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Polestar Coupé

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Polestar Coupé: storia, modelli, versioni e motori

Giovanissimo marchio sino-svedese, Polestar è diventata una Casa automobilistica indipendente a tutti gli effetti solamente nel 2017, quando è arrivata sul mercato la sua prima automobile “originale”, la coupé Polestar 1. In realtà, Polestar è un brand un po’ più longevo. La genesi dell’odierna Casa del Gruppo Geely affonda le sue radici nel 1996, quando il pilota automobilistico svedese Jan Nilsson fondò la sua scuderia personale, la Flash Engineering, stringendo contestualmente un accordo con la connazionale Volvo per diventarne il team ufficiale nel Campionato Svedese Turismo. Leggi di più

Dopo i primi successi nell’STCC, nel 2005 la Flash Engineering viene rinominata in Polestar Racing. Questa nuova entità diventa sempre più legata a Volvo: con il marchio scandinavo, Polestar realizza un centro di ricerca e sviluppo, realizzando la prima auto da corsa nel 2009, la Volvo C30 Super 2000.

Sempre nel 2009, Polestar si scinde: a fianco della squadra corse Polestar Racing, infatti, nasce la Polestar Performance, divisione sportiva delle Volvo stradali. Questa rivale delle divisioni M e AMG di BMW e Mercedes da alla luce due soli modelli, le Volvo S60 e V60 Polestar, prima che la sua storia cambi per sempre.

Nel 2015, infatti, Volvo acquista ufficialmente la Polestar Performance, mentre la divisione Racing cambia nome, diventando Cyan Racing (ancora squadra corse del Gruppo Geely). Nel 2017, poi, Volvo annunciò il piano per trasformare questo brand in un marchio di auto elettriche ad alte prestazioni, attingendo dal know-how di Volvo e del Gruppo cinese Geely di cui il marchio svedese fa parte dal 2010.

La prima automobile elettrica del marchio arriva nel 2019, quando viene presentata la berlina Polestar 2. Un anno prima, nel 2018, nasce la prima automobile mai prodotta dal marchio Polestar, la coupé 1. Caratterizzata da linee bellissime e molto equilibrate, la Polestar 1 rappresenta il punto di incontro tra l’era Volvo del marchio e la sua piena indipendenza, nonché l’unica Polestar dotata di powertrain ibrido.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni della coupé Polestar 1.

Segni particolari delle Polestar Coupé

  • La 1 è stata la prima automobile mai prodotta da Polestar: è una coupé Gran Turismo a quattro posti da ben 600 CV di potenza, con trazione integrale e linee molto eleganti.
  • La 1 è l’unica Polestar dotata anche di motore termico: si tratta infatti di una ibrida Plug-In, al contrario di tutti gli altri modelli del marchio 100% elettrici.
  • La Polestar 1 è caratterizzata da una produzione limitata a soli 1.500 esemplari, assemblati nella fabbrica del marchio di Chengdu, in Cina.

Modelli Polestar Coupé

Come detto in apertura, nella storia dei modelli Polestar la coupé 1 rappresenta una vera e propria pietra miliare. Ispirata dalla Volvo Concept Coupé del 2013, la Polestar 1 è il primo modello realizzato con il marchio sino-svedese sul cofano, abbandonando per la prima volta la “freccia” della sorella Volvo. Per la prima iterazione di questo particolare spin-off, la Casa svedese ha scelto di unire caratteristiche tipiche delle automobili Volvo con alcuni tratti diventati oggi caratterizzanti del moderno marchio Polestar. Lunga 4,59 metri, la 1 è caratterizzata da linee muscolose ma estremamente eleganti, merito anche della larghezza molto generosa (1,94 metri) e dell’altezza contenuta (1,35 metri).

La vista frontale unisce i fari con firma luminosa a martello di Thor, uno dei tratti distintivi delle Volvo di ultima generazione, con una mascherina esagonale caratterizzata da vistosi listelli orizzontali cromati, con il logo Polestar in cima al cofano. Proprio quest’ultimo è in realtà un “cofango”, che integra anche la parte superiore dei parafanghi anteriori, e come tutti i pannelli della carrozzeria è realizzato in un polimero rinforzato con fibra di carbonio e non nel “classico” acciaio. Con le sue linee morbide, questo cofano caratterizza lo stile anteriore di questa coupé molto elegante.

I grandi cerchi da 21 pollici danno una grande presenza alla vettura, mentre rubano l’occhio i generosissimi passaruota posteriori, molto larghi e capaci di dare un look minaccioso ma pulito alla GT sino-svedese. In coda, la Polestar 1 sfoggia linee da fastback, con un lunotto che si lega alla coda tronca e la presenza di un grande tetto panoramico in cristallo che unisce, idealmente e fisicamente, il lunotto con il parabrezza. I fari posteriori a LED con disegno a C riprendono nuovamente la produzione Volvo, mentre al centro del portellone posteriore trova posto l’inedito logo della Casa svedese.

Salendo a bordo, gli interni dell’unica rappresentante dei modelli coupé Polestar sono caratterizzati da rivestimenti in pelle cuciti e assemblati a mano, mentre la plancia, che riprende nello stile gli stilemi delle cugine Volvo, è caratterizzato da un pannello in fibra di carbonio che occupa l’intera porzione verticale della plancia e corre da un lato all’altro dell’abitacolo. Dietro al volante trova posto il quadro strumenti da 12,3 pollici, mentre al centro della plancia c’è il sistema di infotainment verticale Sensus visto sui modelli Volvo.

Lo spazio è ottimo davanti, mentre dietro l’abitabilità è solo discreta. Decisamente piccolo il bagagliaio, con una capacità di soli 143 litri per via dell’ingombro delle batterie. Il vano è però molto originale: Polestar ha infatti deciso di non nascondere i cavi arancioni ad alta tensione della batteria, ma anzi di metterli in mostra dietro una paratia trasparente in cristallo.

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Motori Polestar Coupé

A livello meccanico e di motori, la coupé Polestar pesca a piene mani dalla componentistica di origine Volvo. Al posto di fare un semplice “copia e incolla”, però, i tecnici della Casa sino-svedese hanno perfezionato ogni ambito, ottenendo il massimo dalla meccanica di base. Anche la Polestar 1, infatti, è realizzata sulla piattaforma SPA di Volvo, la stessa della S90, rispetto alla quale però ha un passo ridotto di ben 20 cm (misura 2,74 metri) e ha uno sbalzo posteriore più corto di ben 18 cm.

Le sospensioni sono molto raffinate: lo schema è a doppio braccio oscillante davanti, quasi interamente realizzato in alluminio, mentre dietro troviamo uno schema denominato “integral link” che, al posto delle classiche molle, usa una balestra trasversale in materiale composito. A completare un comparto ciclistico di pregio ci pensano gli ammortizzatori a controllo elettronico della specialista Ohlins, le CESi, mentre i freni anteriori sono stati sviluppati per la Polestar 1 dalla giapponese Akebono.

Sotto il cofano, invece, troviamo i ben quattro motori della coupé Polestar, unica ibrida Plug-In e unica Polestar equipaggiata con un motore termico. Sotto il cofano anteriore, infatti, trova posto il 2.0 quattro cilindri Volvo della famiglia VEA, caratterizzato dalla presenza affiancata di un compressore volumetrico e di un turbocompressore. Questo 2.0 “Twincharged” eroga ben 333 CV e 435 CV, aiutato anche da un piccolo motore elettrico di tipo ISG, che quindi funge anche da motorino d’avviamento e alternatore, da 69 CV, ed è collegato alle ruote anteriori da un cambio automatico a 8 rapporti con convertitore di coppia.

Al posteriore, invece, trovano posto due motori elettrici, uno per ogni ruota, da 118 CV l’uno, per una potenza totale di 236 CV e 480 Nm di coppia. La potenza combinata di questo complesso powertrain è di 600 CV e ben 1.000 Nm, che grazie alla trazione integrale garantiscono ai ben 2.345 kg della Polestar 1 di scattare da 0 a 100 km/h in soli 4,2 secondi.

Ad alimentare i tre motori elettrici ci pensa infine una batteria agli ioni di litio da 34 kWh, “colpevole” del peso molto alto della vettura. Secondo il ciclo NEDC, con questa batteria la Polestar 1 è in grado di percorrere circa 150 km con una sola ricarica: all’epoca del suo debutto, era la ibrida Plug-In con la maggiore autonomia mai prodotta. Questi sono, quindi, i motori della coupé Polestar 1:

Motori Polestar Coupé

Motori Polestar 1

Ibrido Plug-In Benzina

  • Polestar 1, 2.0 quattro cilindri turbo e compressore volumetrico + 3 motori elettrici, 600 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione integrale

Versioni e prezzi Polestar Coupé

Arriviamo così alle versioni della coupé Polestar e al prezzo della 1, a dir poco proibitivo nonostante il livello altissimo di qualità, prestazioni e tecnologia. Disponibile in un solo allestimento, ricchissimo, la Polestar 1 è stata commercializzata in Europa ad un prezzo di 155.000 euro. La dotazione di serie è, come detto, quasi opulenta: sono compresi nel prezzo i cerchi da 21 pollici, i fari anteriori e posteriori Full LED, gli interni in pelle con sedili elettrici e riscaldati, quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, infotainment con Apple CarPlay e Android Auto, guida autonoma di Livello 2, spoiler posteriore attivo e l’eccellente impianto Hi-Fi Bowers&Wilkins da 16 altoparlanti e 1.400 W.

Non sono poi mancate le versioni della coupé Polestar personalizzate, con cerchi in fibra di carbonio, verniciature speciali e allestimenti ancora più caratteristici. Anche i colori hanno nomi e tinte molto particolari: i sei colori per la carrozzeria, ad esempio, si chiamano Space, Snow, Midnight, Osmium, Osmium Grey e Magnesium. Al lancio, la Polestar 1 è stata acquistabile anche con la formula di abbonamento Care by Volvo, mentre sebbene fossero 1.500 gli esemplari stabiliti per la 1, Polestar ha ricevuto oltre 7.000 acconti da potenziali clienti, dovendo quindi “scegliere” tra i possibili acquirenti.

La Casa svedese ha completato la produzione delle 1.500 GT nel 2022, senza darle una diretta sostituta. Per questo, gli esemplari arrivati in Europa hanno quotazioni parecchio alte. I prezzi della coupé Polestar 1 sul mercato dell’usato oscillano infatti tra i 120.000 e i 180.000 euro di un esemplare pressoché nuovo. Tutte le (pochissime) Polestar 1 in vendita sono, fine, in Europa: in Italia, infatti, sono quasi introvabili.