Mitsubishi Pajero Pinin

Pajero Pinin è la sintesi di questa volontà, cioè mixare le caratteristiche proprie di un 4x4 con il suo telaio a longheroni (seppur in una soluzione “ibrida”, poiché saldato direttamente alla scocca) e la trazione integrale con marce ridotte (Super Select 4WD) e il look da SUV compatto che avrebbe poi spopolato negli anni a venire. Della Pajero Pinin è stata anche realizzata una versione cinque porte, più pratica nel suo utilizzo quotidiano. A livello di dimensioni, il passo è stato allungato di 17 centimetri.

In fin dei conti, la Pajero Pinin è stata pensata espressamente per il pubblico europeo, più avvezzo al concetto di auto compatta rispetto ad altre zone geografiche dove il grosso delle vendite fu delegato alla Pajero e alla Pajero Sport.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Mitsubishi Pajero Pinin.

Dimensioni Mitsubishi Pajero Pinin

Le dimensioni della Mitsubishi Pajero Pinin sono:

• lunghezza 3,74 metri
• larghezza 1,70 metri
• altezza 1,74 metri
• passo 2,27 metri

Le dimensioni della Mitsubishi Pajero Pinin si riferiscono alla versione tre porte, cioè quella presentata nel 1998 all’esordio, mentre la cinque porte a passo allungato misura 4,04 metri con la distanza tra gli assi portata a 2,45 metri. Contraddistinta da un look molto gradevole, la Mitsubishi Pajero Pinin ha saputo portare Mitsubishi, grazie alla preziosa collaborazione firmata Pininfarina, il suo 4x4 su terreni letteralmente inesplorati. Solo Suzuki Jimny, sua concorrente diretta, ci ha creduto con diversi anni di anticipo, e il successo di questo piccolo 4x4 adatto anche per la città ha confermato la scelta del costruttore nipponico. La Mini Pajero, così è stata talvolta definita, ha uno stile davvero inconfondibile. Il frontale è la parte che più tradisce la parentela con la sorella maggiore, mentre la linea laterale con le sue linee molto marcate e il gioco di colori bi-tono (proposta con pagamento extra sui listini ufficiali) della carrozzeria rendono la Pinin quasi un oggetto unico nel suo genere.

Non meno importante la capacità del bagagliaio, a concludere parlando delle dimensioni della Mitsubishi Pajero Pinin: nella versione tre porte si parla di una capacità simile a quella di un'utilitaria, viste le dimensioni simili: 210 litri di minima, 930 litri di massima. Con la 5 porte, si passa rispettivamente a 350 e 1.000 litri. Rimane sempre molto alta la soglia di carica, uno dei suoi grandi difetti per chi non è così abile a sollevare pesi. La ruota, agganciata al portellone posteriore, non toglie ulteriore spazio in abitacolo e ricalca la soluzione usata da tanti 4x4.

Interni Mitsubishi Pajero Pinin

Gli interni della Mitsubishi Pajero Pinin sono stati resi più vicini a quelli di una berlina, rispetto ai canoni classici del fuoristrada che vorrebbero interni spartani e poco attenti ai dettagli. No, la Pajero Pinin è andata in una direzione diversa, sposando un abitacolo accogliente dotato di tessuti dal buon feeling tattile e visivo. Non eccessivo lo spazio per i passeggeri posteriori nella versione tre porte, situazione migliorata con la cinque porte. Con una lunghezza di 3,73 metri e una larghezza di 1,7 metri, non si potevano pretendere miracoli dal punto di vista dell’abitabilità, motivo che convinse Mitsubishi a sviluppare la variante cinque porte.

Dal punto di vista dello stile degli interni della Mitsubishi Pajero Pinin, la plancia si concentra al centro con la disposizione dei comandi per la radio e la climatizzazione, mentre le bocchette d’aerazione sono incluse appena sotto il piccolo schermo. Dal posto guida e dalle sedute dei passeggeri si gode di una buona visibilità, avvantaggiata dal fatto che i sedili sono posti in alto rispetto al piano stradale. Dal punto di vista della sicurezza, sono presenti anche gli airbag frontali, sia per conducente sia per il passeggero. Di serie fin dalla versione base anche la regolazione elettrica degli specchietti e gli alzacristalli elettrici.

Motori Mitsubishi Pajero Pinin

La gamma motori della Mitsubishi Pajero Pinin ha compreso solo motorizzazioni benzina, mai un Diesel, con il 1.8 da 120 CV (poi 114 dal 2002 e fino al 2006) ad aprire la gamma nel momento del lancio commerciale del 1999. Il 2.0 a iniezione diretta da 129 CV. Non è arrivata in Europa la Pajero Pinin iO TR più sportiveggiante ed equipaggiata con il 1.8 turbo benzina da 160 CV, dotato di intercooler, disponibile solo in abbinamento alla 5 porte sul mercato locale. Specialmente il 1.8 da 120 CV sembra essere nato con i migliori propositi per essere inquadrato come il giusto propulsore della Pajero Pinin. Di serie monta un cambio meccanico a 5 rapporti e la trazione è posteriore, con le due ruote motrici anteriori che si attivano grazie al blocco del differenziale cambiando volto e comportamento dinamico della vettura.

Alti i consumi, con 9 l/100 km che peggiorano ulteriormente con la variante 2 litri da 129 CV. D’altro canto la leggerezza della vettura, con 1.250 chilogrammi in ordine di marcia per la versione tre porte e 1.400 chilogrammi per la cinque porte sono sinonimo di buon brio e di buone doti di accelerazione. Con il più potente tra i due motori della Mitsubishi Pajero Pinin, la pratica 0-100 km/h si chiude in 10,2 secondi per 170 km/h di velocità massima.

Prezzi Mitsubishi Pajero Pinin

I prezzi della Mitsubishi Pajero Pinin partivano da 15.241 euro per la versione 3 porte con il motore 1.8 da 114 CV introdotto solo nella seconda parte di carriera di questo modello. Al lancio, la Pajero Pinin costava poco più di 19.500 euro per il 1.8 da 120 CV, e da 21.680 euro per il 2.0 da 129 CV. La gamma si strutturava attorno a quattro allestimenti, nella fattispecie la base con una dotazione già molto completa e gli allestimenti superiori Air, Comfort e Target. Sulla Pajero Pinin standard sono stati proposti il doppio airbag frontale, la trazione Super-Select, i cerchi in lega e gli alzacristalli elettrici, cui si aggiungono le barre al tetto così da consentire il montaggio del portapacchi. Dotazione che cresce con l’aggiunta del condizionatore manuale sulla Air, dell’ABS, degli airbag laterali e del lettore CD con la Comfort e, infine, del navigatore satellitare e del tetto apribile elettrico sulla più ricca Target, che chiudeva il listino.

I prezzi della Mitsubishi Pajero Pinin d’occasione permettono di comprendere il successo che ha avuto in Italia questo piccolo 4x4 con la trazione integrale semi-permanente. Ci sono una cinquantina di auto in offerta con prezzi a partire da 3.000 euro, questa la cifra richiesta per una Pajero Pinin con poco più di 157.000 chilometri, prima immatricolazione giugno 2002. Un altro privato vende una Pajero Pinin usata e anche in questo caso il chilometraggio è molto vicino ai 150.000 chilometri. Peccato che la cifra richiesta sia di 13.500 euro, fuori mercato anche tra i tanti esemplari usati di Pajero Pinin che si trovano sui siti di compravendita specializzati.

Mitsubishi Pajero Pinin: concorrenti e conclusioni

La Mitsubishi Pajero Pinin è stata una sorta di esperimento, riuscito, di proporre su dimensioni più “gestibili” la tecnologia e la tecnica di un vero 4x4. Con appena 3,75 metri di lunghezza, la Pajero Pinin può andare praticamente ovunque, anche e soprattutto per merito della trazione integrale Super Select che prevede l’inserimento del 4WD solo al momento del bisogno, per risparmiare sui consumi. Già, non proprio il tasto meno dolente per questo modello, che nei suoi 7 anni di presenza sul mercato ha puntato solo ed esclusivamente sui motori benzina di grande cilindrata, a scapito della spesa da affrontare alla stazione di servizio. Altro suo difetto, rimediato dal lancio della versione 5 porte con passo allungato, lo scarso spazio a disposizione per i passeggeri posteriori.

Tra le concorrenti della Mitsubishi Pajero Pinin impossibile non nominare la già citata Suzuki Jimny e la Daihatsu Terios. Entrambe sono piccoli fuoristrada ed è stata Daihatsu, seguita da Suzuki e da Mitsubishi, a puntare per prima sul concetto di 4x4 compatto. La Terios, infatti, ha inaugurato in salsa fuoristradistica quello che oggi chiamiamo segmento dei B-SUV, da non confondere con i crossover. Bisogna sempre tenere presente che i SUV derivano dai fuoristrada, quindi sarebbe corretto parlare di B-SUV solo in presenza della trazione inseribile sulle quattro ruote.