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Sebbene l’estetica e le proporzioni siano praticamente definitive, questa Gran Turismo 2+2 dal look tipicamente Lamborghini non è entrata in produzione, e non lo farà ancora per molto tempo. Secondo i piani di Sant’Agata, la prima Lamborghini elettrica della storia arriverà solamente nel 2028, e sarà la versione stradale della bella Lanzador.
Realizzata, per quanto conosciamo al momento, su un pianale dedicato, questa coupé adotta alcuni tratti stilistici ispirati alla nuova Revuelto, confermando quello stile aggressivo, personale e “cattivo” di tutte le Lamborghini moderne. A questo, però, aggiunge un abitacolo più curato e spazioso, con l’adozione di una configurazione dei sedili 2+2 che ne amplia, almeno sulla carta, la versatilità.
Scopriamo allora tutti i modelli di elettrica Lamborghini e i prezzi.
Lamborghini elettrica: tutti i modelli e le versioni
Come abbiamo detto nell’apertura, al momento non esistono modelli di Lamborghini elettrica prodotti ufficialmente dalla Casa di Sant’Agata Bolognese. Conosceremo tra poco il passaggio intermedio che il Toro ha fatto verso l’elettrificazione, conoscendo i modelli ibridi visti sul mercato, ma se parliamo esclusivamente di automobili elettriche, Lamborghini non ha ancora fatto all-in sulla tecnologia a zero emissioni.
Il primo avvicinamento della Casa del Toro con batterie, inverter e motori elettrici è comunque arrivato, e si chiama Lanzador. Questo inedito modello, presentato alla Monterey Car Week in anteprima assoluta nell’agosto del 2023, è il primo concept di automobile interamente elettrica prodotto dalla Casa bolognese, e preannuncia il suo primo modello 100% elettrico che arriverà nel 2028. Questa concept car, secondo la Casa, segna un passo avanti significativo verso l’elettrificazione, seguendo la strategia “Direzione Cor Tauri” annunciata da Lamborghini nel 2021.
Rispetto alle Supercar e Hypercar a cui Lamborghini ci ha abituato negli ultimi anni, la Lanzador è, secondo le parole del CEO della Casa, Stephan Winkelmann, una “Ultra GT”, un’automobile che unisce le caratteristiche di guida tipiche Lamborghini con tecnologie inedite e che puntano ad essere all’ultimo grido in fatto di elettrificazione.
Sebbene sia stata presentata solo una delle versioni dell’elettrica Lamborghini, la Lanzador si propone come una coupé rialzata, disegnata dal Direttore del Design Lamborghini, Mitja Borkert, prendendo ispirazioni dai classici volumi di una sportiva, come Sesto Elemento, Murcielago e la Countach LPI 800-4, la prima Lamborghini ibrida di serie, ma anche con l’altezza da terra e l’usabilità lontano dall’asfalto della Huracàn Sterrato. La Lanzador è infatti una coupé 2+2 dalle dimensioni generose, con un tetto posto a ben 1,5 metri da terra.
Il frontale è da tipica Lamborghini, con il muso appuntito, i fari molto aggressivi e un passo generoso, che dimostra sia la meccanica elettrica (entrambi gli sbalzi, anteriore e posteriore, sono contenuti) che la configurazione con abitacolo da Gran Turismo. In coda, la Lanzador mostra ancora più la generosa altezza da terra, con i fari che, per i tre elementi ovali, richiamano la Countach, mentre arriva per la prima volta su una Lamborghini a due porte un portellone posteriore che da accesso ad un vano di carico molto capiente.
All’interno, spiccano le tipiche forme a Y che rappresentano la firma stilistica delle Lamborghini degli ultimi 20 anni, così come altri dettagli ormai ben noti, dal tasto d’accensione nascosto sotto uno sportello rosso alla consolle centrale flottante e con pochi comandi fisici. Rispetto alle altre Lambo, però, qui guidatore e passeggero hanno due display speculari da consultare, con quello del conducente che, ovviamente, serve anche da quadro strumenti digitale.
A livello meccanico, si sa ancora poco della Lanzador. Il primo dei modelli di elettrica Lamborghini sarà certamente molto potente: la Casa ha dichiarato una potenza massima complessiva dei due motori, uno montato sull’asse anteriore e uno al posteriore, di 1 MW, ovvero 1.000 kW, quindi ben 1.360 CV. La Lanzador ha poi un sistema di dinamica del veicolo gestita elettronicamente più avanzata che mai, capace di sfruttare l’aerodinamica attiva, sospensioni attive, la capacità di distribuire la potenza su ogni ruota in pochi millisecondi e un sistema di controllo dello slittamento degli pneumatici (da ben 23 pollici su questa concept) capace di aumentare l’agilità e la velocità nei cambi di direzione. Nessun dato, invece, sulla batteria e sull’autonomia, lasciando un punto di domanda su quello che, ancora oggi, è il punto focale delle critiche e dei dubbi sulla mobilità elettrica.
Se, quindi, i modelli di elettrica Lamborghini non sono ancora arrivati sul mercato, la Casa di Sant’Agata Bolognese si è avvicinata all’elettrificazione con i suoi primi due modelli ibridi Plug-In, la Revuelto e la Urus SE. La prima è l’erede della Aventador, e dalla progenitrice eredita uno stile a dir poco aggressivo. Sia fuori che dentro, la Revuelto si fa rispettare, e sotto il cofano ha una combo inaspettata. Il motore termico è infatti il leggendario 6.5 V12 aspirato da 825 CV, accoppiato ad un nuovo cambio doppia frizione a 8 marce che ospita uno dei tre motori elettrici (gli altri due sono sull’asse anteriore), per un totale di 190 CV a zero emissioni. La potenza combinata è quindi di ben 1.015 CV, mentre la batteria da soli 3,8 kWh ha un’autonomia contenuta a soli 10 km, risultando comunque la prima Lamborghini guidabile a zero emissioni.
La seconda ibrida ricaricabile della storia della Casa bolognese è la Urus SE, versione Plug-In dell’apprezzato SUV del Toro. Se a livello estetico le differenze con le altre Urus sono contenute nella presenza di uno sportello in più per la ricarica, sotto il cofano la SE affianca il 4.0 V8 biturbo delle altre versioni, qui con 620 CV, ad un motore elettrico da 192 CV, per una potenza complessiva di 800 CV. Nonostante i 300 kg in più sulla bilancia dell’ibrida, rispetto alla Urus S riesce a scattare da 0 a 100 km/h più in fretta (3,4 secondi per la SE, 3,5 secondi per la S termica) e, grazie ad una batteria da 25,9 kWh, può percorrere secondo Lamborghini oltre 60 km a zero emissioni.
Lamborghini elettrica: conclusioni e prezzi
Bisogna quindi “accontentarsi” delle ibride Plug-In del Toro per avere una Lamborghini capace di percorrere diversi chilometri a zero emissioni. La Lanzador, infatti, è ancora una concept car in piena regola, non in arrivo almeno fino al 2028.
Per quanto riguarda i prezzi dell’elettrica Lamborghini, la Lanzador non ha ancora un prezzo, né tantomeno un posizionamento sul mercato ufficiale. Considerando il listino della nuova Revuelto, ci aspettiamo un prezzo di partenza di almeno 350-400.000 euro, con una dotazione molto ricca ma che lascerà sicuramente spazio alla personalizzazione e all’estro dei suoi fortunati possessori. Per il momento, poi, non ci sono vere e proprie rivali da parte delle storiche rivali come Ferrari, Porsche o McLaren. L’unica Hypercar elettrica finora vista sul mercato è stata la Rimac Nevera, e la sua gemella italiana Pininfarina Battista, entrambe vendute a prezzi ben superiori al milione di euro.
Non ci aspettiamo che la Lanzador arrivi a queste richieste, con i prezzi della Lamborghini elettrica che dovrebbero appunto attestarsi intorno ai già esosi listini della controparte termica, la Revuelto. Parlando proprio della Revuelto, la sportiva ibrida con motore V12 non è di certo a buon mercato. Listino alla mano, la Revuelto è posizionata molto, molto in alto: per l’Italia, infatti, servono almeno 515.000 euro per portarsi a casa l’erede delle V12 Lamborghini, con una lista lunghissima di optional, dove troviamo oltre 400 colori per la carrozzeria, 70 combinazioni cromatiche e di materiali e la presenza, ad esempio, della guida autonoma di Livello 2.
Per quanto riguarda, invece, la Urus SE, la prima versione ibrida Plug-In del SUV bolognese si va a posizionare sopra la versione S, proposta in Italia a circa 235.000 euro, e a ridosso della Performante, che invece arriva a 260.000 euro. Il prezzo di circa 260.000 euro per la Urus SE è giustificato dalla potenza sulla carta, di ben 800 CV, ma anche dalla presenza del powertrain ibrido Plug-In da oltre 60 km di autonomia. La Performante, però, rimane il punto più alto della gamma Urus, con i suoi 3,3 secondi da 0 a 100 km/h, la meccanica ancor più raffinata e una guidabilità, sia su strada che sullo sterrato, che fanno dimenticare le dimensioni e le masse in gioco.