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Mitsubishi Space Runner

Mitsubishi Space Runner in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Mitsubishi Space Runner inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

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Mitsubishi Space Runner: monovolume fuori dagli schemi

Oggi il segmento delle monovolume e delle multispazio è stato letteralmente fagocitato da quello dei suv. Ma c'è stato un tempo in cui chi cercava un'auto spaziosa non aveva altra possibilità di scelta al di fuori di una mpv. Siamo nel cuore degli anni novanta quando la categoria delle monovolume veniva stravolto con l'arrivo della Mitsubishi Space Runner, che pur rimanendo fedele al concetto di multispazio al quale apparteneva, ne rivoluzionava la sostanza presentando soluzioni a dir poco insolite per la categoria. Era l'autunno del 1991 quando venne presentata per la prima volta al grande pubblico, rimanendo in produzione fino alla metà del 2002.

Mitsubishi Space Runner: com’è fatta, pro e contro

L'elemento della Mitsubishi Space Runner che scosse il segmento delle monovolume è di carattere stilistico. La multispazio giapponese, infatti, è stata la prima in questa particolare fetta di mercato a presentare la soluzione della carrozzeria asimmetrica, con una sola porta a garantire l'accesso alla seconda fila di sedili. Si trattava di un portellone scorrevole, per la precisione, montato sul lato passeggero della vettura. Nonostante l'evoluzione stilistica che aveva rivoluzionato il design dell'auto con la seconda generazione, presentata ufficialmente nell'estate del 1999, questa soluzione venne ripresa, invariata, anche sulla seconda serie del modello. Altra particolarità, questa volta per quanto riguarda unicamente la prima generazione, la cui parte frontale, fino al montante centrale era in tutto e per tutto identica a un'altra monovolume firmata Mitsubishi, la Space Wagon. Questa, infatti, a differenza dello Space Runner adottava soluzioni più tradizionali, con due classiche portiere nella parte posteriore, che davano accesso alla seconda fila di sedili. Una sul lato sinistro e una su quello destro. Detto questo, se lo stile della prima generazione non eccelleva di certo per personalità, quello della seconda usciva decisamente dagli schemi, proponendo linee più squadrate e con i fari posteriori che per l'occasione vennero modificati trovando posto nella parte alta della coda ed erano a sviluppo verticale.

Nel corso di oltre dieci anni di commercializzazione, la Space Runner crebbe molto nelle dimensioni. La prima generazione, infatti, aveva una lunghezza di 4,29 metri, mentre la seconda arrivava fino a 4,48 metri. Tipicamente giapponese lo stile degli interni, che nonostante l'aggiornamento stilistico in occasione del lancio della seconda serie, non hanno mai brillato in quanto a scelta dei materiali. Anche lo spazio a bordo non era dei migliori, o almeno per chi sedeva dietro. Davanti, infatti, l'ambiente risultava molto arioso e ben organizzato, mentre dietro, complice la presenza di una sola porta, si potevano riscontrare non poche difficoltà quando si viaggiava in due o in tre, dovendosi organizzare per salire e scendere dalla vettura.

Mitsubishi Space Runner: allestimenti, motori e prezzi

La prima generazione era in vendita in abbinamento a due propulsori, entrambi a benzina. Un 1.8 da 122 CV e un 2.0 da 133 cavalli. Il primo, oltre ad essere disponibile anche con cambio manuale, poteva essere scelto anche con la trazione integrale. Anche la seconda generazione era disponibile unicamente in abbinamento a propulsori benzina. La base dell'offerta era rappresentata da un 2.0 da 136 CV erede di quello che alimentava la precedente serie, mentre al vertice della gamma trovava posto un nuovo 2.4 a iniezione diretta capace di erogare 150 CV di potenza massima, sufficienti a spingere la Space Runner da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 190 km/h.

Buona la dotazione, che già a partire dall'allestimento di accesso poteva contare su un equipaggiamento di serie piuttosto ricco, con quattro airbag, ABS, ripartitore elettronico della frenata, fari alogeni, fendinebbia, cerchi in lega, barre portapacchi sul tetto, retrovisori in tinta con la carrozzeria, climatizzatore manuale e autoradio. Tra le rivali, impossibile non citare la Renault Scenic, una delle capostipiti di questa categoria di vetture. Altra alternativa la Opel Zafira, lanciata nel 1999, che ha rappresentato uno dei primi esempi di monovolume compatta. Su AutoScout24 si trovano le attuali quotazioni del modello, con un valore medio di circa 1.800 euro.

Mitsubishi Space Runner: conclusioni

Spaziosa ma poco pratica, la Space Runner rompeva con i classici schemi delle monovolume, proponendo l'insolita soluzione della singola portiera posteriore. Una trovata inedita ma poco fortunata e soprattutto un po' troppo scomoda per chi viaggiava dietro.

Valutazioni sul veicolo per Mitsubishi Space Runner

2 Valutazioni

4,5

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