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Pontiac Fiero

Pro

  • Stile interno ed esterno personale
  • Ottimo rapporto guidabilità-consumi

Contro

  • Motore 2.5 troppo lento
  • Tanti esemplari andati “a fuoco”

Pontiac Fiero: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Alle nostre latitudini, la Pontiac Fiero è famosa per tre cose: per essere comparsa nel nono capitolo del mitico franchising Fast&Furious, per essere l’amatissima macchina di Marshall Eriksen in How I Met Your Mother e per essere la base designata e più economica per le repliche artigianali delle Supercar italiane e non solo. Ma dietro ad una versione dotata di razzo usata in Fast 9 e la vettura con incastrata la cassetta di “I’m gonna be (500 Miles)” dei Proclaimers, c’è dietro un’automobile che, nel 1983, voleva rivoluzionare Pontiac, General Motors e l’automobilismo americano. Leggi di più

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Da sempre, infatti, le vetture americane erano considerate pesanti, lente, poco agili, noiose e soprattutto antiquate. Il marchio Pontiac, poi, dopo essere stato legato alle Muscle Car con la Trans Am era ormai un marchio quasi fallito, con la nomea di “Casa di auto per anziani” negli States. Per questo, General Motors (proprietaria del marchio Pontiac) scelse di creare una rivale delle piccole spider che andavano forte in quel periodo, come la nostra FIAT X1/9, dotata di nuove tecnologie. Telaio monoscocca con carrozzeria in materiali compositi, il primato di prima automobile americana di grande serie con motore centrale, uno stile originale e esotico e dei motori più efficienti che potenti rendevano Pontiac Fiero una sportiva… parca nei consumi, leggera e usabile tutti i giorni. I clienti, però, si aspettavano una spinta decisamente maggiore e magari un V8, e nonostante i pregi del progetto Fiero la vettura (anche a causa di problemi di sicurezza) non convinse fino in fondo nonostante i quasi 400.000 esemplari prodotti.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Pontiac Fiero.

Dimensioni Pontiac Fiero

Le dimensioni della Pontiac Fiero sono:

  • lunghezza 4,07/4,14/4,19 metri
  • larghezza 1,70 metri
  • altezza 1,19 metri
  • passo 2,73 metri

Pontiac Fiero è la prima sportiva americana dotata di motore centrale realizzata in grandi numeri, e il suo stile è figlio degli anni ’80 e dotato di una semplice missione: dimostrare che anche Pontiac e in generale General Motors era in grado di costruire vetture emozionali. Il frontale appuntito, l’abitacolo esattamente al centro della vettura e la coda squadrata ricordano le linee della piccolissima FIAT X1/9 e della Porsche 914, e anticipano quelle della principale, la Toyota MR-2. Il frontale è appuntito e sportivo, e non mancano ovviamente il segno distintivo di ogni vettura un minimo sportiveggiante degli anni ’80 e ’90: i fari a scomparsa. Lateralmente, sebbene il passo sia sempre rimasto invariato nei quattro anni di produzione si sono avvicendate novità a livello dei paraurti e non solo, portando così la lunghezza di Fiero da 4,07 metri originari ai 4,19 metri dell’ultima versione.

Fiero, inoltre, è stata offerta esclusivamente come Coupé fino al 1988, ultimo anno di produzione, quando Pontiac propose una versione con tetto rimovibile venduta in poche centinaia di esemplari. L’abitacolo centrale, poi, è dotato nelle versioni dei primi anni di produzione di un montante molto inclinato, sostituito poi nel 1986 con un montante posteriore più lungo e raccordato al posteriore, dotato di un finestrino posteriore simile a quello della Lancia Beta Montecarlo. In coda, infine, Pontiac Fiero offriva un cofano motore piatto, una coda tronca e un sistema di fari posteriori molto particolare. Se infatti le prime versioni erano dotate di una semplice barra nera con i fari ai lati, dopo un paio d’anni è arrivato un nuovo gruppo ottico a tutta larghezza con i due fari principali solcati da linee nere e, al centro, il logo Pontiac che si illumina in rosso all’accensione delle luci, davvero anni ’80. Concludendo con le dimensioni di Pontiac Fiero, il bagagliaio è dietro il motore centrale, e può ospitare anche un set di mazze da golf.

Interni Pontiac Fiero

Gli interni di Pontiac Fiero sono estremamente riconoscibili e unici: salendo a bordo si notano solamente forme squadrate ovunque. Dalla plancia alla consolle centrale fino al quadro strumenti, tutto è estremamente spigoloso e squadrato, persino il centro del volante in alcuni modelli è un grosso rettangolo. Rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da un’auto americana degli anni ’80, la qualità costruttiva non è affatto male, con materiali ricercati come pelle e tessuti sulla plancia, e degli assemblaggi all’altezza. Lo spazio è decisamente buono, offrendo un buon agio ai due occupanti, mentre è lo stile degli interni di Pontiac Fiero che colpisce.

La plancia è formata da diversi rettangoli posti su più livelli: in alto troviamo due strumenti supplementari, ovviamente rettangolari, per voltmetro e temperatura dell’olio, poi due grandi bocchette per il climatizzatore, la plancetta del climatizzatore e un’altra per la radio molto completa, dotata persino di equalizzatore completo. Anche il quadro strumenti è inserito all’interno di un enorme rettangolo, con due unici strumenti circolari per contagiri e tachimetro mentre tutti gli altri strumenti sono tutti squadrati. Ci sono infine loghi specifici Fiero un po’ dappertutto, mentre non si trova mai un logo Pontiac. E qual è il logo di Fiero? Una fenice che risorge, proprio come il futuro del marchio Pontiac nelle idee di chi Fiero l’ha creata.

Motori Pontiac Fiero

La gamma motori di Pontiac Fiero è formata da due motorizzazioni che potrebbero sorprendere per la potenza contenuta nonché per l’assenza di un motore V8. Realizzata su un inedito telaio monoscocca con carrozzeria in plastica, per mantenere i costi bassi Pontiac scelse però di utilizzare diverse componenti derivate dalle altre vetture della gamma. Le sospensioni, ad esempio, sono quelle della Pontiac Phoenix, mentre le sospensioni anteriori derivano da quelle della Chevrolet Chevette. Anche i motori di Pontiac Fiero sono derivati dalla normale produzione, e rispondono ad una particolare necessità.

Fiero, infatti, non ha mai puntato ad essere una sportiva veloce e super-emozionante, ma bensì una vettura capace di divertire alla guida ma senza esagerare coi consumi, ancora importanti in un’America post-crisi energetica. Per questo, il primo motore montato su Pontiac Fiero fu il robustissimo e sorprendentemente efficiente 2.5 quattro cilindri Iron Duke, dotato di una potenza di 93 CV (98 dopo il 1986). Questo motore, decisamente sottodimensionato per lo stile della vettura, consumava solamente 5,9 l/100 km in autostrada, offrendo prestazioni adeguate (0-100 in poco meno di 11 secondi) ma di certo non sportive. Per questo, dopo le tante critiche ricevute, Fiero ricevette un nuovo motore, un 2.8 V6 aspirato: nonostante i suoi 140 CV non fossero poi così tanti, la Fiero GT diventò decisamente più sportiva e interessante rispetto alla tranquilla Fiero Iron Duke. Il cambio, infine, era un manuale a quattro marce di serie, mentre a richiesta si poteva optare per un manuale a cinque marce o per un classico automatico con convertitore di coppia con soli tre rapporti.

Motori Pontiac Fiero

Benzina

  • 2.5, 2.5 quattro cilindri aspirato, 93/98 CV, cambio manuale a 4/5 marce o aut. a 3 m., traz. posteriore
  • 2.8 V6, 2.8 V6 aspirato, 140 CV, cambio manuale a 4/5 marce o aut. a 3 marce, trazione posteriore

Prezzi Pontiac Fiero

Al lancio, nel 1983, il listino prezzi di Pontiac Fiero partiva da meno di 20.000 dollari, da un listino di circa 19.900 dollari per la versione 2.5 Iron Duke con cambio manuale a 4 marce e poco più di 90 CV. Il prezzo molto contenuto diede una grande spinta a Fiero, che riuscì a totalizzare quasi 137.000 esemplari venduti nel solo primo anno di produzione, quasi raddoppiando le aspettative di Pontiac di 80.000 unità vendute all’anno. Il successo, però, fu solo temporaneo: già nel 1985 Fiero totalizzò 76.000 unità vendute nonostante l’arrivo della GT con motore V6, e se nel 1986 si superarono di nuovo le 80.000 unità vendute, nel 1987 e 1988 non si raggiunsero le 80.000 unità vendute in due anni.

Il modello è stato cancellato nel 1988, con l’ultimo esemplare che lasciò la linea di montaggio di Pontiac, in Michigan, il 16 agosto 1988. Dopo quella data, le Fiero divennero automobili estremamente sfruttate, con tantissimi esemplari arrivati alla loro naturale fine o rottamati per l’acquisto di una nuova autovettura. Per anni, poi, i bassi prezzi di Pontiac Fiero l’hanno resa la base numero uno per la realizzazione di repliche più o meno fedeli delle Supercar italiane. Ma quanto costa una Pontiac Fiero? La vettura americana non è mai stata offerta ufficialmente in Europa, e infatti al momento non ci sono Fiero in vendita in Italia. In altri Stati europei, invece, ci sono alcuni esemplari più o meno personalizzati: per una Fiero con motore quattro cilindri si può partire da meno di 5.000 euro, mentre le più desiderabili V6 possono arrivare anche a 9/10.000 euro.

Pontiac Fiero: concorrenti e conclusioni

In pochi, al lancio, capirono la Pontiac Fiero. Dotata di uno stile sportivo e personale, aveva come obiettivo principale quello di cambiare la percezione del pubblico del marchio Pontiac, considerato da molti semplicemente una “Casa per vecchi” o, ancora peggio, una delle più noiose in circolazione. Il lancio di una sportiva con uno stile sportivo, la prima americana con motore centrale, la presenza poi di cambio manuale e trazione posteriore, ma il tutto con consumi eccellenti e un prezzo contenuto, rendono la piccola Pontiac Fiero davvero una vettura in anticipo sui tempi. Tra le concorrenti di Pontiac Fiero non andavano infatti inserite le Corvette o le Porsche 911, bensì vetture economiche da acquistare e da mantenere, belle da vedere e da guidare e con un senso anche nella vita di tutti i giorni. Nonostante lo stile originale e tipicamente anni ’80, la guidabilità gustosa e i consumi contenuti, Pontiac Fiero aveva i suoi difetti.

Innanzitutto, in tanti lamentarono al parco 2.5 Iron Duke una mancanza cronica di potenza, anche oltre le aspettative. In più, non furono pochi i problemi di affidabilità dovuti al posizionamento centrale del motore, ma soprattutto quelli di sicurezza. Tantissime Fiero, infatti, presero fuoco in occasione di incidenti, danneggiandone la reputazione. In più, la sua nomea venne definitivamente rovinata dalla moda di trasformarla in Ferrari o Lamborghini, perdendo di fatto la sua personalità agli occhi del grande pubblico. Fiero però ha introdotto il motore centrale e la carrozzeria composita in America ed è stata una vera precorritrice dei tempi, anticipando alcune sportive che avrebbero sbancato negli anni a venire. Tra le dirette concorrenti di Pontiac Fiero infatti possiamo inserire la Triumph TR7 e la principale rivale FIAT X1/9, ma dopo Fiero arrivarono due vetture dal Sol Levante che monopolizzarono il segmento delle sportive economiche: prima la Toyota MR-2, molto simile a Fiero meccanicamente ed esteticamente, e infine la mitica Mazda MX-5, la vettura che ha ridato vita alle sportive economiche.

FAQ

Quando è nata la Pontiac Fiero?
Pontiac Fiero è stata lanciata nella seconda metà del 1983, per poi cessare la propria produzione nel 1988.
Che motori monta la Pontiac Fiero?
Pontiac Fiero è stata offerta ufficialmente con due motori: un semplice 2.5 quattro cilindri aspirato da poco più di 90 CV o con un 2.7 V6, sempre aspirato, da 140 CV.
Quanto costa la Pontiac Fiero?
Da nuova, Pontiac Fiero partiva da 19.900 dollari. Oggi, a patto di trovarne una in Europa, Fiero parte da 4.500 euro e può arrivare a oltre 10.000 euro per le vetture più impeccabili.

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