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LM002

Lamborghini SUV

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Urus Performante 0001
Nuevo Lamborghini Urus (2)

Lamborghini SUV: storia, modelli, versioni e motori

Nata nel 1963, Lamborghini è una delle Case automobilistiche più ammirate e amate a livello mondiale. Sebbene la Casa di Sant’Agata Bolognese sia nota in tutto il mondo per le sue sportive, negli ultimi anni a spopolare è stato il primo SUV Lamborghini moderno, l’Urus. Lanciato nel 2018 e prodotto sulla base di altri SUV sportivi del Gruppo Volkswagen come Porsche Cayenne e Bentley Bentayga, la Lamborghini Urus è considerata da molti come il primo SUV della Casa del Toro. In realtà, a Sant’Agata avevano anticipato di quasi 20 anni il fenomeno dei potenti Sport Utility di lusso, arrivati inizialmente nei primi anni ’00 e poi esploso negli anni ’10. Leggi di più

Nel 1986, infatti, Lamborghini lanciò sul mercato, a sorpresa, la LM 002, un vero fuoristrada duro e puro nato dal progetto Cheetah, pensato dalla Casa italiana per rispondere alla richiesta dell’esercito statunitense di un veicolo militare fuoristrada robusto e funzionale. Dal progetto originale, però, Lamborghini cambiò diverse cose, a partire al motore, un V12 di derivazione Countach, ma anche l’abitacolo, cercando di rendere il più opulento, ricco e ricercato un fuoristrada con telaio a longheroni, trazione integrale con ridotte e tre differenziali bloccabili.

Prodotto in soli 301 esemplari fino al 1993, l’LM 002 fu un vero fenomeno culturale, soprannominato “Rambo Lambo” per la passione verso questo modello dell’attore Sylvester Stallone, interprete di John Rambo e del pugile Rocky Balboa. Dopo il successo di pubblico, ma non di vendite, dell’LM 002, il suo erede spirituale, l’Urus, è diventato fin dal suo lancio il modello più ricercato della Casa di Sant’Agata Bolognese, diventando per distacco l’automobile più venduta della storia Lamborghini.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni dei SUV Lamborghini.

Segni particolari dei SUV Lamborghini

  • Linee spigolose ed esagerate
  • Interni opulenti, ricchi e con materiali di pregio
  • Motori potenti e carismatici, con prestazioni impensabili per la massa
  • Capacità di farsi notare in ogni situazione

Modelli Lamborghini SUV

Come anticipato nell’apertura, sono in totale due i SUV prodotti da Lamborghini nel corso della sua storia ultra-sessantennale. Dal 1963, infatti, solo due automobili hanno unito lo storico logo del Toro alla carrozzeria a ruote alte, distanziati di oltre 20 anni l’uno dall’altro. Questi sono, ricapitolando, i modelli di SUV Lamborghini:

  • Lamborghini LM 002
  • Lamborghini Urus

In realtà, chiamare SUV l’LM 002 potrebbe suonare molto strano, in quanto la più assurda di tutte le Lamborghini mai prodotte è in realtà un fuoristrada duro e puro, derivato da un veicolo pensato per l’utilizzo militare. Già a livello estetico e dimensionale, l’LM 002 non nasconde le sue origini “rudi”: lungo 4,90 metri, largo 2,00 metri e alto 1,82 metri, l’LM 002 ha uno stile a dir poco assurdo e stravagante, che unisce caratteristiche tipiche delle delle sportive Lamborghini con le forme di un fuoristrada squadrato e molto particolare. Il frontale è caratterizzato da un’enorme presa d’aria rettangolari all’anteriore, ai lati della quale prendono posto due fari circolari incastonati in due alloggiamenti quadrati molto più grandi, regalando uno stile davvero assurdo a questo enorme fuoristrada. Iconico il paraurti in tubi di metallo in stile Bull Bar, mentre il cofano è caratterizzato da due gigantesche gobbe e da generose prese d’aria, indispensabili per alloggiare e far “respirare” il V12 sotto il cofano.

Lateralmente si notano i passaruota allargati e le linee squadrate della cabina, nonché le fiancate molto rigorose e la forma “a scivolo” della parte bassa, molto usata per i veicoli militari. In coda, invece, c’è un piccolo cassone, rendendo l’LM 002 quasi un pick-up più che un SUV. Qui troviamo l’enorme ruota di scorta posteriore e un pannello che chiude il piccolo cassone. All’interno, il leitmotiv dell’auto militare “di lusso” continua, unendo soluzioni tecniche ed estetiche così diverse tra di loro. I quattro posti, innanzitutto, sono divisi al centro da un gigantesco tunnel centrale, indispensabile per far passare tutte le componenti della trazione integrale mantenendo un fondo piatto, caratteristica richiesta dai veicoli fuoristrada militari.

Questo porta l’abitacolo ad essere ben più stretto e angusto di quanto le dimensioni pachidermiche facciano pensare, mentre ogni superficie è rivestita in pelle o in legno. Colpisce la posizione di guida, davvero inusuale soprattutto su una Lamborghini, e la presenza nella parte anteriore del tunnel della sola leva del cambio, come su un’auto sportiva. I leveraggi per gestire i bloccaggi del differenziale, le modalità della trazione integrale e il freno a mano, invece, sono in grandi leve ai lati del sedile del guidatore. Tantissimi, infine, i tasti sparsi per consolle centrale e plafoniera. Proprio dietro lo specchietto retrovisore, del resto, trova spazio lo stereo.

Lamborghini Urus Performante (2022) interieur

Facciamo un salto di oltre 20 anni per arrivare al 2018, quando sul mercato arriva il primo dei modelli di SUV Lamborghini propriamente detti, la Urus. Sebbene infatti la LM 002 sia una precorritrice dei SUV di lusso a dir poco anticipatrice dei tempi, la Urus arriva sul mercato con relativa calma, dopo le rivali dirette Bentley Bentayga, Audi Q8, Maserati Levante e il Porsche Cayenne, inventore della categoria nel 2003. Lunga ben 5,11 metri, larga più di 2 metri e alta solo 1,64 metri, a livello di stile la Urus è molto diversa dalla LM 002.

Dalla “nonna”, comunque, riprende la spigolosità delle linee, l’aggressività e l’esagerazione di alcune sue soluzioni, come la vista laterale davvero inconfondibile. Il frontale è appuntito, caratterizzato da sottili fari a LED e da una enorme presa d’aria a tutta larghezza, mentre l’altezza da terra è inferiore rispetto ad altri SUV di lusso. Lateralmente, infatti, Urus fa capire di che pasta è fatto. Gli spigoli della carrozzeria, gli enormi cerchi fino a 23 pollici e i passaruota allargati, uniti alla coda molto spiovente, ricordano i modelli sportivi di Sant’Agata, adattandosi alle forme di un SUV (anche) da famiglia.

Molto personale anche il posteriore, con un lunotto molto alto che da spazio ad una coda pressoché tronca, dove al centro spiccano i gruppi ottici molto sottili a sviluppo orizzontale e, al centro, il nome Lamborghini a tutta larghezza. Su tutte le versioni sono di serie i quattro scarichi sdoppiati, mentre le varianti S e Performante mettono in campo un paraurti posteriore molto più aggressivo, con diffusori e alettoni maggiorati. Gli interni della Lamborghini Urus, invece, sono più “tradizionali”, con un’impostazione e dei comandi che tradiscono a volte l’origine Audi del progetto. Sia l’infotainment che il secondo schermo per comandare il clima nonché il quadro strumenti digitale e i comandi al volante sono derivati dalla produzione Audi, mentre lo spazio è davvero generoso sia davanti che dietro (il bagagliaio, invece, parte da ben 616 litri).

Lo stile dell’abitacolo, comunque, è esagerato e sfarzoso in puro stile Lamborghini, con l’enorme “tamburo” centrale dove trovano posto il tasto d’accensione, celato sotto una protezione rossa che ricorda il mondo degli aerei, il selettore del cambio, il sistema di modalità di guida ANIMA e il sistema Ego, per personalizzare la risposta di sterzo, sospensioni e sistema di trazione integrale. Opulenti e completamente personalizzabili, infine, i materiali, dalla pelle alla fibra di carbonio.

Motori Lamborghini SUV

A livello meccanico e di motori, i SUV Lamborghini condividono poco, anzi nulla. Figli di progetti, tempi e sinergie ben differenti, le due automobili sono incredibilmente diverse, ma condividono la scelta di offrire solamente un motore, per di più esagerato e derivato da modelli ad alte prestazioni, e la trazione integrale permanente.

Partiamo subito dalla LM 002, affascinante a livello estetico e semplicemente incredibile da quello tecnico. Rispetto ad altri fuoristrada coevi, la Lamborghini LM 002 è caratterizzata da un raffinato telaio tubolare in acciaio, ispirato alle vetture da corsa, rivestito da pannelli in alluminio e fibra di vetro, realizzata dalla basca Irizar, specializzata nell’allestimento di autobus La doppia gobba sul cofano, invece, non fa mai dimenticare cosa batta sotto di esso. A spingere la LM 002 ci pensa infatti il motore della supercar Countach: è un V12 aspirato a benzina da 5.2 litri, quattro valvole per cilindro, derivato appunto dalla Countach LP5000 QuattroValvole.

La potenza sulla LM 002 è di ben 420 CV, circa 30 in meno rispetto alla Countach, con 500 Nm di coppia, scaricati a terra da un sistema di trazione integrale inseribile tramite una grande leva nell’abitacolo, dotato anche di tre differenziali bloccabili (anteriore, centrale e posteriore). Il cambio è uno ZF a 5 marce, dotato anche di un riduttore per massimizzare la guida fuoristrada. Grazie all’enorme serbatoio di 160 litri, le percorrenze sono quasi accettabili, in quanto il potente V12, la scarsa aerodinamica e il peso di 2.600 kg a vuoto rendono l’LM 002 molto assetato, capace di percorrere spesso meno di 5 km con un litro, arrivando a meno di 1 km/l in fuoristrada estremo o nella guida più sportiva. Le prestazioni, in cambio, sono da berlina sportiva: 0-100 km/h coperto in 7,8 secondi e 208 km/h di velocità massima. Questi sono, ricapitolando, i motori della Lamborghini LM 002.

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
LM 002 5.2 V12 aspirato a benzina 420 CV Integrale inseribile con tre differenziali bloccabili Manuale a 5 marce + ridotte

Passando alla più moderna Urus, la meccanica e i motori del SUV Lamborghini sono più convenzionali, ma non meno sorprendenti. Alla base della Urus troviamo il noto pianale modulare MLB Evo, condiviso, nella sua versione ad alte prestazioni, con le cugine Audi Q8, Bentley Bentayga e Porsche Cayenne, rispetto alle quali ha alcune differenze. Le sospensioni, Multilink sia davanti che dietro, sono caratterizzate dalla presenza, di serie, di un sistema pneumatico a controllo variabile sulle Urus e Urus S, mentre la sportiva Performante utilizza molle in acciaio e ammortizzatori a controllo elettronico. Non mancano anche le barre antirollio a controllo elettronico, mentre con le sospensioni pneumatiche è possibile alzare il SUV fino a 250 mm da terra, per migliorare l’utilizzo fuoristradistico.

Sotto il cofano, invece, troviamo un solo motore, il primo propulsore turbocompresso della storia del Toro. Sotto il cofano, infatti, troviamo una versione riveduta e corretta del 4.0 V8 biturbo Audi, portata a 650 CV e ben 850 Nm di coppia, scaricati sulle quattro ruote da un cambio automatico a 8 marce ZF 8HP con convertitore di coppia e una trazione integrale che può portare fino al 60% della coppia alle ruote posteriori. Grazie all’utilizzo massivo di fibra di carbonio, la Urus pesa molto meno delle cugine, fermando la bilancia a 2.200 kg, consentendo al SUV italiano (costruito a Sant’Agata Bolognese) di scattare da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e di raggiungere i 305 km/h.

A fermarlo, poi, ci pensano freni carboceramici con dischi da 440 mm e pinze a 10 pistoncini davanti, e dischi da 370 mm al posteriore. Nel corso degli anni, poi, sono arrivate le versioni Urus S e Urus Performante, che condividono lo stesso 4.0 V8 biturbo portato a 666 CV e 850 Nm di coppia, per un’accelerazione 0-100 km/h coperta rispettivamente in 3,5 secondi per la Urus S e 3,3 secondi per la Urus Performante. Concludendo, quindi, questi sono i motori della Lamborghini Urus montati durante la sua carriera:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
Urus 4.0 V8 biturbobenzina 650 CV Integrale Automatico a 8 marce
Urus S 4.0 V8 biturbobenzina 666 CV Integrale Automatico a 8 marce
Urus Performante 4.0 V8 biturbobenzina 666 CV Integrale Automatico a 8 marce

Versioni Lamborghini SUV

Arrivando alle versioni dei SUV Lamborghini, partendo dalla LM 002 non possiamo ricordare come, vista la sua produzione ultra-limitata e un prezzo che, nel 1986, negli Stati Uniti superava i 120.000 dollari (equivalenti a oltre 340.000 euro), ogni esemplare è stato totalmente personalizzato dal proprio acquirente. Abbiamo quindi LM 002 aggressivi e cattivi, con verniciatura nera e interni raffinati con legno e pelle color panna, oppure abbinamenti ben più audaci, con verniciature rosse o addirittura in colori come l’oro. I poco più di 300 LM 002 prodotti sono stati acquistati spesso da personaggi famosi, da Keke Rosberg a Mike Tyson, da Tina Turner (che sostituì il rumoroso e scorbutico V12 con un più docile V8 Mercedes…) a Eddie Van Halen, fino a Sylvester Stallone, con Sly che contribuì a regalare all’LM 002 il suo iconico soprannome “Rambo Lambo”.

Anche diversi proprietari del SUV Lamborghini del nuovo millennio, l’Urus, sono personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, che spesso, per farsi ancora più notare, scelgono di acquistare delle Urus personalizzate da tuner come Mansory. Rimanendo tra le Urus “di serie” prodotte a Sant’Agata Bolognese, oltre alla nuova Urus S, ora base di partenza della gamma, e alla Urus originale, negli anni sono state prodotte diverse versioni del SUV Lamborghini, come la Urus Pearl Capsule. Si tratta di una versione personalizzabile in ogni dettaglio dell’Urus, che permette all’acquirente di scegliere i materiali, gli abbinamenti, gli inserti interni ed esterni e la possibilità di verniciare la propria Urus con tre vernici perlate speciali: Verde Mantis, Arancio Borealis e Giallo Inti.

Nel 2022, infine, è arrivata sul mercato la prima variante ad alte prestazioni, la Performante. Oltre al motore 4.0 V8 biturbo portato a 666 CV, la Performante ha paraurti anteriori e posteriori più aggressivi, prese d’aria maggiorate, la possibilità di avere tetto e cofano verniciati a contrasto, la presenza delle sospensioni a molle elicoidali al posto del sistema pneumatico, l’assenza delle modalità di guida off-road, la presenza di un differenziale centrale ritarato e l’adozione, a richiesta, delle gomme ultra-sportive Pirelli P Zero Trofeo R.