Passa al contenuto principale
Causa lavori di manutenzione attualmente la disponibilità di AutoScout24 è limitata. Questo riguarda in particolare funzioni quali i canali di contatto con i venditori, l’accesso o le modifiche ai veicoli in vendita.
lexus-rc-front

Lexus coupé

1 / 3
lexus-rc-front
lexus-lfa-side
lexus-lc-500-front

Lexus coupé: storia, modelli, versioni e motori

La Casa nipponica Lexus, branca lussuosa del Gruppo Toyota, si è fatta notare nella sua storia per la produzione di una manciata di due porte piuttosto interessanti, con a capo una vera instant classic del mondo dei motori moderno. La prima coupé Lexus ad arrivare sul mercato (quello nordamericano, perché purtroppo in Europa non è mai arrivata) è stata la SC 300, versione a marchio Lexus della Toyota Soarer, coupé giapponese a trazione posteriore diventata mitica per gli appassionati di auto JDM. Dopo la prima SC, sostituita dalla prima cabrio della Casa, la coupé-cabriolet SC 430, Lexus ha aspettato diversi anni prima di produrre di nuovo una coupé, attendendo l’auto giusta. Leggi di più

Di certo, la LFA del 2010 si è rivelata senza alcun dubbio l’auto giusta per riportare questo tipo di carrozzeria nella storia Lexus. Realizzata dopo 10 anni di gestazione, dotata di telaio in fibra di carbonio, motore V10 aspirato sviluppato con Yamaha e di uno stile a dir poco aggressivo, tra il sound iconico del suo 10 cilindri e l’incredibile guidabilità la Lexus LFA si è meritata un posto nell’olimpo delle auto più indimenticabili della sua epoca.

Prodotta in pochissimi esemplari, solo 500, la LFA ha dato alla Casa nipponica una nuova linfa sportiva, contribuendo alla diffusione delle versioni sportive F e alla nascita di due coupé più popolari, la RC e la LC. La prima, realizzata sulla base della berlina IS, è stata una delle prime coupé ad adottare un sistema Full Hybrid, venendo poi affiancata dalla potente versione RC F con motore 5.0 V8 aspirato, mentre la LC è nata come sostituta della LC, con dettagli estetici ispirati alla LFA, con la quale condivide anche la fabbrica “Motomachi” ad Aichi, famosa nel mondo per l’assemblaggio artigianale portato avanti da degli specialisti, i “Takumi”.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle coupé Lexus.

Segni particolari delle coupé Lexus

  • La LFA è stata completamente riprogettata nel 2007, dopo ben tre anni di sviluppo, per la decisione di passare da un telaio in alluminio ad uno in fibra di carbonio completamente diverso.
  • Lanciata nel 2014, la RC è stata una delle prime automobili coupé ad offrire un powetrain Full Hybrid, la RC 300h: sotto il cofano trovava posto il sistema con motore 2.5 e 223 CV visto sulla berlina IS da cui deriva.
  • Il 4.8 V10 della LFA è così rapido a salire di giri da aver costretto Lexus ad utilizzare un inedito contagiri digitale per stare dietro alla velocità di rotazione del dieci cilindri sviluppato in collaborazione con Yamaha.

Modelli Lexus coupé

Escludendo la prima generazione di SC, mai proposta sul mercato europeo, e la seconda serie, dotata di carrozzeria coupé-cabriolet con tetto retrattile, la storia dei modelli di coupé Lexus per il mercato europeo è iniziato come meglio non avrebbe potuto, con l’iconica LFA. Prodotta in 500 esemplari, tutti assemblati sostanzialmente a mano, tra il 2010 e il 2012, la LFA è riuscita a cambiare l’immagine del marchio Lexus nel mondo, dimostrando come anche una Casa così elegante e quasi austera potesse creare una delle migliori sportive degli ultimi anni. L’eredità della LFA per la Casa nipponica sta anche nello stile delle successive creazioni della Casa, influenzato molto dalla supercar nipponica e ripreso dalle due coupé di grande serie della Casa, la RC e la LC. Questi sono, quindi, i modelli di coupé Lexus commercializzati in Italia:

  • Lexus LFA
  • Lexus RC
  • Lexus LC

Assemblata a mano e dotata di uno stile molto particolare, la LFA ha una carrozzeria in fibra di carbonio che fa debuttare alcuni stilemi della Casa nipponica, come i fari triangolari allungati, il frontale appuntito e il posteriore con grandi prese d’aria e un disegno molto angolato. Rispetto alle Lexus dello stesso periodo, del resto, la LFA è molto più sportiva, molto più personale e dotata di condotti per l’aria, calandre generose e sfoghi che ne dichiarano l’attenzione all’aerodinamica.

Iconica, ad esempio, la feritoia tra il paraurti e il cofano, che dona alla sportiva uno stile molto particolare. La fiancata è poi caratterizzata dai grandi passaruota che accolgono i cerchi da 20 pollici, le enormi prese d’aria dietro le grandi portiere laterali e l’abitacolo molto arretrato, con un cofano quasi infinito. La coda, poi, è davvero iconica: alle grandi prese d’aria si aggiungono i fari a sviluppo orizzontale, l’enorme alettone retrattile elettrico e l’inconfondibile “triangolo” formato dai tre, enormi terminali di scarico. L’abitacolo, invece, non rinuncia al comfort e alla cura tipica Lexus. I dettagli sportivi ci sono tutti, come l’enorme tunnel centrale, dove spicca il sistema di intrattenimento con impianto audio Mark Levinson e schermo dedicato, i sedili a guscio e lo sportivo volante parzialmente in fibra di carbonio. La LFA è però anche assemblata con grande cura, completamente personalizzabile dal cliente finale e dotata di una grande praticità di utilizzo.

lexus-lfa-back

Seconda coupé Lexus in ordine di tempo ad arrivare sul mercato, la RC non è mai stata una sostituta diretta della mitica LFA, ovviamente, ma si è promessa di portare alcuni degli ingredienti della sportiva di Casa su un’auto più tradizionale. Realizzata sulla piattaforma della Lexus IS di terza generazione, la RC è sorprendentemente più lunga della berlina da cui deriva, arrivando a ben 4,70 metri. Lo stile è molto aggressivo, con elementi ripresi dalla IS come i fari su due livelli, la calandra a clessidra con griglia cromata e i fari posteriori orizzontali.

Le forme del cofano, del lunotto posteriore e le proporzioni, invece, sono a metà tra quelle di una coupé sportiva e quelle invece di una due porte più elegante e pulita, con un occhio di riguardo per il comfort. L’abitacolo, invece, si ispira leggermente a quello della LFA per il quadro strumenti digitale, del tutto identico a quello della super sportiva di casa, e per la forma della plancia, sempre realizzata con grande cura. Il tunnel centrale e la consolle sono decisamente più classici invece, con tanti tasti fisici e l’adozione, molto discussa, del “cursore” dietro alla grande leva del cambio automatico. Lo spazio è ottimo davanti e buono dietro, mentre il bagagliaio ospita una capacità di 366 litri.

lexus-lc-500h-side

Introdotta nel 2017, un anno dopo la RC, la LC è il terzo dei modelli Lexus coupé ad arrivare sul mercato europeo, e lo fa con uno stile davvero elegante, pulito e molto futuristico. Se la coupé più lussuosa di casa Lexus ha evoluto lo stile delle sorelle minori, con fari a LED su due livelli e calandra a clessidra ancor più aggressiva, la lunga LC (arriva a 4,77 metri) è caratterizzata da linee molto morbide e coraggiose, ispirate alla concept LF-CC e con proporzioni simili (seppur molto più pulite e meno aggressive) alla LFA.

All’interno, la classica cura per i dettagli della Casa giapponese lascia spazio ad altri dettagli di ispirazione LFA, come i comandi “a corna” su due rotori ai lati del quadro strumenti per luci e modalità di guida, mentre la plancia su due livelli con una particolare modanatura verticale e il tunnel centrale con “maniglione” dedicato al passeggero rende più originale e moderna la LC. Lo spazio a bordo è ottimo davanti, mentre dietro ci sono solo due posti di fortuna per una configurazione 2+2. Non esagerato il bagagliaio, con una capacità di circa 172 litri.

Motori Lexus coupé

Se parliamo di meccanica e motori delle coupé Lexus, meglio iniziare dalle più “tranquille” RC ed LC, e lasciare la raffinatissima LFA per ultima. Realizzata sul pianale “New F” di Lexus, la RC non condivide con la IS solo alcuni stilemi estetici, ma anche gran parte della meccanica. Dotata di sospensioni raffinate (quadrilatero alto davanti, Multilink dietro) e un altrettanto ricercato layout meccanico con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore, in Italia la RC è stata proposta con due powertrain molto diversi, la 300h e la RC F.

La prima è stata una delle prime coupé full hybrid, utilizzando il powertrain visto sulla IS e non solo: sotto il cofano coabitano un 2.5 quattro cilindri a benzina a ciclo Atkinson-Miller e un motore elettrico, per una potenza di sistema di 223 CV, scaricati sulle ruote posteriori dal classico cambio E-CVT del Gruppo Toyota. Piuttosto vivace (0-100 km/h in 8,6 secondi) e con consumi ottimi (18,9 km/l nel ciclo WLTP), alla 300h si affianca la RC F, una sorta di “muscle car alla giapponese”.

Sotto il cofano della coupé nipponica trova infatti posto un 5.0 V8 aspirato da ben 477 CV, scaricati sulle sole ruote posteriori da un cambio automatico a 8 rapporti. Le prestazioni, grazie ad un peso relativamente contenuto a meno di 1.700 kg, sono ottime, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 4,5 secondi e una velocità massima autolimitata a 270 km/h. La sorella maggiore LC, invece, utilizza il pianale modulare TNGA nella sua versione più grande, la K, dotata di sospensioni Multilink sia davanti che dietro, ed è disponibile, come la RC, in due versioni, una Full Hybrid e una completamente termica.

La versione d’accesso è la LC 500h, che sfrutta il sistema ibrido più generoso dell’epoca del Gruppo. Sotto il cofano, infatti, trova posto un 3.5 V6 aspirato unito ad un motore elettrico, per una potenza di sistema di 359 CV, con trazione posteriore e cambio E-CVT, il classico differenziale epicicloidale by Toyota. Nonostante la trasmissione “tranquilla”, la LC 500h scatta da 0 a 100 km/h in soli 4,7 secondi e può arrivare a 250 km/h autolimitati, il tutto con un consumo medio omologato di oltre 12 km/l. Per chi non vuole badare a spese, però, non manca la versione 500, rinominata poi semplicemente V8: sotto il cofano troviamo lo stesso 5.0 V8 aspirato della RC F, sempre con 477 CV, ma stavolta accoppiato ad un cambio automatico a 10 rapporti. Grazie alla rapportatura più corta, nonostante il peso ben superiore (siamo a quota 1.900 kg) la LC 500/V8 copre lo 0-100 km/h in soli 4,4 secondi.

A chiudere la nostra disamina di meccanica e motori delle coupé Lexus non può che esserci la mitica LFA. Dotata di un telaio con vasca in fibra di carbonio, telaietti anteriori e posteriori in alluminio e carrozzeria in CFRP, la supersportiva nipponica ha sospensioni a doppio braccio oscillante davanti e Multilink dietro, con motore arretrato dietro le sospensioni anteriori in posizione anteriore-centrale e trazione, ovviamente, posteriore. Sotto il cofano batte poi un gioiello, il 4.8 V10 aspirato 1LR-GUE, dotato di V a 72 gradi, lubrificazione a carter secco e doppia fasatura variabile, nonché la presenza di dieci corpi farfallati singoli.

I tecnici Toyota e Yamaha hanno lavorato per creare un V10 “compatto come un V8 e leggero come un V6”, nonché potentissimo: il 4.8 è capace di 560 CV e 480 Nm, per un motore così veloce a salire di giri da necessitare un contagiri elettronico. Il cambio, invece, è un manuale automatizzato a sei rapporti, e permette ai 1.580 kg a secco della sportiva nipponica di scattare da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e di raggiungere i 326 km/h. Uno dei principali punti di forza della LFA è, infine, il sound, studiato per essere quanto più simile possibile ad un’auto di Formula 1 con motore V10. Sono questi, quindi, i motori delle coupé Lexus:

Motori Lexus Coupé

Motori Lexus RC

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
RC 300h 2.5 quattro cilindri benzina aspirato + motore elettrico Full Hybrid 223 CV Posteriore Automatico CVT
RC F 5.0 V8 aspirato benzina 477 CV Posteriore Automatico a 8 marce

Motori Lexus LC

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
LC 500h 3.5 V6 benzina aspirato + motore elettrico Full Hybrid 359 CV Posteriore Automatico CVT
LC 500 5.0 V8 benzina aspirato 464/477 CV Posteriore Automatico a 10 marce

Motori Lexus LFA

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
LFA 4.8 V10 benzina aspirato 560 CV Posteriore Manuale robotizzato a 6 marce

Versioni e prezzi Lexus coupé

Arriviamo così alle versioni e ai prezzi delle coupé Lexus, e partiamo subito dalle note dolenti. A causa dei soli 500 esemplari, della raffinatezza e dell’esclusività di questo progetto e di un prezzo di listino nel 2010 di oltre 440.000 euro, oggi la Lexus LFA è un’automobile costosissima, finita nel giro dei grandi collezionisti mondiali di auto. Secondo i dati ufficiali Lexus, in Europa sono state vendute solamente 38 Lexus LFA, con le ultime prodotte vendute addirittura fino al 2020. Oggi, invece, per portarsi a casa una di queste incredibili vetture possono non bastare cifre a cinque zeri. Del tutto introvabile in Italia, in Europa esemplari impeccabili si trovano a cifre che oscillano tra gli 850.000 e 1.000.000 di euro, più del doppio del prezzo di listino del 2010.

Le più comuni LC ed RC sono decisamente più abbordabili. Partendo dalla più piccola RC, ad esempio, tra le versioni della coupé Lexus la più economica è naturalmente l’ibrida RC 300h. Se, nel 2016, una variante ibrida partiva da circa 45.000 euro, oggi per una RC 300h servono almeno 23.000 euro, con un esemplare in perfette condizioni che non supera i 30.000 euro. Diverso il discorso per la RC F, in Italia proposta a circa 68.000 euro, mentre da nuova sfiorava quota 100.000 euro.

Durante il suo periodo in listino, per la RC i prezzi della coupé Lexus erano decisamente più alti, con una base di partenza identica tra termica e ibrida superiore ai 120.000 euro. Oggi, invece, è decisamente più abbordabile, con esemplari di LC 500h con meno di 100.000 km offerti a partire da 50.000 euro, mentre le 500h meno chilometrate possono arrivare a superare quota 70.000 euro. Ben più costose, e rare, le LC 500 a benzina, con prezzi che possono ancora toccare e superare i 100.000 euro.