Mazda 323

Nata con il nome, sul mercato giapponese, di Mazda Familia, Mazda 323 iniziò a farsi riconoscere con questa sigla solo dalla 3° generazione, quella che è arrivata in Europa e che in America arrivò a chiamarsi GLC, come oggi si chiama il SUV medio della Stella a tre punte. Generalmente lungo tutta la sua storia si è sempre confermata come una berlina compatta intorno ai 4 metri di lunghezza, sia 3 sia 5 porte, con la versione station wagon che è arrivata appena un anno dopo il lancio commerciale.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Mazda 323.

Dimensioni Mazda 323

Le dimensioni della Mazda 323 sono:

• lunghezza 3,99 metri
• larghezza 1,64 metri
• altezza 1,39 metri
• passo 2,40 metri

Le dimensioni della Mazda 323 qui indicate sono quelle della 3° generazione (BF), in commercio dal 1985 al 1991 e popolare anche in Italia visto che è stata la prima ad essere importata in Europa e da lì anche nel Bel Paese. Le dimensioni della longeva giapponese sono in realtà cambiate tanto nel corso degli anni, arrivando a una lunghezza di 4,39 metri per la versione berlina tre volumi dell’ultima generazione, la BJ. Già la BG prima ancora della 323 BJ mette al suo arco varie tipologie di carrozzeria per ampliare il suo range di possibili clienti, e da lì sono varie le dimensioni della Mazda 323. Tra tutte, come dimenticare la 323F Lantis del 1996, con la sua linea filante da vettura sportiva che subito associa l’immaginario all’idea di coupé sportiva made in Japan. In questo caso le dimensioni della Mazda 323 contavano su una lunghezza di 4,24 metri, una larghezza di 1,7 metri e un’altezza di 1,36 metri, il tutto coadiuvato dalla carrozzeria 5 porte. Della serie BG della Mazda 323 si ricordano, inoltre, i fari a scomparsa, un must del periodo.

Dell’ultima generazione prodotta, la BJ, si intuisce la base stilistica che trasformerà la media della Casa giapponese nella 1° generazione di Mazda 3. A livello di dimensioni del bagagliaio della Mazda 323, l’ultima generazione da considerarsi come una vera segmento C più voluminosa rispetto alle 323 precedenti ha un vano da 330 litri che si possono estendere fino a 1.000 litri abbattendo gli schienali della seconda fila. Esteticamente, infine, la 323 di fine anni ‘80 inizio anni ‘90 è diventata famosa per i suoi gruppi ottici posteriori uniti da un unico fascione di colore rosso. Per un esemplare dello stesso colore, una scelta onestamente un po’ confusa.

Interni Mazda 323

Gli interni della Mazda 323 sono, ovviamente, cambiati nel corso del tempo. A titolo d’esempio, gli interni della Mazda 323 BJ, quindi quelli appena prima del ritiro dell’auto dal commercio per lasciare “campo libero” alla Mazda 3, hanno mantenuto un’impostazione decisamente proiettata agli abitacoli più moderni. Sulla 323 BJ si osserva, infatti, la presenza dello schermo centrale ancora ricco di tasti e dal quale era ormai scomparso il lettore CD. Molto razionale la disposizione dei comandi, con le rotelle del clima ben disposte nella parte centrale del cruscotto, appena davanti la leva del cambio. Qualcosa di diverso l’abitacolo della settima serie, la 323 Lantis: qui gli interni della Mazda 323 presentano un’impostazione ancora chiaramente ispirata al design degli abitacoli di metà anni ‘90, con l’ora digitale e la radio smontabile.

Sempre sulla Lantis, non si poteva però definire ottima la qualità delle plastiche in abitacolo, piuttosto cheap e poco appariscenti. Un’auto che bada al sodo e soprattutto con quella generazione a colpire più fuori che dentro. Nella dotazione degli interni della Mazda 323 tra 7° e 8° generazione erano presenti tra le altre cose la chiusura centralizzata, l’indicatore della temperatura esterna, il clima manuale, gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori e il volante regolabile in altezza.

Motori Mazda 323

I motori della Mazda 323 sono cambiati, al pari degli esterni e degli interni, nel corso dei vari decenni di commercializzazione di questo modello. A titolo d’esempio, le prime serie della Mazda 323 presentavano motori di piccola cubatura ma, soprattutto, lo schema con la trazione posteriore. Con la 5° generazione i motori della Mazda 323 vengono “abbinati” alla trazione anteriore, un classico delle utilitarie e delle station wagon ancora oggi. Potendo contare sulla trazione “tutta avanti”, venne l’idea di produrre anche una versione 4x4 con rimando al differenziale posteriore. Quest’ultima fu dotata anche di un impianto di sovralimentazione e di intercooler, con una potenza di 150 CV che divennero 140 CV con l’adozione obbligatoria del catalizzatore datata 1987.

A fine anni ‘80, la compatta giapponese montava motori della Mazda 323 BF montava motori aspirati benzina da 1.1 da 54 CV, 1.3 da 68 CV, 1.5 da 73 CV, 1.6 da 85 CV cui si aggiunsero i potenti e sovralimentati DOHC Turbo 4WD da 150 CV e 140 CV per la versione GTX. Anche un motore Diesel componeva la gamma della Mazda 323 di fine anni ‘80, il 1.7 da 57 CV. Con la 5° serie il 1.6 16V diventa a esclusivo appannaggio della berlina 4 porte. La 323 Lantis, invece, restrinse in un certo senso la scelta al 1.5 da 88 CV, al 1.8 da 114 CV e al potente V6 da 144 CV 2 litri di cilindrata. Niente Diesel, quindi, tornato in gamma motori della Mazda 323 BJ con i due 2.0 da 90 e 101 CV, quest’ultimi contraddistinti da consumi parsimoniosi.

Prezzi Mazda 323

Il listino prezzi di Mazda 323, prendendo ad esame l’ultima generazione la cui commercializzazione è finita nel 2004, partiva da 13.170 euro per il 1.5 da 88 CV e da 14.800 euro per la 1.6 da 98 CV nel primo allestimento Active. La Touring top di gamma partiva da 15.400 euro. Con un divario di prezzo quantificabile in circa 2.000 euro, partivano da 14.952 euro per il 2.0 da 90 CV capace di un consumo di soli 5,1 l/100 km e da 16.140 euro per una versione ben accessoriata Touring la cui potenza arriva a 101 CV. Disponibili anche i listini, convertiti dalle lire agli euro, della 323 Lantis di metà anni ‘90. La coupé sportiva giapponese partiva da 14.873 euro per il motore di base 1.5 da 88 CV, per salire ai 15.679 euro come prezzo base del 1.8 da 114 CV e da 19.700 euro per la potente V6 2 litri 24V da 144 CV.

Oggi si trovano diverse occasioni per risparmiare sull’acquisto di un’auto, guardando all’usato. I prezzi della Mazda 323 usate partono, nel momento della scrittura di queste righe, dai 1.700 euro per una 323 Lantis del 1997 con 3 proprietari alle spalle che ci hanno percorso la bellezza di 180.000 km. Si tratta di una versione con il 1.5 da 88 CV, il primo dei tre motori benzina proposti su questa serie di metà/fine anni ‘90. Interessante, infine, il prezzo di 15.200 euro richiesto per una 323 4WD GTX del 1991. Con i suoi 163 CV e un chilometraggio quanto meno accettabile, poco sotto, i 75.000 euro, promette divertimento senza una spesa eccessiva.

Mazda 323: concorrenti e conclusioni

Prodotta ininterrottamente per 40 anni, prima di cedere il posto alla Mazda 3 che oggi è uno tra i modelli più apprezzati della Casa giapponese, della Mazda 323 si ricorda il passaggio tra la trazione posteriore a uno schema più classico “tutto avanti” all’inizio degli anni ‘80 e, perché no, la versione sportiva 4WD Turbo basata sulla quinta serie e soprattutto pensata per l’esordio nel Campionato Mondiale Rally. In Italia divenne famosa come rivale della ben nota Lancia Delta HF 4WD nel nascente gruppo A. La 323 4WD Turbo si tolse diverse soddisfazioni vincendo diverse tappe tra 1987 e 1989 e vincendo il mondiale gruppo N nel 1988.

Anche per questo motivo, vista la sua connotazione sportiva che non è stata dimenticata dagli appassionati, le concorrenti della Mazda 323 BF (5° serie) sono state la Lancia Delta HF 4WD, la Ford Sierra Cosworth, la Toyota Celica GT-Four e la Mitsubishi Galant VR-4. Particolarmente sentito dall’appassionato italiano il confronto “Italia-Giappone”: da una parte la Mazda 323 GTX/GTR, dall’altra la Delta HF Integrale. Le radici di questo confronto rimandano al mondo dei rally, dove con la fine del Gruppo B Lancia e Mazda sono le uniche due case ad avere a listino una versione 4WD Turbo della loro compatta prodotta in numero minimo per ottenere l’omologazione. La sua carriera nei rally, tra 323 GTR prima e 323 GTX prima fu sì costellata da qualche successo ma anche da sonore batoste prese dalla rivale italiana.