Mercedes-Benz Pick-up

Negli anni ’90, infatti, Mercedes iniziò una fruttuosa collaborazione con un costruttore emergente coreano, la SsangYong, fornendo motori, know-how e fondi alla Casa asiatica. Da questa collaborazione sono nati molti modelli con meccanica interamente di origine Mercedes, come il fuoristrada Korando o la berlina di rappresentanza Chairman, quest’ultima realizzata sulla piattaforma della celebre berlina Mercedes Classe E W124. Un’altra automobile che SsangYong progettò in quegli anni fu il fuoristrada Musso, prodotto tra il 1993 e il 2005 e dotato di meccanica Mercedes-Benz. Per questo, e visto l’appeal dei pick-up sui mercati asiatici, tra gli anni ’90 e i primi anni ’00 Mercedes vendette su licenza il SsangYong Musso e la versione pick-up Musso Sports con la Stella sul cofano.

A livello ufficiale, quindi, è proprio la particolare SsangYong-Mercedes Musso Sports il primo pick-up della storia Mercedes-Benz, anche se la stessa Casa tedesca considera il successivo Classe X come il primo cassonato della sua storia. Venduto solo per tre anni tra il 2017 e il 2020, dopo un'accoglienza a dir poco tiepida oggi il Mercedes-Benz Classe X è molto ricercato tra gli appassionati di questo tipo di veicoli.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni del pick-up Mercedes-Benz

Segni particolari di Mercedes-Benz Pick-Up

• Estetica in linea con i modelli di automobili Mercedes-Benz coeve
• È possibile scegliere il Classe X anche con il potente 3.0 V6 turbodiesel, una rarità nel segmento
• A livello meccanico e interno, le somiglianze con i “cugini” Renault Alaskan e Nissan Navara sono fin troppo marcate

Modelli Mercedes-Benz Pick-Up

Come anticipato in apertura, quindi, includendo il particolare Musso Sports i modelli di pick-up Mercedes-Benz sono due, il già citato modello coreano con “cuore” tedesco e il ben più moderno Classe X. A partire dagli anni ’00, visto il crescente successo di questa tipologia di automobili, si è parlato spesso della possibilità da parte di Mercedes di produrre un pick-up, con la possibilità di convincere sia il mercato americano, storicamente amante dei pick-up, sia nei mercati sudamericani, asiatici e dell’Oceania.

Infatti, nel 2015 Mercedes annunciò lo sviluppo di un pick-up medio da proporre inizialmente sui mercati europeo, africano, sudamericano e in Australia e Nuova Zelanda. La spinta finale verso il via libera al progetto è stata senza dubbio lo sviluppo nella seconda metà degli anni ’10 delle sinergie con l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.

Questa collaborazione tra il gruppo franco-giapponese e Daimler Benz ha permesso ai due brand di condividere motori (emblematici i 1.5 turbodiesel montati sulle piccole Mercedes o il 1.3 turbobenzina sviluppato in sinergia), tecnologie ma anche modelli. Dopo il Mercedes-Benz Citan, gemello del Renault Berlingo, e le Infiniti Q30 e QX30 realizzate sulla piattaforma della Classe A W176, nel 2017 è arrivato sul mercato il primo e l’unico dei modelli di pick-up Mercedes-Benz, il Classe X. Noto con il nome di progetto W470, è sostanzialmente il gemello dell’apprezzato Nissan Navara D23 di terza generazione e dell’altro frutto di questa alleanza, l’inedito Renault Alaskan. Rispetto ai due gemelli, il Classe X riprende le dimensioni generali, con una lunghezza di oltre 5,30 metri, un passo da ben 3,15 metri e lo stile della parte posteriore, difficilmente personalizzabile su questo tipo di vetture.

Il frontale, invece, è stato pesantemente rivisto dai designer Mercedes, introducendo gli stilemi visti sui SUV della Stella coevi come GLA, GLE o il grande GLS. La calandra è caratterizzata da due listelli satinati uniti, al centro, dall’immancabile Stella a tre punte, mentre ai lati si sviluppano dei fari sottili con una firma luminosa che richiama quella degli altri modelli della Casa. Lateralmente e in coda, invece, le differenze con Alaskan e Navara sono contente al disegno dei cerchi, alla presenza di maniglie e pedane cromate e ad un inserto satinato nel paraurti posteriore, oltre alla Stella al centro della ribaltina. A livello estetico, quindi, nonostante un frontale molto personale il pick-up Mercedes non riesce a distinguersi molto dai meno costosi cugini.

Salendo a bordo, invece, stona immediatamente la leva del cambio automatico, molto diversa da quella a cui Mercedes ci ha abituato, e anche la qualità costruttiva è piuttosto “robusta”. Nonostante questo, però, i tecnici di Stoccarda sono riusciti a modificare molto l’abitacolo di partenza, introducendo una plancia completamente diversa nella forma e nei materiali utilizzati. Le bocchette dell’aria, ad esempio, riprendono il tema aeronautico tanto apprezzato sulle vetture Mercedes, mentre al centro della plancia spicca lo schermo a sbalzo da 8,4 pollici del sistema Comand Online, lo stesso visto su tantissime vetture della Stella.

Dietro alla leva del cambio “aliena”, del resto, troviamo il discusso set di comandi delle altre Mercedes, dal rotore al “poggiapolso” alla sua sommità. Di derivazione tedesca è anche il quadro strumenti misto analogico-digitale, dotato di un display multifunzione a colori da 5,4 pollici. Lo spazio è buono sia davanti che dietro, mentre il cassone ha dimensioni di 1,58 metri in lunghezza e 1,56 metri in larghezza, un’altezza delle sponde di 47 cm e una capacità di carico fino a 1.042 kg.

Motori Mercedes-Benz Pick-Up

Anche a livello meccanico e di motori, il pick-up Mercedes-Benz Classe X condivide tanto, ma non tutto, con i cugini Nissan Navara e Renault Alaskan. La base meccanica è la stessa, quella del Nissan Navara D23 di quarta generazione lanciato nel 2014. Troviamo quindi un classico telaio a longheroni e traverse, una soluzione quasi obbligatoria sui pick-up. Sorprendono invece le sospensioni, che come sul Navara sfruttano un raffinato sistema Multilink al posteriore al posto delle classiche balestre, mentre davanti troviamo il collaudato sistema McPherson.

A livello di motori, il pick-up Mercedes punta su una gamma interamente a gasolio per il mercato italiano, con un mix di motori franco-giapponesi e propulsori teutonici. Alla base della gamma, infatti, troviamo la 220 d, spinta da un 2.3 quattro cilindri turbodiesel di origine Renault, dotato di 163 CV e 403 Nm di coppia, disponibile sul mercato con la sola trazione integrale inseribile. Lo stesso 2.3 Diesel è montato anche sulla Classe X 250 d, dove ha però due turbocompressori, 190 CV e 450 Nm, e sul mercato italiano è disponibile sia con trazione posteriore che integrale, e come la 220 d permette la scelta tra cambio manuale a 6 marce o automatico a 7 rapporti di origine Renault-Nissan.

Al top della gamma, infine, nel 2018 è arrivato l’attesa Classe X 350 d, dotata di un motore di origine Mercedes. Sotto il cofano, infatti, trova posto il 3.0 V6 turbodiesel OM642, che qui eroga 258 CV e 550 Nm di coppia. Il cambio è l’automatico a 7 marce 7G-Tronic di produzione Mercedes-Benz con convertitore, mentre anche la trazione integrale non è condivisa con gli altri modelli da cui deriva, ma è un sistema 4Matic sviluppato ad hoc per il Classe X. Dotato di marce ridotte e di un differenziale centrale, ripartisce la coppia al 40% sull’asse anteriore mentre il 60% è scaricato sull’asse posteriore, al quale si aggiunge un sistema elettromeccanico aggiuntivo in caso di necessità di maggiore coppia su uno dei due assi. Conclude il quadro il differenziale posteriore bloccabile. Questi sono, quindi, i motori del pick-up Mercedes-Benz Classe X:

Versioni Mercedes-Benz Pick-Up

Concludiamo con le versioni del pick-up Mercedes-Benz Classe X, che sul mercato italiano ha visto l’avvicendarsi di tre allestimenti: Pure, Progressive e Power. La versione Pure di base ha una dotazione di serie pensata anche per l’utilizzo lavorativo o più gravoso, contando, ad esempio, su paraurti anteriore e posteriore in plastica grezza, cerchi in acciaio, fari alogeni, plancia portastrumenti nera, climatizzatore e occhielli di fissaggio nel cassone.

La Progressive è una versione intermedia, con clima automatico e l’infotainment Comand, mentre al top della gamma troviamo la ricca Power. Questa è la versione più in linea con l’immagine premium di Mercedes, aggiungendo alla dotazione di serie il sistema keyless, il clima automatico bizona, i sedili anteriori elettrici, i fari Full LED, i retrovisori ripiegabili, la frenata automatica di emergenza e il riconoscimento dei segnali stradali.

Tra le versioni del pick-up Mercedes-Benz non possiamo che ricordare come la Classe X 350 d con motore V6 sia molto diversa a livello meccanico dalle altre, adottando non solo un motore Mercedes da quasi 260 CV (capace di spingerla da 0 a 100 km/h in soli 7,5 secondi), ma anche un sistema di trazione integrale completamente diverso. Quella è, secondo Mercedes, la versione più “a fuoco” del suo pick-up, con la maggiore personalizzazione rispetto al modello di partenza. Nonostante questo, dopo tre anni le scarse vendite e la percezione del pubblico, che vedeva il Classe X troppo simile ai cugini Nissan Navara e Renault Alaskan, la Casa di Stoccarda ha deciso di interromperne la presentazione, senza darle un erede.