Pro
- Meccanica robustissima
- Comoda e spaziosa
Contro
- Soluzioni tecniche classiche
- Ne sono rimaste poche in Italia
Peugeot 404 in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Peugeot 404 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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Il braccio di ferro tra i vertici Peugeot, che volevano una vettura di lusso con pochi compromessi, con cambio automatico, sospensioni oleopneumatiche e addirittura un motore V8, e i progettisti che volevano solo realizzare una 403 modernizzata, la Peugeot 404 fu un compromesso tra queste idee. Disegnata da Pininfarina, alla seconda esperienza con Peugeot dopo la 403 e destinata ad un sodalizio molto proficuo e duraturo, la nuova 404 aveva una meccanica convenzionale, con cambio manuale, motori quattro cilindri e sospensioni convenzionali, ma non era “banale”. Lo stile elegante e raffinato, la sicurezza in caso di incidenti, l’eccezionale affidabilità della vettura e il comfort offerto conquistarono, tra il 1961 e il 1978, quasi 2,9 milioni di clienti in giro per il mondo, tra cui Enzo Ferrari, che ebbe a lungo come auto personale proprio una 404, in nome della stima che Ferrari aveva per Pininfarina, designer della 404 e delle sue vetture. Se una 404 era stata scelta dal Drake in persona, non sarà stata così male, no?
Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Peugeot 404.
Dimensioni Peugeot 404
Le dimensioni della Peugeot 404 sono:
- lunghezza 4,55/4,58 metri
- larghezza 1,63 metri
- altezza 1,45 metri
- passo 2,65/2,84 metri
Come detto in apertura, il disegno della Peugeot 404 è opera di Pininfarina, che ha introdotto uno stile nuovo per Peugeot e piuttosto moderno per l’epoca, ma che segue i canoni stilistici degli elegantissimi anni ’60. Il frontale ha grandi fari tondi semincassati e posti in cima ai passaruota, mentre spicca una calandra rettangolare piuttosto ribassata rispetto ai fari, che regala alla berlina francese tanta eleganza. Ci sono poi due dettagli che sono stati ripresi dalle nuove Peugeot: il nome del modello, 404, sopra la calandra, e il logo Peugeot con lo scudetto dominato dalla testa del Leone, ripreso quasi allo stesso modo dalle moderne Peugeot.
Lateralmente, 404 è elegante, pulita e molto classica, con una sottile striscia cromata che parte dal centro dei fari e arriva al centro dei fari posteriori, e spiccano le quattro porte molto ampie, parabrezza e lunotto piuttosto inclinati e un terzo volume decisamente generoso. Semplice ma riuscito ed elegante il posteriore, che sfoggia le pinne dallo stile americaneggiante tipiche di quel periodo, con i fari incorporati nelle estremità delle pinne e realizzati a sviluppo verticale. Concludendo con le dimensioni di Peugeot 404, il bagagliaio è davvero capiente nonostante sia occupato (anche se in piccola parte) dalla ruota di scorta di dimensioni normali.
Interni Peugeot 404
Anche gli interni di Peugeot 404 puntavano su sobrietà ed eleganza, con un disegno della plancia semplice ma studiata in maniera intelligente. Erano infatti parecchie le superfici verniciate con colori chiari, per massimizzare la sensazione di spazio e ariosità, e la plancia era sempre rivestita in materiali opachi per limitare al minimo i riflessi sul vicinissimo parabrezza. Non manca poi un quadro strumenti a sviluppo orizzontale, di moda in quel periodo, nascosto da un bellissimo volante in bachelite con il sistema per le frecce circolare ispirato a quello delle Mercedes e la leva del cambio al volante. Gli interni di Peugeot 404 sfoggiavano però anche tante altre soluzioni, come un sistema di aerazione molto ben studiato, con una bocchetta dedicata al parabrezza e due grandi bocchette circolari per passeggero e conducente.
Non mancano poi i comandi per l’aria al centro della plancia, sormontati da un immancabile posacenere, mentre le versioni più accessoriate non mancano di una radio nella parte bassa della plancia. Con gli anni, anche gli interni di Peugeot 404 si sono modernizzati, arrivando negli anni ’70 con un quadro strumenti con indicatori circolari e più seriose plastiche nere. Le versioni più accessoriate avevano anche un tetto apribile in tela che rendeva ancora più ariosa e luminosa la berlina francese, mentre lo spazio era ed è ancora oggi di ottimo livello. Dietro si sta molto comodi, mentre davanti grazie alla presenza del cambio al volante e del freno a mano “a ombrello” sotto la radio il pavimento è quasi completamente piatto se non fosse per un tunnel per la trasmissione non particolarmente ingombrante. Per questo, a fianco della classica versione da 5 posti si poteva optare per un divano unico per ospitare sei persone.
Motori Peugeot 404
Sebbene non si siano le sospensioni pneumatiche e il motore V8 pensati in origine, la meccanica e i motori di Peugeot 404 offrono soluzioni tecniche piuttosto interessanti, alla prima applicazione su una vettura della gamma Peugeot. Basata sulla già ottima scocca portante introdotta da Peugeot sui modelli precedenti, una volta tramontata la possibilità di montare un sistema oleopneumatico per le sospensioni la 404 ha offerto uno schema simile a quello della precedente 403, McPherson all’anteriore e ad assale rigido al retrotreno. Entrambe le soluzioni, però, ricorrevano alle più valide molle elicoidali, piuttosto che all’antiquata balestra. Ottima poi la presenza di un moderno sterzo a cremagliera, mentre la trazione rimaneva posteriore.
A stupire però non è stata solo la buona guidabilità e comfort della 404, ma la sua incredibile robustezza. La berlina francese è stata infatti proposta con motori quattro cilindri benzina e Diesel che, uniti a cambi che spaziavano dal manuale a 4 marce ad un semiautomatico senza frizione sempre a 4 marce e a un automatico ZF a 3 rapporti, offrivano prestazioni piuttosto vivaci e un’affidabilità eccezionale. Alla base dell’offerta 404 c’era la 404/8, dotata del vecchio 1.5 della 403: pensata per l’utilizzo per enti pubblici e forze dell’ordine, questa versione è stato proposto anche per il pubblico come versione d’accesso. Il cuore dell’offerta a benzina di 404 era però il 1.6 XC, un motore sempre dotato di distribuzione ad aste e bilancieri, ma molto robusto e piuttosto vivace. Disponibile sia in versione con carburatore e potenze comprese tra i 72 e gli 80 CV che a iniezione, con potenze da 86 e 96 CV, il 1.6 si è rivelato vivace e molto robusto. Per chi cercava la massima robustezza e consumi bassi, però, c’era la amatissima 404 Diesel. Antesignana dell’utilizzo automobilistico del gasolio, Peugeot ha proposto su 404 due motori: un 1.8, disponibile solo per la wagon Familiare, da 55 CV, e un 1.9 aspirato dalla potenza compresa tra i 63 e i 68 CV, lento ma molto affidabile e parco.
Motori Peugeot 404
Benzina
- 404/8, 1.5 quattro cilindri aspirato, 66 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
- GT/SL, 1.6 quattro cilindri asp., 72/76/80 CV, c. man. a 4 m./semiaut. a 4 m./aut. a 3 m., traz. post.
- Injection, 1.6 quattro cilindri aspirato, 86/96 CV, c. man. a 4 m./semiaut. a 4 m./aut. a 3 m., traz. post.
Diesel
- Diesel, 1.9 quattro cilindri aspirato, 63/65/68 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
- Familiale Diesel 1.8, 1.8 quattro cilindri aspirato, 55 CV, cambio manuale a 4 marce, traz. posteriore
Prezzi Peugeot 404
A livello di prezzi, Peugeot 404 era leggermente più costosa delle berline italiane coeve, come la FIAT 1800. Per una 404 si dovevano mettere in conto circa 1.500.000 lire, che salivano a 1.800.000 per le 404 Diesel, per via del costo all’epoca ancora esoso delle motorizzazioni a gasolio. In Francia, invece, una 404/8 partiva da poco meno di 10.000 franchi nel 1960, mentre le più ricche e costose potevano arrivare a sfiorare i 20.000 franchi. Ad oggi, staremmo parlando di prezzi compresi tra i 14.500 e i 30.000 euro, un prezzo in linea con le rivali dell’epoca.
Oggi, invece, quali sono i prezzi di Peugeot 404? In Italia sono pezzi davvero rari, nonostante l’incredibile robustezza. Tantissimi esemplari venduti sul nostro territorio, infatti, sono stati “riportati” in Francia, dove le vetture nazionali hanno un enorme appeal. Per portarsi a casa una 404 in perfette condizioni si parla di un esborso di circa 10.000 euro, che salgono anche oltre quota 20/30.000 per le rarissime 404 Coupé e Cabriolet. In Francia, invece, si parte da circa 2/3.000 euro per esemplari marcianti ma da rivedere, e si arriva a 5/6.000 per ottime 404 1.6 o Diesel. Vista la robustezza e la quantità di esemplari prodotti, infine, il restauro non è un’azione difficile, anzi è piuttosto facile riuscire a riportare in perfette condizioni una bella 404.
Peugeot 404: concorrenti e conclusioni
Nei quasi 20 anni di carriera, infatti, sono state quasi 2,9 milioni le Peugeot 404 prodotte tra il 1960 e il 1978, e questo senza prendere in considerazione la produzione in America Latina e Africa. Se infatti in America, mercato dove Peugeot pensava di sfondare con la sua 404, la berlina francese non decollò, nei Paesi con strade e condizioni di vita “automobilistica” più dure lo stile classico e l’incredibile robustezza della 404 colpirono nel segno, riuscendo a rendere ancora oggi le 404 tra le vetture più amate in Africa e Sud America. Grazie allo spazio interno, alla robustezza e alla piacevolezza di guida e a motori vivaci e incredibilmente affidabili, rispetto a quasi tutte le concorrenti Peugeot 404 è ancora utilizzata quotidianamente in decine di Paesi, a riprova della sua incredibile robustezza.
Certo, non aveva le soluzioni tecniche rivoluzionarie della DS, o la guidabilità di un’Alfa Romeo né la tecnologia di una Mercedes-Benz o di una Lancia. Per chi voleva, e vuole tutt’oggi, un’auto dalle linee classiche ed eleganti, spaziosa e robustissima, 404 è ancora una scelta valida e, sorprendentemente, al passo coi tempi. Concludiamo, come di consueto, con le concorrenti di Peugeot 404, tra cui troviamo le connazionali Citroen DS e GS, Simca 1500 e Renault 16, le italiane Lancia Flavia, FIAT 1500 e 125 e Alfa Romeo Giulia, le tedesche Volkswagen 1500, 1600 e K70, Audi 80, BMW 1500 e 1600, Ford Taunus 17M e Mercedes-Benz 180, le inglesi Hillman Minx e Austin 1800 e la svedese Volvo Amazon.