Pro
- Leggerezza
- Fascino senza tempo
Contro
- Poca sicurezza
- Sedili stretti
MG Midget in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto MG Midget inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
Offerte attuali per MG Midget
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MG Midget MK III 1275
€ 16.500,-ND- 36.000 km
- 02/1971
- 48 kW (65 CV)
- Usato
- - (Proprietari)
- - (Tipo di cambio)
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- - (l/100 km)
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Privato, IT-50144 Firenze -
MG Midget Mk3 1300 cc Guida SX / LHD
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- 48 kW (65 CV)
- Usato
- - (Proprietari)
- Manuale
- Benzina
- - (l/100 km)
- - (g/km)
Rivenditore, IT-22045 Lambrugo - Como - Co -
MG Midget
€ 10.000,-ND- 62.000 km
- 07/1984
- 65 kW (88 CV)
- Usato
- - (Proprietari)
- - (Tipo di cambio)
- Benzina
- - (l/100 km)
- - (g/km)
Privato, IT-35044 Montagnana
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Più di trent’anni dopo, inizia la storia della “nuova” Midget con un incremento nella produzione che ha visto crescere via via i suddetti consensi e le vendite di questa spider inglese d’antan. 220.000 sono stati, in totale, gli esemplari di Midget prodotti. I suoi punti di forza? Il design, il peso estremamente contenuto, la capote in tela e motori all’altezza della situazione. Certo, vedere potenze comprese tra i 45 e i 70 CV non fanno saltare sul divano ma bisogna rapportarle alla massa della vettura per rendersi conto di quanto sia ancora oggi divertente guidare una MG Midget, fatto salvo la totale assenza di sistemi di sicurezza passivi. Auto clone della Austin Healey, la quale debuttò nel 1951, la MG Midget è arrivata un decennio dopo quando la British Motor Corporation, nata dalla fusione tra la Austin Motor Company e il Gruppo Nuffield (di cui faceva parte Morris Garage) decise che era troppo presto per pensionare una vettura così ben riuscita come la Healey. Midget e Healey si trovarono quindi, per un decennio, a rivaleggiare l’una contro l’altra. Il destino e la storia di una si fonde con la carriera dell’altra, almeno fino al 1971 quando la Healey Sprite terminò la sua esistenza commerciale. La Midget arrivò anche sul mercato americano ma perse molto del suo fascino per i quantomeno discutibili paraurti in gomma nera obbligatori per legge.
Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di MG Midget.
Dimensioni MG Midget
Le dimensioni della MG Midget sono:
- lunghezza 3,48 metri
- larghezza 1,34 metri
- altezza 1,23 metri
- passo 2,03 metri
Le dimensioni della MG Midget mettono in luce proporzioni da auto molto piccola ed estremamente compatta, decisamente figlia del suo tempo. Dotata dello stesso telaio della sua rivale e allo stesso tempo fonte d’ispirazione, la Austin Healey, la Midget trova nel suo nome l’esemplificazione perfetta delle sue dimensioni. Fa sicuramente strano pensare a un’auto larga solo 1,35 metri, e a come gli ingegneri della BMC siano riusciti a installare due sedili senza dimenticarsi di un vano bagagli abbastanza ampio da permettere a una giovane coppia di portarsi dietro tutto il necessario per un pic nic su un bel prato inglese. Il lungo cofano, si fa per dire, è sempre rimasto un punto a favore dello stile di questa vettura, così come i suoi fanali tondi e la mascherina lunga e stretta cromata. Un fascino che andò clamorosamente a perdersi quando lei e la Spitfire rimasero a contendersi il ruolo di spider inglese in un’epoca di grandi cambiamenti: nel 1974, infatti, la Midget perse quasi tutto il suo fascino a causa dei nuovi paraurti neri e anonimi e, almeno per quanto riguarda gli esemplari destinati al mercato nord americano, la Midget 1500 quarta serie non è affatto paragonabile al modello “originale”, del quale manteneva le dimensioni.
Interni MG Midget
Gli interni della MG Midget si possono apprezzare, oggi come allora, guardando come appaiono oggi a distanza di cinquanta se non sessant'anni dall’originale produzione. Un abitacolo molto raccolto, quasi claustrofobico con la capote in posizione, permette a due passeggeri di salire a bordo e di godere di una plancia sviluppata perlopiù in orizzontale. Non è un caso, visto che la prima MG Midget non era altro che una Austin Healey Mk2 cui erano stati cambiati i loghi. Una strumentazione più che sufficiente per godersi le brillanti doti telaistiche della Midget includeva soltanto il tachimetro a sinistra, il contagiri a destra e poco altro (indicatore carburante, temperatura dell’acqua e pressione dell’olio). Diversi erano invece gli interruttori. La posizione del retrovisore, come sulla Sprite, era solidale alla plancia e non posizionato sul parabrezza dalla cornice troppo sottile per fornirgli sufficiente supporto.
Sempre nel confronto con la Sprite, gli interni della MG Midget erano diversi dal punto di vista del rivestimento dei sedili, del volante e, ovviamente, degli stemmi. Una curiosità sempre legata alla prima serie: non avendo le maniglie e il nottolino per la chiave, per aprire la Midget Mk1 bisognava far scorrere letteralmente il finestrino e aprire la macchina dall’interno, o lasciarla scoperta nella bella stagione per favorire l’operazione. L’avviamento è al centro del cruscotto, in una posizione inusuale. I finestrini abbassabili a manovella sono una novità degli interni della MG Midget Mk2, così come il parabrezza curvo e lo specchietto ora ancorato in alto. Nel 1967 con la Mk3 già in commercio la Morris introdusse una variante con interni molto diversi dagli originali: la strumentazione in questo caso è raccolta davanti al volante: si trattava di esemplari destinati a specifici mercati tra i quali quello americano e tedesco.
Motori MG Midget
La gamma motori della MG Midget non si distinse, all’epoca, per valori di potenza particolarmente alti né per tecnologie sopraffine, anzi. Il primo motore Mk1 è un piccolo propulsore da 948 cc e da 45 CV, che verrà evoluto nel 1.0 da 50 CV solo con la seconda serie, molto simile se non uguale alla prima, in commercio dal 1966 al 1968. La Mk3 (1966-1974) porta al debutto il 1.2 da 65 CV. Proprio con l’avvento degli anni ‘70 debuttano i motori più performanti della MG Midget, tra cui il 1.5 da 70 CV, derivato dalla Triumph Spitfire nel frattempo uscita di commercio. Potenze, come si accennava, che possono sembrare poco elevate, ma capaci di garantire velocità e brillantezza alla guida della Midget. Con i motori introdotti dagli anni ‘60 in poi, gli appassionati dell’epoca ricordano bene i 150 km/h di velocità massima raggiungibili a bordo di questa piccola, ma affascinante, autovettura.
Facendo un passo indietro alla scoperta dei motori della MG Midget, il motore originale (948 cc 45 CV con cambio manuale a 4 rapporti) è un quattro cilindri con linea di distribuzione ad aste e bilancieri introdotto in origine sulla Austin A40, commercializzata anche in Italia su licenza Innocenti. Denominato A-Series, cambiò solo con l'introduzione del 1.2 da 65 CV, in comune con la quarta nonché ultima serie della Austin-Healey Sprite e con la Austin/Morris Mini Cooper del 1965-67.
Prezzi MG Midget
I prezzi della MG Midget erano un po’ più alti rispetto alla Sprite senza la quale la Midget non sarebbe mai nata. La Sprite, infatti, era considerata una piccola spider davvero economica, se si pensa che poteva arrivare a costare appena 799 sterline, al pari delle berlinette sulle quali era basata. Sia la Midget sia la Sprite erano a loro volta molto più economiche delle rivali dirette di Aston Martin e Jaguar, che andavano a misurarsi con modelli come l’iconica E-Type (le cui valutazioni oggi viaggiano a doppia se non tripla cifra) e a loro volta con icone italiane come la Ferrari 250 GT. Stiamo divagando, la MG Midget e le piccole spider come lei si ispiravano alle ben più blasonate decappottabili dell’epoca senza in alcun modo replicarne i listini, anzi.
Oggi, invece, quanto può valere una MG Midget? Diversi esemplari importati in Italia nel corso degli anni ci permettono di scoprire quanto il valore della piccola spider inglese si sia conservato nel tempo, ovviamente tenendo conto dei valori del tempo confrontati con quelli attuali. Una Midget ben conservata può avvicinarsi tranquillamente ai 18.000 euro, così come si confermano su questi valori le Midget 1500 Mk4, cioè quelle prodotte dal 1974 al 1980 con i loro caratteristici paraurti sgraziati. Potendo scegliere, un buon collezionista non ha dubbi sul come investire i propri risparmi.
MG Midget: concorrenti e conclusioni
Molto leggera, decisamente economica grazie alla sua meccanica semplice e collaudata, la MG Midget ha avuto così tanto successo da imporre un cambio di rotta notevole anche all’altrettanto storica Austin-Healey Sprite, messa in commercio già 9 anni prima. Nel 1961, infatti, Midget e Sprite, facenti parte entrambe della BMC, adottarono lo stesso telaio, gli stessi motori e lo stesso stile. In pratica, era solo questione di gusti, di scegliere tra una e l’altra in base al sentimento e alla disponibilità economica. Sono stati prodotti molti più esemplari di Midget rispetto alla Sprite, complice l’esportazione che avrà fatto male agli occhi degli appassionati, con quei malfatti paraurti antiestetici, ma sicuramente bene alle casse della Morris Garage. Due parole su questo Marchio, tornato alla ribalta solo di recente grazie ai nuovi capitali cinesi della SAIC Motors. Nato nel 1922, e confluito nella BMC trent’anni più tardi, il suo declino inizia contemporaneamente al naufragio finanziario della British Leyland, per risollevarsi solo quando i nuovi proprietari della British Aerospace portano MG nel gruppo Rover: c’è ancora tempo, non prima di esser entrato nell’orbita BMW, per quella che è a tutti gli effetti l’erede moderna della MG Midget, la MG F diventata poi MG TF.
Ancora oggi la MG Midget viene considerata l’auto ideale per gli appassionati del genere, delle piccole roadster inglesi dalle dimensioni “tascabili”. Sportiva, è un’auto da investimento e trova nella concorrenza delle varie Austin Healey (suo clone), Renault Caravelle e Ginetta G15 le sue rivali che ancora oggi creano qualche dubbio nella testa dei collezionisti pronti a sborsare cifre interessanti pur di averne una in garage. Un’altra piccola decappottabile inglese è da considerarsi, a scanso di equivoci, la sua rivale n.1: la Triumph Spitfire: la principale differenza è la lunghezza, con la Spitfire capace di arrivare a ben 3,68 metri di lunghezza. Il suo stile, paragonabile per bellezza alla Midget, fu firmato dall’italiano Giovanni Michelotti. Curiosamente, come è stato ricordato parlando dei motori della Midget, proprio dalla Spitfire derivò il 1.5 da 70 CV di origine Triumph che accompagnò gli ultimi anni di carriera di questa auto senza tempo e fascinosa ancora oggi.