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Mini elettrica

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Nieuwe elektrische Mini Cooper: eindelijk een serieuze actieradius
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MINI elettrica: storia, modelli, versioni e prezzi

Uno dei più iconici brand di automobili al mondo, MINI sarà legata a doppio filo con l’iconica creatura del 1959 di Alec Issigonis, prodotta in quasi 5,5 milioni di esemplari fino al 2000. Piccola, agile e dallo stile inconfondibile, sebbene sia sempre stata legata al suo quattro cilindri Austin Serie A per tutta la carriera oggi si stanno moltiplicando gli esemplari di MINI elettrica, capaci di dare una seconda vita a queste iconiche auto inglesi. Del resto, lo stesso brand MINI, dal 1994 di proprietà del Gruppo BMW, sta spingendo con forza per la realizzazione di diverse MINI elettriche, a partire dall’iconica tre porte. Leggi di più

Nel 2009, infatti, BMW utilizzò proprio una “Hatch” di seconda generazione, la R56, come “laboratorio mobile” per lo sviluppo di motori elettrici e batterie da utilizzare sui modelli della famiglia BMW i come la i3 e la i8. Prodotta in pochissimi esemplari, circa 650, la MINI E aveva 204 CV, e poteva percorrere fino a 160 km con una sola ricarica. Dopo quell’embrionale EV, BMW e MINI prima si concentrarono sulle ibride Plug-In, con il lancio nel 2016 della Countryman S E, la prima MINI elettrificata di sempre, culminato nel 2020 con la Cooper SE, la versione 100% elettrica della mitica MINI Hatch, la tre porte.

La terza generazione della piccola inglesina, la F56, ha mostrato luci e ombre di questa soluzione, alternando una piacere di guida tipico delle Cooper S termiche con un’autonomia, data dalla batteria vista sulla BMW i3, non eccezionale. Con il 2024, alla prima MINI elettrica (alla quale si è aggiunta la Cooper SE Cabrio in tiratura limitata) si aggiungono due modelli totalmente nuovi, per una seconda generazione di prodotti a zero emissioni della Casa di Oxford, la nuova Cooper 3 porte e la rinnovata Countryman. Scopriamo quindi tutti i modelli, le versioni e i prezzi delle MINI elettriche.

MINI elettrica: modelli e versioni

Dopo l’embrionale MINI E del 2009, c’è stato bisogno di aspettare più di 10 anni per vedere la prima MINI elettrica di grande serie. Il debutto della Cooper SE, venduta solo nel Regno Unito come “MINI Electric”, è arrivato nel 2020, sulla base della Cooper S di terza generazione, nota come F56. Dopo tre anni di presenza sul mercato, alla fine del 2023 il brand del Gruppo BMW ha presentato le due nuove generazioni dei suoi modelli più venduti, la MINI “Hatch” a tre porte e il SUV Countryman, che segnano un deciso passo in avanti rispetto alla prima MINI a zero emissioni. Questi sono tutti i modelli di MINI elettrica offerti sul mercato italiano:

  • MINI Electric
  • MINI Cooper Electric
  • MINI Countryman Electric

In attesa dell’arrivo a pieno regime della nuova tre porte di quarta generazione, nei listini europei rimane ancora per un po’ la F56, la prima MINI di sempre ad essere offerta in versione a zero emissioni. Lanciata all’inizio del 2020, condivide la base meccanica con la variante termica, la piattaforma UKL del Gruppo BMW. A livello estetico, la Cooper SE riprende i dettagli estetici dalla Cooper S termica, aggiungendo diversi dettagli verniciati in giallo, il colore di MINI per i suoi modelli elettrici, come gli specchietti laterali, i dettagli nella mascherina carenata e in coda, con la S gialla nel nome.

All’interno, invece, non troviamo grandi differenze, se non l’adozione di un potenziometro al posto del contagiri nel quadro strumenti digitale, mentre a richiesta è possibile adottare dei particolari cerchi che riprendono la forma della presa di corrente britannica. A livello meccanico, la Cooper SE è spinta dal motore della BMW i3S da 184 CV e 270 Nm di coppia, posizionato all’anteriore dove, sulla Cooper S normale, c’è il classico 2.0 da 178 CV. Anche la batteria è ereditata dalla i3S, da 32,6 kWh lordi, che permette di avere un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 234 km.

Durante il 2023, MINI ha prodotto anche una versione a tiratura limitata della variante Cabrio. Realizzata in 999 esemplari, la Cooper SE Electric Convertible condivide con la variante a tetto rigido l’intera meccanica, mentre l’autonomia scende a 201 km.

Alla classica F56, lanciata nel 2013 e ancora in listino, si aggiunge la nuova MINI Cooper E, la quarta generazione dell’inglesina. Denominata J01, per la prima volta sfoggia come nome ufficiale anche la denominazione “Cooper”, per oltre 20 anni sinonimo dei vari allestimenti. La nuova Hatch, però, non cambia solo nel nome, anzi. L’estetica è totalmente cambiata, adottando un look più moderno, squadrato e filante. Il parabrezza, ad esempio, è molto più inclinato, e sebbene rimangano gli stilemi classici della Casa, dai fari tondi alla mascherina esagonale frontale e al tetto “flottante”, la nuova Cooper è tutta nuova sia fuori che dentro.

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All’interno, infatti, la quarta generazione adotta un approccio molto più minimalista, riprendendo lo stile della MINI di Issigonis del 1959. Al centro della plancia troviamo un grande schermo OLED circolare da 9,45 pollici dove trovano posto l’infotainment e anche il quadro strumenti, mentre nella parte bassa si trovano i comandi rapidi per clima, accensione e selettore del cambio.

La principale differenza con la precedente MINI elettrica dei modelli di nuova generazione è l’utilizzo di una piattaforma totalmente nuova, e diversa dalla versione termica, denominata F66. Sotto la scocca troviamo infatti una meccanica realizzata dalla Spotlight Automotive, una joint venture tra la Casa cinese Great Wall e il Gruppo BMW. La Spotlight si occupa anche della produzione della nuova MINI Cooper nei suoi stabilimenti di Zhangjiagang, in Cina. Per la prima volta, poi, è possibile scegliere tra due versioni, la Cooper E e la Cooper SE. La prima è spinta da un motore da 184 CV e accoppiata con una batteria da 40,7 kWh, per un’autonomia nel ciclo WLTP di 305 km.

La più potente Cooper SE ha un motore, sempre anteriore, da 218 CV, mentre la batteria passa a ben 54,2 kWh, per un’autonomia omologata di 402 km. Come si ricarica la MINI elettrica? In corrente alternata, la piccola Cooper ha una potenza massima di 22 kW, mentre in corrente continua la Cooper E arriva a 75 kW, mentre la SE porta la potenza a 95 kW in DC.

L’ultima MINI elettrica tra i modelli di maggior successo della Casa è la terza generazione del SUV Countryman. Realizzato sull’evoluzione della piattaforma UKL del Gruppo e condivisa con le cugine BMW X1 ed X2. Dotata di uno stile molto diverso dalla precedente, più squadrato e moderno, è anche la MINI più lunga mai prodotta, con una lunghezza di 4,33 metri. Se all’esterno è molto diversa dal passato, all’interno riprende gli stilemi portati al debutto dalla più piccola MINI Cooper, con il grande schermo da 9,45 pollici al centro della plancia. Con le cugine X1 ed X2 condivide l’intera meccanica, compresi i powertrain elettrici.

Dotata di una batteria da 66,4 kWh, il SUV della Casa inglese è proposto in due versioni, la Countryman E e la Countryman SE (il nome Cooper è ormai “proprio” della più piccola). La Countryman E ha un singolo motore anteriore da 204 CV e 250 Nm, per un’autonomia nel ciclo WLTP di 462 km, mentre la Countryman SE aggiunge un secondo motore posteriore, arrivando così ad offrire la trazione integrale (da qui la dicitura commerciale ALL4) e 313 CV di potenza. L’autonomia? La Countryman più potente percorre fino a 433 km nel ciclo omologativo.

MINI elettrica: i prezzi

A livello di prezzi, la MINI elettrica più economica sul mercato è, sorprendentemente, la nuova Cooper di quarta generazione. L’inedita compatta beneficia, infatti, della nuova piattaforma condivisa con Great Wall Motors e la produzione in Cina, per avere dei prezzi di listino decisamente interessanti. Quanto costa la MINI elettrica? La versione d’accesso Cooper E da 184 CV parte da circa 32.000 euro in allestimento base Essential.

Questa variante prevede una dotazione già piuttosto completa, con cerchi in lega, infotainment con schermo OLED da 9,45 pollici, Cruise Control Adattivo, clima automatico bizona e fari full LED, nonché la retrocamera e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Le versioni top di gamma aggiungono altre dotazioni di pregio, come il tetto panoramico in vetro e la guida autonoma di Livello 2, mentre la versione SE da oltre 400 km di autonomia parte, in allestimento Essential, a più di 36.000 euro.

I prezzi della MINI elettrica di precedente generazione, invece, sono leggermente più salati. La Cooper SE da 184 CV con 234 km di autonomia nel ciclo WLTP, infatti, parte da meno di 38.000 euro (incentivi esclusi) in allestimento Essential, mentre la più ricca Electric arriva a poco più di 40.000 euro. Estremamente esclusiva, invece, la Cooper SE Cabrio, che in Italia è stata proposta a ben 59.900 euro. I prezzi dell’elettrica MINI più grande e versatile, la Countryman, sono più alti delle sorelline minori, e in linea con le cugine BMW X1 ed X2. Il prezzo della Countryman E da 204 CV parte da circa 43.000 euro, mentre la top di gamma SE da 313 CV supera di slancio il muro dei 50.000 euro.

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