Passa al contenuto principale
Causa lavori di manutenzione attualmente la disponibilità di AutoScout24 è limitata. Questo riguarda in particolare funzioni quali i canali di contatto con i venditori, l’accesso o le modifiche ai veicoli in vendita.
Maserati Quattroporte Royale - laterale

Maserati Berlina

1 / 3
Maserati Quattroporte Royale - laterale
Maserati-Ghibli-Trofeo-V8-Hero
Maserati-Quattroporte Trofeo-2021-1280-08

Maserati Berlina: storia, modelli, versioni e motori

Sono tante le Case automobilistiche che, nella loro storia, si sono occupate di produrre berline eleganti, raffinate e lussuose, come ad esempio Mercedes-Benz, BMW o, in tempi più recenti, Lexus. Altrettante sono le aziende che si occupano di automobili sportive come Porsche, Ferrari o Lamborghini. Solo una, però, ha unito per prima e per più tempo l’emozionalità e il piacere di guida di una sportiva con l’eleganza e il lusso di una berlina: Maserati. Nata nel 1914 a Bologna per correre e rivaleggiare con le migliori Case produttrici di auto sportive del mondo, alla produzione di auto da corsa Maserati affiancò la produzione di automobili stradali solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale con la coupé A6, sostituita nel 1957 dalla Gran Turismo 3500 GT con motore sei cilindri in linea. Ancora vincente nel mondo delle corse, nel 1963 Maserati ebbe l’intuizione di unire la meccanica delle sue sportive ad una carrozzeria da berlina di rappresentanza. Nacque così la Quattroporte, la prima berlina Maserati della storia del Tridente. Leggi di più

Il successo della Quattroporte di prima generazione segnò l’inizio di una dinastia di vetture sportive a quattro porte con il Tridente sul cofano, capaci di rivaleggiare in quanto a lusso, cura costruttiva e comfort con l’inglese Jaguar, con l’italiana Lancia e con la tedesca Mercedes-Benz, offrendo allo stesso tempo una meccanica e un piacere di guida simile più alle Gran Turismo Ferrari e Aston Martin.

Dopo la prima Quattroporte, prodotta fino al 1970, si sono susseguite altre cinque generazioni della berlina più iconica della Casa del Tridente, trasferitasi nel 1939 a Modena, che hanno seguito le varie tappe della travagliata storia Maserati. Alla Quattroporte fu affiancata, negli anni ’80 della gestione De Tomaso, una berlina Maserati più piccola sulla base della Biturbo, nota con diversi nomi, dalla inaugurale 425 alle più famose 420, 428 e 430.

Con l’arrivo di FIAT prima e di Ferrari poi tra gli anni ’90 e ’00, ci fu una rinascita della Quattroporte nel 2003, con l’arrivo della amatissima quinta generazione, con la successiva sesta serie affiancata nel 2014 dalla più piccola Ghibli. Dopo un decennio insieme, sia la Ghibli che la Quattroporte VI hanno abbandonato i listini nel 2024, senza essere immediatamente sostituite.

In attesa della nuova Quattroporte elettrica, attesa per il 2028, scopriamo i modelli, le versioni e i motori delle Maserati berlina.

Segni particolari delle Maserati berlina

  • Ad uno stile elegante e raffinato e interni lussuosi e opulenti, le berline Maserati hanno sempre aggiunto una dinamica di guida più simile ad una coupé e una meccanica da sportiva
  • Alla “regale” Quattroporte, da sempre berlina di rappresentanza che nella sua ultima versione toccava i 5,26 metri, Maserati ha affiancato tra gli anni ’80 e ’90 delle berline più compatte, realizzate sulla piattaforma della Biturbo
  • Nel 2013, la Ghibli è stata la prima automobile Maserati di sempre ad avere un motore Diesel, mentre nel 2020 è stata di nuovo la prima Maserati dotata di un motore ibrido (di tipo Mild Hybrid).

Modelli Maserati Berlina

Come detto in precedenza, alla produzione di sportive e vetture da corsa Maserati ha preso affiancato delle automobili più lussuose e raffinate, anticipando di diversi anni la ricetta delle “berline ad alte prestazioni” che sarebbe diventata di moda solo alla fine del XX secolo. La prima Maserati Quattroporte è infatti datata 1963: disegnata da Pietro Frua e progettata dall’Ingegner Giulio Alfieri, la Quattroporte era un’automobile enorme per il periodo (era lunga 5,00 metri), con linee eleganti ma filanti, un baricentro basso e un abitacolo lussuoso e quasi opulento. Grazie alle soluzioni tecniche all’avanguardia che portava in dote ma, soprattutto, alle grandi prestazioni di cui era capace con un V8 da 290 CV e 230 km/h di velocità massima, la prima Quattroporte diventò un oggetto del desiderio per le classi sociali più abbienti, diventando molto gettonata nel jet set, da politici a sportivi fino a uomini di spettacolo.

Rivale delle berline Mercedes-Benz ma più esclusiva e dinamica delle vetture di Stoccarda, la Quattroporte venne prodotta fino al 1970 e poi seguita da altre cinque generazioni, passate per tutte le peripezie del Tridente, dal 1939 trasferitosi a Modena. Dopo la prima Quattroporte, e una seconda generazione prodotta in soli 13 esemplari nel 1974 (unica Maserati della storia dotata di trazione anteriore) Maserati riprese la sua tradizione di berline sportive solo nel 1979 con la Quattroporte di terza generazione, realizzata sotto l’egida di Alejandro de Tomaso, proprietario del marchio Maserati dopo l’era Citroen dal 1975.

La nuova Quattroporte è dotata di uno stile squadrato e rigoroso, disegnato dalla matita di Giorgetto Giugiaro, e riaccoglieva i motori V8 e la trazione posteriore. Prodotta fino al 1990, la Quattroporte è stata l’unica proposta di berlina tra i modelli Maserati fino al 1985, quando la dirigenza De Tomaso decise di affiancare alla Quattroporte una “sorella minore”, in grado di offrire una simile esperienza a prezzi e dimensioni più contenute. Nacque così la Maserati Biturbo 425, sigla che stava per “4 porte e 2.5 litri”, in riferimento al motore 2.5 V6 biturbo sotto il cofano. Dalla 425, nacquero così altri modelli su base Biturbo, compresa la quarta generazione della Quattroporte del 1994. Questi sono, nel dettaglio, i modelli di berlina Maserati prodotti dalla Casa del Tridente:

  • Maserati Quattroporte I
  • Maserati Quattroporte II
  • Maserati Quattroporte III
  • Maserati Biturbo 425
  • Maserati 420/422/4.24v/4.18v/430
  • Maserati Quattroporte IV
  • Maserati Quattroporte V
  • Maserati Quattroporte VI
  • Maserati Ghibli

Dopo la 425, si sono susseguiti diversi modelli che hanno perso la dicitura Biturbo, nel frattempo già accompagnata da una cattiva nomea in fatto di affidabilità e qualità costruttiva, ma che con la piccola coupé modenese condividevano la meccanica e lo stile. In tutte le sue iterazioni, dalla 420 alla 430 con motore 3.0 fino alle varie 4.24v e 4.18v con rispettivamente 4 o 3 valvole per cilindro, tutte le vetture della famiglia Biturbo condividevano la meccanica a passo allungato della coupé, una carrozzeria a quattro porte molto compatta e raccolta con linee squadrate e piuttosto sportive, un abitacolo dall’aspetto ricco ma non assemblato con troppa cura e una meccanica che univa soluzioni raffinate, come l’introduzione del primo motore Biturbo di grande serie e di una ciclistica ben studiata, ad una messa a punto non sempre eccezionale. Con l’arrivo della FIAT, che nel 1993 rilevò la Casa da Alejandro de Tomaso, il Lingotto come primo modello rilanciato dopo l’acquisizione scelse proprio la Quattroporte, che nel 1994 riprese il suo posto come berlina di punta della Casa.

Rispetto al passato, però, la nuova Quattroporte è sensibilmente più piccola, lunga poco più di 4,50 metri. La base meccanica, infatti, è quella del progetto Biturbo, mentre il disegno squadrato e sportivo è di Marcello Gandini. Migliorata a livello qualitativo, meccanico e dinamico, la quarta Quattroporte colpì per l’enorme step fatto in termini di affidabilità e assemblaggi, con soluzioni tecniche all’avanguardia e l’introduzione, con la versione Evoluzione, persino di un aggiornamento motoristico e telaistico della Ferrati, che ne migliorò ulteriormente le doti di comfort e guidabilità. Prodotta fino al 2000, la Quattroporte Evoluzione ha lasciato per tre anni un vuoto nella gamma Maserati, riempito nel 2003 dalla nuova Quattroporte V. La quinta generazione della berlina modenese è forse la più amata: tornata a dimensioni da ammiraglia (è lunga 5,05 metri, 5,10 dopo il restyling), è disegnata da Pininfarina, che ha realizzato una delle berline più belle degli ultimi 30 anni. Sia fuori che dentro, la Quattroporte V è elegante ma sportiva, lussuosa ma aggressiva, discreta ma inconfondibile. Dotata di motori e meccanica realizzati da Ferrari, la Quattroporte V è stata prodotta in circa 24.000 esemplari, segnando la versione più amata di tutti i modelli di berlina Maserati.

Nel 2012 è stata sostituita dalla sesta generazione, più moderna e tecnologica. Sempre realizzata sotto l’egida Ferrari, l’ultima Quattroporte è stata disegnata dal Centro Stile Maserati diretto da Lorenzo Ramaciotti, e nel 2013 è stata affiancata dalla sua prima “sorellina”, la Ghibli. Lunga quasi 30 cm in meno (la Ghibli misura 4,97 metri, mentre la Quattroporte ben 5,26), la Ghibli condivide il frontale aggressivo e minaccioso con la Quattroporte, ma in coda ha uno sbalzo molto più contenuto, nonché un passo più corto. Dotate di interni molto simili, criticati per l’eccessiva condivisione di componenti con modelli FIAT, Chrysler e Dodge, sia la Quattroporte che la Ghibli hanno iniziato in sordina il loro percorso, per poi migliorare e raggiungere la maturità nel corso degli anni. Dopo un decennio senza aver mai ricevuto un restyling sostanziale, nel 2024 entrambe le berline della Casa modenese, costruite fino al 2021 allo stabilimento ex-Bertone di Grugliasco intitolato a Giovanni Agnelli e dal 2022 a Mirafiori, sempre a Torino, hanno detto addio, senza essere sostituite da un nuovo modello. L’eredità dei modelli di berlina Maserati è ora portata avanti dai SUV Levante e Grecale, entrambi capaci di ottenere consensi e di continuare la tradizione di vetture eleganti, sportive e pratiche con il Tridente sul cofano.

maserati-biturbo-side

Motori Maserati Berlina

Come abbiamo visto in precedenza, sotto il cofano di tutti i modelli di berlina Maserati i motori sono sempre stati di importanza fondamentale. Già la prima Quattroporte del 1963, infatti, era dotata di un potente motore V8, che debuttò proprio sotto il cofano della Quattroporte. Si tratta infatti di un otto cilindri interamente realizzato in alluminio, con quattro alberi a camme e camere di combustione emisferiche, proposto inizialmente con cilindrata di 4.2 litri e 264 CV e, successivamente, in versione da 4.7 litri, 290 CV e 255 km/h di velocità massima. Dotata di sospensioni indipendenti all’anteriore e di un ponte De Dion con freni entrobordo al posteriore, la prima Quattroporte era una vera “sportiva vestita da berlina”.

La sua sostituta, la Quattroporte II, purtroppo fu decisamente meno ispirata. Realizzata sulla piattaforma della Citroen SM, con quest’ultima condivideva pregi, come le mitiche sospensioni oleopneumatiche e i fari direzionali, ma anche i limiti, come la trazione anteriore e il motore V6 Maserati-Citroen portato qui a 3.0 litri. Prodotta in soli 13 esemplari, questa Quattroporte lasciò spazio senza mai arrivare in produzione alla Quattroporte III. Disegnata da Giorgetto Giugiaro, la nuova Quattroporte è realizzata sul pianale allungato della sportiva Kyalami, ed è dotata del classico V8 Tipo 107 già visto sulla prima Quattroporte. L’otto cilindri interamente in alluminio qui è portato a 255 CV in versione da 4.2 litri, accantonata già nel 1981, mentre la top di gamma 4.9 arriva a 280 CV, con cambio manuale ZF a 5 marce o un cambio automatico a 3 marce di produzione Chrysler.

Alla Quattroporte III si affiancarono nel 1985 delle berline più piccole, realizzate sulla piattaforma della Maserati Biturbo. Bistrattata e considerata “scadente” per via dei problemi di qualità e di assemblaggio dei primi esemplari, quella delle Biturbo è in realtà una famiglia dalla meccanica piuttosto raffinata. Tutte le Biturbo sono dotate di telaio monoscocca con sospensioni McPherson all’anteriore e sospensioni posteriori indipendenti a bracci longitudinali, con all’anteriore il primo motore di grande serie dotato di doppio turbocompressore.

Nello specifico, il “Biturbo” è un V6 con V di 90 gradi, derivato da quello della Merak e sovralimentato da due turbo, con cilindrate comprese tra i 2.0 e i 3.0 litri. La versione 2.0 è quella più gettonata in Italia, in quanto tra gli anni ’80 e ’90 era presente la sovrattassa per tutte le auto sopra i 2.0 litri di cilindrata, con le varianti da 2.5 e 3.0 litri dedicate ai mercati esteri. La prima Biturbo a quattro porte ha infatti il motore 2.5 “Export”, diventando la Biturbo 425. Due anni dopo arriva sul mercato la 420, che perde il nome Biturbo e guadagna il motore 2.0 ed è affiancata alla 420 S, dotata di un motore con doppio intercooler e maggiore potenza.

Nel 1986, tutte le Biturbo perdono l’alimentazione a carburatori, adottando l’iniezione elettronica, mentre nel 1986 arriva la versione più potente della berlina 4 porte, la 430, con motore da 2.8 litri e 225 CV. Con il restyling del 1929, poi, arrivano le nuove 422, con motore 2.0 portato a 220 CV, le 4.18v e 4.24v, dotate del 2.0 V6 con rispettivamente tre valvole per cilindro e 220 CV e quattro valvole per cilindro e 240 CV e la 430 4v, con il 2.8 portato a ben 280 CV. Al posto della “serie 400”, nel 1994 arriva sul mercato la Quattroporte IV, disegnata da Marcello Gandini e realizzata sul pianale Biturbo. Con le altre Biturbo condivide quindi la base meccanica e il motore d’accesso, il 2.0 V6 da 287 CV, sostituito per i mercati esteri dal 2.8 V6 da 284 CV. Dotata di un moderno cambio manuale Getrag a 6 marce o di un più classico cambio automatico a 4 marce, nel 1995 il V6 è affiancato dal nuovo 3.2 litri V8 biturbo, l’ultimo motore interamente realizzato da Maserati. Il V8 AM578 è capace di 335 CV, per una velocità massima di ben 270 km/h.

Nel 1998, arriva la Quattroporte Evoluzione, che non porta modifiche a livello di potenza, ma introduce un notevole irrigidimento delle sospensioni per migliorare la guidabilità, un nuovo ABS e l’adozione anche in Italia del 2.8 V6, in sostituzione del “vecchio” 2.0. Con l’addio alla Quattroporte IV, anche le berline Maserati salutano la meccanica Biturbo, sostituita dal pianale della nuova Quattroporte del 2003. Realizzata su un pianale completamente inedito, con sospensioni anteriori e posteriori a quadrilateri alti deformabili con bracci in alluminio, motore anteriore posizionato dietro l’asse anteriore e una ripartizione dei pesi 49/51 tra anteriore e posteriore, la nuova Quattroporte è dotata di una cura tecnica più simile ad una sportiva che ad una berlina da oltre 5 metri.

Al lancio, sotto il cofano trova posto il 4.2 V8 Ferrari F136, visto anche sulla Coupé, dotato di 400 CV e 451 Nm, inizialmente affiancato al cambio manuale robotizzato DuoSelect a 6 marce. Non troppo apprezzato dai clienti, che lo ritenevano fin troppo sportivo (e non molto affidabile), il DuoSelect è stato prima affiancato e poi sostituito da un classico cambio automatico ZF a 6 marce con convertitore di coppia. Nel 2008 arrivò un nuovo motore, il 4.7 V8 della Quattroporte S, sempre prodotto da Ferrari, da 430 CV e 490 Nm, portato poi a 439 CV sulla più sportiva Quattroporte GT S. Grazie alla meccanica raffinatissima e ai motori Ferrari, per dinamica di guida e sound la Quattroporte V è oggi considerata la berlina Maserati più bella da guidare.

Arriviamo così alle ultime berline della Casa del Tridente, la Quattroporte VI e la Ghibli. Realizzate sullo stesso pianale M156 (denominato M157 sulla Ghibli “a passo corto”), entrambe condividono una carrozzeria realizzata in alluminio per il 35%, con sospensioni anteriori a quadrilatero alto deformabile e posteriore Multilink a cinque bracci. Per quanto riguarda i motori, la più “piccola” Ghibli è stata proposta con inizialmente con due motori, il 3.0 V6 biturbobenzina di produzione Ferrari, proposto con 330 CV sulla Ghibli e 410 CV sulla Ghibli S, e il 3.0 V6 turbodiesel della Ghibli Diesel, proposto con 250 o 275 CV.

La prima Maserati Diesel, capace di proporre prestazioni buone e consumi interessanti, è stata poi sostituita nel 2020 dalla Ghibli Hybrid, prima Maserati elettrificata: sotto il cofano c’è il 2.0 quattro cilindri turbo GME visto sulle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, aiutato da un compressore elettrico chiamato e-Booster a 48 V e da un piccolo motore elettrico, capace di 330 CV e 450 Nm. Se poi, nel 2017, le Ghibli V6 e V6 S sono state portate rispettivamente a 350 e 430 CV, nel 2020 è arrivata la top di gamma Ghibli Trofeo, con motore 3.8 V8 Biturbo, sempre di produzione Ferrari, da 580 CV, capace di portare la Ghibli fino a 326 km/h.

Simile la gamma motori della Quattroporte VI, che rinuncia alla motorizzazione 3.0 V6 “base” e alla Hybrid. Al lancio, infatti, ci sono la Quattroporte 3.0 V6 Biturbo S, con 410 CV (poi 430 dal 2017) anche con trazione integrale Q4, e la 3.8 V8 Biturbo GTS, con motore otto cilindri Ferrari da 530 CV, nonché la Diesel da 250 o 275 CV. Anche la Quattroporte accoglie, nel 2020, la variante Trofeo, con il 3.8 portato a 580 CV e 730 Nm di coppia. Per tutte e due, infine, il cambio è sempre l’automatico ZF a 8 marce con convertitore di coppia. Questi sono, nel dettaglio, i motori delle Maserati berlina.

Motori Maserati berlina

Maserati Quattroporte I

Benzina

  • 4200, 4.2 V8 aspirato, 264 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico a 3 marce, trazione posteriore
  • 4700, 4.7 V8 aspirato, 290 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico a 3 marce, trazione posteriore

Maserati Quattroporte II

Benzina

  • 3.0 V6, 3.0 V6 aspirato, 210 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • Maserati Quattroporte III
  • Benzina
  • 4200 V8 24v, 4.2 V8 aspirato, 255 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 4900 V8 24v, 4.9 V8 aspirato, 280 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico a 3 marce, trazione posteriore
  • Royale, 4.9 V8 aspirato, 300 CV, cambio manuale a 5 marce o automatico a 3 marce, trazione posteriore

Maserati Biturbo

Benzina

  • 425, 2.5 V6 biturbo, 196 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 425i, 2.5 V6 biturbo, 188 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 420, 2.0 V6 biturbo, 180 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 420i, 2.0 V6 biturbo, 185 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 420 S, 2.0 V6 biturbo, 205 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 420 Si, 2.0 V6 biturbo, 210 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 430, 2.8 V6 biturbo, 225 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 422, 2.0 V6 biturbo, 220 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 4.18v, 2.0 V6 biturbo, 220 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 4.24v, 2.0 V6 biturbo, 240/245 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 430 4v, 2.0 V6 biturbo, 280 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore

Maserati Quattroporte IV

Benzina

  • 2.0 seicilindri, 2.0 V6 biturbo, 287 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico a 4 marce, trazione posteriore
  • 2.8 seicilindri, 2.8 V6 biturbo, 284 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico a 4 marce, trazione posteriore
  • V6 Evoluzione 2.8, 2.8 V6 biturbo, 280 CV, cambio manuale a 6 marce o automatico a 4 marce, trazione posteriore
  • 3.2 ottocilindri/V8 Evoluzione 3.2, 3.2 V8 biturbo, 335 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. a 4 marce, traz. posteriore

Maserati Quattroporte V

Benzina

  • 4.2, 4.2 V8 aspirato, 400 CV, cambio DuoSelect manuale robotizzato a 6 marce o automatico a 6 marce, traz. posteriore
  • 4.7 S, 4.7 V8 aspirato, 430 CV, cambio automatico a 6 marce, trazione posteriore
  • 4.7 GT S, 4.7 V8 aspirato, 440/450 CV, cambio automatico a 6 marce, trazione posteriore

Maserati Quattroporte VI

Benzina

  • 3.0 V6 S, 3.0 V6 biturbo, 410/430 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

  • 3.0 V6 S Q4, 3.0 V6 biturbo, 410/430 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione integrale

  • 3.8 V8 GTS, 3.8 V8 biturbo, 530 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

  • 3.8 V8 Trofeo, 3.8 V8 Biturbo, 580 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

  • Diesel

  • Diesel, 3.0 V6 turbodiesel, 250 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

  • Diesel 275, 3.0 V6 turbodiesel, 275 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

Maserati Ghibli

Benzina

  • 3.0 V6, 3.0 V6 biturbo, 330/350 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore
  • 3.0 V6 S, 3.0 V6 biturbo, 410/430 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore
  • 3.0 V6 S Q4, 3.0 V6 biturbo, 410/430 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione integrale
  • 3.8 V8 Trofeo, 3.8 V8 Biturbo, 580 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

Benzina Mild Hybrid

  • Hybrid, 2.0 quattro cilindri turbo Mild Hybrid, 330 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione posteriore

Diesel

  • Diesel, 3.0 V6 turbodiesel, 250 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore
  • Diesel 275, 3.0 V6 turbodiesel, 275 CV, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

Versioni Maserati Berlina

Come abbiamo visto, tra tutti i modelli di berlina Maserati le versioni sono state tantissime, diventando quasi difficile riuscire a citarle tutte. Nel 1986, ad esempio, Maserati lanciò la Royale, una versione ultra-lussuosa della sua Quattroporte III. La Quattroporte “Royale” poteva contare su una plancia ridisegnata, con un utilizzo più ampio di pelle e radica, un orologio analogico in cima, quattro sedili elettrici sia all’anteriore che al posteriore, tavolini in radica e frigo bar per i sedili posteriori. Prodotta in soli 53 esemplari, la Quattroporte Royale è dotata di una versione rivista del 4.9 V8 portato a 300 CV per spingere con la stessa vivacità un’auto molto più pesante per via della dotazione più ricca.

Tantissime anche le versioni delle berline su base Biturbo, con la Quattroporte IV che ha rappresentato il massimo sviluppo della piattaforma Biturbo arrivata fino al 2000. Prima di lei, comunque, ci sono state varianti della berlina compatta di casa Maserati molto particolari, come ad esempio la 4.24v, lanciata alla fine della produzione della gamma Biturbo e dotata di raffinati ammortizzatori a controllo elettronico chiamati “Meccanica Attiva”, sospensioni molto tecnologiche che dimostravano come, sebbene la nomea del modello fosse ormai compromessa, la famiglia Biturbo aveva ancora tanto da dire. Dopo la Quattroporte IV che, in versione Evoluzione, abbandonò l’obiettivo di essere una ammiraglia confortevole tornando sulla ricetta della berlina sportiva, la quinta generazione della Quattroporte è stata prodotta in relativamente poche varianti.

Dopo la inaugurale Quattroporte con motore 4.2 e cambio Duoselect, le versioni della berlina Maserati sono state principalmente tre: la Quattroporte “Base”, con motore 4.2, cambio automatico ZF e sospensioni fisse, la Quattroporte S, con motore 4.7 V8 e sospensioni Skyhook a controllo elettronico e la Sport GT S, la più sportiva della gamma, con 440 CV, estetica più cattiva, scarico sportivo e sospensioni passive.

Infine, tra le versioni delle Quattroporte VI e Ghibli non possiamo dimenticare le Trofeo, le potentissime varianti con motore V8, loghi specifici e una taratura dedicata di cambio, sospensioni e dello splendido 3.8 V8 di origine Ferrari. Sia la Ghibli che la Quattroporte hanno salutato nel 2024, venendo prodotte in una speciale versione a tiratura limitata, la Ultima. Molto speciale è la Ghibli 334 Ultima, una versione ancora più veloce della Ghibli Trofeo. Se sotto il cofano troviamo infatti il 3.8 V8 da 580 CV, la velocità massima della vettura è di 334 km/h, come dichiarato dal nome della versione speciale: a detta della Casa del Tridente, questa velocità massima la rende la berlina con motore termico di serie più veloce del mondo.