Peugeot 309

Così nacque la Peugeot 309, una berlina di Segmento C realizzata sul pianale della nuova 205 allungato e migliorato, riprendendo la carrozzeria a due volumi e mezzo tanto inedita nel brand Peugeot quanto gettonatissima tra le rivali, con Ford Escort e Alfa Romeo 33 tra le best seller tra le compatte. Dotata di uno stile e di una meccanica ispirata proprio alla 205 ma con più spazio, motori più prestanti e la stessa, ottima guidabilità della piccola bestseller, Peugeot 309 ha ottenuto un insperato successo nonostante la tipologia di vettura fuori dai canoni del Leone, venendo prodotta tra il 1985 e il 1993 in oltre 1.6 milioni di esemplari.

Scopriamo quindi dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Peugeot 309.

Dimensioni Peugeot 309

Le dimensioni della Peugeot 309 sono:

• lunghezza 4,05 metri
• larghezza 1,63 metri
• altezza 1,38 metri
• passo 2,47 metri

A livello estetico, Peugeot 309 non ha mai scaldato particolarmente gli animi, puntando su una linea ispirata a quella della 205 ma dotata di un po’ più di maturità e di dimensioni decisamente più generose. L’obiettivo di Peugeot fu quello di ottenere un’auto che avesse un coefficiente di penetrazione aerodinamica migliore della piccola 205. L’obiettivo fu raggiunto proprio con la mitica coda tronca da due volumi e mezzo, che portò il coefficiente aerodinamico, il mitico Cx, di 309 a 0.33, un ottimo risultato per l’epoca. A livello estetico, invece, 309 ricordava da vicino la 205, con un frontale ispirato alla piccola utilitaria con fari trapezoidali, la griglia a bande orizzontali e il logo del Leone al centro, uniti al cofano piatto e al paraurti squadrato.

Lateralmente, 309 si scopre con più lunga di quasi 30 cm e con un passo allungato però di soli 5 cm, per un’abitabilità che grazie ad un ottimo sfruttamento degli spazi è decisamente buona. La linea laterale è piuttosto paciosa e tranquilla, ed era disponibile sia in versione “coupé” a due porte oppure nella più venduta versione a 4 porte. In coda, invece, lo stile è decisamente meno accattivante, con un enorme lunotto che enfatizza ulteriormente la carrozzeria a due volumi e mezzo, dei fari più grandi rispetto a quelli di 205 ma sempre orizzontali e squadrati e un posteriore decisamente poco attraente. Queste linee poco accattivanti però nascondono una buona capacità di carico e la presenza del portellone completo di lunotto, decisamente pratico. Concludendo con le dimensioni di Peugeot 309, infatti, scopriamo un bagagliaio di 296 litri, aumentabili a 616 abbattendo il divano posteriore.

Interni Peugeot 309

Gli interni di Peugeot 309 offrono a chi sale a bordo luci e ombre tra tanto spazio e un’ambiente un po’ dimesso. Al lancio, infatti, 309 non scaldò particolarmente i clienti per il suo stile troppo simile a quello della 205, all’epoca vettura d’accesso della gamma nonostante quest’ultima fosse un’auto davvero piacevole da guardare. E le perplessità del pubblico non facevano che aumentare salendo a bordo, dove ci si ritrovava praticamente la stessa plancia e gli stessi ambienti di 205, solo in dimensioni leggermente superiori.

La plancia è molto simile a quella di 205, con pochissime modifiche utilizzate rispetto all’utilitaria francese, e i tessuti e i sedili erano praticamente gli stessi, dotati solamente di tessuti e disegni più cupi e seriosi. Si trattò di un autogol, perché se già gli interni di 205 non erano i più vivaci, colori e tessuti li rendevano molto più vivaci e interessanti. Gli interni di Peugeot 309 però offrono anche una dotazione decisamente più generosa, con clima, radio e vetri elettrici più comuni rispetto alla piccola 205. In più, lo spazio era ottimo sia davanti che dietro grazie al notevole sviluppo in larghezza dell’auto rispetto alla media del periodo, che rendeva così 309 una delle compatte medie più abitabili e comode in circolazione.

Motori Peugeot 309

Chi conosce la storia della 205 troverà nella gamma motori della Peugeot 309 parecchie similitudini. Gran parte della gamma motori, infatti, è di chiara derivazione 205, con solo alcuni motori più potenti offerti solo sulla berlina francese e non sull’utilitaria ma anche alcuni propulsori ancora di origine SIMCA, dovuta alla nascita del progetto come nuova Talbot. Il pianale era infatti lo stesso della 205, ovviamente allungato, irrigidito e adattato per l’utilizzo su un’automobile decisamente più grande e spaziosa. Ottima, come su 205, l’attenzione alla resistenza alla corrosione, con una galvanizzazione ed elettrozincatura effettuata su praticamente tutti i lamierati di telaio e carrozzeria, ma anche al peso, con l’utilizzo di acciai ad alta resistenza, e componenti in plastica e PCV. A livello di motori Peugeot 309 vestiva il telaio con sospensioni anteriori McPherson e posteriori a bracci tirati con barra antirollio anteriori e posteriori con motori di origine PSA ma anche SIMCA, almeno all’inizio della produzione.

Per i primi anni, infatti, furono proposti un motore 1.1 da 55 CV e un 1.3 da 65 CV, entrambi motori SIMCA. Nel 1989, però, questi motori dotati di carburatori e distribuzione ad aste e bilancieri vennero abbandonati per essere sostituiti con i nuovi motori della leggendaria serie TU di PSA, da 1.1 e 1.4 litri, con rispettivamente 60 e 70 CV, per il resto, tra i motori a benzina troviamo anche un 1.6 da 80 o 92 CV e un 1.9 da 105 o 110 CV, derivato quest’ultimo dalla 205 GTI 1.9. Prima di parlare però delle GTI su base 309, citiamo anche i tre motori Diesel: un 1.8 aspirato da 60 CV, un 1.9 aspirato da 65 CV e un potente (per l’epoca) 1.9 Turbodiesel da 78 CV.

Al top nella gamma motori di Peugeot 309 c’erano però le GTI: derivate nell’assetto e nella messa a punto dalla 205 GTI, al lancio la GTI fu dotata dello stesso 1.9 8v della 205 GTI 1.9, con 130 CV e tanta cattiveria. Nel 1989, però, arrivò la mitica 309 GTI 16v: disponibile solo con carrozzeria a tre porte, la 309 GTI 16v ospitava sotto il suo cofano il motore della 405 Mi16, un 1.9 bialbero da 160 CV, offrendo prestazioni davvero eccezionali: 0-100 km/h in 7,8 secondi e 220 km/h di velocità massima. La potenza scese di qualche CV nel 1992 con l’arrivo del catalizzatore, passando da 160 a 148 CV, ma senza limitare troppo prestazioni e guidabilità.

Motori Peugeot 309

Benzina

• 1.1, 1.1 quattro cilindri aspirato, 55 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione anteriore
• 1.1, 1.1 quattro cilindri aspirato, 60 CV, cambio manuale a 4/5 marce, trazione anteriore
• 1.3, 1.3 quattro cilindri aspirato, 65 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
• 1.4, 1.4 quattro cilindri aspirato, 70/75 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
• 1.6, 1.6 quattro cilindri aspirato, 80/92 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. a 4 m., traz. anteriore
• 1.9, 1.9 quattro cilindri aspirato, 105/110 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
• GTI 8v, 1.9 quattro cilindri aspirato, 130 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
• GTI 16v, 1.9 quattro cilindri aspirato, 148/160 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Diesel

• 1.8 D, 1.8 quattro cilindri aspirato, 60 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
• 1.8 D Turbo, 1.8 quattro cilindri turbodiesel, 78 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
• 1.9 D, 1.9 quattro cilindri aspirato, 65 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Prezzi Peugeot 309

A livello di prezzi, Peugeot 309 aveva un listino piuttosto interessante. Il prezzo per una 309 con motore 1.1 era di circa 13.300.000 lire, che salivano fino a 20.830.000 per la GTI con motore a 8 valvole e 130 CV. La versione più desiderabile della 309, la GTI 16, invece, superava i 21 milioni di lire, offrendo però prestazioni da vera sportiva e una guida per alcuni migliore della già eccellente 205 GTI. Per i più curiosi, invece, le Diesel partivano da 15.000.000 di lire per una 1.8 aspirata e arrivavano a 19.000.000 per una Turbodiesel da 78 CV. Nonostante un abitacolo spazioso, una buona dotazione che, per le versioni top di gamma, offriva clima, radio, vetri elettrici, lunotto termico e anche la chiusura centralizzata, Peugeot 309 ebbe uno scarso successo in Italia anche e soprattutto a causa della sua linea e degli interni poco ispirati.

Le vendite nel nostro Paese furono scarse per tutte tranne che per le 309 GTI, apprezzatissime per la guida davvero riuscita. Ma quindi oggi quali sono i prezzi della Peugeot 309? Trovare una 309 “normale” in Italia è quasi impossibile, in quanto tutti gli esemplari sono ormai andati perduti con le decine di campagne rottamazioni andate in atto negli ultimi 30 anni. Sono invece più di qualcuna le 309 GTI disponibili, a prezzi davvero alti. Per molti, infatti, la 309 GTI, soprattutto in versione 16v, è una delle più divertenti ed efficaci sportive degli anni ’80 e ’90, e questo si riflette nei suoi prezzi. Per una 309 1.9 8v servono almeno 16.000 euro, mentre per una 16v con motore da 160 CV vanno investiti almeno 23/24.000 euro. Una 309 GTI 16v perfetta può arrivare anche a 30.000 euro.

Peugeot 309: concorrenti e conclusioni

Nonostante una linea molto aerodinamica, una ottima resistenza alla corrosione per il periodo e l’abitacolo spazioso e arioso, nonché di versioni sportive GTI dotate di una guidabilità eccezionale, la Peugeot 309 ebbe un buon successo di vendite ma non di popolarità tra clienti e critica. Il grande problema della berlina francese, oltre al posteriore esteticamente difficile da “digerire”, fu uno stile interno ed esterno simile a quello della piccola 205, la più economica delle Peugeot, rispetto alla quale era anche meno accattivante e simpatica. Lo spazio interno era buono, così come la guidabilità e l’affidabilità, ma lo stile dimesso e dei prezzi non così ridotti rispetto alle concorrenti di Peugeot 309 relegarono, almeno in Italia e in diversi Paesi d’Europa, 309 al ruolo di outsider.

Infatti oggi trovare una 309 “normale” è impresa quasi impossibile: le uniche rimaste sono le 309 GTI, a 8 e soprattutto a 16 valvole, considerate da tanti come le migliori automobili a trazione anteriore del periodo. Questo si riflette nei prezzi, ancora più alti dei già stellari listini delle 205 GTI. Se cercate quella che in molti ritengono la migliore trazione anteriore degli anni ’80 e ’90 e per farlo siete disposti a spendere parecchio, 309 GTI può fare al caso vostro. Le versioni “normali”, invece, conservavano le doti dinamiche e di comfort della 205, con più spazio al posteriore e un portamento più maturo. Concludiamo, come di consueto, con le dirette concorrenti di Peugeot 309. In questa “lista” compaiono tutte le berline a due volumi e mezzo del periodo, come Alfa Romeo 33, Lancia Dedra, Ford Escort, Renault 9, Toyota Corolla e Volvo 480, senza dimenticare le due volumi come FIAT Ritmo e Tipo, Opel Kadett e Astra, Lancia Delta, Honda Civic, Volkswagen Golf e Skoda Favorit.