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Mitsubishi B-SUV

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Mitsubishi ASX (2022) statisch, achteraanzicht

Mitsubishi B-SUV: storia, modelli, versioni e motori

Pioniera nel mondo dei fuoristrada e anche dei SUV, Mitsubishi è stata una delle prime Case a proporre dei modelli a ruote alte dalle dimensioni compatte e la presenza della trazione a due o quattro ruote motrici. Se il primo B-SUV Mitsubishi della storia è ufficialmente la prima generazione dell’ASX, lanciato nel 2010 e basato sulla meccanica della Lancer di nona generazione, andando indietro nel tempo troviamo un modello che, per sue caratteristiche, è stato un vero antesignano dei B-SUV. Nel 1998, infatti, Mitsubishi lanciò sul mercato l’inedita Pajero Pinin, una versione in miniatura del fuoristrada Pajero e prodotto fino al 2006 anche in Italia, negli stabilimenti Pininfarina di Bairo, vicino a Torino. Leggi di più

Come indica il nome, infatti, il Pajero Pinin poteva contare su uno stile realizzato proprio dalla celebre firma italiana, che ne ha curato l’ingegnerizzazione e il look, oltre che la costruzione. Disponibile sia in versione a tre porte, lunga meno 3,75 metri, che nella più pratica 4 porte da 4,04 metri, la Pajero Pinin è stata proposta con motori a benzina 1.8 e 2.0, anche a iniezione diretta, trazione integrale inseribile e ridotte.

Quel piccolo fuoristrada era pensato anche per l’utilizzo stradale e cittadino, andando a realizzare una versione B-SUV della Mitsubishi Pajero, uno dei modelli più iconici della Casa giapponese. Dal 2010, invece, dire B-SUV Mitsubishi significa dire ASX. Dal suo lancio, nel 2010, è stato uno dei modelli più apprezzati della Casa dei Tre Diamanti. Dopo la prima, longeva generazione, nel 2023 è arrivata la seconda serie, che riprende tanto dalla cugina Renault Captur su cui è basata. Scopriamo allora modelli, motori e versioni dei B-SUV Mitsubishi.

Segni particolari di Mitsubishi B-SUV

  • Estetica personale e riconoscibile per l’ASX di prima generazione. La seconda ASX è più moderna e raffinata, ma si nota la “mano” di Renault
  • L’attuale ASX è disponibile con diversi motori benzina e ibridi, con le varianti Full Hybrid e Plug-In Hybrid molto interessanti per prestazioni e consumi
  • Ottimo rapporto qualità-prezzo, sia per la prima che per la seconda generazione, con quest’ultima che spicca come una delle Plug-In Hybrid più economiche

Modelli Mitsubishi B-SUV

Come anticipato in apertura, dopo la Pajero Pinin che, per sua natura, non può essere considerata un vero e proprio SUV di segmento B come li intendiamo oggi, i modelli di B-SUV Mitsubishi proposti in Italia sono le due generazioni della ASX. La prima, lanciata nel 2010 in risposta al successo, per molti inatteso, della Nissan Qashqai di prima generazione, la prima ASX è stata realizzata sulla base della Lancer di nona generazione. Proposta anche in versione a quattro ruote motrici e molto longeva, prodotta fino al 2023, la precedente ASX spiccava per una robustezza e un’indole semplice, che la rendeva ottima per chi voleva tenere tanti anni la propria auto e desiderava una vettura solida, robusta e pratica.

Dopo l’ingresso nel 2016 da parte di Mitsubishi all’interno del Gruppo Renault-Nissan, ci sono voluti un po’ di anni per vedere i primi frutti del Gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi, con l’arrivo della seconda ASX solo nel 2023 insieme alla cugina Colt. Entrambe le vetture sono realizzate sulla base di due modelli Renault esistenti: la Colt è la “gemella” della Renault Clio, mentre è la Captur a fare da base alla nuova Mitsubishi ASX. A livello estetico, la parentela è facile da notare. Le linee, infatti, sono molto simili all’apprezzato B-SUV francese: le differenze principali sono da ritrovare in una mascherina specifica, caratterizzata dal logo Mitsubishi al centro e da tre “baffi” sottili cromati che portano ai fari, ripresi alla versione pre-restyling della Captur. Anche lateralmente troviamo la stessa estetica della Captur, mentre in coda i fari a C molto sottili, identici alla Captur di base, e un portellone posteriore caratterizzato dal nome Mitsubishi a tutta larghezza e dalla discussa telecamera posteriore “a sbalzo” al centro del portellone.

Salendo a bordo, le similitudini con la Captur non si fermano, ma anzi sono ancora maggiori. A differenziare la ASX dalla Captur ci pensano, infatti, principalmente il logo Mitsubishi al centro del bel volante a tre razze multifunzione e alcune animazioni all’interno del sistema di infotainment. Per il resto, infatti, la ASX riprende da vicino la più piccola delle Renault “a ruote alte”, e non è un male. Con la Captur condivide infatti un abitacolo ben fatto, moderno e spazioso, con una plancia realizzata con materiali di qualità, ben assemblati e disegnata con cura.

Mitsubishi ASX (2022) interieur

Al centro spicca il sistema di infotainment, che può essere da 7 pollici “quadrato” o da ben 9,2 pollici con rapporto di forma verticale. Entrambi i display hanno un sistema operativo moderno e ben fatto, facile da usare e dotato di Apple CarPlay e Android Auto. Convincono i comandi per il clima automatico e per il cambio, posizionato in alto in una “torretta” al centro del tunnel, mentre il quadro strumenti è digitale, con diagonali da 7 a 10 pollici. Lo spazio è buono sia davanti che dietro, con la possibilità di sfruttare il comodo divano posteriore scorrevole.

La capacità del bagagliaio, per questo, è ottima per le versioni termica e Mild Hybrid, tra i 422 e i 536 litri a seconda della posizione del divano. Scegliendo le Hybrid e Plug-In Hybrid, invece, scende parecchio: 326-440 litri per la HEV, 265-379 litri per la PHEV.

Motori Mitsubishi B-SUV

Vedendo estetica e interni, non stupirà scoprire come la meccanica e i motori del B-SUV Mitsubishi ASX sono del tutto ripresi dalla Captur II su cui è basata. Anche l’ASX è realizzata sulla valida piattaforma CMF-B nella sua variante HS, High Specification, che permette di avere non solo una grande disponibilità di sistemi di sicurezza, ma anche di offrire le varianti Full Hybrid e Plug-In Hybrid.

Come le cugine a marchio Renault e Nissan (la piattaforma CMF-B è comune, tra le altre, alla Renault Clio e Arkana, alla Nissan Juke e alle Dacia Sandero e Jogger), anche la ASX è dotata di sospensioni anteriori McPherson. Al posteriore, invece, le versioni termiche, Mild Hybrid e Full Hybrid hanno un classico ponte torcente, mentre la Plug-In Hybrid adotta delle più raffinate sospensioni Multilink a ruote indipendenti.

Anche i motori, quindi, sono del tutto simili alla Captur di base, offrendo un motore termico “puro”, due benzina Mild Hybrid, un powertrain Full Hybrid e uno Plug-In Hybrid. A fare da versione d’accesso troviamo la 1.0 turbo, spinta da un motore 1.0 tre cilindri turbobenzina da 91 CV e 168 Nm di coppia, scaricati a terra da un cambio manuale a 6 rapporti. Per chi cerca qualcosa in più, è possibile scegliere il 1.3 TCe, un quattro cilindri turbobenzina aiutato da un sistema Mild Hybrid da 140 CV e 240 Nm, scaricati sulle ruote anteriori da un cambio manuale a 6 rapporti. C’è poi spazio per un motore inedito sulla Captur, il 1.3 TCe DCT. Il motore è lo stesso 1.3 quattro cilindri turbo sviluppato in collaborazione tra Mercedes e Renault, sempre dotato di sistema Mild Hybrid. La potenza però sale a 159 CV, la coppia a 270 Nm e il cambio è l’automatico doppia frizione EDC a 7 marce. Questa versione è, dopo la Plug-In Hybrid, la più potente della gamma, e grazie ad una massa contenuta a 1.300 kg, anche la più vivace (0-100 km/h in 8,5 secondi e 204 km/h).

Le versioni più interessanti della gamma motori della Mitsubishi ASX sono però le Hybrid, sia in versione Full Hybrid che Plug-In Hybrid. Alla base di entrambe troviamo il sistema E-Tech di origine Renault, formato da un 1.6 termico e da due motori elettrici. IL motore termico è un 1.6 quattro cilindri aspirato di origine Nissan a ciclo Miller, capace di 91 CV. Insieme a lui, coabitano sotto il cofano due motori elettrici, uno principale (da 50 CV sulla Hybrid e da 67 CV sulla Plug-In Hybrid) e uno secondario, da circa 20 CV. Il motore termico e quello elettrico principale spingono le ruote attraverso un particolare cambio Multimode, un robotizzato privo di frizioni e di sincronizzatori, con quattro marce per il motore termico e due per quello elettrico.

Il secondo motore elettrico si occupa di fare da alternatore, motorino d’avviamento e da “boost” di potenza quando necessario, ma soprattutto è colui che sincronizza i giri del motore con quelli del cambio, permettendo cambi marcia fluidi. La versione Hybrid ha una batteria da 1,43 kWh e una potenza di 143 CV, mentre la Plug-In Hybrid arriva a 159 CV, 205 Nm e, grazie alla batteria da 10,5 kWh, è in grado di percorrere nel ciclo misto WLTP 65 km. Questi sono, nel dettaglio, i motori del B-SUV Mitsubishi ASX.

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.0 turbo 1.0 tre cilindri turbobenzina 91 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.3 MHEV 1.3 quattro cilindri turbobenzina Mild Hybrid 140 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.3 MHEV DCT 1.3 quattro cilindri turbobenzina Mild Hybrid 158 CV Anteriore Automatico doppia frizione a 7 marce
1.6 HEV 1.6 quattro cilindri benzina aspirato + 2 motori elettrici Full Hybrid 143 CV Anteriore Automatico a 4+2 marce
1.6 PHEV 1.6 quattro cilindri benzina aspirato + 2 motori elettrici Plug-In Hybrid 159 CV Anteriore Automatico a 4+2 marce

Versioni Mitsubishi B-SUV

Analizzando le versioni del B-SUV Mitsubishi, si nota come, in pieno stile nipponico, anche l’ASX è importata in Italia con quattro allestimenti dotati di una dotazione progressiva, dal più pragmatico al più ricco, rinunciando praticamente in toto agli optional a pagamento. Le uniche dotazioni a pagamento, infatti, sono quelle relative alla vernice, con la possibilità di scegliere tra quella metallizzata e la verniciatura bicolore, con prezzi tra gli 820 e i 1.490 euro a seconda della scelta.

La gamma ASX si apre con la versione Inform, che offre di serie la radio DAB, Bluetooth e la connettività con Apple CarPlay e Android Auto, il sistema di riconoscimento dei segnali stradali, i fari Full LED, il Cruise Control, il divano posteriore scorrevole, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la retrocamera, il clima manuale e la frenata automatica.

La variante Invite, invece, aggiunge il clima automatico, gli specchietti ripiegabili elettricamente e i vetri posteriori scuri, mentre la più ricca Intense può contare anche su cerchi in lega, cruise control adattivo, sensore per l’angolo cieco, sedili anteriori riscaldabili con quello del passeggero anche regolabile in altezza, l’infotainment con schermo da 9,3 pollici con navigatore integrato e il quadro strumenti da 10 pollici. La top di gamma Instyle, infine, offre di serie anche i sedili in pelle, il tetto apribile elettricamente, l’impianto Hi-Fi Bose da 9 altoparlanti, il caricatore wireless per il cellulare e il mantenitore attivo di corsia.

Queste sono, ricapitolando, le versioni del B-SUV Mitsubishi ASX:

  • ASX Inform
  • ASX Invite
  • ASX Intense
  • ASX Instyle