Pro
- Maneggevolezza
- Versatilità
Contro
- Sospensioni
- Finiture
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La Pride è stata la prima auto Kia importata in Europa, nel 1991. In Italia apparve dal 1997 con le versioni due volumi e station wagon. Rimase sul mercato un paio d'anni, durante i quali il modello non incontrò particolare successo.
Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Kia Pride.
Dimensioni Kia Pride
Le dimensioni della Kia Pride sono:
- lunghezza 3.73 metri
- larghezza 1,62 metri
- altezza 1,44 metri
- passo 2,43 metri
La Kia Pride a partire dal 1997 in Italia si è sempre posta come una citycar semplice e divertente con una connotazione unica e relativamente spartana. La Kia Pride, commercializzata anche come Mazda 121 e Ford Festiva. La versione a 5 porte risulta essere simpatica e gioiosa.
Guardando l’ultima versione, tutti almeno una volta non abbiamo potuto far a meno di osservare come il frontale assomiglia ad un sorriso. Se uno guarda infatti il muso potrà notare due enormi proiettori dal design a trapezio che ricordano gli occhi e la griglia del paraurti che vuole essere una bocca. Il cofano in questo caso risulta lineare ed alto, quasi a formare la fronte al fine di lasciare tutto lo spazio alla griglia cromata per far prendere aria al motore e dove campeggiava il logo Hyundai. La versione 3 porte adotta invece un muso molto simile alla 5 porte, sono leggermente più lungo e rifinito. Lateralmente la Kia Pride si presenta pulita e semplice, con un effetto bombato appena sotto gli ampi vetri che donano molta luce all’abitacolo, riesce inoltre a stupire la presenza della seconda porta che prende le sue linee quasi dalla parte posteriore della vettura. La sua linea semplice riesce comunque ad appagare l’occhio, nonostante i cerchi da 13”, che a richiesta potevano essere in lega e da 14 pollici. La linea rimane la medesima per la versione tre porte, solo che presenta una sola maniglia, con un vetro posteriore a compasso, più lungo otticamente quello della station wagon per via del terzo vetro.
Chiude un posteriore anch’esso semplice e molto spartano dove predomina il lunotto rettangolare con l’inserimento, nella parte bassa del logo Kia. Nella parte laterale si trovano i fanali a sviluppo orizzontale che lasciano spazio al portello ampio e lineare che include anche la maniglia del portellone appena sotto al logo della casa coreana. Durante gli anni di produzione la Kia Pride ha subito alcune modifiche senza mai però perdere la sua connotazione di vettura piccola ed utile alla vita in città per chi non vuole faticare a trovare parcheggio, ma al tempo stesso avendo lo spazio per 4 occupanti ed un bagagliaio piccolo, ma fruibile.
Interni Kia Pride
Entrando nell’abitacolo della city car di Kia, la Pride, si può notare subito che l’abitacolo è dotato di alcuni vani portaoggetti pensati per l’utilizzo quotidiano della vettura. Inoltre, si fanno notare i nuovi rivestimenti presenti anche sulle portiere, di tessuto e plastica. I sedili regolabili danno una buona visibilità e sono disponibili in versione più sottile al fine di far sedere gli occupanti posteriori. La concretezza e l’affidabilità sono i principali obiettivi di questa vettura, pensata per chi non si interessa delle plastiche di color nero e dei materiali rigidi.
Si nota invece l’attenzione alla sicurezza, con le cinture di sicurezza regolabili in altezza, non sempre presenti sulle vetture di segmento A. Dal lato infotainment, ad eccezione dell’allestimento base, troviamo la possibilità di alloggiare un’autoradio aftermarket, oppure di serie vi un’autoradio a cassette. Nella parte alta vi è il comando della ventola che vede i tre comandi principali ben in evidenza. Gli interni della Kia Pride sono semplici, ma tutto si trova al suo posto e risulta facile, la nota negativa, come ci si può aspettare da questo tipo di vetture è il bagagliaio a pozzetto che è di soli 247 litri per le versioni berlina, che diventano 267 litro per le versioni station, a completare il tutto, volendo quindi abbassare la panca posteriore si arriva a 989 litri per le station.
Motori Kia Pride
La gamma motori della Kia Pride, come si addice ad una vera beniamina della città, è composta da un solo motore estremamente potente e rigorosamente alimentato a benzina in grado di regalare il giusto spunto e la giusta prontezza nel caso in cui vi sia bisogno di qualche sorpasso. Sotto il cofano possiamo trovare un propulsore a benzina. I cavalli erogati dal propulsore sono ben 60 CV e 100 Nm di coppia, il merito va ad un poderoso 1.3 a carburatore che va da 0 a 100 km/h in 15,9 secondi e raggiunge la velocità massima è 148 km/h.
Tornando al cuore del motore quattro cilindri risulta essere lo stesso montato sotto alla Mazda 121 ed alla Ford Festiva. La trazione anteriore è accoppiata ad un cambio manuale a 5 rapporti oppure un automatico a 4 marce. L'auto è stata sottoposta anche ai crash test dell'ente europeo EuroNCAP conquistando 3 stelle su 5. Degne di nota le doti di maneggevolezza ed elasticità, merito anche degli aiuti alla guida il conducente poteva contare sull’ABS. Quello che invece non convinse gli acquirenti furono le sospensioni dure e saltellanti.
Prezzi Kia Pride
I prezzi della Kia Pride risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due. Dalle ricerche di mercato è emerso che tra i 1.500 e 3.000 euro si può portare a casa una Kia Pride con 5 porte e motore meno potente, mentre sono necessari circa 2.500 euro per le Kia Pride a tre porte base. La Kia Pride risultava essere venduta in allestimenti e pacchetti differenti, come la GL, la GLX, la GLXi e l’Automatica. Tutti questi pacchetti prevedevano una dotazione di tutto rispetto, come ad esempio i vetri elettrici, l’ABS, il volante regolabile, 5 posti, mentre gli allestimenti più belli vedevano la presenza di predisposizione per la radio, fendinebbia e cerchi in lega specifici per la Kia Pride
Le Kia Pride negli anni potranno risultare le più ricercate ed i cui prezzi stanno salendo notevolmente negli ultimi anni, ci potrebbero essere solo le versioni superaccessoriate, ma sempre semplici e solide.
Kia Pride: concorrenti e conclusioni
Le principali concorrenti della Kia Pride, facente parte del segmento A, sono moltissime e tutte molto agguerrite viste le immatricolazioni che continuano a registrare numeri impressionanti per questo segmento. La regina indiscussa delle citycar è indubbiamente l’italianissima Fiat Panda seguita subito dopo dalla Fiat 500 e dalla Lancia Ypsilon, simili tra loro abbiamo la giapponesina Toyota Aygo e le francesine Citroen C1 e Peugeot 108, poi troviamo un’altra francesina la Renault Twingo, la sorella tedesca Smart forfour, le coreane l’erede della Kia Pride, la Kia Picanto, la Hyundai i10, la giapponesina Suzuki Ignis, il trittico Volkswagen Up!, Seat Mii e Skoda Citigo. Anche nell’usato la forbice si allarga ancora andando a pesare, tra le innumerevoli offerte e modelli datati, anche l’Opel Karl e la Suzuki Celerio o le due sorelle Nissan Pixo, Suzuki Alto, Hyundai Getz e Daihatsu Cuore che non vengono più prodotte come Mitsubishi Colt, almeno in Europa.
Da quando è stata lanciata sul mercato nel 1997, la Kia Pride si è sempre distinta per il suo stile divertente, motori parsimoniosi, la grande possibilità di scelta di motori piccoli e compatti che hanno giovato alla Casa coreana riuscendo ad ottenere buoni risultati di vendita. Quest’ultimo restyling ha voluto salutare tutti con una linea innovativa e poliedrica che poteva adattarsi a diversi scenari.