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Mahindra SUV

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Mahindra SUV: storia, modelli, versioni e motori

Fin dalla sua nascita nel 1945, il marchio indiano Mahindra si è legato alla produzione di fuoristrada, con il primo modello mai prodotto dalla Casa indiana che è infatti una versione su licenza del Jeep Willys e, successivamente, delle varie serie CJ. Negli anni ’90, dopo un grande successo in patria e in Asia, Mahindra è approdata sul mercato europeo, guadagnandosi nel corso degli anni una buona nomea nella produzione di fuoristrada e SUV Mahindra robusti, razionali e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Il primo modello a guadagnare consensi anche in Italia è stato il fuoristrada Goa, prodotto in patria con il nome di Scorpio. Realizzato su un robusto telaio a longheroni, la Goa offriva tanto spazio, trazione integrale inseribile e un potente motore turbodiesel a prezzi davvero contenuti. Dopo la Goa, disponibile anche in versione pick-up, la Goa è stata affiancata dal Bolero, altro fuoristrada duro e puro con telaio a longheroni e tanta robustezza. Leggi di più

Dopo questi primi modelli, pratici e robusti ma molto spartani, Mahindra ha proseguito la sua crescita introducendo, nel 2011, il suo primo modello con telaio a scocca portante, la XUV500. Grande SUV da 4,59 metri, la XUV 500 è stata prodotta fino al 2021 con un solo motore, un 2.2 turbodiesel sviluppato dalla austriaca AVL. Alla XUV500, la Casa indiana ha aggiunto poi diversi modelli, dal fuoristrada Quanto alla compatta KUV100, modello compatto che ha reso ancora più popolare Mahindra in Italia.

Oltre alla produzione di SUV, Mahindra ha investito molto in altre Case, acquistando nel 2011 SsangYong (perdendo interesse nel marchio coreano nel 2020, acquistato nel novembre 2022 da un consorzio guidato dal KG Group), nel 2014 parte della Peugeot Motorcycles (acquisita completamente nel 2019) e poi, nel 2015, ha acquisito il pacchetto di maggioranza della celeberrima Pininfarina. Oggi, Mahindra è presente nel mondo delle moto, in Formula E con un team ufficiale e nel mondo dei SUV e dei fuoristrada, vero focus della Casa indiana.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni dei SUV Mahindra.

Segni particolari dei SUV Mahindra

  • Robusti e razionali, i SUV Mahindra sono studiati per sopportare le butterate strade indiane, adattandosi bene alle situazioni di guida più dure.
  • Il rapporto qualità-prezzo è sempre stato molto valido, competendo con modelli di classe superiore ad un listino molto contenuto.
  • Nonostante l’anima indiana, diversi modelli di SUV Mahindra sono dotati di motori sviluppati dall’indiana AVL.

Modelli Mahindra SUV

Al debutto in Italia negli ’00, i primi due SUV Mahindra ad arrivare in Europa sono stati il mitico Goa e il più grande Bolero. Entrambi condividono la meccanica da fuoristrada duro e puro, con telaio a longheroni e un’impostazione estetica e tecnica razionale e spartana. Il più grande Bolero, proposto con carrozzeria pick-up in Italia dal 2003, è derivato dal “vecchio” Mahindra Armada Grand, ed è arrivato in Europa nei primi anni di produzione con meccanica di origine Peugeot. Dotato di una linea molto squadrata, la Bolero è stata affiancata nel 2004 dal primo SUV della Casa indiana, la Goa. Dopo di lei, sono arrivati diversi modelli, con i modelli più moderni e raffinati rappresentati dalla XUV500 e dalla più piccola KUV100. Questi sono, quindi, i modelli di SUV Mahindra:

  • Mahindra Bolero
  • Mahindra Goa
  • Mahindra XUV500
  • Mahindra Quanto
  • Mahindra KUV100

Disponibile fino al 2018 in versione SUV e fino al 2021 con carrozzeria pick-up, la Goa più che un SUV è un fuoristrada duro e puro, con una linea piuttosto personale e dimensioni relativamente compatte intorno ai 4,50 metri. Dotata di un frontale squadrato e caratterizzato da una mascherina molto vistosa, di un abitacolo altissimo (siamo a ben 1,98 metri), di passaruota bombati che ricordano alcuni fuoristrada degli anni ’90 e di un posteriore quasi tagliato con l’accetta, la Goa è un fuoristrada con enormi superfici vetrate, molto pratico e pensato per essere più utile che bello. All’interno, la Goa punta tutto sulla semplicità. Realizzato interamente in plastiche rigide, il fuoristrada indiano ha una dotazione essenziale ma che comprende tutto il necessario (radio, clima e servosterzo sono di serie), ma a livello di design e qualità costruttiva appare più simile ai modelli degli anni ’90 che ai più moderni SUV.

Molto simile per impostazione alla Goa è il piccolo fuoristrada Quanto, importato in Italia tra il 2015 e il 2018. Lunga meno di 4,00 metri, la Quanto ha nuovamente delle proporzioni molto particolari, con un corpo vettura più alto (1,88 metri) che largo (1,85 metri), la presenza della ruota di scorta posteriore e di uno stile molto squadrato e razionale in coda unito al frontale tondeggiante e morbido. All’interno, la Quanto è nuovamente molto spartana e razionale, con una plancia che per le forme ricorda quella, tipicamente anni ’90, della Goa. Dotata di una meccanica “da grande”, la Quanto è stata proposta anche in versione pick-up, la Genio, per poi essere accantonata sul mercato italiano nel 2018. La svolta, almeno per i gusti europei, di Mahindra è arrivata nel 2012, con l’approdo nel Vecchio Continente del SUV XUV500. Sebbene sulla carta sembri un classico Sport Utility di dimensioni medio-grandi, per Mahindra è una vera rivoluzione: è infatti la prima auto “moderna”, con carrozzeria con scocca portante.

Realizzata e disegnata in India, la XUV500 è un SUV da poco meno di 4,60 metri dallo stile piuttosto moderno, ben più in linea con le mode degli anni ’10 rispetto alle altre Mahindra. Il frontale è caratterizzato da tante prese d’aria a nido d’ape, alcune vere e altre “carenate”, un cofano piuttosto massiccio e dei grandi fari anteriori rettangolari. Lateralmente, colpisce la linea di cintura ascendente, così come la presenza di passaruota bombati, maniglie dalla forma molto particolare e l’originale integrazione di una “bombatura” sopra il passaruota che interrompe la pulizia della linea dei finestrini. In coda, oltre ai montanti neri troviamo un posteriore molto verticale, grandi fari quadrati con una “coda” che sfora nella fiancata e un grande vano di carico. All’interno, invece, la XUV500 segna un netto passo avanti rispetto alle altre Mahindra. Sebbene non sia ancora un abitacolo all’ultimo grido, è razionale e ben pensato, con una voluminosa consolle centrale dotata di tanti comandi fisici e una dotazione ricca. I materiali sono robusti ma ben assemblati, lo spazio è molto generoso e sono tanti i portaoggetti sparsi per l’abitacolo, caratteristica di tutte le automobili pensate per l’utilizzo in famiglia.

La bestseller della Casa indiana in Italia è invece arrivata nel 2018, con il lancio della KUV100. Rispetto alle altre Mahindra, la KUV100 ha un’impostazione totalmente diversa: si tratta di un mini-SUV, una compatta lunga 3,68 metri che, come le altre Mahindra, ha un’altezza più generosa della larghezza (è alta 1,71 metri e larga 1,64 metri) e delle proporzioni molto particolari. Il frontale è caratterizzato da una grande presa d’aria trapezoidale nella parte bassa del paraurti, una piccola mascherina dove trovano spazio il logo Mahindra e sei listelli verticali e dei fari sfuggenti che, uniti ad una finitura nera, cingono il corto cofano anteriore. La vista laterale è caratterizzata da una fiancata davvero massiccia, con una linea di cintura alta, dei passaruota molto compatti (i cerchi partono da soli 14 pollici), un’altezza da terra di 17 centimetri e delle linee tese trasversali. In coda, invece, troviamo linee semplici e verticali, con dei grandi fari trapezoidali che fanno il paio con un lunotto piuttosto alto e verticale.

All’interno, la KUV100 è davvero originale: non c’è un tunnel centrale, e tutti i comandi sono concentrati nella consolle centrale. La leva del cambio è infatti montata a sbalzo vicino al volante, mentre nella parte bassa c’è una maniglia che funge da freno a mano meccanico. La consolle centrale è quindi molto larga e squadrata, pensata per accogliere anche il clima e il sistema audio, che si tratti della semplice radio o dell’infotainment con schermo touch da 7 pollici. Lo spazio è generoso viste le dimensioni esterne, con spazio per quattro adulti (è omologata per cinque) e un bagagliaio da 243 litri.

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Motori Mahindra SUV

A livello di meccanica e motori, i SUV Mahindra sono estremamente diversi tra di loro, con una netta differenza tra le Goa e Quanto e le più moderne XUV500 e KUV100. Iniziando proprio dalla Goa, il fuoristrada indiano sfrutta un robustissimo telaio a longheroni e traverse, con sospensioni anteriori a ruote indipendenti. Dietro, invece, c’è un ponte torcente con robuste molle a balestra, mentre non può mancare il sistema di trazione integrale inseribile elettricamente e differenziale posteriore MLD con bloccaggio automatico al 100%.

Per quanto riguarda i motori, al debutto sul mercato è dotato di un 2.6 turbodiesel common rail da 116 CV, mentre con il proseguire della carriera è arrivato un nuovo 2.2 turbodiesel derivato dal 2.2 HDi di produzione Peugeot ma reingegnerizzato dall’austriaca AVL, capace di 120 CV e poi portato a 140 CV nel 2009.

Lo stesso 2.2 turbodiesel di origine PSA e riprogettato dalla AVL è il motore con cui è spinto l’altro fuoristrada della Casa, la Quanto. Nonostante i meno di 4 metri di lunghezza, infatti, anche la quanto è spinta dal 2.2 Diesel in versione da 120 CV: la meccanica, infatti, è molto simile. Si tratta infatti di un’auto con telaio a longheroni e traverse, ma sospensioni anteriori (McPherson) e posteriori (Multilink) indipendenti, disponibile sia in versione con trazione posteriore o integrale inseribile di produzione BorgWarner. Nonostante le dimensioni compatte, la Quanto è molto pesante: siamo tra i 1.750 e i 1.850 kg. Il cambio, invece, è sempre manuale a 5 marce.

Per vedere le prime automobili prive di telaio a longheroni dobbiamo arrivare alle moderne KUV100 e XUV500, con quest’ultima che è proprio il primo modello mai prodotto da Mahindra senza il telaio separato dalla carrozzeria. Partiamo, però, dalla piccola KUV100, che ha motori e piattaforma inediti. Realizzata su un pianale che punta sulla leggerezza, con sospensioni molto semplici (McPherson davanti, ponte torcente dietro) e un’altezza da terra generosa, è l’unica Mahindra a non essere disponibile anche con trazione integrale.

La più piccola della Casa indiana è dotata unicamente della trazione anteriore, con un solo motore proposto in Europa. Sotto il cofano, infatti, troviamo un moderno 1.2 tre cilindri aspirato realizzato in casa da Mahindra, denominato mFalcon, con 82 CV e 115 Nm di coppia, diventati 87 CV con l’arrivo nel 2020 della KUV100 NXT, versione leggermente ritoccata del piccolo SUV indiano. Il cambio è sempre manuale a 5 marce, mentre in Italia è disponibile anche la versione benzina-GPL, con impianto montato dalla specialista BRC di Cherasco, vicino Cuneo. Questi sono, ricapitolando, i motori del SUV Mahindra KUV100:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.2 NXT 1.2 tre cilindri benzina aspirato 87 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.2 NXT M-Bifuel 1.2 tre cilindri benzina aspirato 85 CV Anteriore Manuale a 5 marce

Passando alla più grande e moderna Mahindra proposta sul mercato europeo, la XUV500, qui troviamo il primo prodotto della Casa indiana di un’auto con scocca portante. Oltre a questa rivoluzione per la Casa di Mumbai, la XUV500 può contare su una meccanica piuttosto raffinata, con sospensioni con schema McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore. La trazione può essere solamente anteriore o integrale inseribile elettronicamente. Nonostante la meccanica più tradizionale, anche la XUV500 ha credenziali da fuoristrada: la versione AWD ha infatti angoli caratteristici di tutto rispetto, con 28° come angolo d’attacco, 21 gradi in quello di dosso e 23 gradi nell’angolo d’uscita. Non manca anche la capacità di trainare fino a 2.500 kg, garantita dalla presenza di un motore molto vigoroso. Fin dal lancio, infatti, la XUV500 è spinta dall’ormai noto 2.2 quattro cilindri turbodiesel sviluppato dalla AVL, con 140 CV e 330 Nm di coppia. Disponibile solo con cambio manuale a 6 marce, la XUV500 ha anche il sistema Start&Stop, Hill Descent Control e assistente alla partenza in salita. Questi, quindi, sono tutti i motori del SUV Mahindra XUV500:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
2.2 16v FWD 2.2 quattro cilindri turbodiesel 140 CV Anteriore Cambio manuale a 6 marce
2.2 16v AWD 2.2 quattro cilindri turbodiesel 140 CV Integrale Cambio manuale a 6 marce

Versioni Mahindra SUV

Concludendo con le versioni dei SUV Mahindra, scopriamo come le più razionali e spartane Goa e Quanto siano state sempre offerte con una dotazione piuttosto completa per il prezzo a cui venivano offerte, proponendo di serie tutto ciò che su un’auto di questo tipo può servire. Le ultime Goa e Quanto, infatti, offrivano di serie clima, radio e vetri elettrici. Diversa, ovviamente, la situazione per le XUV500 e KUV100: entrambe condividono la presenza nel loro listino di diversi allestimenti, caratterizzati da una nomenclatura con numerazione progressiva che ne indica il livello di equipaggiamento. Partendo dalla XUV500, il SUV medio della Casa è stato proposto in tre allestimenti: W6, W8 e W10. La versione W6 offre di serie luci diurne a LED, fendinebbia, cerchi in lega da 18 pollici, clima, sensori di parcheggio posteriore, audio Bluetooth nonché un vano climatizzato nella consolle centrale.

Le versioni W8 e W10, invece, aggiungono sedili in pelle, infotainment da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, finiture cromate all’esterno e all’interno nonché, a richiesta, un sistema di intrattenimento posteriore con schermi integrati nei poggiatesta anteriore e sistema audio Premium con radio DAB. Arriviamo infine alle versioni del SUV Mahindra più piccolo, il KUV100. Con il lancio della variante NXT, più moderna, gli allestimenti sono due, il K6+ e il K8. Il primo è quello d’accesso, con una dotazione che comprende tutto l’essenziale: radio Bluetooth/DAB, clima manuale, sedile regolabile in altezza, fendinebbia, computer di bordo e sensori di parcheggio posteriori.

La K8, invece, aggiunge lo schermo dell’infotainment da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, i cerchi in lega, il clima automatico, gli specchietti ripiegabili e degli interni più curati, con inserti in tessuto nelle portiere.