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Nissan B-SUV

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Nissan B-SUV: storia, modelli, versioni e motori

Con il lancio del primo Qashqai nel 2007, Nissan è stata una delle Case che ha maggiormente cambiato il mondo dell’auto negli ultimi 20 anni. Nessuno, infatti, si sarebbe aspettato che un SUV dallo stile e dell’impostazione tecnica più simile ad una normale berlina avrebbe avuto il successo che il Qashqai è riuscito ad ottenere. Dopo i grandi Sport Utility degli anni ’00, con il crossover nipponico è nata una nuova categoria di auto, che oggi spopola in tutto il mondo. Dopo la prima intuizione nel 2007, tre anni più tardi arrivò sul mercato il primo B-SUV Nissan, nonché uno dei primi modelli di questa nuova categoria, la Nissan Juke. Realizzata sulla piattaforma delle monovolume Nissan Note e Cube, utilizzata poi anche da Renault per la nuova Clio e per la cugina della Juke, la Captur, la particolarissima Juke univa uno stile a dir poco unico e molto discusso con una ottima guidabilità, praticità e usabilità quotidiana. Leggi di più

Prodotta fino al 2019, la prima generazione della Juke (prodotta per il mercato europeo negli stabilimenti inglesi di Nissan di Sunderland) è stata un vero e proprio successo, superando il milione di unità prodotte a Sunderland nel 2018 e confermandosi, nonostante lo stile così particolare, come uno dei crossover più apprezzati sul mercato.

Come successo per la più grande Qashqai, anche la Juke è riuscito ad anticipare i rivali, aprendo di fatto le porte al segmento, quello dei B-SUV, che oggi è forse il più amato e ricercato dagli automobilisti europei, italiani in primis. Dopo un paio di refresh, Nissan ha lanciato la seconda generazione del suo crossover compatto nel 2019, andando ad alleggerire un po’ il look e normalizzando la gamma motori, che nel 2022 ha visto l’arrivo della prima variante Full Hybrid.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni dei B-SUV Nissan.

Segni particolari dei B-SUV Nissan

  • Estetica di entrambe le Juke molto personale e riconoscibile, sia fuori che dentro: o la ami, o la odi
  • Meccanica piuttosto raffinata per il segmento: la prima generazione ha anche la trazione integrale, la seconda il cambio doppia frizione e una versione Full Hybrid
  • La prima Juke ha un abitacolo un po’ scarno e stretto: la seconda è più curata e molto più pratica

Modelli Nissan B-SUV

Come detto in apertura, dopo aver rivoluzionato il mondo delle compatte medie nel 2007 con l’arrivo sul mercato europeo della Qashqai, nel 2010 arriva nel Vecchio Continente il primo dei modelli di B-SUV Nissan, la Juke. Da quel momento, in Europa è stata proprio la piccola compatta “rialzata” l’unica proposta di Nissan nel segmento dei crossover da città, che proprio la Casa nipponica ha contribuito in maniera tangibile a rendere così popolare e gettonato. Realizzata sulla piattaforma delle monovolume Note e Cube, la nuova Juke interpreta in maniera a dir poco originale la trasposizione dello stile tipico dei crossover su auto di dimensioni compatte. Lunga 4,14 metri, la prima Juke (nota anche con il nome di progetto F15) è infatti caratterizzata da linee tondeggianti e giocose, più simile ad un fumetto che ad un’auto di produzione.

Colpisce già il frontale totalmente inedito, con i fari su due livelli. Nella parte bassa troviamo i fari principali circolari, mentre sulla sommità dei passaruota anteriori troviamo un secondo gruppo ottico a sbalzo, dove trovano posto le luci di posizioni e le frecce. Tra i dettagli più particolari della Juke c’è sicuramente la mascherina posta sotto la targa, caratterizzata da tre elementi circolari che si intersecano l’uno con l’altro, che uniti alla larghissima mascherina superiore rendono davvero fuori dagli schemi il frontale “da ranocchia” del B-SUV nipponico. Lateralmente si fanno notare senza dubbio i passaruota bombati, caratterizzati da una finitura in plastica grezza, mentre le portiere posteriori hanno le maniglie integrate nel montante posteriore per apparire, almeno esteticamente, una tre porte.

La coda è ugualmente personale, con un lunotto molto inclinato, dei fari a boomerang e linee molto personali. Le versioni sportive Nismo integrano anche un grande diffusore posteriore, un vistoso spoiler e, davanti, un paraurti più aggressivo. Salendo a bordo, invece, il più piccolo dei crossover nipponici unisce uno stile molto personale ad una qualità costruttiva solo discreta. Al centro della plancia, realizzata interamente in plastica rigida, trova posto una consolle in piano black, dove trovano posto la radio o il navigatore e, più in basso, i comandi del clima. Nelle versioni più spinte, lo schermo del clima si sdoppia anche come display per gestire le modalità di guida. Dietro al volante, condiviso con altre Nissan coeve, troviamo un bel “binocolo” con degli strumenti analogici piuttosto sportivi, mentre il tunnel centrale è caratterizzato da una finitura in plastica laccata che ricorda il serbatoio di una moto. Se la qualità non è eccelsa, anche lo spazio non è granché dietro (davanti c’è agio anche per i più alti), mentre il bagagliaio parte da 251 litri nelle versioni pre-restyling, piuttosto piccolo, aumentato però del 40% con il restyling del 2014 e portato a 354 litri.

La prima generazione della Nissan Juke è stata prodotta fino al 2019, anno in cui è arrivata l’attesa seconda generazione (codice di progetto F16) di una delle capostipiti di questo segmento così importante per il mercato europeo. La nuova Juke è realizzata nuovamente su una piattaforma condivisa con altri modelli dell’Alleanza Renault-Nissan-Mistubishi, la CMF-B, e misura qualche centimetro in più. Superata quota 4,20 metri (siamo a 4,21 metri), la nuova Juke riprende il family feeling della prima serie, andando però a “normalizzare” alcune linee. Il frontale, ad esempio, ha ancora il gruppo ottico sdoppiato su due livelli, con un faro principale circolare e un “sopracciglio” con luci di posizione e indicatori di direzione in cima. La grande presa d’aria molto larga, che le davano l’aspetto di un ranocchio, è ora sostituita da una massiccia mascherina a V, poi ripresa da tutti i modelli della gamma. Lateralmente rimane la maniglia annegata nel montante C così come il lunotto molto inclinato e i passaruota bombati, ma tutte le linee sono più armoniose e meno cartoonesche. La coda è anch’essa più matura, con fari orizzontali più classici combinati ad un lunotto ancora molto inclinato e linee tese e moderne.

Dove è cambiata maggiormente la nuova Juke è all’interno, dove ha adottato una plancia completamente ridisegnata. Viene conservata l’inserto lucido del tunnel centrale, anche se è meno appariscente che in passato, mentre la qualità costruttiva è nettamente migliorata, con un livello di finiture e assemblaggi più curato, e anche l’occhio mostra un abitacolo più maturo. Convince la consolle centrale, con lo schermo dell’infotainment da 8 pollici a sbalzo e i comandi del clima più in basso, mentre dietro al volante multifunzione sportivo c’è un quadro strumenti misto analogico-digitale.

Non mancano Apple CarPlay e Android Auto, ovviamente, mentre è molto interessante la soluzione dell’altoparlante del sistema audio Bose integrato nel poggiatesta. Lo spazio è aumentato davanti e ma anche dietro (nonostante questo, c'è ancora poco agio per i più alti), mentre il bagagliaio cresce fino a ben 422 litri, diventando più grande di molte rivali. La versione Hybrid deve però rinunciare a circa 70 litri per l’alloggiamento delle batterie del sistema ibrido sotto il pianale di carico, scendendo a 354 litri con i cinque posti in posizione. Ricapitolando, sono questi i modelli di B-SUV Nissan prodotti fino ad oggi dalla Casa nipponica:

  • Nissan Juke F15, 2010-2019
  • Nissan JukeF16, 2019-

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Motori Nissan B-SUV

Le due generazioni di Juke non cambiano solo a livello estetico, ma anche per quanto riguarda la meccanica e i motori i B-SUV Nissan sono decisamente diversi tra di loro. Al debutto della prima Juke, infatti, era ancora richiesto da alcuni clienti che il proprio SUV, anche così piccolo, dovesse avere la trazione integrale. Per questo, Nissan decise di proporre anche la piccola Juke con la trazione integrale, come fatto per la più grande Qashqai. Del resto, la piattaforma utilizzata lo permette: la Juke F15 è infatti basata sul pianale Renault-Nissan B, lo stesso usato, tra le altre, dalle Renault Clio e Captur, ma anche, in versione “semplificata”, sulla Dacia Duster, dotata di trazione 4x4 (in realtà, anche altre vetture su questa piattaforma, come la Nissan Cube e la Note, sono state proposte con trazione integrale). Rispetto al passato, però, questa richiesta andava scemando: per questo, Nissan decise di proporre la trazione integrale solo sulle versioni più potenti.

Un’altra particolarità della Nissan Juke è che è stato uno dei pochi B-SUV ad essere presentato con motorizzazioni decisamente potenti, nonché in un paio di versioni ad alte prestazioni. Tutte le Juke condividono delle sospensioni anteriori con schema McPherson, mentre al posteriore le varianti con trazione anteriore hanno un classico ponte torcente, mentre le varianti 4x4 possono contare su un più raffinato schema Multilink. Sotto il cofano, invece, ci sono stati diversi motori: al lancio, la gamma è formata da un motore a benzina, un classico 1.6 quattro cilindri aspirato da 94 o 117 CV, un motore Diesel, l’apprezzato 1.5 dCi quattro cilindri turbodiesel K9K da 110 CV e, al top della gamma, la 1.6 DIG-T.

Sotto il cofano troviamo il 1.6 quattro cilindri turbobenzina che verrà montato pochi anni dopo anche sulla Renault Clio RS IV, qui proposto con 190 CV e 240 Nm di coppia, con la possibilità di scegliere tra la trazione anteriore e quella integrale, quest’ultima accoppiata anche al cambio automatico X-Tronic, un classico CVT a variazione continua dotato di sette rapporti “simulati”. Con l’avanzare della carriera, il 1.6 aspirato guadagna l’interessante versione GPL, alla base della gamma arriva un nuovo 1.2 quattro cilindri turbo da 115 CV, più moderno e vivace del vecchio 1.6, mentre al top si insediano le varianti Nismo e Nismo RS.

Entrambe sono realizzate sulla base della Juke 1.6 DIG-T, e offrono un assetto più rigido, freni maggiorati e una maggiore rigidità torsionale del telaio, oltre che più potenza. La Juke Nismo porta il 1.6 turbo a 200 CV, mentre la Nismo RS a ben 218 CV (214 CV con il cambio automatico X-Tronic). Entrambe sono offerte in due configurazioni in Italia: trazione anteriore con cambio manuale o automatico a richiesta e trazione integrale con cambio automatico X-Tronic. La Nismo RS a trazione anteriore è la più rapida della gamma, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 7 secondi netti e una velocità massima di 220 km/h. Questi sono, ricapitolando, i motori della Nissan Juke prima serie:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.6 1.6 quattro cilindri aspirato benzina 94 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.6 1.6 quattro cilindri aspirato benzina 117 CV Anteriore Manuale a 5 marce e automatico CVT a variazione continua
1.6 GPL 1.6 quattro cilindri aspirato benzina-GPL 116 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.2 DIG-T 1.2 quattro cilindri turbobenzina 115 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.6 DIG-T 1.6 quattro cilindri turbobenzina 190 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.6 DIG-T 4WD 1.6 quattro cilindri turbobenzina 190 CV Integrale Manuale a 6 marce o automatico CVT a variazione continua
1.6 DIG-T Nismo 1.6 quattro cilindri turbobenzina 200 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.6 DIG-T Nismo 4WD 1.6 quattro cilindri turbobenzina 200 CV Integrale Automatico CVT a variazione continua
1.6 DIG-T Nismo RS 1.6 quattro cilindri turbobenzina 213 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.6 DIG-T Nismo RS 4WD 1.6 quattro cilindri turbobenzina 218 CV Integrale Automatico CVT a variazione continua
1.5 dCi 1.5 quattro cilindri turbodiesel 110 CV Anteriore Manuale a 6 marce

Con l’arrivo della seconda generazione, la meccanica e i motori del B-SUV Nissan cambiano completamente. La piattaforma Renault-Nissan B, infatti, viene accantonata per utilizzare la più moderna CMF-B, in questo caso nella sua versione HS, “High Specifications”, che permette di adottare tecnologie più raffinate come la guida autonoma di Livello 2. Oltre a ciò, il pianale CMF è più rigido, preciso e sicuro, mentre a livello puramente ciclistico tutte le Juke adottano un layout piuttosto tradizionale, con sistema McPherson all’anteriore e un robusto ponte torcente dietro. Completamente rivoluzionata, invece, la gamma motori. Se la precedente Juke, come potete vedere, era dotata di tante possibilità tra le quali scegliere, la seconda serie è molto più pragmatica. Al lancio, Nissan dice addio alle versioni sportive Nismo, al motore Diesel e alla variante a GPL, nonché alla trazione integrale e all’intera gamma motori precedente.

Oggi, sotto il cofano c’è solo un moderno 1.0 tre cilindri turbo a iniezione diretta denominato DIG-T, noto con la sigla TCe su altri modelli del Gruppo. Il nuovo motore è dotato di 117 CV, 114 dopo il restyling del 2022 e 200 Nm di coppia, scaricati sulle ruote anteriore da un cambio manuale a 6 marce oppure, a richiesta, da un moderno cambio automatico doppia frizione DCT a 7 rapporti, disponibile per tutte le versioni tranne la Visia d’accesso. Grazie al peso contenuto della Juke (che ferma la bilancia sotto i 1.200 kg), il 1.0 è piuttosto vivace, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 10,7 secondi. Nel 2022, approda sulla Juke il sistema Full Hybrid E-Tech visto sulle cugine Renault Clio e Captur. La nuova 1.6 HEV condivide quindi con le cugine francesi il 1.6 quattro cilindri benzina aspirato a ciclo Miller da 94 CV e i due motori elettrici, uno da circa 50 CV e l’altro da poco più di 20. La potenza complessiva dei motori è di 143 CV, scaricati sulle ruote anteriori da un particolare cambio MultiMode, un robotizzato privo di frizioni e sincronizzatori, con 4 marce per il motore termico e due per quello elettrico.

Il motore elettrico secondario, oltre a fare da alternatore e motorino d’avviamento, si occupa di sincronizzare i giri del 1.6 termico a quelli del cambio, permettendo passaggi di marcia fluidi. Le prestazioni di questo powertrain, alimentato da una batteria da 1,2 kWh, sono vivaci (0-100 km/h in 10,1 secondi), mentre i consumi omologati nel ciclo WLTP arrivano a 20,0 km/l in un percorso misto. Questi sono, più nel dettaglio, i motori del B-SUV Nissan di seconda generazione:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.0 DIG-T 1.0 tre cilindri turbobenzina 114 CV Anteriore Manuale a 6 marce o automatico doppia frizione a 7 marce
1.6 HEV 1.6 quattro cilindri aspirato benzina+due motori elettrici – Full Hybrid 143 CV Anteriore Automatico a 4+2 marce

Versioni Nissan B-SUV

Concludiamo allora con le versioni del B-SUV Nissan, con la Juke di prima generazione che ha offerto diverse varianti differenti dalla “ricetta” originale. Al lancio, ad esempio, aveva stupito la Launch Edition, una versione dedicata principalmente alla Juke con motore 1.6 DIG-T e caratterizzata da una verniciatura bordeaux con una vistosa striscia bianca centrale che correva dal frontale fino alla coda.

Nei quasi 10 anni di carriera, poi, è sempre stato possibile personalizzare molto la Juke con inserti verniciati in diversi colori integrati nei paraurti, nei cerchi in lega e all’interno. Inconfondibili, poi, le versioni Nismo (crasi di Nissan Motorsport, il reparto sportivo della Casa giapponese), dotate di paraurti anteriori con vistosi splitter, spoiler e diffusori posteriori, cerchi in lega maggiorati verniciati in nero, assenza dei passaruota in plastica, grande scarico al posteriore e la presenza del logo Nismo sul portellone posteriore.

Con l’arrivo della seconda generazione, le versioni del B-SUV Nissan sono sicuramente diminuite con l’addio a diversi motori, alle versioni sportive Nismo e alla trazione integrale. Per diversi anni, anzi, c’è stato un solo motore, lasciando ai clienti la possibilità di scegliere tra i diversi allestimenti, dal razionale Visia al ricco Tekna. Anche in questo caso, non è mancata una Premiere Edition, versione di lancio che non ha ripreso la livrea della precedente Juke, ma dietro a verniciature più sobrie ha nascosto tutte le dotazioni possibili sulla nuova Juke, dai fari full LED all’impianto Hi-Fi Bose con gli altoparlanti nei poggiatesta, dal Cruise Control adattivo al mantenitore attivo di corsia fino alle telecamere a 360°.

Nonostante l’assenza di varianti sportive, non sono mancati allestimenti speciali come la Enigma, versione con verniciatura grigia e dettagli neri, la Kiiro, variante ispirata al film The Batman e dotata di dettagli e finiture in color giallo acceso, o il ritorno del colore giallo, uno dei più iconici della prima Juke, con il restyling 2024.