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La sua carriera durò dieci anni, dal 1968 al 1978, infatti fu la Lamborghini più venduta di sempre prima della Countach, con 1.226 esemplari, rappresentando il modello più redditizio per i bilanci del costruttore emiliano la cui proprietà nel 1972 passerà da Ferruccio Lamborghini allo svizzero Georges-Henri Rossetti. Nell'ultimo anno di produzione della Espada, la casa italiana entrerà in amministrazione controllata prima di essere salvata da Patrick Mimran. Il nome viene dal termine spagnolo “espada” che indica l’unico torero che, nella corrida, sia armato della spada. Il padre di questa Lamborghini fu Marcello Gandini per Bertone.
Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Lamborghini Espada.
Dimensioni Lamborghini Espada
Le dimensioni della Lamborghini Espada sono:
- lunghezza 4,67 metri
- larghezza 1,82 metri
- altezza 1,19 metri
- passo 2,50 metri
La Lamborghini Espada, come ogni Lamborghini sa fare è in grado di regalare emozioni uniche, non solo livello motoristico o pistaiole, ma anche estetico Lamborghini è capace di coniugare lo stile di una gran turismo con la sportività di una vettura da gara. Guardando una Lamborghini Espada si capisce subito il gran lavoro fatto al design dell'anteriore, come ad esempio il paraurti, più sportivo ed aggressivo che vuole mordere l’asfalto con la sua bocca centrale che ingloba anche i proiettori anteriori e lascia il posto ad un cofano unico nel suo genere che adotta linee profonde e marcate relegando le aperture per il raffreddamento a metà del muso anteriore
Lateralmente troviamo una matita dolce che però accentua al massimo le linee della Lamborghini Espada. Anche in questo caso grande attenzione è stata posta all’aerodinamica ed ai flussi d’aria, basta guardare la graffiante apertura del parafango posteriore per far uscire i flussi d’aria nella parte posteriore e la linea dolce della vettura che risulta attaccata al suolo, chiudono cerchi da 15” in argento lucido con un disegno a stelle a cinque razze con canale rovesciato che lascia intravedere i freni. Inoltre le linee basse e marcate non fanno evidenziare il fatto che sia una quattro posti.
Il posteriore è caratterizzato dalla firma stilistica di quegli anni, ovvero i fanali rettangolari che lasciano spazio ed esaltano lo spoiler posto al centro. Nella parte bassa si trovano gli scarichi cromati. La coda riprende anche le linee morbide e sinuose del laterale e della fascia con un lunotto in vetro molto ampio ed obliquo che fa pensare che questa Lamborghini Espada abbia spaio anche per chi siede dietro.
Interni Lamborghini Espada
Gli interni della Lamborghini Espada, come il resto della produzione del costruttore di Sant’Agata Bolognese, seguono i canoni stilistici del brand che è in grado di regalare sportività e lusso insieme. Qui si fanno largo impiego di materiali pregiatissimi come la pelle volti a contribuire a ridurre il peso dell’auto. Per gli interni di questa Lamborghini Espada dimenticate schermi e altri ammenicoli vari, rappresenta infatti un tuffo nel passato quando le uniche cose erano un volante tre pedali ed un cambio manuale, e così è rimasta l’Espada.
Anche in quest’abitacolo è comunque possibile notare la cura del costruttore con linee sinuose e uniche dettate da una matita leggera, ma sempre in linea con i canoni stilistici del brand che è in grado di regalare sportività e lusso insieme. Il cruscotto è rivestito in pelle e spicca per la semplicità della linea tondeggiante. Davanti al lato guida è possibile vedere un volante tre razze che regala classe e leggerezze all’abitacolo, merito della radica chiara e dall’alluminio che rende questo Volante Nardi una pietra miliare della vettura. Subito dietro un contachilometri analogico dalla linea orizzontale segna i dati essenziali utili alla guida di questo bolide, ovvero chilometri, giri del motore e livelli vari, ulteriori controlli sono posti al centro della plancia appena sotto le bocchette dell’aria, mentre i comandi del clima e la radio si trovano nel tunnel centrale davanti al cambio.
Tutto è votato alla sportività e ci si siede davvero coricandosi in terra. Al centro del tunnel imponente si trova il cambio manuale che è in grado di regalare emozioni uniche a tutti gli appassionati e non solo, dietro ci sono i tasti e i comandi principali della vettura. I due sedili anteriori sono accoglienti e ottimi per due persone che vogliono correre in pista, anche per chi siede dietro trova il suo spazio, come tutte le 2+2 non è mai eccessivo, ma sempre ottimo per piccoli occupanti. Tutta la sobrietà anni di Lamborghini è concentrata li, basta veramente poco, ma fatto bene, per dare vita agli interni di questa vettura, nonostante la cura del dettaglio sia maniacale, compreso il fascino di vettura avvolgente.
Motori Lamborghini Espada
Parlando di una Lamborghini Espada non si può non parlare di cosa si nasconde sotto il suo lungo muso, ovvero ciò che rappresenta il fiore all’occhiello della macchina, ovvero il V12 3.9 di cilindrata posizionato in posizione anteriore che arriva a sprigionare 325 CV e 400 Nm di coppia che divennero nel tempo 350 e 375 cavalli. Questo propulsore da 3.9 litri alimentato dal sei carburatori Weber doppio corpo, progettato da nomi illustri come Giotto Bizzarrini e poi sviluppato da Paolo Stanzani. La potenza, sulla prima serie, era di 325 CV, di 350 CV sulla seconda, e di 375 CV sulla terza, di conseguenza la velocità massima passò da 245 a 260 km/h. Il cambio era un Lamborghini manuale a 5 marce.
Le prestazioni erano entusiasmanti, nonostante fosse più lenta e meno agile e reattiva di 400GT e Islero, a causa del peso e dell’interasse più lungo. La vettura aveva sospensioni indipendenti. I freni erano a disco su tutte e 4 le ruote. L’autotelaio su cui poggia la Lamborghini Espada faceva registrare i 250 chilometri orari di velocità massima ed un’accelerazione a 1000 metri da fermo in poco meno di 27 secondi.
Motori Lamborghini Espada
Benzina
- 3.9 V12, 325 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore
- 3.9 V12, 350 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore
- 3.9 V12, 375 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore
Prezzi Lamborghini Espada
Il listino prezzi della Lamborghini Espada si limita ad un solo modello, in Italia assunse il costo che partiva da 577.000.000 lire, ma oggi i prezzi dell’Espada risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti. Ovviamente i modelli più ricercati ed apprezzati sono per i collezionisti futuri o per chi vuole divertirsi sono le prime serie con il motore 3.9 che negli annali della storia delle collezioni private e dei film. Le versioni più belle e primi modelli si aggirano nella fascia che va dai 130.000 euro fino ai 170.000 euro.
La versione GT, prodotta nel 1972, risulta decisamente più esosa, i prezzi per queste versioni non sono in commercio, in quanto ormai si tratta di pezzi più unici che rari, dato i poco meno di 1.500 pezzi realizzati, che ad oggi sono solo più presenti nelle case d’asta. Le versioni disponibili della Lamborghini Espada in Italia era un solo allestimento che prevedeva tutti gli optional dell’epoca, le uniche cosa che si potevano scegliere a pagamento erano il colore dei sedili in pelle, nel corso degli anni si susseguirono i nome GT per esaltare il nome di questa Lamborghini.
Lamborghini Espada: concorrenti e conclusioni
Le concorrenti di una Lamborghini Espada sono poche e tutte in grado di competere con la bellezza della vettura italiana lasciando però solo un breve segno nella storia, cosa che invece la Lamborghini Espada non ha intenzione di fare. Alcune delle rivali sono l’Aston Martin, la Chevrolet Corvette, la Ferrari, la Mercedes-Benz SLK, la Porsche 911 Turbo, l’Honda NSX e la Nissan 300ZX, tutti nomi in grado di far venire la pelle d’oca a tutti gli europei, ma che non hanno lo stesso fascino di una Lamborghini.
Lamborghini Espada rappresenta l’estrema sintesi di Lamborghini di voler realizzare una vettura da pista in grado di coniugare design unico, alta tecnologia, sportività da supercar ed estremo lusso con una vettura che è in grado di compiere uno 0 - 100 km/h in poco più di 6 secondi. Il prezzo faceva subito intuire la sua unicità e sportività come solo il cavallino rampante sa dare. Il gran lavoro fatto dagli ingegneri di Sant’Agata per portare questo V12 a sviluppare 375 CV di pura cattiveria ed al tempo stesso giocare con le forme aggraziate della Lamborghini non ha eguali.