Pro
- Leggera e agile alla guida
- Comoda e spaziosa
Contro
- Materiali interni robusti ma poco appaganti
- Introvabile sul mercato dell’usato
Ti interessa la Mazda 626
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Modelli alternativi
Fin dalla prima generazione (nota come 616 in Europa) Mazda 626 offriva uno stile molto personale e una meccanica decisamente interessante, con il grande punto di forza rappresentato dal motore Wankel proposto sulla RX-2, la versione rotativa della Capella. Dalla seconda generazione, lanciata nel 1978, ha debuttato il nome 626, e da allora la berlina media giapponese si è fatta notare per lo stile in linea con le altre Mazda, per una meccanica sempre molto originale (oltre al motore rotativo, la quarta e quinta generazione utilizzavano un innovativo motore Diesel con compressore volumetrico), tanta praticità ed ergonomia e un ottimo rapporto qualità-prezzo. L’ultima 626, lanciata nel 1997, fu la prima ad offrire un motore turbodiesel insieme ad un 2.5 V6 aspirato (non importato in Italia), per poi essere sostituita nel 2002 dalla nuova Mazda 6 per inaugurare la nuova denominazione delle vetture Mazda.
Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della Mazda 626 di sesta generazione.
Dimensioni Mazda 626
Le dimensioni della Mazda 626 sono:
- lunghezza 4,58/4,66 metri
- larghezza 1,71 metri
- altezza 1,40 metri
- passo 2,76 metri
Lunga 4,58 metri (4,66 per la Wagon), oggi la Mazda 626 sarebbe considerata una berlina compatta, non più la più grande della Casa giapponese: basti pensare che la Mazda 3 Sedan, la versione a tre volumi della media di casa, è lunga 4,60 metri, mentre l’attuale Mazda 6 arriva a ben 4,76 metri. Anche in quanto a stile, poi, la 626 fa ancora parte dell’era in cui Mazda era nota per disegni puliti, eleganti e minimali, ben lontana dall’aggressività e dalla personalità delle attuali vetture di Hiroshima. Il frontale, ad esempio, è caratterizzato da una piccola calandra dotata di un listello cromato in cima, con incastonato all’interno il logo Mazda, mentre i fari, separati dalla calandra, hanno una forma molto classica e rassicurante.
Lateralmente si nota un cofano piuttosto lungo per una vettura a trazione anteriore, un chiaro segno di come, nonostante lo stile non così sportivo, la guidabilità è sempre stata al centro dei pensieri di Mazda, mentre il profilo laterale è davvero pulito ed elegante, senza grandi voli pindarici. In coda, invece, notiamo tre posteriori differenti: la versione Sedan a quattro porte sfoggia un lunotto piuttosto inclinato e un terzo volume ben pronunciato, con fari orizzontali puliti ed eleganti e un disegno molto classico. C’è però anche la versione “Liftback” (non importata in Italia) con portellone posteriore apribile fino al lunotto, dotata di un disegno più tozzo e meno pulito ma molto più pratico e funzionale. Infine, c’era spazio anche per la Wagon, dotata di un disegno non troppo dinamico ma più improntato sulla praticità, con fari completamente ridisegnati, un lunotto molto grande e un portellone che arriva quasi fino alla base del paraurti posteriore. Concludendo con le dimensioni di Mazda 626, la quattro porte offre un bagagliaio da 502 litri, mentre la Wagon offre tra i 484 e i 1.677 litri.
Interni Mazda 626
Gli interni di Mazda 626 sono molto semplici ed ergonomici, realizzati in puro stile giapponese. Cosa significa? Che gli assemblaggi e le finiture sono ottimi, mentre la qualità dei materiali punta più alla durata nel tempo più che ad appagare con plastiche morbide e soluzioni di qualità superiore. Tutte le plastiche, infatti, sono piuttosto rigide, mentre i rivestimenti dei sedili sono durevoli e piacevoli al tatto.
Gli interni di Mazda 626 sono caratterizzati da un volante a quattro razze dalla corona piuttosto sottile e da un quadro strumenti che per impostazione, stile e facilità di lettura ricorda quello della sportiva MX-5, mentre la consolle centrale non brilla per originalità. Rivestita in plastica lucia o, per le più accessoriate, in plastica simil-radica, la consolle centrale è dotata dello slot per la radio, della plancia per il clima (manuale o automatico a seconda della versione scelta) e, più in basso, di un posacenere con presa accendisigari al suo fianco. Non mancano poi diversi vani portaoggetti, mentre lo spazio è buono sia davanti che dietro e la posizione di guida è decisamente distesa, comoda e quasi sportiva.
Motori Mazda 626
A livello di meccanica e motori, Mazda 626 poggia sulla piattaforma GF sviluppata interamente da Mazda, dotata di un classico schema con motore anteriore trasversale e trazione anteriore e uno schema sospensivo piuttosto sofisticato. Se all’anteriore troviamo un classico schema McPherson, il più usato sulle vetture a trazione anteriore, al posteriore Mazda 626 sfoggia un sofisticato schema Multilink a ruote indipendenti, decisamente valido una volta su strada, dove 626 sfoggia un handling decisamente valido. Ad aiutare ci pensano anche i motori di Mazda 626, non potentissimi ma aiutati da un peso davvero contenuto della vettura, che oscilla in ordine di marcia tra i 1.250 e i 1.350 kg. Sebbene non sia mai arrivato, per lo meno ufficialmente, il vellutato 2.5 V6 aspirato, Mazda 626 è stata offerta con tre motori, due a benzina e due Diesel.
Partendo dalla gamma a benzina, ad aprire le danze ci pensa un 1.8 16v, non imparentato con quello visto sulla Mazda MX-5: dotato di soli 90 CV e 145 Nm, grazie al peso contenuto riesce ad avere prestazioni di tutto rispetto (0-100 km/h in 12,6 secondi e 180 km/h). Per chi voleva più spinta, però, c’era un più grande 2.0 16v, dotato di 115 CV e 170 Nm e, per un breve periodo e solo sulla SW (almeno in Italia) di 136 CV e 178 Nm. Capace di prestazioni più vivaci con uno 0-100 km/h intorno ai 10 secondi e più di 200 km/h di velocità massima, Mazda 626 riusciva ad offrire una bella dose di vivacità. A chiudere la gamma motori di Mazda 626 ci pensava il primo turbodiesel montato sulla berlina giapponese, un 2.0 TD: si tratta di un quattro cilindri con quattro valvole per cilindro, iniezione diretta e una potenza di 101 CV e 220 Nm di coppia. La trazione è sempre anteriore, mentre il cambio è manuale a 5 marce o, a richiesta, automatico a 4 rapporti per il 2.0 benzina.
Motori Mazda 626
Benzina
- 1.8i 16v, 1.8 quattro cilindri aspirato, 90 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
- 2.0i 16v, 2.0 quattro cilindri aspirato, 115 CV, cambio manuale a 5 m. o aut. a 4 m., trazione anteriore
- 2.0i 16v, 2.0 quattro cilindri aspirato, 136 CV, cambio manuale a 5 m. o aut. a 4 m., trazione anteriore
Diesel
- 2.0 TD, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 101 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
Prezzi Mazda 626
Per il mercato italiano, il listino prezzi di Mazda 626 partiva da una base di 29.550.000 lire, ovvero circa 15.200 euro, per una 626 in allestimento GLX, il più dotato. Mazda 626 era infatti ordinabile con un solo allestimento, il GLX, che offriva di serie computer di bordo, clima manuale, predisposizione per la radio, specchietti regolabili elettricamente, fendinebbia, vetri elettrici, volante in pelle. A richiesta si poteva avere il Pack A, che offriva il clima automatico, il tetto apribile elettrico e la vernice metallizzata, di serie sulle 2.0 a benzina, per un sovrapprezzo di circa 5.000.000 di lire o 2.500 euro. Il cambio automatico a 4 marce, invece, era offerto solo sulla 2.0 benzina e costava circa 1.200 euro, o 2.400.000 lire.
Oggi, invece, quali sono i prezzi di Mazda 626? In Italia, trovare una di queste berline di fine anni ’90 è molto complesso: tantissimi clienti soddisfatti scelsero infatti di sostituire una 626 con una Mazda 6, rendendo la loro precedente berlina vittima delle numerose campagne rottamazioni. Trovarne una in Italia è quindi cosa rara, mentre in giro per l’Europa una 626 di ultima generazione parte da un prezzo inferiore ai 1.000 euro per esemplari in condizioni discrete. Per una 1.8 in buone condizioni bastano 1.500 euro, mentre una 2.0 in perfetto stato può arrivare a 2.000/2.500 euro.
Mazda 626: concorrenti e conclusioni
Mazda 626 è parecchio diversa dalla sua sostituta Mazda 6 vista con gli occhi di oggi. L’abitacolo pratico e poco originale in pieno stile giapponese anni ’90, lo stile molto pulito e creato per piacere un po’ a tutti e una qualità costruttiva tipicamente nipponica possono stupire chi guarda oggi la Mazda 626 aspettandosi la odierna Mazda che tutti conosciamo. Nonostante uno stile poco ispirato e interni un po’ tristi, però, i tratti distintivi di ogni Mazda ci sono tutti. Rispetto alle dirette concorrenti, Mazda 626 è estremamente leggera, ha un telaio e delle sospensioni piuttosto raffinate e la meccanica, seppur non proprio all’ultimo grido, è affidabile e piacevole grazie al peso contenuto. Lo spazio è poi decisamente buono per le cose e per le persone, e all’epoca il prezzo competitivo e l’ottima dotazione di serie hanno convinto tanti acquirenti, che su 626 hanno poi trovato un’automobile piacevole e comoda da guidare, affidabile e sfruttabile. Concludiamo quindi, come di consueto, conoscendo le dirette concorrenti di Mazda 626, tra le quali spiccano le connazionali Honda Accord, Toyota Carina/ Avensis e Nissan Primera, nonché con le rivali occidentali Peugeot 406, Volkswagen Passat, Ford Mondeo, Opel Vectra, Renault Laguna e Citroen Xantia.