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Land Rover cabrio

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Land Rover cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Se si pensa ad un’automobile cabrio, il primo marchio che viene in mente non è certamente Land Rover. Fin dalla sua nascita nel 1948 come nome del fuoristrada prodotto dalla Casa inglese Rover per sostituire le ormai stanche Jeep Willys americane, però, anche la prima Land Rover è stata sempre offerta in versione soft-top, con tetto morbido apribile in tela. Da quei primi esemplari, le Land Rover cabrio sono sempre state una costante nell’offerta della Casa britannica, anche se in una forma un po’ diversa da quella che ci potremmo immaginare oggi. Il leggendario Land Rover, noto poi come 90 o 110 e, dal 1990, Defender, infatti, è stato prodotto fino all’addio nel 2016 anche in versione Soft Top, con appunto parte del tetto (quella posteriore) in tela rimovibile prima e ripiegabile in seguito. Leggi di più

Questa ricetta è stata utilizzata anche dalla più compatta ed abbordabile delle Land Rover, la Freelander. Realizzata su una piattaforma automobilistica e lanciata nel 1996, la Freelander è stata proposta sia in versione “chiusa” a tre o cinque porte che in variante Softback, con un tetto apribile in tela che andava a “scoprire” la seconda fila e il bagagliaio, con la possibilità di aumentarne la versatilità scegliendo la versione Hardback, dotata sostanzialmente di un generoso Hardtop posteriore al posto del tetto in tela che, sostanzialmente, la rendeva identica ad una variante chiusa.

Se la Freelander Softback è stata abbandonata con l’arrivo della seconda generazione del fuoristrada-crossover britannico nel 2006, la versione “aperta” del Freelander ha trovato posto nella gamma Land Rover fino al 2016. Se pensavate che la storia delle cabrio Land Rover finisse qui, però, vi sbagliate. Contro ogni aspettativa, infatti, il brand di Solihull ha lanciato una variante a dir poco sorprendente della sua Range Rover più piccola, la Evoque Cabrio.

Realizzata sulla configurazione a tre porte della prima generazione del piccolo SUV inglese, la versione Convertible è a tutti gli effetti un SUV Cabrio, con classica capote elettrica in tela e uno stile decisamente particolare.

Scopriamo quindi i modelli, i motori e le versioni delle cabrio Land Rover.

Segni particolari delle Land Rover cabrio

  • Al lancio, nel 2017, la Range Rover Evoque Cabrio è stato il primo SUV con tetto retrattile venduto in Europa. Escludendo, infatti, i fuoristrada duri e puri, l’altro rappresentante di questa categoria, il SUV coupé-cabriolet Nissan Terrano CrossCabriolet non è mai stato importato nel Vecchio Continente.
  • Tra il 1997 e il 2006, la prima generazione del piccolo fuoristrada Freelander è stata proposta anche con carrozzeria tre porte e tetto apribile in tela, chiamata Softback, oppure con un hard-top rigido.
  • L’ultimo esemplare della versione “originale” del Land Rover Defender è proprio una versione 90 Soft-Top con tetto apribile, uscita dalla storica fabbrica di Solihull alle 9:22 del 29 gennaio 2016 dopo oltre 2 milioni di esemplari.

Modelli Land Rover cabrio

Come detto, quindi, nella storia di modelli Land Rover le cabrio, o meglio i fuoristrada con tetto in tela, sono stati piuttosto numerosi. La dinastia di 4x4 con tetto morbido inizia, ovviamente, dallo storico Land Rover, noto dal 1990 come Defender. Fin dalla sua nascita, un po’ come visto su altri modelli simili, era infatti disponibile sia la carrozzeria in lamiera che quella completamente apribile, pensata per ridurre il peso e la complessità, nonché il baricentro.

Con il nuovo nome, Defender, e la nascita di diverse carrozzerie, ovvero la versione 90 a passo corto e tre porte, la 110 con cinque porte e passo medio e la 130, con cassone posteriore e passo lungo, la famiglia Defender si è allargata ma senza mai dimenticare le sue origini. Per questo, la versione Soft Top è stata prodotta fino al 2016, anno in cui lo storico fuoristrada ha lasciato il mercato, venendo poi sostituito nel 2020 dal nuovo Defender, un’automobile completamente differente per meccanica, stile e destinazione di utilizzo. Non è però stata l’unica Land Rover a tetto morbido. Sono questi, infatti, i modelli di cabrio Land Rover:

  • Land Rover Defender Soft-Top
  • Land Rover Freelander Softback/Hardback
  • Land Rover Range Rover Evoque Convertible

Continuando a parlare del Defender, dopo il cambio di nomenclatura e alcuni anni di assenza la versione con tetto morbido è tornata sul mercato con il nome “Soft-Top”. Disponibile unicamente in abbinamento alla carrozzeria 90 a passo lungo e tre porte, riprende interamente lo stile iconico della versione chiusa, con il frontale squadrato e con il cofano in rilievo rispetto ai passaruota, il frontale verticale con la calandra rettangolare e i fari tondi e l’abitacolo con una ergonomia fuori dagli schemi, con il sedile del guidatore schiacciato contro la portiera sinistra.

Rispetto ad altri fuoristrada simili, però, la versione Soft-Top non ha solo la parte posteriore apribile, ma il tetto in tela arriva fino alla parte alta del parabrezza. Questo, nonostante le portiere laterali restino sempre al loro posto, permette di avere un’esperienza di guida pressoché da cabriolet, ma con le capacità fuoristradistiche innate del mitico Defender. Ispirato chiaramente al fuoristrada di casa, nel 1996 Land Rover ha deciso di lanciare un modello più “civile” e compatto della sua normale produzione, il Freelander. La prima generazione del Freelander, nonostante la meccanica più simile ad un’auto tradizionale, ha uno stile da vero fuoristrada, con grandi paraurti in plastica sia davanti che dietro, sbalzi contenuti e una generosa altezza da terra.

Dotato di interni spaziosi ma non spartani, le versioni cabrio dei modelli Land Rover Freelander sono entrambi realizzati sulla base della versione a tre porte, lunga 4,38 metri. Identici nella parte frontale, con tetto fisso fino al montante centrale, in coda le due versioni “apribili” sono la Softback, con classico tetto in tela ripiegabile, e la particolare Hardback, dove troviamo un vero e proprio hardtop di colore nero completamente asportabile. Prodotte anche dopo il restyling del 2003, le versioni Softback e Hardback non sono state confermate per la seconda serie del Freelander, disponibile solo come SUV a cinque porte e, per la prima volta per Land Rover, anche a trazione anteriore.

Arriviamo così alla vera rappresentante dei modelli di cabrio Land Rover, la particolarissima Range Rover Evoque Convertible. Prodotta per soli due anni, dalla fine del 2016 al 2018, è realizzata sulla base della prima generazione del piccolo SUV di lusso inglese, nello specifico della già originale versione Coupé a tre porte. Lunga 4,37 metri, con le altre Evoque la Convertible condivide il frontale personale ma riconoscibile come una vera Range Rover, dalla calandra rettangolare alla dicitura sul battente del cofano. Lateralmente, poi, si notano i passaruota bombati, il “cofango” anteriore e, soprattutto l’inaspettata capote in tela, ripiegabile in 21 secondi in un vano dedicato fino ad una velocità di 48 km/h. Il tetto, poi, non va a ridurre la capacità del bagagliaio, che rimane di 251 litri (non tantissimi) sia con capote aperta che chiusa. Il portellone, poi, ha l’apertura verso l’alto ma la bocca d’accesso è ben più stretta delle altre Evoque, già non troppo pratiche. L’abitacolo, invece, è identico alle versioni chiuse all’anteriore, con lo stesso ambiente elegante, lussuoso e curato. Dietro, invece, lo spazio non è tantissimo né per le gambe né in larghezza, con i due passeggeri posteriori che trovano lo spazio “mangiato” dagli indispensabili motori e meccanismi del tetto.

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Motori Land Rover cabrio

Arriviamo così a parlare di meccanica e motori delle Land Rover Cabrio, con tre modelli che non potrebbero essere più diversi tra loro. Partiamo subito dal mitico Defender. Realizzato su un telaio a longheroni e traverse, è caratterizzato da sospensioni ad assale rigido sia all’anteriore che al posteriore, una soluzione che predilige quindi l’utilizzo fuoristradistico. Lento e un po’ impacciato su strada, mettendo le ruote fuori dall’asfalto può far valere le sue dimensioni relativamente compatte (la versione 90 è lunga 3,89 metri senza contare la ruota di scorta) e il peso molto contenuto nonostante la presenza del telaio a longheroni e della trazione integrale con marce ridotte. Grazie alla carrozzeria interamente in alluminio, “figlia” della scarsità di acciaio in Inghilterra nel Secondo Dopoguerra, infatti, il Defender arriva a pesare circa 1.650 kg in ordine di marcia.

Il merito è anche dei motori, non esagerati. Dopo l’utilizzo del mitico 2.5 cinque cilindri turbodiesel del 300Tdi/Td5, dal 2007 il fuoristrada inglese è stato spinto da motori quattro cilindri di origine Ford. Inizialmente, il propulsore è un 2.4 quattro cilindri turbodiesel da 122 CV della famiglia Duratorq, con nuovo cambio a 6 marce e marce ridotte. Dal 2012, poi, il 2.4 è stato sostituito da un più moderno 2.2 Td4, sempre con 122 CV ma con omologazione Euro 5, minori consumi ed emissioni. È proprio con questo 2.2 Td4 che il Defender, anche in versione Soft-Top, è arrivato alla fine della sua carriera, terminata proprio con un Defender 90 Soft-Top, il 29 gennaio 2016.

Dopo il duro e puro Defender, parlare del Freelander sembra analizzare un’auto di un costruttore completamente diverso. Sebbene siano stati infatti prodotti insieme per l’intera carriera del Freelander, quest’ultimo e il Defender sembrano arrivare da due epoche differenti. La prima generazione del Freelander, noto anche con il codice di progetto CB40, è infatti il primo modello della storia Land Rover con carrozzeria monoscocca e sospensioni indipendenti, soluzione poi adottata oggi da tutti i modelli della Casa. Dotato di motore anteriore trasversale con trazione integrale meccanica permanente, la gamma motori del Freelander I rende perfettamente idea del periodo burrascoso vissuto da Rover (e quindi da Land Rover) in quegli anni.

Al lancio, nel 1996, questo fuoristrada con velleità stradali è spinto unicamente da motori di origine Rover, due benzina e un Diesel. I primi sono il 1.8 quattro cilindri aspirato della famigerata Serie K da 117 CV e il raffinato 2.5 V6 della serie Rover KV6, con 177 CV e cambio automatico a cinque rapporti. Il Diesel, è invece inizialmente il 2.0 TD, un 2.0 quattro cilindri turbocompresso realizzato in casa da Rover e componente della Serie L. Dal 2001, però, il “vecchio” 2.0 Rover è stato sostituito dal motore BMW M47, il 2.0 quattro cilindri turbodiesel da 109 o 112 CV noto come Td4. Questo motore è stato montato sul Freelander nonostante BMW avesse già ceduto il marchio Land Rover a BMW nel 2000, segnando uno degli ultimi segni del periodo BMW del Gruppo Rover.

Arriviamo, infine, alla Range Rover Evoque Convertible, che invece è stato prodotto interamente sotto il “periodo” indiano del Gruppo Jaguar-Land Rover, ancora di proprietà dell’indiana Tata. Realizzata su una piattaforma derivata dalla Ford EUCD ma completamente ridisegnata, l’Evoque è dotato di sospensioni indipendenti sulle quattro ruote e, sulla variante Convertible, di trazione integrale e cambio automatico a 9 rapporti di serie. Sotto il cofano, invece, per il mercato italiano sono stati offerti due motori, uno a benzina e uno Diesel, entrambi della famiglia Jaguar-Land Rover Ingenium. Il primo è il 2.0 Si4, un quattro cilindri turbobenzina da 240 CV, mentre il secondo è sempre un 2.0 quattro cilindri turbodiesel, disponibile in tre livelli di potenza: TD4 da 150 CV, TD4 da 180 CV ed SD4, da 240 CV. Questi sono, quindi, i motori delle Land Rover cabrio:

Motori Land Rover cabrio

Motori Land Rover Defender Soft-Top

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
2.4 Td4 2.4 quattro cilindri turbodiesel 122 CV Integrale Manuale a 6 marce + ridotte
2.2 Td4 2.2 quattro cilindri turbodiesel 122 CV Integrale Manuale a 6 marce + ridotte

Motori Land Rover Freelander Softback/Hardback

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.8 1.8 quattro cilindri benzina aspirato 117 CV Integrale Manuale a 5 marce
2.5 V6 2.5 V6 benzina aspirato 177 CV Integrale Automatico a 5 marce
2.0 TD 2.0 quattro cilindri turbodiesel 97 CV Integrale Manuale a 5 marce
2.0 Td4 2.0 quattro cilindri turbodiesel 109/112 CV Integrale Manuale a 5 marce o automatico a 5 marce

Motori Land Rover Range Rover Evoque Convertible

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
2.0 Si4 2.0 quattro cilindri turbo 240 CV Integrale Automatico a 9 marce
2.0 TD4 2.0 quattro cilindri turbodiesel 150 CV Integrale Automatico a 9 marce
2.0 TD4 180 CV 2.0 quattro cilindri turbodiesel 180 CV Integrale Automatico a 9 marce
2.0 SD4 2.0 quattro cilindri turbodiesel 240 CV Integrale Automatico a 9 marce

Versioni e prezzi Land Rover cabrio

Concludiamo, infine, con le versioni delle cabrio Land Rover e i prezzi, partendo dal mitico Defender. Sebbene sia stato prodotto fino al 2016, trovare una variante Soft-Top in Italia è piuttosto complesso. Modello già di nicchia alle nostre latitudini, per via delle nostre abitudini e preferenze nel mondo dei fuoristrada sono state le versioni 90 Hard-Top e 110 “Station-Wagon” a guadagnare i favori del pubblico. Per questo e per la ricercatezza di un fuoristrada con una capote completamente apribile (ad eccezione delle portiere, ovviamente), le versioni della cabrio Land Rover sono piuttosto costose.

Generalmente notiamo come i Defender 90 Soft-Top sono davvero pochi, e tutti piuttosto datati. Ci si può portare a casa un Defender dei primi anni ’00 con motore 2.5 Td5 cinque cilindri turbodiesel, con prezzi superiori ai 25/30.000 euro. Decisamente più abbordabili i prezzi della cabrio Land Rover più economica, la Freelander. Anche in questo caso, non sono così comuni le versioni Softback con tetto in tela, mentre le Hardback a tre porte con hardtop removibile sono decisamente più facili da trovare. Nello specifico, tra le versioni della cabrio Land Rover le Hardback partono da meno di 2.000 euro, con le migliori con motore 1.8 a benzina che possono superare i 5.000 euro. Quasi tutte le Softback, poi, sono state dotate ad un certo punto del tetto rigido, aumentandone la versatilità e rendendo le versioni con solo tetto in tela quasi introvabili in Italia.

Concludiamo, infine, con le versioni della Land Rover cabrio più moderna, la Range Rover Evoque Convertible. Prodotta per poco meno di 2 anni, questa variante non ha ottenuto un gran successo in Italia, rimanendo un modello a dir poco di nicchia. Parte del “merito” è anche del prezzo, che per una versione top di gamma HSE Dynamic poteva arrivare a sfiorare i 70.000 euro con il motore 2.0 SD4 da 240 CV. Oggi, grazie al deprezzamento di queste versioni così rare, i prezzi della cabrio Land Rover sono scesi di molto: oggi gli esemplari più chilometrati partono da circa 25.000 euro con motore 2.0 TD4 da 180 CV, mentre una versione top di gamma con motore 2.0 Si4 turbobenzina può arrivare a 45.000 euro.