Pro
- Prestazioni notevoli
- Bagagliaio ampio
Contro
- Lunghezza
- Troppi elementi ereditati dalla Rekord
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Al suo debutto, la Monza era prevista in due motorizzazioni, entrambi a 6 cilindri: la 2.8 S con un motore da 2784 cm3 con alimentazione a carburatore doppio corpo e potenza massima di 140 CV e la 3.0 E con un motore da 2968 cm3 con alimentazione a iniezione elettronica e potenza massima di 180 CV. Con quest’ultima motorizzazione la Monza è in grado di competere ad armi pari con rivali come BMW 630 CS e Mercedes 380 SEC, perdendo però terreno in termini di successo dato che le due sfidanti possiedono dalla loro uno stile più accattivante e sportivo.
Dimensioni Opel Monza
Le dimensioni della Opel Monza sono:
- lunghezza 4,69/4,72 metri
- larghezza 1,72/1,73 metri
- altezza 1,38 metri
- passo 2,67 metri
Le dimensioni della Opel Monza sono notevoli dato che detiene una lunghezza di 4,69 metri, una larghezza di 1,72 metri e un’altezza di 1,38 metri. Caratteristiche di questo tipo consentono di possedere una berlina spaziosa, in grado di trasportare comodamente tre passeggeri e con la possibilità di disporre di un bagagliaio capiente. Nel caso lo spazio a disposizione di quest’ultimo fosse insufficiente la Monza consente di ribaltare i sedili posteriori ampliando il volume occupabile e dimostrando una discreta versatilità d’uso. Al di sopra del bagagliaio troviamo un ampio portellone posteriore, ottenuto tramite la prosecuzione del disegno aerodinamico dei montanti posteriori che terminano spioventi sui gruppi ottici rettangolari. Proprio sopra di essi è possibile trovare un piccolo accenno di spoiler integrato nel paraurti, che favorisce il lato estetico aggiungendo un tocco di sportività e diminuendo, anche se di poco, il Cx.
Le dimensioni considerevoli delle portiere, data l’assenza delle 5 porte, risultano necessarie per consentire ai passeggeri di raggiungere senza troppi sforzi i propri posti e questo dettaglio porta ad avere l’impressione che il montante sia spostato verso la parte posteriore dell’autovettura. Successivamente con il restyling comparvero nuovi retrovisori esterni sagomati e un nuovo spoiler anteriore con l'obiettivo di ridurre ulteriormente il Cx.
Interni Opel Monza
Come tutta la struttura della macchina anche gli interni della Monza fanno riferimento alla Senator e alla Rekord. In particolare la plancia, caratterizzata da un grande cruscotto rettangolare a sviluppo orizzontale racchiuso in una cornice che si estende fino alla console centrale. Principalmente il materiale utilizzato per il rivestimento del cruscotto e delle portiere interne è la plastica mentre per la selleria il velluto. Nonostante non sia una macchina lussuosa la vettura all’interno è spaziosa, con dei sedili altrettanto grandi che permettono di godersi il viaggio in comodità. Anche il contagiri è stato ripreso dai modelli Rekord E e con tutti questi elementi derivanti da altre versioni della stessa macchina antecedente, il rischio è quello di appiattire la gamma auto rendendo una vettura come la Monza, con un motore prestante, un Opel comune. Questo rischio si concretizzò nel momento in cui il pubblico dimostrò di non gradire gli interni Rekord. Per porre rimedio la Opel introdusse un pacchetto “C”, con il quale era possibile ottenere degli strumenti extra come la pressione dell’olio, voltmetro, ecc. e inoltre degli interni di diverse colorazioni, in modo tale da avere la percezione di un interno più lussuoso. Era disponibile anche il pacchetto sportivo con parafanghi anteriori, cerchi in lega e un differenziale a slittamento limitato del 45%.
Motori Opel Monza
I motori della Opel Monza, seppur non economici, puntavano sull'alta qualità e sulla conclamata affidabilità. Questo perché i motori a sei cilindri erano tutti costituiti secondo la tipologia CIH, albero a camme in testa, ed erano di fatto un quattro cilindri in linea da 2,0 litri con solo due cilindri in più. Questa architettura dei motori ha quindi permesso di utilizzare molte parti, come la pompa dell’acqua e la trasmissione, uguali a quelle già in uso sulla versione a quattro cilindri. Di conseguenza, l’affidabilità del motore derivava da anni di utilizzo dello stesso nelle versioni precedenti, come la Commodore e la Diplomat, che la Monza sarebbe dovuta andare a rimpiazzare.
Le due motorizzazioni a 6 cilindri, con cui la vettura tedesca ha fatto il suo debutto, comprendevano una prima versione meno potente, rappresentata dal modello 2.8 S con un motore da 2784 cm3 alimentato a carburatore doppio corpo e potenza massima di 140 CV. Il modello 3.0 E possedeva invece un motore da 2986 cm3 alimentato a iniezione elettronica e con una potenza di 180 CV, con la quale guadagnò il titolo di macchina più veloce mai costruita fino ad allora dalla Opel. La Monza possedeva anche ottime capacità di guida grazie allo sviluppo dell’avantreno di tipo MacPherson e del retrotreno a ruote indipendenti che le permisero di offrire una guida morbida e agile nonostante le sue notevoli dimensioni.
Motori Opel Monza
Benzina
- 2.8 S da 140 CV
- 3.0 E da 180 CV
Prezzi Opel Monza
La Opel Monza è una vettura che nel tempo ha visto aumentare in modo considerevole le sue quotazioni nel mercato dell’usato. I modelli meno richiesti dagli appassionati ovvero quelli più comuni, con motorizzazioni meno potenti e mal conservate nel tempo, raggiungono prezzi di circa 3.500 euro. Tuttavia per i modelli con motorizzazioni e allestimenti più “preziosi” i prezzi della Opel Monza raggiungono senza alcun problema i 18.000 euro. Nello specifico questo valore può essere raggiunto da una vettura con il 3.0 da 180 cavalli in allestimento GSE. L'edizione GSE fu l’ultima incarnazione della Monza e venduta a metà del 1983; tra le caratteristiche principali trovavamo sedili sportivi Recaro, strumenti digitali LCD, il cambio manuale a cinque marce Getrag, interni completamente neri migliorati e un piccolo spoiler al posteriore. La GSE era dotata anche di un differenziale a slittamento limitato del 40%, un'aggiunta che doveva essere ordinata separatamente sulle precedenti auto 3.0E al momento dell'acquisto. Per tutte queste peculiarità dei modelli la forbice di prezzo a cui può essere oggi acquistata una Opel Monza è molto ampia, occorre inoltre essere piuttosto esperti di tutte le varie declinazioni della vettura per poter scegliere nel modo più consapevole possibile e senza incorrere in brutte sorprese.
Opel Monza: concorrenti e conclusioni
In conclusione la Opel Monza, è un’ottima vettura d’epoca che sin dai primi giorni è stata in grado di fornire affidabilità e qualità senza dover necessariamente rinunciare alla comodità. Paragonata alle rivali del tempo, perde dei punti per quanto riguarda l’estetica, date le linee morbide e meno accattivanti rispetto ad una BMW 630 CS, ma sotto alla carrozzeria compensa con un’anima sportiva caratterizzata da un motore prestante e un assetto divertente da guidare. Attualmente sul mercato è possibile acquistarla principalmente da venditori esteri, trovando anche la versione GSE nella quale si svilupparono optional come l’ABS, un allestimento interno più ricco e sportiveggiante (comprendente sedili Recaro e strumentazione a cristalli liquidi) e un look più grintoso con una taratura delle sospensioni più prestante.
La Monza detiene anche un altro titolo dato che una volta tolta di produzione nel 1986, la Opel non produsse più altre coupé di fascia alta, passando poi alla Calibra nel 1989 con linee sicuramente più moderne e accattivanti ma appartenenti ad un mercato che comprende una clientela differente. Senza ombra di dubbio sedendosi alla guida di una vettura del genere è possibile apprezzare uno stile di guida di altri tempi, unico nel suo genere, in grado di far comprendere i passi fatti e rivivere un determinato periodo storico.