Polestar 3

Il secondo motivo per guardare con interesse alla Polestar 3, se ci si sente pronti a passare all’elettrico o si vuole trovare una concorrente di auto molto popolari come la Tesla Model Y sta nella semplicità della sua offerta. Due singoli allestimenti, cui corrispondono molto semplicemente due livelli di potenza che si somigliano a livello di prezzi per una differenza di pochi cavalli. La Polestar 3 è anche, a differenza della Polestar 2, la prima auto in cui si nota più l’impronta Geely che Volvo. Figlia della necessità di avere successo soprattutto fuori dai confini europei, Polestar 3 è un’auto che coniuga un approccio futuristico a una sostanziale attenzione alla sicurezza, d’altronde “mamma” Volvo insegna, senza rinnegare una linea più sportiva della EX90 con cui condivide molto se non tutto.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Polestar 3.

Dimensioni Polestar 3

Le dimensioni della Polestar 3 sono:

• lunghezza 4,90 metri
• larghezza 1,97 metri (2,12 metri specchietti inclusi)
• altezza 1,63 metri
• passo 2,98 metri

Le dimensioni di Polestar 3 sono quelle di una vettura di segmento D, per fare un paragone siamo nel territorio di avversarie come la BMW X5 e Audi Q8 e-tron. Pur essendo stretta parente della già citata Volvo EX90, Polestar 3 rimane di almeno 10 centimetri sotto la soglia dei 5 metri, apparendo di conseguenza più compatto e più slanciato dal punto di vista estetico. Sotto questo versante, si nota una certa somiglianza con le luci a martello di Thor proposte sulle cugine di Volvo ma qui la firma luminosa è più sottile. L’attenzione, però, ricade sul muso dove la calandra va praticamente a scomparire rappresentando un elemento d’insieme con la carrozzeria. Degne di nota anche la presa d’aria appena sopra il limite superiore del paraurti, utile a incanalare l’aria verso i pochi organi meccanici, e il profilo delle due prese d’aria verticali che stanno diventando un tratto comune, specie in questa categoria di auto a ruote alte dove l’efficienza aerodinamica è più penalizzata dall’altezza da terra maggiore.

Bene la vista laterale, dove si apprezzano le dimensioni della Polestar 3 che pur rimanendo sotto i 5 metri sono davvero importanti, così come la scelta di cerchi di ampio diametro per valorizzare la dinamicità del corpo vettura che con un’altezza di 1,63 metri rimane non troppo sbilanciato. Le maniglie sono a scomparsa mentre risulta ampio il montante C, e questo potrebbe penalizzare la visibilità posteriore se non fosse per l’ausilio dei sistemi quali la telecamera posteriore e i sensori di parcheggio. Una curiosità relativa alla Polestar 3 è sull’angolo inferiore destro/sinistra della portiera: come sulla 2, in questo punto è scritto il nome del modello e le sue caratteristiche tecniche come la capacità della batteria e la potenza espressa in kW.

Dimensioni che si concludono nel bagagliaio: la Polestar 3 dichiara un minimo di 484 litri che, abbattendo gli schienali della seconda fila, diventano 1.411. I cavi di ricarica si ripongono, invece, nel pozzetto di 32 litri ricavato sotto il cofano.

Interni Polestar 3

Gli interni di Polestar 3 riprendono, come d’altronde già dimostrato dalle altre Polestar, uno stile pienamente minimalista. La new entry del brand cinese dal DNA scandinavo punta tutto sull’insieme tra volante sprovvisto di tasti fisici, piccolo quadro strumenti con le informazioni essenziali e touchscreen centrale che diventa centro di controllo della vettura elettrica. Quasi nascoste le bocchette di aerazione che ben si integrano nella parte centrale della plancia. Come sulla EX90, dalla parte superiore del cruscotto, quasi a filo con il parabrezza, spunta il tweeter del sistema audio Bowers & Wilkins che è esattamente lo stesso della EX90: ha una potenza che può raggiungere i 1.610 Watt grazie ai suoi 25 altoparlanti.

Grande protagonista degli interni Polestar 3 è, però, lo schermo centrale da 14,5”. Quest’ultimo è uno schermo LCD e, il gioco di parole è d’obbligo, è rivestito da una pellicola LCF che impedisce il fastidioso riflesso del sole e soprattutto delle ditate che sono un grosso problema per i nuovi modelli dotati di schermi così ampi e con i quali si interagisce quasi continuamente. Dalla Polestar 2 è derivato il sistema di infotainment basato su Android Automotive, utile a pianificare viaggi con l’assistenza dell’operativo Google in grado di pianificare il percorso, suggerire le soste per la ricarica e adeguarsi in continuazione in base alle reali condizioni del traffico. I fan della Mela di Cupertino, però, non devono temere: di serie viene proposto anche Apple CarPlay wireless.

L’unico tasto fisico superstite è quello per la regolazione del volume: si trova sul tunnel centrale. Dietro il quadro strumenti, invece, un’altra frontiera della digitalizzazione: l’head-up display proietta sul parabrezza le informazioni direttamente nel campo visivo del conducente che si trova alla guida. Promossa la qualità degli interni e l’uso di materiali sostenibili, mentre sono in optional i sedili in pelle Nappa di origine animale.

Motori Polestar 3

I motori della Polestar 3 ripetono lo schema meccanico già proposto da Geely sui SUV, suoi stretti parenti, Volvo EX90 e Lotus Eletre. Tutti e tre nascono, infatti, dalla piattaforma modulare STA2, nativa elettrica. La disposizione del doppio motore elettrico e la presenza delle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico garantisce in primis il baricentro basso e in secondo luogo un assetto in grado di limitare il rollio in curva e di massimizzare la resa aerodinamica al crescere della velocità. Tornando ai motori della Polestar 3 la configurazione “Dual Motor”, da cui deriva la trazione integrale. La Polestar 3 Long Range promette fino a 610 km di autonomia a fronte di una potenza di 489 CV, mentre la Long Range Perfomance si spinge fino a 517 CV, la stessa potenza della EX90 in configurazione Performance.

La versione più veloce tra le due copre lo 0-100 km/h in 4,7 secondi, due decimi di secondo in meno della EX90 che pesa quasi tre tonnellate in più. Peso minore, ma comunque importante, che si riflette sul piacere di guida che è fuori discussione quando nasci come brand ad alte prestazioni prima come divisione sportiva di Volvo (2015) e poi come Marchio a sé dal 2017 in avanti. Anche per questo motivo, ed è un pratico esempio, le Polestar 3 con entrambi i livelli di potenza raggiungono i 210 km/h di potenza e hanno un impianto frenante, curato dall’italiana Brembo, più potente.

Le batterie non dispongono della ricarica a 800 Volt nonostante la piattaforma nativa ma questo non impedisce di ricaricare fino a 250 kW in corrente continua così da ricaricare dal 10 all’80% in circa 30 minuti dalle colonnine HPC.

Motori Polestar 3

Elettrico

• 360 kW, doppio motore elettrico, 489 CV, batteria 107 kWh, trazione integrale
• 380 kW, doppio motore elettrico, 517 CV, batteria 107 kWh, trazione integrale

Prezzi Polestar 3

Il listino prezzi della Polestar 3 si divide tra due versioni, differenti per potenze e relative autonomie. La entry level, se così si può chiamare, è la Long Range Dual Motor che parte da un prezzo di 93.750 euro. Si paga 100.750 euro la top di gamma Long Range, sempre Dual Motor, ma con Performance Pack. Aggiunge cavalli e un telaio più prestante (Polestar Engineered Dynamic Chassis), cerchi in lega forgiati da 22”, illuminazione ambiente e impunture tono su tono. Sulla versione base, il cui prezzo è inferiore a 100.000 euro, troviamo invece di serie lo schermo centrale da 14,5” e il quadro strumenti da 9”, l’impianto audio Bowers & Wilkins, i sistemi di assistenza alla guida tra cui quelli che assicurano la guida autonoma di secondo livello, i fari full LED e i cerchi da 21”.

Pochi gli optional nel listino prezzi della Polestar 3: tra gli altri, sedili in pelle Nappa, fari full LED HD e, per chi volesse andare all’avventura, il gancio traino elettrico. Non dimentichiamo che inclusi nel prezzo della Polestar 3 ci sono anche le raffinate sospensioni pneumatiche attive, capaci di ribassare automaticamente il veicolo una volta raggiunta una determinata velocità, così come gli interni in Lana Animal Welfare certificata. Tra gli ADAS meritano una citazione l’Adaptive Cruise Control, le telecamere posteriori a 360°, lo Speed Limiter, il sistema di mantenimento della corsia, il Cross Traffic Alert con frenata automatica e il monitoraggio dell’angolo cieco con sterzo attivo.

Listino prezzi Polestar 3

• Long Range Dual Motor 489 CV, 93.750 euro
• Long Range Dual Motor Performance 517 CV, 100.750 euro

Polestar 3: concorrenti e conclusioni

Polestar 3 è un SUV che rappresenta un tassello fondamentale nella crescita di un Marchio nato come divisione sportiva di Volvo e ora in grado di recitare un ruolo da protagonista nel sempre più vasto panorama di costruttori premium sotto il controllo dei colossi cinesi. Volvo, Polestar e anche l’inglese Lotus hanno trovato nuova linfa vitale legandosi vita natural durante con gli ingenti capitali cinesi di Geely, da qui la decisione di puntare su nuovi modelli condivisi su una piattaforma nativa da cui sono nati sia la Volvo EX90, la Polestar 3 e la Lotus Eletre. Lo stile, l’attenzione all’uso dei materiali bio così come prestazioni davvero degne di note per una vettura dal peso non indifferente. Lo confermano i 4,7 secondi della Long Range Dual Motor Performance, capace con i suoi 517 CV di tenere alta l’asticella di un brand che ha sempre rappresentato un’alternativa ai modelli Volvo elaborati. In realtà, la quasi gemella Volvo EX90 vanta all’incirca le stesse performance, anche e soprattutto a causa delle necessarie economie di scala che stanno via via diventando la norma con la sempre più presente elettrificazione del mondo dell’auto.

Non mancano le concorrenti di Polestar 3: si possono contare sulle dita di due mani e sono la Tesla Model Y, la Lotus Eletre, la Volvo EX90, la Mercedes-Benz EQE SUV e le sue versioni AMG, la BMW iX e non ultima l’Audi Q8 e-tron che è stata completamente rinnovata.

Si tratta di concorrenti blasonate alle quali andrebbero aggiunte anche vetture come la Ford Mustang Mach-e GT, che con 487 CV può misurarsi quasi direttamente con la Polestar 3 pur fermandosi a 4,71 metri di lunghezza. Anche la Nio ES7, lunga 4,92 metri e non ancora disponibile in Italia, è interessante come sfidante della Polestar 3 anche per il discorso sullo battery swap: per ora solo Nio sta puntando su questo metodo, non certo economico su larga scala, per accorciare il più possibile i tempi di ricarica che stanno ancora frenando la diffusione consistente della mobilità elettrica.