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Mazda SUV

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Mazda SUV: storia, modelli, versioni e motori

Da sempre associata ad automobili robuste e piacevoli da guidare, nonché alla leggendaria cabrio MX-5, l’automobile sportiva più venduta di sempre, Mazda è stata una delle prime Case generaliste ad offrire dei SUV nella sua gamma. Forte della presenza piuttosto importante negli Stati Uniti già negli anni ’90, il primo SUV Mazda è arrivato nel 1991: si chiamava Navajo, ed era sostanzialmente una versione a marchio Mazda del Ford Explorer, il modello che, per molti, ha inventato la ricetta dei SUV moderni. Disponibile solo con carrozzeria a tre porte, il Navajo non è mai stato commercializzato fuori dal Nord America, ed è stato costruito per soli tre anni, fino al 1994. Mazda continuò la collaborazione con Ford (all’epoca partner molto stretto della Casa nipponica) lanciando, nel 2000, il Tribute, SUV con scocca portante che segnò il debutto del primo SUV “originale” Mazda. Leggi di più

Dotato di uno stile muscoloso e di soli motori di origine Ford, quattro cilindri e V6, il Tribute è stato prodotto anche con marchio Ford, arrivando anche in Europa come Maverick tra il 2001 e il 2006. Dopo questi due SUV ancora imparentati con Ford, per sostituire la Tribute, ha lanciato nel 2006 il CX-7, un crossover molto particolare, caratterizzato da uno stile sportivo e filante, qualcosa di poco comune all’epoca, e di un potente motore Mazda 2.3 turbo da 260 CV. Questo SUV sportivo, dalle dimensioni generose (è lungo 4,68 metri), dotato di tanta tecnologia e di prestazioni quasi sportive, conquistava per le linee e la guidabilità. I consumi molto alti, però, denotavano una ricetta pensata ancora per gli Stati Uniti.

L’arrivo di un motore Diesel nel 2009, il 2.2 MZR-CD (uno dei primi Diesel con sistema AdBlue), aumentò le vendite, ma fu necessario l’arrivo di un modello con dimensioni e impostazioni più europee per ottenere il successo sperato. Questo modello arrivò nel 2012: al posto del grande CX-7, infatti, arrivò l’inedita CX-5, un SUV medio con stile sportivo, motori più parchi e una ricetta pensata per avere successo anche nel Vecchio Continente. L’intuizione ebbe successo: la CX-5 si è rivelata la bestseller mondiale di Mazda, e ha dato vita ad una gamma che oggi conta ben cinque modelli, dalla CX-30 alle raffinatissime CX-60 e CX-80, con motore longitudinale e trazione prevalentemente posteriore.

Scopriamo allora modelli, motori, versioni e prezzi dei SUV Mazda.

Segni particolari dei SUV Mazda

  • Il primo SUV dell’era moderna della Casa di Hiroshima, la Mazda CX-7, è stata una delle prime automobili ad adottare il sistema AdBlue per ridurre le emissioni allo scarico, accoppiato al motore 2.2 MZR-CD turbodiesel da 174 CV.
  • La Mazda CX-5, prodotta in due differenti generazioni dal 2016, è il modello più venduto della Casa: nel 2023 ha totalizzato oltre 356.000 immatricolazioni, risultando al 22esimo posto mondiale.
  • Presente in Europa con motorizzazione 100% elettrica o ibrida Plug-In con motore Wankel, in Giappone la particolare MX-30 è proposta anche con motori termici tradizionali.

Modelli Mazda SUV

Come detto in apertura, i modelli di SUV Mazda oggi sono cinque, dal più compatto, il crossover CX-30, al maxi-SUV CX-80 da cinque metri e sette posti. Fino al 2022, in realtà, potevamo contare anche sul piccolo crossover CX-3: realizzato sulla base della Mazda 2, questo piccolo SUV da 4,28 metri aveva conquistato molti clienti grazie alle dimensioni compatte, allo stile riuscito e all’ottima dinamica di guida. Oggi, però, il CX-3 lascia spazio ad altri cinque Sport Utility, tutti molto diversi tra loro ma anche capaci di avere le tipiche caratteristiche stilistiche e di guidabilità della Casa di Hiroshima. Questi sono, quindi, i modelli di SUV Mazda:

  • Mazda MX-30
  • Mazda CX-30
  • Mazda CX-5
  • Mazda CX-60
  • Mazda CX-80

Partiamo dalla MX-30, il modello più particolare tra i modelli di SUV Mazda, una caratteristica esplicitata persino dal nome, diverso dalle altre. La sigla MX, la stessa della mitica MX-5, significa “Mazda eXperimental”, e infatti questo particolare crossover con portiere controvento è decisamente sperimentale. Realizzato sulla stessa piattaforma della CX-30, con la quale condivide le dimensioni (è lunga 4,40 metri), la MX-30 è il primo modello 100% elettrico della Casa nipponica. Caratterizzata da un frontale aggressivo e con un cofano molto lungo, inusuale per un’elettrica, è nella vista laterale e posteriore che la MX-30 si fa notare.

El Mazda MX-30 se despide de EE.UU. tras solo 66 ventas

Lateralmente, infatti, fanno la loro vistosa comparsa le portiere posteriori controvento, una citazione alla mitica RX-8, mentre il montante del tetto a contrasto termina su un inserto cromato con il logo Mazda inciso all’interno. Il lunotto posteriore, poi, è molto inclinato, mentre i fari orizzontali e il piccolo lunotto le danno un look sportivo e dinamico. Non meno particolare l’abitacolo: se volante, quadro strumenti e infotainment da 10,25 pollici sono simili alle altre Mazda, qui troviamo un inedito schermo touch per comandare il clima automatico e, sulle versioni top di gamma, degli originali inserti in sughero. La qualità è ottima, lo spazio anteriore anche, mentre dietro l’abitabilità è limitata, e l’accessibilità non è eccezionale nonostante le portiere posteriori ad armadio.

Dotata della stessa piattaforma e della stessa lunghezza di 4,40 metri, la Mazda CX-30 è il crossover medio concreto e “da numeri” della Casa giapponese. Lanciata nel 2019 e derivata dalla Mazda 3, con quest’ultima condivide lo stile, che riprende gli stilemi delle ultime vetture di Hiroshima, con la grande calandra anteriore con il logo al centro, gli affilati fari anteriori e il lungo cofano anteriore, con l’abitacolo spostato verso il posteriore. Questa soluzione la rende molto sportiva da fuori, mentre i passaruota in plastica grezza aiutano ad alleggerire una fiancata molto muscolosa. Piacevole il disegno posteriore, con sottili fari a sviluppo orizzontale e un lunotto piuttosto inclinato.

Salendo a bordo, gli interni della Mazda CX-30 colpiscono per la grande qualità di assemblaggi e materiali, con poche sbavature che non rovinano un interno elegante e riuscito. Tutti i comandi sono fisici, compresi quelli per comandare il sistema di infotainment da 10,25 pollici in cima alla plancia, dotato di Apple CarPlay e Android Auto. Comoda e spaziosa all’interno, ha un bagagliaio solo discreto con i suoi 430 litri.

La sorella maggiore è la CX-5, la Mazda più venduta al mondo. Lunga 4,58 metri e con una larghezza molto generosa (1,85 metri), ha proporzioni e soluzioni estetiche pensate per il mercato americano, dove è una delle auto più vendute. Convince il frontale, interessato da un importante restyling nel 2023 e che integra i fari Matrix LED, così come il lungo cofano e la vista laterale, più classica e massiccia della più piccola CX-30 ma comunque piacevolmente dinamica. Dietro il generoso posteriore, poi, si nasconde un bagagliaio dalla buona capienza di 550 litri.

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Salendo a bordo, gli interni della CX-5 hanno avuto bisogno di un necessario restyling nel 2023. Si tratta infatti del modello più longevo nella gamma, lanciata addirittura nel 2017: con l’ultimo facelift, ha guadagnato un nuovo quadro strumenti e il rinnovato schermo dell’infotainment da 10,25 pollici con sistema MZD-Connect, mentre la qualità rimane di livello molto alto. A “tradire” l’età del progetto è solo il volante, ancora ripreso dalla precedente generazione di modelli Mazda.

Non ha questo “problema” la Mazda CX-60, il modello più avanzato e moderno della Casa di Hiroshima. Lanciata ufficialmente nel 2023, questo D-SUV è caratterizzato da una meccanica a dir poco raffinata. In un mondo dove si fanno sempre più largo le piattaforme modulari condivise anche sui modelli più costosi, la CX-60 è realizzata su un pianale modulare con motore anteriore longitudinale e trazione prevalentemente posteriore. Questo va a caratterizzare positivamente le linee di questo Sport Utility da 4,74 metri: il cofano è molto lungo e piatto, e il frontale alto e aggressivo si sposa bene con le proporzioni sportive di una meccanica di questo genere.

La fiancata non fa che richiamare lo schema meccanico, con un abitacolo spostato il più possibile verso l’asse posteriore e uno sbalzo anteriore contenutissimo, mentre la linea dei finestrini e del lunotto richiama alcuni SUV prodotti a Monaco. L’altezza da terra relativamente ridotta fa capire l’anima stradale di questo modello, che dietro un posteriore elegante e sportivo ospita un bagagliaio da 570 litri. L’abitacolo è ben fatto ed elegante, in pieno stile Mazda degli ultimi anni, con una cura maggiore rispetto alle sorelle minori a livello di materiali (raffinati il legno sul tunnel centrale e la fascia centrale cucita a mano delle versioni più ricche), mentre compaiono due schermi da 12,3 pollici, uno per il quadro strumenti digitale e uno per il sistema di infotainment. Rimangono comunque tutti i comandi fisici, compreso il comodo rotore per il sistema multimediale, mentre lo spazio è generoso sia davanti che dietro.

Per chi vuole ancora più spazio, infine, nel 2024 Mazda ha lanciato il suo modello più grande nella sua storia europea, la CX-80. Realizzata sulla base della più “piccola” CX-60, si tratta sostanzialmente della versione a passo lungo di quest’ultima: con 26 centimetri in più, la CX-80 arriva a quota 5,00 metri, tutti concentrati in coda. All’anteriore, infatti, è sostanzialmente invariata, così come all’interno, condividendo la plancia e la qualità con la sorella minore. La differenza è tutta concentrata al posteriore, con uno stile più classico, un lunotto meno inclinato e proporzioni più classiche. Dietro, poi, trova posto una terza fila di sedili, che porta il totale a sette. Il bagagliaio ospita 258 litri in configurazione a sette posti, che diventano 687 abbattendo la terza fila.

Motori Mazda SUV

Per quanto riguarda la gamma motori dei SUV Mazda, troviamo modelli molto differenti tra loro, con alcune soluzioni tecniche davvero particolari, in pieno stile Mazda. Partendo dalla CX-30, ad un primo sguardo sembra di essere di fronte al classico crossover di questa categoria. Realizzata sulla piattaforma della Mazda 3, con quest’ultima condivide le sospensioni, McPherson all’anteriore e a ruote interconnesse dietro (per la Casa si tratta di una scelta per risparmiare peso) e un peso contenuto per le dimensioni (la versione d’accesso a trazione anteriore pesa 1.320 kg).

Sotto il cofano, invece, troviamo una serie di motori a benzina, tutti dotati di un sistema ibrido leggero che rende l’intera gamma CX-30 Mild Hybrid. Ad aprire la gamma ci pensa il 2.0 SkyActiv-G, un quattro cilindri aspirato da 122 CV accoppiato all’eccellente cambio manuale a 6 marce o, in opzione, ad un classico automatico con convertitore di coppia a 6 marce. Per chi cerca più prestazioni, si può optare per il 2.0 SkyActiv-G portato a 150 CV, disponibile anche con trazione integrale, oppure sul 2.0 SkyActiv-X.

Si tratta, senza scendere troppo nei dettagli, di un 2.0 quattro cilindri benzina con sistema di accensione che può variare dalla classica accensione con candela di un motore a benzina tradizionale a quella per compressione di un motore Diesel. Questo motore così raffinato è poi dotato di un compressore elettrico ed eroga 186 CV, disponibile sia con trazione anteriore che integrale AWD.

Se già la gamma motori del SUV Mazda CX-30 sembrava particolare, quella della MX-30 è ancora più inusuale. La prima versione ad arrivare sul mercato è stata la versione EV, con motore elettrico anteriore da 145 CV, batteria da 35,5 kWh, peso “contenuto” (1.645 kg) e un’autonomia di 200 km nel ciclo misto WLTP. Nel 2023 è arrivata la R-EV, una versione ibrida Plug-In non convenzionale. A spingere la vettura ci pensa sempre un motore elettrico anteriore, questa volta da 170 CV, alimentato da una batteria più piccola, da 17,8 kWh, che secondo il ciclo WLTP permette un’autonomia di 85 km. A caricarla, però, ci pensa anche un motore rotativo Wankel da 830 cm3 e 75 CV, che funziona esclusivamente da generatore di corrente.

Decisamente più classica la più grande CX-5. Dotata anche lei di un peso relativamente contenuto per le dimensioni esterne, grazie a questa massa non esagerata è capace di avere motori non esagerati, soprattutto a benzina. Per la CX-5 europea, infatti, l’unica scelta a benzina è il 2.0 SkyActiv-G M-Hybrid, il 2.0 quattro cilindri aspirato con sistema Mild Hybrid già visto sulla CX-30, qui con 165 CV e la possibilità di avere cambio manuale a 6 marce o automatico a 6 marce e la trazione anteriore o integrale. Per chi fa tanti chilometri, poi, è disponibile un motore Diesel, il 2.2 SkyActiv-D privo di elettrificazione: la versione d’attacco da 150 CV è disponibile con la sola trazione anteriore e con il cambio manuale di serie (l’automatico è optional), mentre la variante da 184 CV ha trazione integrale e cambio automatico di serie.

Arriviamo infine alle gemelle CX-60 e CX-80, identiche per meccanica e motori. Realizzate entrambe sulla nuova piattaforma SkyActive Large Product Group, questo telaio è dotato di motore longitudinale e trazione posteriore o integrale, e di sospensioni molto raffinate (doppio braccio oscillante davanti, Multilink dietro). Oltre alla presenza di un cambio automatico a 8 marce sviluppato in casa, denominato SkyActiv-Drive, la gamma motori di CX-60 e CX-80 è formata da una versione Plug-In Hybrid e due Diesel. La 2.5 SkyActiv-e PHEV è formata da un motore 2.5 quattro cilindri aspirato da 191 CV, affiancato da un motore elettrico da 175 CV, per una potenza di sistema di 328 CV. Le prestazioni sono decisamente rapide (0-100 km/h in 5,8 secondi sulla CX-60 e 6,8 secondi sulla CX-80), mentre l’autonomia garantita dalla batteria da 17,8 kWh è pari a 63 km sulla CX-60 e 60 km sulla CX-80.

Il motore più interessante forse dell’intera gamma motori dei SUV Mazda è però il 3.3 SkyActiv-D e-Hybrid: si tratta di un 3.3 litri sei cilindri in linea turbodiesel Mild Hybrid sviluppato da zero seguendo il concetto del “rightsizing”, ovvero di scegliere una cilindrata adatta ad ottenere consumi ed emissioni eccellenti nonostante la massa. Disponibile sia con trazione solo posteriore che in versione integrale, per la CX-60 la RWD ha 200 CV, mentre la versione 4x4 AWD arriva a 249 CV (la CX-80 ha questi cavalli anche sulla versione RWD). Nonostante la massa (oltre i 1.800 kg sulla CX-60 e oltre le 2 tonnellate per la CX-80), sulla carta i consumi sono eccellenti per la categoria: 20,0 km/l per la CX-60 3.3 turbodiesel da 200 CV con trazione posteriore, 17,5 km/l per la CX-80. Questi sono, quindi, i motori dei SUV Mazda:

Motori Mazda SUV

Motori Mazda MX-30

Benzina Ibrida Plug-In

  • R-EV, motore 0.8 Wankel monorotore + motore elettrico, 170 CV, batteria da 17,8 kWh, trazione anteriore

Elettrica

  • EV, motore elettrico anteriore, 145 CV, batteria da 35,5 kWh, autonomia WLTP 200 km, trazione anteriore

Motori Mazda CX-30

Benzina Mild Hybrid

  • 2.0 SkyActiv-G Hybrid, 2.0 quattro cilindri aspirato, 122/150/186 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 6 m., trazione anteriore
  • 2.0 SkyActiv-G Hybrid AWD, 2.0 quattro cilindri aspirato, 150/186 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 6 m., trazione integrale

Motori Mazda CX-5

Benzina Mild Hybrid

  • 2.0 SkyActiv-G Hybrid, 2.0 quattro cilindri aspirato, 165 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 6 marce, trazione anteriore
  • 2.0 SkyActiv-G Hybrid AWD, 2.0 quattro cilindri aspirato, 165 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 6 marce, trazione integrale

Diesel

  • 2.2 SkyActiv-D, 2.2 quattro cilindri turbodiesel, 150 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 6 marce, trazione anteriore
  • 2.2 SkyActiv-D AWD, 2.2 quattro cilindri turbodiesel, 184 CV, cambio automatico a 6 marce, trazione integrale

Motori Mazda CX-60

Benzina Ibrida Plug-In

  • 2.5 e-SkyActiv PHEV AWD, 2.5 quattro cilindri aspirato + motore elettrico, 328 CV, cambio aut. a 8 marce, trazione integrale

Diesel Mild Hybrid

  • 3.3 eSkyActiv-D, 3.3 sei cilindri in linea turbodiesel, 200 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione posteriore
  • 3.3 eSkyActive-D AWD, 3.3 sei cilindri in linea turbodiesel, 249 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione integrale

Motori Mazda CX-80

Benzina Ibrida Plug-In

  • 2.5 e-SkyActiv PHEV AWD, 2.5 quattro cilindri aspirato + motore elettrico, 328 CV, cambio aut. a 8 marce, trazione integrale

Diesel Mild Hybrid

  • 3.3 eSkyActive-D AWD, 3.3 sei cilindri in linea turbodiesel, 249 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione integrale

Versioni Mazda SUV

Concludiamo, infine, con le versioni dei SUV Mazda e i prezzi per il mercato italiano, iniziando dalla più economica della gamma, la CX-30. Dal 2023, la gamma dell’intera proposta Mazda è stata rivista, introducendo nuovi allestimenti e una serie di versioni speciali molto ricche. Per quanto riguarda la CX-30, alla base della gamma troviamo la Prime Line, che con il motore 2.0 SkyActiv-G da 122 CV parte da circa 28.000 euro e ha già una dotazione molto ricca.

Di serie, infatti, troviamo cerchi in lega da 16 pollici, fari a LED anteriori e posteriori, cima manuale, Cruise Control Adattivo, schermo da 10,25 pollici dell’infotainment, quadro strumenti misto analogico-digitale, retrocamera, mantenitore di corsia, Head-Up Display e navigatore. Al top delle versioni del SUV Mazda CX-30 troviamo invece la top di gamma Nagisa, che con il 2.0 SkyActiv-X a trazione integrale e cambio automatico supera i 38.000 euro. La dotazione, però, è davvero ricca, con clima bizona, portellone elettrico, sedili in ecopelle color terracotta e scamosciato nero e dettagli specifici.

Mazda CX-30 Exterior Polymetal grey 12

Passando alla MX-30, a stupire sono i prezzi del SUV Mazda: la versione elettrica e la R-EV, infatti, sono offerte allo stesso prezzo, a partire dalla versione d’accesso Prime Line (offerta a 38.500 euro) fino alla top di gamma Makoto, che supera di poco i 41.000 euro. Solo la R-EV, però, ha la versione top di gamma del SUV Mazda, la Edition R, dedicata al ritorno del motore rotativo in gamma. Questa variante, che supera i 44.000 euro, è caratterizzata da una verniciatura specifica nera e granata, tetto apribile, cerchi in lega cromati, loghi specifici all’interno e all’esterno, guida autonoma di Livello 2 e impianto audio Bose a 12 altoparlanti.

Leggermente diversa la gamma di versioni del SUV Mazda più venduto al mondo, la CX-5. Alla base troviamo la Centre-Line, già ben accessoriata (sono di serie fari full LED, clima bizona, Cruise Control, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, mantenitore di corsia, retrocamera e sistema per l’angolo cieco), che con il 2.0 SkyActiv-G Mild Hybrid parte da poco meno 39.000 euro, mentre al top c’è la 2.2 SkyActiv-D AWD da 184 CV con cambio automatico e allestimento Takumi. Questa versione, che aggiunge a fari Matrix LED, head-up Display, Cruise control adattivo, telecamere a 360 gradi e portellone elettrico già di serie dalla Exclusive-Line, può contare su cerchi in lega e rivestimenti specifici, e arriva a oltre 53.000 euro di listino.

Concludendo, invece, con le più grandi CX-60 e CX-80, la prima ha un ottimo rapporto qualità-prezzo, con la versione Diesel da 200 CV che parte da 53.000 euro in allestimento Prime Line (già dotato di fari full LED, guida autonoma di Livello 2, infotainment da 12,3 pollici con navigatore e connettività agli smartphone, sensori di parcheggio posteriori e cerchi in lega), mentre la top di gamma Takumi, che aggiunge interni in pelle, sensori di parcheggio anteriori e dettagli specifici arriva a 64.500 euro per la 2.5 Plug-In Hybrid da 328 CV e a 66.000 euro per la 3.3 Diesel da 249 CV e trazione integrale. La Cx-80, infine, ha pressoché la stessa gamma, che esclude la Prime Line di base e aggiunge gli allestimenti ancor più ricchi Homura Plus e Takumi Plus.

L’attacco delle versioni del SUV Mazda più grande è posizionato a 61.000 euro della 2.5 Plug-In Hybrid Exclusive Line, che diventano poco meno di 63.000 euro per la 3.3 Diesel da 249 CV a trazione posteriore. La ricca Takumi Plus con motore 3.3 Diesel e trazione integrale, invece, arriva a 74.000 euro.