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Land Rover-Defender Octa-2025 (5)

Land Rover fuoristrada

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AS24 LAND ROVER DEFENDER 130 2023
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Land Rover fuoristrada: storia, modelli, versioni e motori

Non sarà una sorpresa per nessuno scoprire che, fin dalla nascita di questo marchio datata 1948, Land Rover fa rima con fuoristrada. Il primo fuoristrada Land Rover, chiamato semplicemente “Land Rover”, è infatti nato nel Secondo Dopoguerra in un Regno Unito che aveva bisogno di un’automobile robusta e versatile per sostituire i Willys Jeep americani. A realizzarlo fu la Casa inglese Rover che, sebbene non si fosse mai cimentata nella costruzione di un’automobile fuoristrada, realizzò un veicolo robusto e razionale, dotato di soluzioni tecniche furbe e funzionali. Vista la scarsità di acciaio, ad esempio, Rover utilizzò per la carrozzeria del suo fuoristrada l’alluminio, materiale presente in abbondanza per via della produzione bellica dei caccia come lo Spitfire. Questa carrozzeria, montata su un robusto telaio a longheroni, permise al Land Rover, rinominato Defender solamente nel 1992, di avere una durabilità e una resistenza alla ruggine fuori dal comune per l’epoca. Leggi di più

Continuamente migliorato e modificato, il primo Defender ha segnato la nascita del marchio Land Rover, dal quale poi sono nati altri modelli come il mitico Range Rover del 1970, e dando una decisa direzione al marchio inglese. Fin dal 1948, infatti, Land Rover ha costruito solamente SUV e fuoristrada, con l’icona Defender prodotto, nella sua forma originale, fino al 2016. All’addio della prima, leggendaria iterazione, costruita su diverse generazioni ma conservando sempre stile, layout meccanico e alcune caratteristiche come la celebre posizione di guida a dir poco compromessa, sembrava ormai finita per i fuoristrada Land Rover “duri e puri”.

Tre anni dopo, nel 2019, la Casa di Solihull ha lanciato il nuovo Defender: nonostante lo stile fosse un’evoluzione dei classici stilemi Defender, questa nuova iterazione è dotata di telaio monoscocca e sospensioni indipendenti, nonché di potenti motori da SUV di lusso. La presenza della trazione integrale con blocchi dei differenziali, marce ridotte e versioni dedicate all’offroad permette al nuovo Defender di essere l’erede diretto della trazione dei fuoristrada Land Rover.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni del fuoristrada Land Rover.

Segni particolari dei fuoristrada Land Rover

  • Il marchio Land Rover nasce nel 1948 come nome del fuoristrada prodotto dall’inglese Rover per “sostituire” le Willys Jeep rimaste dopo la guerra sul territorio britannico.
  • Lanciato nel 1948 semplicemente come “Land Rover”, dopo diversi restyling il mitico Defender è stato prodotto fino al 2016, conservando stile e soluzioni tecniche dalla prima generazione.
  • Sebbene sia dotato di una classica meccanica con telaio monoscocca e una guidabilità da SUV, l’attuale Defender lanciato nel 2019 è ancora un vero fuoristrada Land Rover, con marce ridotte e capacità off-road all’altezza del leggendario antenato.

Modelli Land Rover fuoristrada

Sebbene sulla carta possa sembrare che ci sia solo un fuoristrada Land Rover, i modelli del nuovo Defender sono in realtà ben tre. Fin dalla genesi del primo Land Rover, infatti, la Casa inglese ha proposto diverse carrozzerie del suo fuoristrada, da versioni chiuse a quelle con tetto morbido asportabile. Già le prime generazioni, note oggi come “Land Rover Series” per distinguerle dai modelli più moderni, erano poi disponibili con passo corto o a passo lungo e quattro porte.

Per distinguere le diverse configurazioni, Land Rover utilizzava la misura del passo in pollici: 80 pollici (diventati poi 88 nel 1956) per la versione a passo corto, 109 per quelle a passo lungo. Nel 1983, con la trasformazione di Land Rover da nome del modello a vero e proprio marchio, la Casa inglese ha trasformato questa “abitudine” nella nomenclatura ufficiale del suo fuoristrada: la versione a passo corto diventò così la Land Rover 90, quella a passo lungo la Land Rover 110.

Questa abitudine è stata così conservata fino alla fine della carriera del Defender, con la versione Pick-Up chiamata 130 per via del suo passo ancora più lungo, nonché dalla nuova Defender. Il nuovo modello, noto con la sigla di progetto L663, è infatti commercializzato in tre varianti di carrozzeria:

  • Land Rover Defender 90, con passo corto e tre porte, lunghezza 4,58 metri con la ruota di scorta
  • Land Rover Defender 110, passo “medio” e cinque porte, lunghezza 5,02 metri
  • Land Rover Defender 130, la versione più lunga, con cinque porte e fino a 8 posti, lunghezza 5,36 metri

Rispetto al passato, però, il nome del modello non rispecchia realmente il passo: la 90, infatti, ha un passo di 2,59 metri, ovvero 102 pollici, mentre 110 e 130 hanno lo stesso passo di 3,02 metri, 119 pollici. A livello estetico, invece, il nuovo Defender è riuscito ad unire le necessità di un SUV moderno con i dettagli stilistici che rimandano al mitico progenitore. Il frontale è infatti caratterizzato da una coppia di fari squadrati agli angoli della carrozzeria, dotati però della firma luminosa a LED tonda che rimanda alla precedente generazione, così come fanno le protezioni sui passaruota. Per il resto, lo stile è massiccio ed elegante, con una mascherina che accoglie il logo Land Rover sul lato del guidatore, mentre lateralmente a spiccare sono i generosi passaruota bombati, il parabrezza verticale e le superfici vetrate molto squadrate, che richiamano il disegno del Defender storico.

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A farlo ci pensa anche la particolare finitura in lamiera quadrata tra il secondo e il terzo finestrino nonché il celebre finestrino Safari in cima al tetto, che riprende quello del mitico Defender e condiviso anche con il più moderno Discovery. In coda, invece, il Defender L663 conserva in ogni versione la ruota di scorta esterna, posizionata al centro del grande portellone posteriore. Oltre al grande lunotto, poi, spiccano i passaruota allargati, molto più massicci rispetto ai montanti del tetto, così come i fari a LED quadrati, molto particolari e riconoscibili di notte, affiancati da un'altra coppia di fari più piccoli sui passaruota.

Salendo invece a bordo, il nuovo Defender segna un salto generazionale enorme rispetto al precedente. Rispetto allo spartano progenitore, infatti, l’abitacolo adotta soluzioni tecnologiche riprese dalla gamma di SUV più “tradizionale”, dal quadro strumenti digitale al sistema di infotainment PiviPro al centro della plancia. Rispetto ad altri modelli Land Rover, però, le finiture sono più robuste e con grande uso di plastiche e rivestimenti più duraturi della classica pelle. Convince anche la posizione rialzata della leva del cambio automatico e dei comandi fisici di clima e sistema di trazione integrale Terrain Response, che permettono, a richiesta, di offrire una panca anteriore a tre posti.

Davanti al passeggero anteriore, invece, troviamo una finitura con incisa la scritta Defender, mentre troviamo i rivetti a vista sia sulla plancia che sui pannelli porta.

Per il resto, gli interni del fuoristrada Land Rover offrono spazio a sufficienza per cinque persone sia sulla 110 che sulla 130, mentre la Defender 90 è spaziosa davanti, mentre dietro l’abitabilità è simile ad una piccola compatta di segmento B. Il bagagliaio, infine, è differente a seconda della versione scelta: la Defender 90 offre 297 litri di capacità, che diventano 786 litri per la 110 e ben 1.094 litri per la 130 in configurazione a 7 posti.

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Motori Land Rover fuoristrada

Parlando di meccanica e motori dei fuoristrada Land Rover, il passaggio dal primo Defender all’attuale variante moderna ha segnato un balzo netto nella tecnologia e nella raffinatezza tecnica dei due modelli omonimi. Realizzato sulla base della Land Rover Series, riveduta e corretta nel corso degli anni, l’ultima iterazione del Defender continuava ad adottare un classico telaio a longheroni con carrozzeria in acciaio imbullonata al telaio, trazione integrale inseribile e diverse novità rispetto alle versioni precedenti, come l’adozione di molle elicoidali sia davanti che dietro e di un sistema di trazione integrale più moderno, ereditato dal Range Rover Classic.

A livello di motori, invece, se in alcuni Paesi era molto comune il 3.9 V8 Rover a benzina, in Italia i propulsori più comuni sono i Diesel. Dopo il 200 e il 300 Tdi, dotati di motori 2.5 quattro cilindri turbodiesel, nel 1998 è arrivato un nuovo motore, il 2.5 cinque cilindri in linea della Td5 da 122 CV. Dal 2007, il “vecchio” Td5 è stato sostituito da un 2.4 quattro cilindri turbodiesel di origine Ford, sempre con 122 CV, sostituito poi nuovamente nel 2011 da un più moderno 2.2 Diesel, sempre da 122 CV ma con filtro antiparticolato. Solo per l’Italia era poi proposto un 2.0 quattro cilindri aspirato, realizzato principalmente per la fornitura di Defender all’Arma dei Carabinieri.

Per quanto riguarda, invece, il nuovo Defender L663 è realizzato sulla piattaforma D7x condivisa con gli altri modelli del Gruppo Land Rover. Si tratta di un telaio monoscocca in alluminio, con sospensioni indipendenti sia davanti (a doppi bracci oscillanti) che dietro (Multilink) dotate, sulle versioni più ricche, di sistema di sospensioni pneumatiche regolabili. Sotto il cofano, invece, la Defender ha accolto al lancio diversi motori quattro cilindri turbo della famiglia Ingenium, sia a benzina (il P300 da 300 CV) che Diesel (i D200 e D240 da, rispettivamente, 200 e 240 CV). Dal 2020, la gamma motori della Land Rover Defender si è concentrata sui sei cilindri in linea turbo della famiglia Ingenium da 3.0 litri, sia a benzina che a gasolio.

La gamma a gasolio si basa infatti sul 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel Mild Hybrid declinato in tre livelli di potenza: D200, da 200 CV e 500 Nm, D250, da 249 CV e 570 Nm e D300, da 301 CV e 650 Nm di coppia. Il 3.0 a benzina Mild Hybrid, invece, spinge la P400, che eroga 400 CV e 550 Nm di coppia. La stessa potenza è offerta dalla P400e, la versione ibrida Plug-In spinta da un 2.0 quattro cilindri turbo da 300 CV e un motore elettrico da 143 CV, per una potenza complessiva di 404 CV e un’autonomia da 13,1 kWh che garantisce un’autonomia nel ciclo WLTP di 50 km.

Al top della gamma motori del fuoristrada Land Rover troviamo due motorizzazioni interamente a benzina, la V8 e la OCTA. Prima versione ad alte prestazioni della Defender ad arrivare sul mercato, la V8 è spinta dal leggendario 5.0 AJ-V8, un V8 con compressore volumetrico da 525 CV (per la 130 a passo lungo è depotenziato a 500 CV), per prestazioni e sound da vera sportiva. Nel 2024, infine, è arrivata la OCTA: al posto del 5.0 AJ-V8 arriva il 4.4 V8 biturbo di origine BMW da ben 635 CV, che permettono al Defender di scattare da 0 a 100 km/h in soli 4 secondi. Questi sono, quindi, i motori del fuoristrada Land Rover:

Motori Land Rover fuoristrada

Motori Land Rover Defender

Benzina

  • P500 V8, 5.0 V8 con compressore volumetrico, 500 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale
  • P525 V8, 5.0 V8 con compressore volumetrico, 525 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale
  • OCTA, 4.4 V8 biturbo, 635 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Benzina Mild Hybrid

  • P400, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 400 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Diesel Mild Hybrid

  • D200, 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel, 200 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale
  • D250, 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel, 249 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale
  • D300, 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel, 301 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Plug-In Hybrid Benzina

  • P400e, 2.0 quattro cilindri turbo + motore elettrico, 404 CV, cambio automatico a 8 marce + ridotte, trazione integrale

Versioni e prezzi Land Rover fuoristrada

Concludiamo, quindi, con le versioni del fuoristrada Land Rover e i prezzi del Defender, sia di quello originale che di quello attuale. Automobile dotata di grande robustezza (anche se, da buona vettura inglese, va curata per avere il massimo dell’affidabilità) e ancora molto valida in fuoristrada, il primo Defender è molto ricercato sul mercato dell’usato, con le ultime versioni dotate di motori Euro 5 Diesel di origine Ford che possono arrivare a valere fino a 50.000 euro sul mercato dell’usato. Ancora più costose le versioni speciali come le Heritage, ispirate ad alcune famose Defender del passato, che sono valutate oltre 70.000 euro, mentre le più aggressive Expedition e Adventure possono superare anche gli 80.000 euro.

Arriviamo così alle versioni del fuoristrada Land Rover Defender L663, l’attuale modello in produzione del mitico modello della Casa di Solihull. Come da recente tradizione del marchio inglese, gli allestimenti proposti sono tantissimi, dalle “classiche” S, SE ed HSE alle più ricche X ed HSE X-Dynamic. Al top della gamma, infine, troviamo la V8, con dotazione completissima. I prezzi del fuoristrada Land Rover sono molto differenti: la versione base 90 D200 S, con cerchi in lamiera, interni in tessuto, ma non manca tutto quello che serve, dal clima automatico al sistema di infotainment fino alle telecamere a 360°, comodissime anche in fuoristrada, e il sistema di trazione integrale Terrain Response.

Il prezzo per una versione d’accesso è di almeno 65.000 euro, mentre per una Diesel top di gamma D300 con allestimento X arriva a 115.000 euro. Per una Defender V8, invece, si arriva a 150.000 euro per la 130 P500 V8, mentre la 90 e la 110 sono posizionate rispettivamente a 140.000 e 144.000 euro. Tra le versioni della fuoristrada Land Rover, infine, troviamo anche delle varianti in edizione limitata come la Bond Edition, la Carpathian Edition e la già citata OCTA.