Pro
- Spaziosa e ben fatta
- Si guida come una vera Lotus
Contro
- Stile controverso
- Carrozzeria in vetroresina molto delicata
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Prodotta fino al 1963 e sostituita dalla Elan, il nome Lotus Elite tornò a oltre 10 anni dall’ultima volta nel 1974, per una vettura molto diversa. La leggerissima e spartana prima Elite, infatti, è stata soppiantata dalla originalissima Lotus Elite Type 75, dotata di un’abitacolo a quattro posti e con una carrozzeria shooting brake, ovvero una coupé con posteriore allungato a mo’ di station wagon. Negli anni ’70, infatti, la moda delle Sport Estate era scoppiata, soprattutto in Inghilterra, dove la Volvo P1800ES del 1971 e la bellissima Reliant Scimitar GTE del 1968 offrivano una guidabilità da coupé sportiva ma senza rinunce dal punto di vista della praticità. Prodotta per otto anni fino al 1982, Elite è stata una delle pochissime Lotus pensate anche per più di due passeggeri, e dopo decenni di oblio è oggi finalmente nel mirino degli appassionati del marchio di Hethel.
Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Lotus Elite.
Dimensioni Lotus Elite
Le dimensioni della Lotus Elite sono:
- lunghezza 4,47 metri
- larghezza 1,82 metri
- altezza 1,21 metri
- passo 2,49 metri
Disegnata da Oliver Winterbottom, Lotus Elite è una shooting brake con carrozzeria in vetroresina e alcuni stilemi ripresi dalle Lotus dell’epoca, come il frontale appuntito, l’abitacolo arretrato e gli sbalzi contenuti. Per il resto, però, lo stile è tutt’altro che “classico” per la Casa di Hethel. Il frontale è si appuntito e a cuneo, ma sfoggia uno stile che si ispira a quello della Elan 2+2, ovvero con un cofano piatto e dei fari a scomparsa completamente a filo con la carrozzeria. Compare poi una griglia anteriore in corrispondenza del corto cofano anteriore che ricorda alcune Ferrari a motore centrale, mentre a stupire è ovviamente la vista laterale e quella posteriore.
Di lato, Elite stupisce per il cofano lungo, per l’abitacolo arretrato e, ovviamente, per la coda molto particolare. La linea dei finestrini sale verso l’alto e i montanti hanno una forma triangolare molto particolare, che fa il paio con il lunotto molto inclinato. Come sulle Volvo P1800ES e Reliant Scimitar GTE, poi, a fungere da bagagliaio è lo stesso lunotto in cristallo. Al di sotto, poi, troviamo dei fari orizzontali che sulla prima Elite seconda serie sono piuttosto piccoli, ma che sulla successiva S2.2 restyling, sono molto grandi e ripresi dalla Rover SD1. Concludendo con le dimensioni di Lotus Elite, questa lunga Lotus (misura infatti poco meno di 4,50 metri) ha un vano di carico piuttosto grande e regolare, adatto alle esigenze di due persone.
Interni Lotus Elite
Gli interni di Lotus Elite stupiranno sicuramente gli amanti della Casa inglese, in quanto la leggerezza e la semplicità che solitamente caratterizza le vetture inglesi lascia spazio ad un abitacolo decisamente spazioso e lussuoso, con pelli e dotazioni di pregio un po’ ovunque. La plancia è molto pulita e rigorosa, con due superfici quadrate che ospitano davanti al passeggero il vano portaoggetti, e davanti al conducente un quadro strumenti completo e molto esaustivo.
Sorprende, su una Lotus, la presenza di una vera e propria consolle centrale, che incorpora tutti i comandi degli interni di Lotus Elite. Oltre ai comandi, tutti nominati con “etichette” inserite nei pannelli in legno, e all’orologio analogico, infatti, Lotus Elite propone anche i comandi per l’aerazione (l’aria condizionata era un optional) e dietro alla corta leva del cambio una radio. Oltre a queste amenità, Lotus Elite offre sedili in pelle comodi per i passeggeri anteriori e un po’ meno per quelli posteriori, mentre la qualità costruttiva è buona così come i materiali, una rarità nell’Inghilterra degli anni ’70. Molto particolare, infine, il posizionamento dello specchietto in cima alla plancia e non attaccato al parabrezza, davvero molto inclinato.
Motori Lotus Elite
A livello di meccanica e motori Lotus Elite non delude, anche se per “far contenti tutti” ha dovuto rinunciare ad una delle sue caratteristiche peculiari sviluppate nel progetto. A causa delle regole statunitensi, infatti, ha dovuto rinunciare al telaio monoscocca in fibra di vetro, ripiegando su una struttura tubolare in acciaio, derivata dalle apprezzate Lotus Elan ed Europa, con imbullonati i pannelli porta in fibra di vetro. Le sospensioni sono tutte e quattro indipendenti, mentre il peso è piuttosto basso considerando il lusso dell’abitacolo, con un peso che oscillata tra poco più di 1.100 e 1.170 kg.
Sono poi stati due i motori di Lotus Elite montati sotto il cofano in posizione anteriore longitudinale. Il primo motore è il Lotus Type 907, un motore 2.0 dotato, primo motore Lotus stradale a farlo, di un blocco motore in alluminio e testata bialbero. Le prestazioni sono ottime, con 155 CV, 0-100 km/h coperto in 8,1 secondi e cambio manuale a 4 marce di origine Ford, con un cinque marce di origine BMC a richiesta. Nel 1980 è arrivato un nuovo motore, decisamente più elastico, parco e anche più potente del precedente. Il 2.2 quattro cilindri 912 è poco più grande del precedente 2.0 e con 5 CV in più ma molta più efficienza e coppia ai bassi regimi, e prestazioni ottime garantite dai 160 CV. Dal 1980 con la Lotus Elite restyling chiamata Type 83 arrivò anche un nuovo cambio manuale a 5 marce prodotto dagli specialisti tedeschi di Getrag.
Motori Lotus Elite
Benzina
- 2.0 Twin Cam, 2.0 quattro cilindri aspirato, 155 CV, cambio manuale a 4/5 marce, trazione posteriore
- 2.2 Twin Cam, 2.2 quattro cilindri aspirato, 160 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
Prezzi Lotus Elite
A livello di prezzi, Lotus Elite era piuttosto interessante. Più economica delle dirette rivali nonostante il lavoro dei tecnici Lotus per creare un’automobile completa, ben fatta e più sportiva delle altre da guidare, era in grado di dare del gran filo da torcere alle altre rivali inglesi ed europee. Prodotta per otto anni tra il 1974 e il 1982, la Lotus Elite ha paradossalmente subito la concorrenza interna della più piccola ma più bella Esprit, nonché della Eclat, la versione coupé della Elite.
Nonostante questo, però, la produzione fu relativamente buona per un costruttore così piccolo come Lotus. Sebbene infatti la Casa di Colin Chapman non avesse le capacità economiche delle dirette rivali, Lotus Elite totalizzò 2.535 unità vendute, di cui ben 2.403 prima serie e solo 132 Elite restyling con motore 2.2. E oggi, invece, quali sono i prezzi di Lotus Elite? Nonostante la “bolla” che ha colpito le altre Lotus, la Elite è ancora ben poco apprezzata, e piuttosto economica. I pochissimi esemplari presenti in Europa partono infatti da 7.000 euro per esemplari da restaurare, per arrivare a quasi 15.000 euro per una Elite in perfette condizioni meccaniche ed estetiche.
Lotus Elite: concorrenti e conclusioni
Dotata di uno stile molto controverso, di un abitacolo spazioso e di un peso basso ma non così ridotto come le altre Lotus, Elite è una sportiva che ancora oggi divide gli animi. Per molti ancora più controversa della folle Elan a trazione anteriore, la spaziosa e pratica Elite non è stata mai capita, e anche oggi le quotazioni non sono dalla sua parte. La carrozzeria in vetroresina, poi, è decisamente delicata e si può rompere facilmente nella guida di tutti i giorni, e ripararla ormai è lavoro da pochi specialisti, mentre lo stile è invecchiato bene risultando meno scandalosa che ai suoi tempi, ma è ancora decisamente discutibile.
Alla guida, poi, non è agile e iper-reattiva come le più piccole e leggere Lotus coeve, ma rimane estremamente piacevole, veloce e comunicativa, aiutata da motori bialbero leggeri e molto potenti. Non sarà la Lotus più amata e più desiderata in circolazione, ma se desideraste portarvi a casa una vera Lotus dell’era Colin Chapman senza spendere una fortuna, Lotus Elite di seconda generazione potrebbe davvero essere la vettura perfetta per avere un pezzo della luminosa storia Lotus. Concludiamo, come di consueto, con le concorrenti di Lotus Elite, ovvero le altre Sport Estate Reliant Scimitar GTE, Jensen GT, Volvo P1800 ES e Lancia Beta HPE.