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Lancia citycar

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Lancia Ypsilon in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Lancia Ypsilon inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso
Accelerazione (0-100 km/h):11.4 - 15.3s
Velocità massima:159 - 183 km/h
Emissioni di CO2 (combinato):86 - 120 g CO2/km
Consumo (combinato):3.1 - 7.2 l/100km
Dimensioni:3840 x 1670 x 1510 mm
Porte:5
Bagagliaio:202 - 940 Litri

Lancia citycar: storia, modelli, versioni e motori

Nella storia Lancia, i modelli di maggior successo sono riusciti a concentrare la cura nei dettagli, il design e l’innovazione tipici della Casa con una guidabilità e una facilità di utilizzo capaci di rendere automobili raffinate e ricche apprezzate anche al grande pubblico. Alla base della gamma, sotto la mitica Delta si è posizionata, nel 1985, la prima citycar Lancia, la Y10. No, non siamo impazziti: se in Italia la mitica “sorella” della FIAT Panda 141 è stata proposta in Italia con il marchio Autobianchi, fuori dai confini nazionali è stata venduta proprio con lo scudetto della Casa di Borgo San Paolo. Dotata di dimensioni contenute e piccoli motori di origine FIAT, la Y10 è stata prodotta per 10 anni in oltre 1,1 milioni di esemplari, sostituita nel 1995 dal primo modello universalmente venduto come Lancia, la Y. Leggi di più

Modelli alternativi

L’erede della Autobianchi Y10 è stata prodotta sulla base dell’utilitaria FIAT per eccellenza, la Punto, avendo quindi dimensioni superiori rispetto alle classiche citycar più piccole, come la Panda. Allo stesso tempo, però, la piccola Y era più corta delle compatte a due volumi di segmento B, posizionandosi esattamente a metà tra le citycar e le piccole utilitarie, ed era caratterizzata dalla presenza della sola carrozzeria a tre porte. La stessa posizione è stata confermata con la seconda generazione della Ypsilon, lanciata nel 2003 sulla piattaforma della Punto 188 e prodotta fino al 2011 in circa 540.000 esemplari, con dimensioni che la posizionano a metà tra Segmento A e Segmento B, la carrozzeria a tre porte e un’impostazione più raffinata e ricca delle dirette rivali.

Con la terza generazione della Ypsilon, proposta nel 2011, la Casa di Torino cambia ricetta: la carrozzeria è ora a cinque porte, mentre le dimensioni diventano ancora più compatte rispetto alla diretta concorrenza, tornando a “vestire” la meccanica della coeva Panda. Nel 2024, sul mercato è arrivata la quarta serie della Ypsilon, che cambia completamente segmento, salendo oltre i 4 metri di lunghezza e diventando una Segmento B a tutti gli effetti. Per questo, la Ypsilon III, prodotta fino al 2024 affiancando la nuova erede, è a tutti gli effetti l’ultima citycar Lancia.

Scopriamo quindi modelli, motori e versioni della citycar Lancia, la Ypsilon III prodotta tra il 2011 e il 2024.

Segni particolari di Lancia citycar

  • L’antesignana della Lancia Ypsilon è la mitica Autobianchi A112, nata nel 1969 per contrastare il successo della Mini, prodotta fino al 1986 in 1.25 milioni di esemplari.
  • L’Autobianchi Y10, erede della A112, è stata prodotta tra il 1985 al 1995, e commercializzata in tutti i mercati fuori dall’Italia con il marchio Lancia.
  • La terza generazione della Lancia Ypsilon, prodotta tra il 2011 e il 2024, è stata importata anche in Regno Unito, Irlanda e Giappone venendo ribrandizzata con il marchio Chrysler e venduta come Chrysler Ypsilon fino al 2017.

Modelli Lancia citycar

Come detto, quindi, nella storia Lancia i modelli di citycar sono stati pochi, anzi. Tecnicamente parlando, infatti, la Casa di Borgo San Paolo non ha mai prodotto una vera e propria “superutilitaria” di Segmento A: l’unica eccezione è la Autobianchi Y10, venduta fuori dall’Italia con il marchio Lancia, ma anche lei era posizionata un gradino più in alto delle rivali più piccole come la FIAT Panda 141, con la quale condivideva la meccanica e il pianale.

Con la successiva Y del 1995, Lancia decise di posizionarsi in una fetta di mercato particolare: la Ypsilon è più piccola delle rivali dirette più grandi, a partire dalla FIAT Punto 176 con la quale condivide l’intera meccanica e la fabbrica di Melfi, ed è proposta solamente con la sportiva carrozzeria a tre porte. La piccola Lancia è più compatta, agile e raffinata delle più grandi Segmento B “full-size”, ma allo stesso tempo è più grande, spaziosa e tecnologica delle piccole di Segmento A come la FIAT Panda o la successiva Seicento, andando quindi a formare un segmento nuovo, che si può chiamare A/B, che unisce le dimensioni delle citycar con lo spazio e le caratteristiche di auto più grandi.

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Tutto questo preambolo serve per capire il particolare posizionamento dei modelli di citycar Lancia, che ha fatto la fortuna della piccola Y, rinominata Ypsilon nel 2003 con l’arrivo della seconda generazione, soprattutto in Italia. Sia la seconda generazione che la longeva terza serie, infatti, hanno confermato il successo della prima Y, disegnata da Enrico Fumia e capace di farsi apprezzare per l’unione di dimensioni compatte, abitacolo spazioso e una guida più raffinata delle rivali, il tutto con un prezzo che la posizionava come un’utilitaria più curata delle rivali dirette.

Dopo le prime due generazioni, prodotte nella sua carrozzeria “storica” a tre porte fino al 2011, con la terza generazione la Ypsilon è cambiata completamente, adottando un’inedita carrozzeria a cinque porte e un look più “cresciuto”, mantenendo sostanzialmente le dimensioni rispetto alla precedente. Lunga 3,84 metri, la Ypsilon III (nota anche con il codice di progetto 846) si conferma come citycar di segmento A/B, offrendo la comodità delle cinque porte con dimensioni leggermente superiori rispetto alle piccole citycar sotto i 3,60 metri di lunghezza.

A livello estetico, la prima Ypsilon di terza serie è caratterizzata da una calandra di ispirazione americana, con un “musone” cromato piuttosto pronunciato ispirato alla Delta del 2008. L’adozione di questo frontale è stata utile per un inusuale “rebadge”: tra il 2011 e il 2017, infatti, Lancia ha proposto la Ypsilon sul mercato britannico, irlandese e giapponese come Chrysler Ypsilon, vestendo per la prima volta un badge americano su un’auto progettata dal Gruppo FIAT. Ristilizzata una prima volta nel 2015, con l’adozione di una mascherina più corta e larga, nel 2017 la Ypsilon ha abbandonato tutti i mercati in cui era proposta fuori dall’Italia, rimanendo in produzione solamente per il mercato nazionale. Dopo questa “nazionalizzazione” della piccola Ypsilon, complici le ottime vendite che la citycar Lancia ha conservato, la Casa torinese ha continuato a fare piccoli aggiustamenti alla sua piccola, diventata dal 2017 l’unico modello prodotto dalla storica firma italiana, arrivando al restyling del 2021.

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Con questo secondo aggiornamento, Lancia ha introdotto una mascherina molto più moderna e riuscita, con piacevoli listelli verticali che vanno ad impreziosire il frontale. I fari, rimasti sostanzialmente invariati nei tanti anni di carriera, hanno accolto nuove luci diurne a LED e una finitura brunita, mentre il resto della carrozzeria è rimasto sostanzialmente invariato nei suoi 13 anni di carriera. A spiccare è la forma molto particolare del tetto, ad arco e con un posteriore molto morbido, con una forma decisamente riconoscibile. La vista posteriore è rimasta sostanzialmente invariata nei suoi 13 anni, unendo ad un lunotto prolungato con una fascia in cristallo anche sotto la parte trasparente del lunotto dei fari a boomerang con una piccola porzione illuminata dalle luci di stop, una caratteristica non troppo fortunata della piccola Lancia.

Salendo a bordo, invece, la parentela con la Panda 319 del 2011 si vede dalla posizione del cambio rialzata, una caratteristica condivisa dalla Ypsilon di seconda generazione e diventata ormai marchio di fabbrica del modello. Allo stesso modo, anche la posizione centrale del quadro strumenti, nel 2021 rivisto completamente nello stile degli strumenti analogici (ispirati un po’ alle sportive Lancia degli anni ’80) e caratterizzata dall’utilizzo di pannelli in piano black per la consolle e una fascia morbida per gli inserti sulla plancia.

Se, però, e prime Ypsilon sono state caratterizzate da sedili in Alcantara e in pelle Frau, inserti di pregio e dotazioni ricercate come fari bixeno, tetto apribile e navigatore, con l’avanzare della carriera e la semplificazione delle varianti i modelli della citycar Lancia hanno progressivamente perso quella cura nei dettagli e nei rivestimenti che avevano caratterizzato la piccola Ypsilon, puntando più sul rapporto qualità-prezzo, soprattutto il prezzo “reale” della vettura. Concludendo con gli interni, lo spazio è buono davanti e un po’ stretto dietro, con il tetto arcuato che toglie centimetri alla testa dei più alti, mentre il bagagliaio della Ypsilon III misura 245 litri, 210 per le versioni a gas.

Motori Lancia citycar

Passando alla meccanica e ai motori della citycar Lancia, la Ypsilon è sempre stata caratterizzata da una gamma motori piuttosto classica, senza grandi “spunti” sportivi. Se, infatti, la versione più pepata della Y del 1995 è la mitica Elefantino Rosso, spinta dal 1.2 Fire a 16 valvole da 86 CV, e per la Ypsilon II la variante più potente era alimentata a gasolio, ovvero la 1.3 Multijet Sport Momo Design da 105 CV, per la Ypsilon III non c’è mai stata una versione più vivace.

Realizzata sul telaio della FIAT Panda 319, condiviso anche con la più piccola FIAT 500, con queste due vetture la Ypsilon condivideva anche lo stabilimento di produzione, venendo assemblata a Tychy, in Polonia. Dotata di classiche sospensioni, McPherson all’anteriore e a ponte torcente dietro, la Ypsilon III è non ha mai superato i 100 CV, venendo proposta con motori benzina, Diesel ma anche alimentati a metano e, dal 2020, Mild Hybrid.

Sotto il cofano della piccola Ypsilon, la gamma motori della citycar Lancia parte dal leggendario 1.2 8v FIRE. Lo storico quattro cilindri aspirato del Gruppo FIAT è stato proposto sia in versione termica che, soprattutto, in variante bifuel benzina-GPL, prodotta fino al 2024 e ultima iterazione del mitico FIRE lanciato nel 1985 proprio sulla Autobianchi Y10. Dotato di 69 CV, il 1.2 quattro cilindri aspirato è accoppiato al classico cambio manuale a 5 marce, con trazione anteriore e un’indole tranquilla.

Nel 2020, il 1.2 a benzina è stato sostituito dal nuovo 1.0 FireFly Hybrid, il piccolo tre cilindri aspirato a benzina della famiglia SGE con sistema Mild Hybrid a 12 V. Dotato di 70 CV e 92 Nm, è accoppiato ad un motore elettrico da 5 CV che funziona anche da motorino d’avviamento e alternatore, mentre il cambio è un più moderno manuale a 6 marce. Per molti anni, però, ai motori benzina aspirati è stato affiancato quello che doveva essere il nuovo motore per le piccole del Gruppo FCA, il 900 TwinAir.

Disponibile, sulla Ypsilon, solamente con turbocompressore, il piccolo due cilindri turbo è proposto in versione benzina, con 85 CV e 145 Nm, ma anche in doppia alimentazione benzina-metano Ecochic da 80 CV, entrambi con cambio manuale a 5 marce. Il motore benzina, invece, è stato proposto anche con cambio manuale robotizzato a 5 marce DFN, sigla che sta per Dolce Far Niente e rappresenta la scelta per chi cerca una piccola con cambio automatico. Uno solo, infine, il motore turbodiesel: sotto il cofano della Ypsilon è stato infatti montato il 1.3 Multijet quattro cilindri turbodiesel da 95 CV e 200 Nm, scaricati a terra sulle ruote anteriori da un classico cambio manuale a 5 marce. Questi sono, quindi, i motori della citycar Lancia Ypsilon III:

Motori Lancia citycar

Motori Lancia Ypsilon

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
0.9 TwinAir Turbo 0.9 due cilindri turbobenzina 85 CV Anteriore Manuale a 5 marce
0.9 TwinAir Ecochic 0.9 due cilindri turbo benzina/metano 80 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.0 Hybrid 1.0 tre cilindri aspirato benzina Mild Hybrid 70 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.2 Ecochic 1.2 quattro cilindri aspirato benzina/GPL 69 CV Anteriore Manuale a 5 marce
1.3 Multijet 1.3 quattro cilindri turbodiesel 95 CV Anteriore Manuale a 5 marce

Versioni e prezzi Lancia citycar

Concludiamo con le versioni della citycar Lancia e i prezzi della Ypsilon III, che è stata caratterizzata dalla realizzazione di decine di versioni speciali come e più delle progenitrici. Già la Autobianchi Y10, infatti, si era fatta conoscere come citycar più raffinata e ricercata della concorrenza, attirando così l’attenzione non solo del pubblico, ma anche di aziende che hanno voluto legare il proprio nome all’auto che, come recitava la famosissima pubblicità, “piace alla gente che piace”.

Non possiamo non ricordare la Y10 Fila, la Missoni, la Martini o la ricca Avenue. La successiva Lancia Y, invece, è diventata famosa per il progetto “Kaleidos”, che prevedeva la possibilità di poter personalizzare la propria Y con uno dei ben 100 colori extraserie, pastello o metallizzati. Tra le versioni speciali della Y prima serie, poi, non possiamo dimenticare la Elefantino Blu, versione più curata delle versioni d’accesso, e la Elefantino Rosso, versione sportiva con motore 1.2 FIRE 16v da 86 CV, cambio manuale a 5 marce e prestazioni vivaci.

Tra le versioni della citycar Lancia degli anni ’00, la Ypsilon II, è poi degna di una menzione le Ypsilon Momo Design e Sport Momo Design, caratterizzata da modanature della carrozzeria dedicate, sedili con finiture più sportive e l’accesso, per la Sport Momo Design, l’accesso al motore più potente della gamma, il 1.3 Multijet da 105 CV. Arrivando, così, alle versioni della citycar Lancia Ypsilon di terza generazione. Proposta, anche lei, con diverse versioni speciali come la Alberta Ferretti, la Monogram, la Elle, la Maryne e il ritorno di alcune versioni che hanno segnato la storia Ypsilon come la Elefantino, la Elefantino Blu, la S Momodesign e la 30th Anniversary nata per festeggiare i 30 anni della “dinastia” Y10/Y.

Per quanto riguarda l’ultimo listino prezzi della citycar Lancia, la Ypsilon III è stata proposta in una gamma semplificata, formata da due allestimenti, Oro e Platino. La variante Oro è dotata, di serie, di clima manuale, radio DAB, specchietti elettrici, volante regolabile in altezza e vetri elettrici, proposta con il motore 1.0 FireFly Hybrid da 70 CV. La variante Platino, invece, aggiunge il display dell’infotainment da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, retrocamera posteriore, sensori di parcheggio posteriori, vetri posteriori scuri, cerchi in lega e sedile di guida regolabile in altezza.

Non mancano anche le luci diurne a LED, il volante in pelle e il caricatore wireless, posizionato nel generoso tunnel centrale. Il prezzo per una Lancia Ypsilon Platino è di poco meno di 20.000 euro con motore 1.0 FireFly, mentre la versione Ecochic con motore 1.2 FIRE benzina/GPL, che ha lo stesso allestimento della Platino, supera, almeno sulla carta, quota 20.000 euro.

Valutazioni sul veicolo per Lancia Ypsilon

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4,3