Pro
- Ancora oggi è un veicolo a suo modo iconico
- Prestazioni 4x4, angoli di attacco/dosso/uscita e capacità di guado
Contro
- Consumi
- Non può vantare tante tecnologie, tra cui quelle per la sicurezza, delle rivali
Lada 4x4 in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Lada 4x4 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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Modelli alternativi
La particolarità della Lada 4x4 è stata quella di rimanere pressoché simile in più di trent’anni di carriera, mantenendo una sua identità al contrario di veicoli come la Defender, altro simbolo del fuoristrada, che si sono ingentiliti nelle forme con il debutto delle più recenti generazioni. Della Lada 4x4 o Niva ne sono state prodotte varie tipologie, anche in base ai mercati. In Russia, per esempio, sono state vendute versioni con carrozzeria 5 porte o pick-up.
Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Lada 4x4.
Dimensioni Lada 4x4
Le dimensioni della Lada 4x4 sono:
- lunghezza 3,72 metri
- larghezza 1,68 metri
- altezza 1,64 metri
- passo 2,2 metri
Le dimensioni della Lada 4x4 qui descritte fanno riferimento alla versione 3 porte, quella che ha avuto successo in diversi paesi europei tra cui la Francia e in parte minore anche l’Italia. Nella fattispecie, gli esemplari dotati delle 5 porte arrivavano ai 4,24 metri di lunghezza per 2,4 metri di passo. Da buon veicolo 4x4 vecchio stile, il suo passo estremamente corto, il look squadrato è stato pensato dai progettisti sovietici dell’epoca per offrire, in primis, un buon comportamento di guida in fuoristrada, con importanti angoli di entrata (40°), di uscita (32°), di dosso (40°) cui si sommano un’altezza libera dal suolo di 22 centimetri e una capacità di guado pari a 50 centimetri.
Esteticamente, quindi, la Lada 4x4 ha sempre mantenuto fede alle sue radici. Già nel 2014 è arrivato un primo aggiornamento con la versione Urban che ha modificato lievemente la griglia anteriore e ha comportato l’adozione di nuovi cerchi in lega da 17”. Nel 2020, in Russia è stata lievemente aggiornata mantenendo le dimensioni della Lada 4x4 originali ma senza adottare “modernità” quali le luci a LED o altre soluzioni simili. Per quanto riguarda la capacità del bagagliaio della versione 3 porte venduta in Italia, la versione 3 porte può contare su una capacità minima di 300 litri fino a un massimo di 1.150 litri.
Interni Lada 4x4
Gli interni della Lada 4x4 si sono dimostrati molto spartani fin dal principio, nell’ormai lontano 1977. Mantenendosi del tutto simili nel corso degli oltre quarant’anni di carriera, sedersi a bordo della Lada 4x4 è un vero e proprio viaggio nel tempo: totale assenza di schermi, tanti pulsanti fisici, volante grezzo e voluminoso, qualità delle plastiche assolutamente rivedibili ma, anche, tanta concretezza. Nel 2014, insieme ai cerchi in lega e alla nuova mascherina di cui sopra, si è aggiornata anche negli interni con una nuova strumentazione di bordo, sempre mantenendo lontano lo standard rispetto ai veicoli a lei direttamente concorrenti.
L’aggiornamento del 2020, quello che in qualche modo ha modificato il retaggio storico della Lada 4x4, ha perlopiù interessato più gli interni rispetto agli esterni. Una delle critiche più “feroci” rivolte da sempre alla Lada 4x4 è stata quella relativa al suo poco comfort in marcia, anche dal punto di vista acustico. Per ovviare a ciò, i tecnici Lada hanno montato nuovi cuscinetti per le sospensioni e migliorato l’insonorizzazione interna, grazie a nuovi materiali fonoassorbenti. Altre innovazioni dedicate agli interni della Lada 4x4 riguardano i poggiatesta per il divano posteriore, assenti per ben 40 anni, così come nuovi fianchetti per rendere più comode le sedute anteriori e un nuovo meccanismo che facilita il ribaltamento di quest’ultimi per accedere al divano posteriore della versione 3 porte. Più moderni, per così dire, anche i comandi del climatizzatore manuale, a sostituire le vecchie leve, più 2 prese 12 Volt sotto la cassettina portaoggetti e una nuova disposizione dei porta-bibita ora davanti alla leva del freno a mano. Nuovo, infine, anche il piccolo schermo del computer di bordo tra gli indicatori rigorosamente analogici di contagiri e tachimetro.
Motori Lada 4x4
La gamma motori della Lada 4x4 ha attraversato ben quattro decenni di storia. Inizialmente, per il debutto nel 1977 venne scelto il motore Fiat 1.6 aspirato con carburatore, ex Fiat 1500, accoppiato al cambio manuale e alla trazione integrale permanente. Sicuramente inedita per la sua epoca la proposta di un differenziale centrale e di una scocca portante, caratteristiche allora esclusive delle più raffinate Range Rover prodotte sul suolo britannico. In una fase successiva della sua lunga commercializzazione, sono stati poi montati nuovi motori della Lada 4x4, tra cui il 1.7 benzina di derivazione GM da 83 CV a iniezione multipoint poi adattato alla doppia alimentazione benzina/GPL per vari mercati tra cui l’Italia.
Del 1984 è, invece, l’adozione del 1.9 Diesel di origine Peugeot, primo propulsore a gasolio montato su questo modello. Due le potenze, 58 e 74 CV. Per quanto riguarda la doppia alimentazione sopra citata, la Lada 4x4 è stata venduta sia nella versione bi-fuel benzina/GPL sia a metano da 81 CV con omologazione Euro 3. Prestazioni? Meglio pensare ad affrontare percorsi sterrati a basse velocità: con il “famoso” 1.7 aspirato introdotto a partire dagli anni ‘80 è già un miracolo raggiungere i 140 km/h di velocità massima e per toccare i 100 km/h servono quanto meno 17 secondi.
Prezzi Lada 4x4
I prezzi della Lada 4x4, visto il suo approccio molto rustico, sono sempre stati uno dei suoi punti forti. In Italia è stata commercializzata da metà degli anni ‘80 fino al 2013 con prezzi compresi tra circa 7.500 euro e circa 14.000 euro. In Russia, dove viene ancora venduta dopo il restyling del 2020, parte da 672.900 rubli, l’equivalente, anche in questo caso, di 7.500 euro. Un prezzo altamente competitivo nei confronti della concorrenza diretta: basti pensare che Suzuki Jimny, dal 1988 al 2018 commercializzato in Italia con l’iconica prima generazione, poteva arrivare a costare come minimo 13.000 euro.
I prezzi della Lada 4x4 sono, poi, fortemente competitivi anche per quanto riguarda le auto usate. Certo, chi vuole spendere qualche migliaio d’euro per acquistare un esemplare d’occasione sa che troverà un veicolo che sarebbe paradossale definire come al passo coi tempi. Sono diverse le offerte per le Niva d’occasione, prima ancora che questo modello cambiasse nome in Lada 4x4. Si parte, ora come ora, da valutazioni intorno ai 1.000 euro fino a un esemplare 1.7 a iniezione diretta del 1998 poi adattato GPL, con 216.000 km, curiosamente ridipinto in livrea militare. Volendo fare uno strappo alla regola, quindi spendere ben più del suo valore, una Lada 4x4 post restyling del 2019 è venduta in condizioni pari al nuovo per la “modica” cifra di 19.000 euro.
Lada 4x4: conclusioni e concorrenti
Dal 2005 la Lada Niva, presente sul mercato da 28 anni, cambia nome in Lada 4x4. Il motivo è dato dalla joint venture tra gli americani di GM e i russi di AvtoVAZ che permette al Marchio Chevrolet di vendere in Russia la “nuova” Niva, facendo così diventare la “vecchia” Niva la Lada 4x4. Tra le sue peculiarità, l’essere rimasta sempre fedele a sé stessa nel corso di quarant’anni di storia, così come potrebbe incuriosire la dotazione di “optional” forniti in un astuccio di cuoio prima che crollasse il muro di Berlino e da lì a poco l’Unione Sovietica. Tra gli altri, un set di chiavi inglesi, una manovella per l’avviamento manuale e una pompa a mano per gonfiare le gomme. Con l’arrivo dell’iniezione elettronica, via la manovella ma è curioso trovare sui primi esemplari con il nuovo 1.7 del 1997 ancora il foro dove fino a pochi prima andava inserita quest’ultima per consentire l’avviamento. Solo di recente si è parlato di un futuro concreto per la Lada 4x4, grazie all’adozione di una nuova piattaforma del Gruppo Renault; lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina nelle prime fasi del 2022 ha, però, congelato i piani di sviluppo.
Un’auto dallo stile particolare, molto squadrato, incapace per volontà o meno di adattarsi all’evoluzione dei tempi. Le concorrenti della Lada 4x4 sono state, nei suoi tanti anni di presenza sul mercato, vetture come la Fiat Campagnola, la Daihatsu Taft, per certi versi la Mitsubishi Pajero nella sua prima fase e la Suzuki Swift; anche la giapponese, al pari della Samurai prodotta fino al 2003, è stata per molti anni considerata un veicolo spartano e senza troppi fronzoli; dismessa la produzione della Samurai, solo in tempi recenti la Jimny si è pesantemente aggiornata con tutte le ultime tecnologie, pur mantenendo un legame con le origini molto saldo. Caratteristica che non è mai avvenuta con la Lada 4x4, nonostante gli ultimi aggiornamenti risalenti al 2020.
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