti a dei passaruota bombati, ma la posizione dell’abitacolo, la coda in stile fastback e la presenza di due vani di carico, uno anteriore e uno posteriore, non nascondono la presenza di un layout meccanico diverso dalla sorella maggiore. Dotata di una meccanica con motore centrale e trazione posteriore, la 718 ha delle proporzioni più pulite, mentre all’interno riprende gli stilemi della 911 in produzione quando è stata presentata nel 2016.

Porsche 718 Cayman GT4 RS (2022) dashboard

Rispetto all’attuale 911 992, infatti, troviamo ancora una plancia molto analogica, dove spicca il sistema di infotainment PCM 4.0 con schermo touch più grande, ma in basso ci sono comandi fisici per i comandi rapidi del sistema e quelli del climatizzatore, con più indietro la leva del cambio, manuale o automatico. Anche il quadro strumenti è misto analogico-digitale, con il grande contagiri centrale e il tachimetro sulla sinistra affiancati da un display digitale sulla destra. Dotata di due posti secchi, la Cayman è piuttosto pratica grazie ai suoi due vani di carico, per un totale di 334 litri (150 anteriori+184 posteriori), che diventano 261 (125+136 litri) sulla GT4 RS.

Per quanto riguarda, invece, la 911, giunta alla sua ottava generazione, la più iconica di tutti i modelli di coupé Porsche è a dir poco arrivata alla sua piena maturità. Lanciata nel 2018 in sostituzione dell’apprezzata 991, la nuova Porsche 911 992 è cresciuta nelle dimensioni, arrivando a 4,54 metri di lunghezza e una larghezza compresa tra gli 1,85 e gli 1,90 metri a seconda della variante. Lo stile è inconfondibile, con i fari anteriori tondi integrati nei passaruota bombati, il cofano basso e allungato, l’abitacolo arretrato e la coda massiccia, che nasconde il motore posteriore sei cilindri boxer nascosto sotto le griglie di raffreddamento e un look molto più moderno che in passato, tra la barra luminosa a LED a tutta larghezza e il disegno più aggressivo del posteriore.

Porsche 911 992.5 interior

Salendo a bordo, la nuova 992 è molto più moderna e tecnologica che in passato, adottando un nuovo display del sistema di infotainment PCM da 10,9 pollici, pochi comandi fisici e, sulle versioni automatiche, un piccolo selettore shift-by-wire al centro del tunnel centrale rialzato. Anche il quadro strumenti è stato “digitalizzato”: se la 992.1, la versione pre-restyling di metà carriera, ha conservato il tachimetro analogico al centro, la 992.2 presentata nel 2024 ha adottato un pannello digitale completo, dove anche il contagiri non è più analogico. Lo spazio rimane ottimo davanti, così come la qualità costruttiva, mentre i sedili posteriori sono dei veri e propri strapuntini da usare per brevissime tratte. Meglio utilizzare la panca ribaltata come ulteriore vano di carico, capace di aggiungere ben 264 litri al bagagliaio da 132 litri anteriore.

Motori Porsche coupé

A livello di meccanica e motori, le coupé Porsche sono piuttosto diverse, ma con alcuni punti di contatto. Il primo tratto in comune è, ovviamente, l’adozione di soli motori boxer con cilindri orizzontali, firma della Casa di Zuffenhausen fin dal 1948. Per la 718, poi, alcune componenti sono derivate dalla più grande 911 (anche se si tratta della precedente generazione, la 991), mentre la posizione del motore è “tutto suo”: anche la terza generazione della Cayman, con codice di progetto 982, è dotata di motore centrale e trazione esclusivamente posteriore. Per questa terza iterazione, però, Porsche ha scelto di abbandonare il sei cilindri boxer aspirato, adottando un nuovo motore, sempre boxer, ma a quattro cilindri e sovralimentato con un turbocompressore. La 718 Cayman d’accesso è dotata di un 2.0 litri da 300 CV, comune anche alla Cayman T, e disponibile con cambio manuale a sei marce o automatico doppia frizione PDK a sette marce. Le Cayman S e GTS, invece, adottano un più grande 2.5 litri, con potenze rispettivamente di 350 e 365 CV.

Non troppo apprezzati dal grande pubblico, soprattutto sulla più sportiva GTS, nel 2020 la GTS ha abbandonato il 2.5 turbo per accogliere il 4.0 sei cilindri boxer aspirato da 400 CV, derivato dal motore della più potente 718 Cayman GT4. Quest’ultima è la versione sportiva della piccola coupé Porsche, dotata di sospensioni anteriori e freni derivati dalla 911 GT3, ammortizzatori adattivi, alettone posteriore e una caratterizzazione estetica più sportiva. Il 4.0 sei cilindri aspirato, invece, è derivato dal 3.0 biturbo della 992, ed è capace sulla GT4 di 420 CV, proposto con cambio manuale a 6 marce o PDK a sette rapporti.

Negli ultimi mesi di produzione, invece, l’unica versione disponibile sulla 718 Cayman è la potentissima GT4 RS, canto del cigno delle Cayman termiche. Prima Cayman a ricevere il “trattamento” RS, la GT4 RS è dotata dello stesso 4.0 sei cilindri boxer aspirato della 911 GT3 992, dotato in questo caso di 500 CV e limitatore a 9.000 giri. Capace di scattare da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi, ha un carico aerodinamico del 25% superiore alla già estrema GT4, grazie anche all’alettone “rovesciato” derivato dalla 911 GT3 RS.

Per quanto riguarda proprio i motori della coupé Porsche, con l’arrivo della nuova 992.2, il restyling di metà carriera canonico della mitica “Novecentoundici”, c’è ancora da attendere per le varianti più estreme. Con la 992.1, ad esempio, abbiamo visto l’incredibile Dakar, con assetto rialzato, trazione integrale e protezioni da fuoristrada, o le potentissime Turbo e Turbo S, con potenze che arrivano a toccare i 650 CV, senza dimenticare le emozionali GT3 e GT3 RS, uniche 992 dotate di motore aspirato e con potenze rispettivamente di 510 e 525 CV.

Dotata di una piattaforma rinnovata e di un motore sempre meno “a sbalzo” e più spostato verso il centro (ma ancora posteriore), la nuova 911 992.2 adotta, per la versione d’accesso Carrera, il medesimo 3.0 sei cilindri boxer biturbo della precedente, portato a 394 CV, e con cambio automatico PDK a 8 rapporti di serie. Grazie all’eccellente cambio PDK, nonostante la sola trazione posteriore può scattare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi, arrivando a 294 km/h.

In attesa delle varianti più potenti, nella gamma motori della coupé Porsche c’è spazio per un debutto storico, quello del primo powertrain elettrificato della storia della 911. La prima 911 elettrificata è la GTS T-Hybrid, dotata di un sistema ibrido molto particolare, che per dimensione di motore elettrico e batteria è più simile ad un sistema Full Hybrid, ma come funzionamento è paragonabile ad un Mild Hybrid ad alte prestazioni. In coda troviamo infatti un nuovo 3.6 litri sei cilindri boxer biturbo, dalla cilindrata maggiorata ma più basso e più leggero, con 385 CV e un’alimentazione già in regola con le nuove limitazioni Euro 7.

Insieme a lui, inserito all’interno del cambio PDK a 8 marce, c’è un motore elettrico da 51 CV, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 1,9 kWh. Il risultato è un sistema ibrido dal peso di soli 50 kg, che permette alla 911 T-Hybrid di arrivare a 541 CV e di avere prestazioni eccellenti. Se, infatti, i consumi sono del tutto paragonabili alla precedente Carrera GTS (9,5 km/l nel ciclo misto WLTP), l’accelerazione 0-100 km/h è coperta in soli 3,0 secondi con il pacchetto Sport Chrono, sia in versione Carrera GTS T-Hybrid con sola trazione posteriore che in quella Carrera 4 GTS con trazione integrale. Questi sono quindi i motori delle coupé Porsche:

Motori Porsche coupé

Motori Porsche 718 Cayman

Benzina

  • 718 Cayman, 2.0 quattro cilindri boxer turbo, 300 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. doppia friz. a 7 marce, traz. posteriore
  • 718 Cayman T, 2.0 quattro cilindri boxer turbo, 300 CV, cambio automatico doppia friz. a 7 m., traz. post.
  • 718 Cayman S, 2.5 quattro cilindri boxer turbo, 350 CV, cambio manuale a 6 m. o aut. doppia fiz. a 7 m. traz. posteriore
  • 718 Cayman GTS, 2.5 quattro cilindri boxer turbo, 365 CV, cambio man. a 6 m. o aut. doppia friz. a 7 m., traz. posteriore
  • 718 Cayman GTS 4.0, 4.0 sei cilindri boxer aspirato, 400 CV, c. man. a 6 m. o aut. doppia friz. a 7 m., traz. posteriore
  • 718 Cayman GT4, 4.0 sei cilindri boxer aspirato, 420 CV, c. man. a 6 m. o aut. doppia friz. a 7 m., traz. posteriore
  • 718 Cayman GT4 RS, 4.0 sei cilindri boxer aspirato, 500 CV, cambio aut. doppia friz. a 7 m., traz. posteriore

Motori Porsche 911

Benzina

  • Carrera, 3.0 sei cilindri boxer biturbo, 394 CV, cambio automatico doppia frizione a 8 marce, traz. posteriore

Benzina Hybrid

  • Carrera GTS T-Hybrid, 3.6 sei cilindri boxer biturbo + mot. el., 541 CV, cambio automatico doppia frizione a 8 marce, traz. posteriore
  • Carrera 4 GTS T-Hybrid, 3.6 sei cilindri boxer biturbo + mot. el., 541 CV, cambio automatico doppia friz. a 8 marce, traz. integrale

Versioni e prezzi Porsche coupé

Arriviamo così alle versioni delle coupé Porsche e ai prezzi. Per discutere di entrambi ci vorrebbero due capitoli a parte, tante sono state le varianti delle proprie automobili sportive prodotte dalla Casa di Zuffenhausen. Andando a restringere il campo alle due protagoniste di oggi, la 718 Cayman e la 991 992, per la più piccola delle coupé Porsche le versioni proposte sul mercato dall’azienda tedesca sono sostanzialmente quelle di cui abbiamo parlato nella sezione dedicata ai motori.

Oltre ai vari livelli di potenza, infatti, l’unica variazione sul tema è stata la Cayman T, una declinazione più spartana e retrò della Cayman. Dotata di maniglie interne sostituite da fettucce in tessuto, sedili in tessuto e una dotazione meno completa, la Cayman T punta a ridurre il peso, ma senza rinunciare alla velocità del cambio PDK, di serie sulla Cayman T. Le più amate e ricercate sono, ovviamente le Cayman GT4 e GT4 RS, che con i loro motori aspirati e il rumore quasi assordante all’interno dell’abitacolo (soprattutto per la GT4 RS, alleggerita anche di rivestimenti e soluzioni fonoassorbenti in nome della riduzione del peso) sono tra le Porsche più amate in assoluto. Per la più compatta delle coupé Porsche, i prezzi sul mercato del nuovo andavano dai 67.000 euro della Cayman base con motore 2.0 ai 107.000 euro della GT4. L’attuale GT4 RS, invece, ha un prezzo paragonabile alla sorella maggiore 911, con un listino che parte da oltre 160.000 euro.

Per quanto riguarda, invece, la 911, nel corso della sua sessantennale storia ci sono state decine e decine di modelli, versioni speciali, allestimenti dedicati e varianti meccaniche differenti. Ce ne sono state così tante che esistono libri dedicati alla sola storia della 911, con dettagli su ogni singola generazione e su tutte le versioni della coupé Porsche prodotta. Senza avere l’ambizione di creare un libro dedicato alla 992, possiamo sicuramente ricordare alcune delle varianti più memorabili dell’attuale generazione, dalla già citata Dakar alla Sport Classic, versione realizzata sulla base della 911 Turbo con motore 3.7 ma depotenziato a 550 CV e dotata di cambio manuale a 6 marce. Non possiamo poi dimenticare le potentissime Turbo e Turbo S, con quest’ultima che grazie ai suoi 650 CV e alla trazione integrale riesce a coprire l’accelerazione 0-100 km/h in soli 2,7 secondi, né tantomeno le GT3 e le sue derivate.

Sulla base delle GT con motore 4.0 aspirato, infatti, sono state create prima la GT3 “base” da 510 CV e la versione più elegante, la GT3 Touring, priva di alettone posteriore e del bodykit aggressivo ma con tutte le prestazioni della versione più sportiva, e poi la GT3 RS. Dotata del 4.0 boxer portato a 525 CV con linea rossa oltre quota 9.000 giri, la GT3 RS è dotata di sistema DRS e, come per la GT3, di sospensioni anteriori a doppi quadrilateri, abbandonando lo “storico” sistema McPherson. Sulla base della GT3 RS, infine, nel 2023 Porsche ha prodotto la 911 S/T, dotata del cambio manuale a 6 marce e di uno stile più retrò ed elegante. Per quanto riguarda i prezzi della coupé Porsche, infine, la 911 pre-restyling aveva un listino compreso tra i 127.000 euro della Carrera “2” a trazione posteriore e gli oltre 315.000 euro della S/T con cambio manuale.

Oggi, la rinnovata Carrera 992.2 parte da circa 134.000 euro, con la GTS T-Hybrid che invece parte da ben 177.000 euro per la versione a trazione posteriore e 186.000 per la Carrera 4 GTS T-Hybrid.